Pilot Fatigue


Addirittura,e chi avrei spiato?
Comunque, mi dispiace per l' ottima dissertazione di Gjangj, ma a vedere certi esempi qua mi sa che l'argomento presenta molte diversità in base a dove si lavora!
Riguardo al 13 é stata invece una iniziativa molto bella, é ridicolo criticare ciò a cui non si é voluto partecipare e che obiettivamente é stata un successo.
 
@Bombatutto, davvero poco felice il modo di esprimere la tua opinione sulla splendida iniziativa di sabato scorso. Come giustamente hanno già detto si può anche pensarla diversamente ma è certamente poco cortese porsi in certi termini. Aspettiamo, appunto, che ci illustri il tuo punto di vista.
Per quel che mi riguarda, non è un problema; il confronto non ha sesso e, se non come battuta, non mi è mai interessato sottolineare il mio "gender"... ma Dancrane è amico e gentiluomo e, dunque, non posso che apprezzare quel "fanciulla"... per altro, unica nota volutamente leggera in un post giustamente serio.

Non mi sorprende che EASA possa subire delle pressioni, ma che il risultato sia questo, senz'altro sì. E' una questione di interessi, ma sono interessi che vanno in direzione del tutto diversa dagli obiettivi che EASA rappresenta e che dovrebbe perseguire...
 
Non mi sorprende che EASA possa subire delle pressioni, ma che il risultato sia questo, senz'altro sì. E' una questione di interessi, ma sono interessi che vanno in direzione del tutto diversa dagli obiettivi che EASA rappresenta e che dovrebbe perseguire...

o semplicemente ciò che vuole rappresentare e perseguire non è quello che pensiamo noi
 
gjangj , ottimo materiale e buonissimo spunto di discussione.
non applicabili per il 21 novembre :)

Se è per questo, EASA la sua opinione l'ha già anche pubblicata... http://www.etf-atm.org/civil-aviati...ct-of-staff-fatigue-on-passengers-safety.html
ma non per questo l'argomento "ha da morì". Non sto certo dicendo che sia tu ad affarmare questo; solo una generale riflessione. Che poi, fra i diretti interessati, certo che la discussione va avanti, ma la questione è che dovrebbe essere chiaro che "diretti interessati" non sono solo gli equipaggi di volo.

Sarebbe interessante se venissero postati altri casi, o esperienze personali (anche non dirette). Dopo ore di guida, ci si addormenta anche per strada e il panorama da un cockpit spesso è persino meno vario.
Certo che estremizzo, ma la casistica parla chiaro e, ovviamente, non è solo questione di addormentarsi ma di non possedere le proprie ottimali risorse in termini cognitivi e reattivi.


a vedere certi esempi qua mi sa che l'argomento presenta molte diversità in base a dove si lavora!
Hai ragione; a seconda di dove si lavori (e, soprattutto, per CHI lavori), l'argomento presenta molte diversità, ma il nodo centrale della questione è che, una volta che determinate "opinioni" vengono recepite dagli Organi competenti e diventano principi di regolamentazione, alla lunga (o alla breve), vengono senz'altro applicati a macchia d'olio. Per alcuni vettori, seduta stante, per altri, "step by step", ma ci arrivano.

o semplicemente ciò che vuole rappresentare e perseguire non è quello che pensiamo noi

Deduzione tristemente condivisibile.
 
Se è per questo, EASA la sua opinione l'ha già anche pubblicata... http://www.etf-atm.org/civil-aviati...ct-of-staff-fatigue-on-passengers-safety.html
ma non per questo l'argomento "ha da morì". Non sto certo dicendo che sia tu ad affarmare questo; solo una generale riflessione. Che poi, fra i diretti interessati, certo che la discussione va avanti, ma la questione è che dovrebbe essere chiaro che "diretti interessati" non sono solo gli equipaggi di volo.

Sarebbe interessante se venissero postati altri casi, o esperienze personali (anche non dirette). Dopo ore di guida, ci si addormenta anche per strada e il panorama da un cockpit spesso è persino meno vario.
Certo che estremizzo, ma la casistica parla chiaro e, ovviamente, non è solo questione di addormentarsi ma di non possedere le proprie ottimali risorse in termini cognitivi e reattivi.

Hai ragione; a seconda di dove si lavori (e, soprattutto, per CHI lavori), l'argomento presenta molte diversità, ma il nodo centrale della questione è che, una volta che determinate "opinioni" vengono recepite dagli Organi competenti e diventano principi di regolamentazione, alla lunga (o alla breve), vengono senz'altro applicati a macchia d'olio. Per alcuni vettori, seduta stante, per altri, "step by step", ma ci arrivano.

Deduzione tristemente condivisibile.
Ottima dissertazione, il problema è molto spinoso e sicuramente come dici serve una normativa che ponga dei limiti perchè con la fama di lavoro che c'è spesso ci si piega a condizioni non ottimali pur di lavorare. Al tempo stesso la normativa dovrebbe permettere una giusta flessibilità per evitare che poi diventi un limite a creare lavoro.
In ogni caso ci vorrebbe sempre un po' di buon senso e un po' di responsabilità per le parti in causa, solo che mi rendo conto che è utopistico.
 
Io dalla discussione mi astengo, anzi autobanno. Però un bentornata alla principessa ci vuole, perciò: bentornata.
 
Io dalla discussione mi astengo, anzi autobanno. Però un bentornata alla principessa ci vuole, perciò: bentornata.

Viperissimo, che piacere!! Ma grazie, anzi, grasssssie, che fra noi lingue biforcute le s "se sprecheno"... come sarebbe a dire che ti astieni?? Dai, dicci come la pensi.

A proposito (anche) dell'incidente di Buffalo citato da Er Polemica

http://www.youtube.com/watch?v=rmKH9SH8QYw