Non sono ancora intervenuto in questa sterile (come ogni volta che viene trattato l'argomento PISA o FIRENZE) polemica tra cosa è giusto e cosa sbagliato, tra cosa funziona e cosa non funziona.
1) Non ci trovo nulla di strano che da Pisa o Firenze talvolta si vada a prendere il volo diretto a Roma piuttosto che a Milano. Purtroppo, tutti sanno che se devo fare un intercontinentale con un vettore di un'altra nazione TG, EK, AC etc spesso la tratta nazionale (o di avvicinamento) non è venduta nonostante i possibili accordi di interline a tariffe vantaggiose e spesso competitive con auto e treno.
Questa fuga via terra è assolutamente improbabile dalla Sicilia o dal Trentino Alto Adige, ma noi che ABBIAMO LA FORTUNA di avere sia Roma che Milano comodamente connesse via terra, avremmo sempre questa fuga.
Potete chiedere quanti palermitani fanno Punta Raisi-Fiumicino in tratta PtP e scroprirete che sono infinitamente di più di quelli che lo fanno da Pisa o da Firenze. Diversamente se andate nelle rispettive stazioni ferroviarie cittadine, o ai caselli delle rispettive autostrade vi accorgerete che sono assai di più i toscani che raggiungono Roma via terra.
2) La fuga da Bologna ancora la devo vedere. Non riesco a capire quali destinazione ha Bologna che la Toscana non dispone.
A Bologna si va per i charter (ci sono importanti vettori cht nazionali basati con equipaggi e aeromobili), ma poi per cosa si dovrebbe andare?
I dati Asseroporti conclusivi del 2007 ci diranno che PSA avrà chiuso l'anno a ca. 3.750.000 e FLR avrà chiuso l'anno a 1.950.000 pax con un totale per la TOSCANA di ca. 5.700.000 pax (mica noccioline !!!). Bologna e Forlì (assieme, loro che sono avanti hanno anche il codice unico) non son certo che arriveranno a tanto.
Il 2008 si prospetta in crescita per entrambi gli scali, con il sorpasso per la prima volta del traguardo dei 6.000.000 pax, ma ancora lo stereotipo comune è quello che il toscano parte da Bologna o che l'inglese di Londra abbia bombetta e cappotto nero anche a luglio (Severgnini docet).
3) Due esempi (che certo non faranno primavera, ma che magari vi aiutano). Due settimane fa ero sul volo East Midlands-Pisa e nell'attesa della partenza (purtroppo abbiamo avuto tempo per parlare) c'erano due file dietro di me 3 coppie inglesi che andavano a sciare a Corno alle Scale e un gruppo di modenesi che era sceso fino a Pisa a prendere l'aereo.
I travasi di regione ci sono, ci son sempre stati. Purtroppo non ci sono fili spinati a Roncobilaccio come a Porretta, e neppure a Sarzana perchè solo per dare una cifra (ufficiale, nei dati SAT) il 7-8 % dei pax in partenza da Pisa proviene dalla Liguria.
La polemica può continuare, siamo molto bravi in questo, all'infinito e come oramai è tristemente noto ogni 3ad su Pisa e Firenze termina in attacchi/accuse etc etc (la percentuali dei 3ad toscani chiusi, sul monte dei 3ad aperti non è affatto bassa). Come ogni volta vi lascio un invito alla pacatezza e allo scambio sincero di argomentazioni sull'argomento.
NB Il titolo della discussione è "Pisa 10 anni di boom grazie ai low cost (Articolo da Panorama)"