Pilota Cathay schiaccia un pisolino in cockpit durante il volo


Il controlled rest è una procedura approvata e suggerita dalla compagnia in alcuni casi, è ufficialmente riportata sul manuale operativo della CPA e in estremo dettaglio sul sito aziendale.
Fare foto in cabina di pilotaggio è ufficialmente vietato nel medesimo manuale operativo.
Qualora la foto fosse stata scattata da un pilota seduto nell'altro sedile ci sarebbero implicazioni di sicurezza volo visto che stava facendo fotografie mentre da solo ai comandi.
Ci sono inoltre implicazioni di violazione della privacy visto che le foto sono state scattate e pubblicate senza il consenso del pilota e della compagnia.
Per quanto riguarda l'altro incidente i protagonisti hanno dato le "dimissioni", spero anche questo si risolva nella stessa maniera anche se un pò di bunga bunga il tizio/a lo meriterebbero.
Per info il pilota si è riconosciuto in foto ha informato la compagnia ed ha protestato ufficialmente con le motivazioni di cui sopra. Sicuramente non si tratta di buona pubblicitá e ci mancherebbe che fosse stata fatta volontariamente. E' facile vedere gli effetti di simile pubblicitá leggendo questo thread peraltro dove scrivono conoscenti o almeno appassionati del settore, figuriamoci quando legge l'ignaro passeggero generico medio. Tutta la comunitá piloti CPA, per una volta, è unita nell'essere sonoramente incazzata con tutti i protagonisti di questi episodi.
 
Ultima modifica:
Avevo già scritto ieri che non ero a conoscenza dell'esistenza del controlled rest, altrimenti non avrei postato l'articolo.
Rinnovo la richiesta di postare gli estremi delle norme che regolano questa pratica, perchè immagino che le compagnie possano applicarla solo all'interno di un ben delimitato perimetro legale.
Grazie
 
Avevo già scritto ieri che non ero a conoscenza dell'esistenza del controlled rest, altrimenti non avrei postato l'articolo.
Rinnovo la richiesta di postare gli estremi delle norme che regolano questa pratica, perchè immagino che le compagnie possano applicarla solo all'interno di un ben delimitato perimetro legale.
Grazie

Per “controlled rest” si intende un periodo di tempo nel quale non vengano svolti
compiti, che può includere anche sonno effettivo.
Il “controlled rest” può essere usato a discrezione del Comandante per gestire sia un
imprevisto improvviso affaticamento sia l’affaticamento che si preveda divenire più
pesante durante i periodi di maggior attività nelle successive fasi del volo.
NOTA 1: Anche se i membri di equipaggio dovrebbero rimanere svegli per l’intera
durata del volo, una situazione di affaticamento inaspettato potrebbe insorgere per
l’effetto dei disturbi sui ritmi circadiani e sul sonno.

Il “controlled rest” non può essere pianificato prima del volo.
Il “controlled rest” va utilizzato in aggiunta ad altre misure di gestione
dell’affaticamento a bordo quali l’esercizio fisico, l’illuminazione della cabina di
pilotaggio ad alta intensità nei momenti appropriati, il consumo equilibrato di cibi e
bevande e l’attività mentale.
Il “controlled rest” deve essere effettuato durante la crociera quando i carichi di lavoro
sono ridotti.
Un solo membro di equipaggio per volta può riposare, nella propria postazione. Un
pilota deve essere sempre in grado di poter controllare l’aeromobile.

Un tempo di almeno 20 minuti deve intercorrere tra i rispettivi periodi di riposo dei due
piloti al fine di superare gli effetti della “sleep inertia” e di permettere l’effettuazione
di un adeguato “briefing”.


Per l’effettuazione del “controlled rest” dovrà essere osservato quanto segue:
1. Il Comandante deve assicurarsi che il membro di equipaggio che rimane ai
comandi sia adeguatamente istruito sullo svolgimento dei compiti del membro di
equipaggio che effettua il periodo di riposo.
2. Il membro di equipaggio che effettua il periodo di riposo deve allacciare tutte le
cinture e posizionare il sedile e la pedaliera in modo da ridurre al minimo la
possibilità di interferenza involontaria con i comandi.
3. Il periodo di riposo non deve eccedere i 45 minuti (in modo da limitare a circa 30
minuti un eventuale stato di sonno).
4. Deve essere predisposto un sistema per garantire lo stato di vigilanza da parte
del membro di equipaggio che non effettua il periodo di riposo. Tale sistema può
essere uno dei seguenti:
a) Un appropriato sistema di allarme acustico predisposto manualmente, la cui
attivazione sia programmata ad un intervallo non superiore a 20 minuti. Dopo
ogni attivazione, l’allarme dovrà essere riarmato.
b) Un sistema di controllo dell’attività dei piloti ad attivazione automatica (es.
“Crew Alertness Monitor” dell’a/m B777).
c) “Cockpit monitoring” da parte degli Assistenti di Volo.
In tal caso, il Comandante deve informare il SCCM circa l’intenzione da parte
di un membro dell’equipaggio di condotta di effettuare il “controlled rest”, e
dell’ora del termine del periodo di riposo, concordando le modalità esecutive
del “cockpit monitoring”.
Il SCCM deve predisporre l’effettuazione del “cockpit monitoring”.
Alla fine del periodo previsto, il SCCM, o suo delegato, deve accertare tramite
contatto interfonico che il membro di equipaggio che effettua il riposo sia di
nuovo sveglio.
7. Dopo il periodo di riposo di 45 minuti, deve esserci un periodo di recupero di
almeno 20 minuti durante il quale il controllo dell’aeromobile non deve essere
affidato al pilota che ha effettuato il periodo di riposo e quest’ultimo deve essere
adeguatamente aggiornato sull’attuale situazione del volo.
8. I periodi di “controlled rest” devono essere completati almeno 30 minuti prima
dell’inizio della discesa.



Non so se questa sia la norma o ciò che è scritto qui sia più restrittivo, è comunque un esempio di ciò che applica una compagnia aerea.
 
Io ricordo che un nostro comandante parlò di "pennica mode", e se lo dice lui..
 
Immagino che si riferisse a lui solo, non a tutto il flight crew