Pioggia di milioni su Punta Raisi: ma l'aeroporto è un cantiere infinito


peppo_8787

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31 Luglio 2010
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Palermo - Toronto
Pioggia di milioni su Punta Raisi ma l'aeroporto è un cantiere infinito
Appalti per 162 milioni. La Gesap: "A rischio i fondi Ue": In bilico ci sono 45 milioni di euro che dovevano servire soprattutto per ampliare lo scalo portandolo da 35 mila a 50 mila metri quadri

Un cantiere all'aeroporto di Punta Raisi
PALERMO - Per raggiungere un taxi ma anche più semplicemente l'autobus che collega con il centro città, il turista fa una gimcana tra polvere e transenne: benvenuti all'aeroporto di Palermo, un cantiere a cielo aperto. La stagione estiva è ormai partita ma l'accoglienza ai visitatori che atterranno a Punta Raisi è un cammino a ostacoli tra barriere e impedimenti: bisogna superare una fila di reti di metallo camminando sullo sterrato pure per raggiungere l'unico parcheggio dell'aeroporto, un'area di sosta a pagamento (5 euro l'ora).

Colpa dei lavori infiniti che dal 2009 interessano l'intera area sulla quale si affacciano gli arrivi: lavori cominciati tre anni fa e non ancora finiti per realizzare la terza sala check-in, ai quali si sono aggiunti quelli per la realizzazione della nuova area arrivi: per la prima opera, la conclusione dei lavori è prevista a giugno 2013. Per la seconda, la nuova area arrivi, la fine lavori è prevista a settembre. "Siamo perfettamente nei tempi - dice la Gesap - i lavori svolti per entrambe le opere superano il 60 per cento del totale".

E mentre l'aeroporto porta faticosamente a compimento i lavori che da anni hanno stravolto gli spazi di accoglienza, una nuova tegola si abbatte sulla Gesap: la società aeroportuale ha appena spedito una formale diffida alla Regione. In bilico ci sono 45 milioni di euro di fondi europei che dovevano servire soprattutto per ampliare lo scalo portandolo da 35 mila a 50 mila metri quadri. Ma le risorse comunitarie
servono anche per l'adeguamento sismico dell'aeroporto. Le somme che la Regione si è impegnata a versare firmando un protocollo nel 2009, non sono mai arrivate e adesso il finanziamento è a rischio: le opere, stando al protocollo, dovrebbero essere collaudate entro il 2015. Se le gare non verranno bandite entro settembre, non ci saranno più i tempi tecnici: e le risorse comunitarie torneranno a Bruxelles.

La fetta di appalti da bandire con fondi comunitari è solo una parte del giro d'affari che interessa complessivamente l'aeroporto e che supera i 162 milioni. Soldi a palate che hanno trasformato l'aeroporto in un cantiere. Leoluca Orlando, nuovo sindaco di Palermo, non appena ha preso posto all'assemblea dei soci ha dato la prima zampata depotenziando, d'intesa con il presidente della Provincia Giovanni Avanti, il ruolo del direttore generale Carmelo Scelta che finora ha gestito con grande autonomia appalti per oltre 100 milioni. Orlando ha sollevato il sospetto di manovre interne per "svendere" la Gesap a privati. Sospetti che hanno scatenato la reazione del presidente dell'Enac Vito Riggio che ieri ha chiesto una relazione "sulla situazione finanziaria e sulle procedure deliberate dal consiglio di amministrazione Gesap" da discutere durante il cda Enac del 3 luglio.

Intanto a Palermo le ruspe scavano. Non solo i lavori davanti agli arrivi: gli operai sono pure all'altezza dell'uscita dell'aeroporto, dove si sta ampliando il parcheggio. E si lavora anche all'estremità opposta, all'ingresso dello scalo, per costruire il nuovo edificio che ospiterà gli uffici, un'opera da 11 milioni cominciata nel 2009 e realizzata solo al 30 per cento.

I lavori sono pure dentro all'aeroporto: per "l'ampliamento del piazzale aeromobili" le ruspe sono entrate in azione nel 2008 ma lo stato di avanzamento lavori ha superato appena il 50 per cento. La buona notizia per i viaggiatori e che, dopo mesi di disagi, sono stati ripristinati i "finger", i tubi che collegano la sala d'attesa con gli aerei senza costringere i passeggeri a dover attendere l'autobus. "In tre mesi finiremo tutti i lavori sul piazzale in anticipo sulla tabella di marcia", assicura Gesap. Si lavora anche per la realizzazione della centrale tecnologica (11 milioni, lavori completati al 20 per cento), il consolidamento del costone roccioso (1,4 milioni, lavori al 10 per cento) e ancora per la nuova hall arrivi a aree collegate (15 milioni), e per la sorveglianza perimetrale
praticamente ultimata.

Lavori in corso e lavori ancora da cominciare. Con la diffida appena spedita, la Gesap pressa sulla Regione per non perdere i fondi europei: in ballo ci sono 16 milioni di fondi Fers, quelli per lo sviluppo regionale, e quasi 29 milioni di Pon Cipe. Alle risorse comunitarie si sommano i 15 milioni di cofinanziamento Gesap per ampliare di 15 mila metri quadri l'aerostazione.

http://palermo.repubblica.it/cronac...ma_l_aeroporto_un_cantiere_infinito-37974273/
 
bhè io da Palermo sono transitato domenica scorsa e devo dire che con mia grande sorpresa i lavori in airside sono molto veloci.
 
Non proprio belle scene:
Chiedo scusa di questa mia riflessione, forse lievemente esagerata per la specifica situazione ... ma vedo che vale in ogni circostanza anche peggiore, tuttavia le regole della "sicurezza" e in senso piú ampio la cultura della "safety" prescriverebbero/insegnerebbero che in situazioni di rischio, avvenga una evaquazione o uno sfollamento dalle aree di rischio stesso utilizzando i percorsi e le installazioni all'uopo predisposte al fine di porre in salvo il più possibile le persone.
Ovviamente nella civiltà del protagonismo e dei social-media c'è gente che invece fa esattamente il contrario ... viva il rischio ed i minuti di gloria.
Poveri noi ... estinzione!

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