So che non è molto interessante Pontecagnano , cmq continuo a postare notizie...se rompo ditelo 
Alcuni articoli dal Mattino di oggi 10/03/2007
Il nome: Costa d’Amalfi o Elea
Per Andrea Annunziata il nome Elea, che aveva caldeggiato per lo scalo aeroportuale direttamente il vice presidente della Regione Antonio Valiante, non è adatto. «Io lo chiamerei Costa d’Amalfi, quanti conoscono Elea?». Per la verità gli amanti della filosofia della scuola eleatica hanno sentito parlare fin dal liceo e Zenone e Parmenide sono nomi che conoscono tutti gli adolescenti iscritti ai licei della Repubblica. La querelle, tuttavia non finisce qui perché ieri molti hanno caldeggiato il nome Cilento o altrimenti un richiamo alla nascita dell’aeroporto, avvenuto nei giorni dello sbarco alleato a Paestum, la proposta è: «aeroporto della libertà».
«Pontecagnano, a fine anno apre l’aeroporto»
Annunziata e Strianese: «Voli per Milano due volte al giorno» Al via la gara europea per trovare la società che gestirà lo scalo
DALL’INVIATO Pontecagnano. Il sottosegretario ai Trasporti Andrea Annunziata con il presidente della società di gestione dell’aeroporto, Augusto Strianese ha lanciato la sua sfida. «Entro la fine dell’anno partiranno i primi voli». Annunziata getta sul piatto la posta e crede nella sfida. Ma non è un bluff, forte del «sì» pronunciato ieri dall’Enac che ha effettuato a Pontecagnano un accurato sopralluogo degli impianti e della pista. «Siamo in grado di dare il via libera allo scalo aereo - dice, Gennaro Bronzone, vice direttore centrale operazione Enac - Gli ultimi due passi da fare si muoveranno a primavera e d’estate, quando saranno eseguite le ultime due tranche di lavori che consentiranno di avere,. quindi in autunno lo scalo perfettamente funzionante». Le scelte. Strianese non nasconde che la strada intrapresa è quella della dimensione media. «Un aeroporto turistico e solo in parte dedicato al business, ecco quello che vogliamo». Strianese individua anche le destinazioni: due voli al giorno per Milano, poi le altre mete europee, quelle tradizionali: Parigi e Londra, ma anche dell’Est, Bratislava e Praga. Tutte con aerei piccoli, però: Atr o i cosiddetti «jumbini», velivoli da massimo cento posti. L’equivalente di due pullman, l’ideale per i charter turistici. Insomma non sarà certo Pontecagnano a fare la concorrenza a Capodichino, ne tantomeno al futuro grande aeroporto di Grazzanise. La gestione. Chi gestirà l’aeroporto? È il vero nodo da sciogliere. «Io non ho mai avuto a che fare con veri gestori -dice Strianese - nemmeno quando si parlava con Airsal. erano amici ma non hanno mai avuto lo status di compagnia aerea, solo in un’ultima fase erano diventati tour operator». Liquidata l’Airsal che anche il funzionario dell’Enac Bronzone dice di non aver mai avuto nell’elenco delle imprese certificate, si pensa al futuro. Una gara di evidenza europea servirà a selezionare il gestore. Si spera che sia la Gesac che certamente parteciperà alla gara, forte di un’esperienza più che brillante nella gestione dello scalo di Napoli-Capodichino. Il nuovo gestore quanto più sarà bravo tanto più potrà far diventare lo scalo polo d’attrazione per la Basilicata e il nord della Calabria oltre che per tutta la Campania interna e la Puglia del Tavoliere. Essenziale strumento per lo sviluppo economico e turistico, Pontecagnano avrà degli effetti benefici, evidentemente, sulle imprese turistiche. I problemi. Dopo una ventina di anni di attesa e una settantina di miliardi (di lire) spesi, ci sono ancora da sbloccare i progetti che riguardano la viabilità d’accesso. Il vice sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, garantisce: «Siamo impegnati per il sovrappasso sulla linea ferroviaria e per lo svincolo sull’autostrada». Più lunga invece s’annuncia l’attesa per la metropolitana leggera che dovrebbe raggiungere la zona. g.c.
