politica trasporto aereo


Uno che si è dimenticato che i regimi, siano essi fascisti o comunisti, non esistono più in nessun paese occidentale e quindi non si può imporre proprio nulla.
E che sopratutto si è dimenticato il punto d): la politica deve stare fuori dal libero mercato!
 
si è dimenticato di pensare che dove arriva la politica ad imporre le proprie regole è in antitesi con il concetto di "futuro",spesso arriva l'appiattimento delle cose negando l'iniziativa di mercato quindi chiunque abbia detto qs cose si contraddice da solo,mi consolo a sapere che ci sono managers profumatamente pagati x partorire qs idee da "minorati mentali".Cmq x cncludere la politica deve stare alla larga,dove arriva la politica specialmente quella italiana prevale l'interesse personale e non come dovrebbe essere della collettività.
 
Citazione:Messaggio inserito da I-FORD

Non so chi abbia detto le parole, però la mia riflessione è la seguente:
la politica (nel senso dei rappresentanti dei cittadini) deve amministrare la cosa pubblica, proprietà comune dei cittadini.
Tra i diritti e le proprietà dei cittadini rientrano lo spazio aereo, la libertà di movimento, i sedimi aeroportuali (quasi tutti) e molte delle strutture su essi residenti.
Lasciare la cosa pubblica alla piena mercè del mercato non sempre e non ovunque garantisce efficenza, servizi e benessere.
Per fare funzionare il trasporto aereo occorre inoltre tutta una serie di servizi accessori (dalle vie di collegamento agli aeroporti al servizio di controllo ed assistenza del trasporto aereo, fino alla difesa aerea fatta con con gli F16).
Molti di questi sono a loro volta a carico della collettività.
Mi sembra naturale che la collettività, per mezzo dei suoi rappresentanti e del dibattito politico, pretenda di IMPORRE qualche regola ai vari attori, che, nella maggior parte dei casi sono portatori di istanze private o che riguardano un gruppo ristretto di cittadini (relativamente parlando).



I-FORD ha ragione in linea di principio, però l'autore delle affermazioni riportate da Concord ha dimenticato che il principio della tutela della concorrenza "attraversa" anche la materia del trasporto aereo, spostando alcune competenze (di regolazione, quindi politiche) dagli stati membri alla comunità europea.

Peraltro, altre funzioni sono per espressa previsione normativa attribuite ad organi di rango comunitario o internazinale, per cui lo Stato è spogliato del potere di intervento. Penso alle normative sulla sicurezza.

p.s. sono curioso di scoprire la paternità delle affermazioni.....e poi nessuno ha contraddetto?!?
 
uno che pensa bene

sul primo punto, prima che qualcuno parli di regime, è sempre meglio informarsi su cosa facciano gli altri Paesi
 
Citazione:Messaggio inserito da I-FORD

Non so chi abbia detto le parole, però la mia riflessione è la seguente:
la politica (nel senso dei rappresentanti dei cittadini) deve amministrare la cosa pubblica, proprietà comune dei cittadini.
Tra i diritti e le proprietà dei cittadini rientrano lo spazio aereo, la libertà di movimento, i sedimi aeroportuali (quasi tutti) e molte delle strutture su essi residenti.
Lasciare la cosa pubblica alla piena mercè del mercato non sempre e non ovunque garantisce efficenza, servizi e benessere.
Per fare funzionare il trasporto aereo occorre inoltre tutta una serie di servizi accessori (dalle vie di collegamento agli aeroporti al servizio di controllo ed assistenza del trasporto aereo, fino alla difesa aerea fatta con con gli F16).
Molti di questi sono a loro volta a carico della collettività.
Mi sembra naturale che la collettività, per mezzo dei suoi rappresentanti e del dibattito politico, pretenda di IMPORRE qualche regola ai vari attori, che, nella maggior parte dei casi sono portatori di istanze private o che riguardano un gruppo ristretto di cittadini (relativamente parlando).
Hai ragione che la politica deve amministrare e tutelare la cosa pubblica ed i suoi cittadini.
Quindi giusto regolamentare il trasporto aereo se questo vuol dire evitare che si creino situazioni di oligopolio/monopolio, se questo vuol dire garantire dei servizi minimi al cittadino, se questo vuol dire non dare a costo zero delle risorse pubbliche alle compagnie aeree o finanziare con soldi pubblici le compagnie aeree.
Ma la politica deve assolutamente stare fuori dal mercato. Quindi almeno per i punti sub b) e sub c) le affermazioni di cui sopra sono sbagliate.