Alcuni articoli dal Mattino di oggi 10/03/2007
Il nome: Costa d’Amalfi o Elea
Per Andrea Annunziata il nome Elea, che aveva caldeggiato per lo scalo aeroportuale direttamente il vice presidente della Regione Antonio Valiante, non è adatto. «Io lo chiamerei Costa d’Amalfi, quanti conoscono Elea?». Per la verità gli amanti della filosofia della scuola eleatica hanno sentito parlare fin dal liceo e Zenone e Parmenide sono nomi che conoscono tutti gli adolescenti iscritti ai licei della Repubblica. La querelle, tuttavia non finisce qui perché ieri molti hanno caldeggiato il nome Cilento o altrimenti un richiamo alla nascita dell’aeroporto, avvenuto nei giorni dello sbarco alleato a Paestum, la proposta è: «aeroporto della libertà».
«Pontecagnano, a fine anno apre l’aeroporto»
Annunziata e Strianese: «Voli per Milano due volte al giorno» Al via la gara europea per trovare la società che gestirà lo scalo
DALL’INVIATO Pontecagnano. Il sottosegretario ai Trasporti Andrea Annunziata con il presidente della società di gestione dell’aeroporto, Augusto Strianese ha lanciato la sua sfida. «Entro la fine dell’anno partiranno i primi voli». Annunziata getta sul piatto la posta e crede nella sfida. Ma non è un bluff, forte del «sì» pronunciato ieri dall’Enac che ha effettuato a Pontecagnano un accurato sopralluogo degli impianti e della pista. «Siamo in grado di dare il via libera allo scalo aereo - dice, Gennaro Bronzone, vice direttore centrale operazione Enac - Gli ultimi due passi da fare si muoveranno a primavera e d’estate, quando saranno eseguite le ultime due tranche di lavori che consentiranno di avere,. quindi in autunno lo scalo perfettamente funzionante». Le scelte. Strianese non nasconde che la strada intrapresa è quella della dimensione media. «Un aeroporto turistico e solo in parte dedicato al business, ecco quello che vogliamo». Strianese individua anche le destinazioni: due voli al giorno per Milano, poi le altre mete europee, quelle tradizionali: Parigi e Londra, ma anche dell’Est, Bratislava e Praga. Tutte con aerei piccoli, però: Atr o i cosiddetti «jumbini», velivoli da massimo cento posti. L’equivalente di due pullman, l’ideale per i charter turistici. Insomma non sarà certo Pontecagnano a fare la concorrenza a Capodichino, ne tantomeno al futuro grande aeroporto di Grazzanise. La gestione. Chi gestirà l’aeroporto? È il vero nodo da sciogliere. «Io non ho mai avuto a che fare con veri gestori -dice Strianese - nemmeno quando si parlava con Airsal. erano amici ma non hanno mai avuto lo status di compagnia aerea, solo in un’ultima fase erano diventati tour operator». Liquidata l’Airsal che anche il funzionario dell’Enac Bronzone dice di non aver mai avuto nell’elenco delle imprese certificate, si pensa al futuro. Una gara di evidenza europea servirà a selezionare il gestore. Si spera che sia la Gesac che certamente parteciperà alla gara, forte di un’esperienza più che brillante nella gestione dello scalo di Napoli-Capodichino. Il nuovo gestore quanto più sarà bravo tanto più potrà far diventare lo scalo polo d’attrazione per la Basilicata e il nord della Calabria oltre che per tutta la Campania interna e la Puglia del Tavoliere. Essenziale strumento per lo sviluppo economico e turistico, Pontecagnano avrà degli effetti benefici, evidentemente, sulle imprese turistiche. I problemi. Dopo una ventina di anni di attesa e una settantina di miliardi (di lire) spesi, ci sono ancora da sbloccare i progetti che riguardano la viabilità d’accesso. Il vice sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, garantisce: «Siamo impegnati per il sovrappasso sulla linea ferroviaria e per lo svincolo sull’autostrada». Più lunga invece s’annuncia l’attesa per la metropolitana leggera che dovrebbe raggiungere la zona. g.c.