io credo che se si ferma AZ si fermano gran parte del personale AP
Postato in un altro thread lo riporto qui:
Roma 12 settembre 2008
In data odierna si è tenuto un incontro fra le Rappresentanze Sindacali e la proprietà Air One, presente all'incontro la Direzione del Personale e per la Presidenza il Signor Riccardo Toto.
Le dichiarazioni della Compagnia in merito alla delicata situazione cui si sta lavorando ai tavoli del Governo, sono state certamente garantiste verso i dipendenti del Gruppo AP Holding. A tal proposito le affermazioni e le rassicurazioni della Proprietà descrivono una Air One che ha siglato un accordo che prevede la vendita della società alla CAI solo a determinate condizioni.
Alcune delle condizioni sono: che l'ingresso in CAI avvenga tramite fusione con il Gruppo AZ, che ciò dovrà avvenire entro il 31 ottobre 2008 e che in caso di fallimento della trattativa per il contratto CAI, Air One rimarrà operativa sul mercato senza subire contraccolpo alcuno.
Detto ciò, è da ritenere quindi esistente un piano "B", per una prosecuzione tipo “stand alone”, che garantirà la sopravvivenza di Air One nel caso saltasse la fusione.
Inoltre la Proprietà Air One ha dichiarato a Banca Intesa la non esistenza di esuberi in Air One, dichiarazione formalmente condivisa fra le parti.
Da tutto ciò se ne deduce che le sorti di Air One sono sì legate all'esito della trattativa in corso, ma se la stessa dovesse fallire, le sorti di Air One non sono assolutamente legate a quelle della Compagnia di Bandiera.
I tagli del Personale Navigante e di terra, eseguiti negli ultimi tempi, non sono derivati da criticità Air One, bensì rientrano in un piano previsto sin dal mese di marzo 2008, in vista della stagione invernale e soprattutto dell'andamento del prezzo del petrolio in vertiginoso aumento.
Esaurito il tema concernente la situazione Air One, la considerazione che sorge spontanea è, allo stato attuale delle cose sembrerebbe molto più logico e garantista sperare in un fallimento della trattativa per CAI che non porterebbe variazione alcuna alle condizioni di lavoro del PNT Air One, soprattutto in considerazione dell’inaccettabile contratto proposto dalla “cordata” di imprenditori. Anche se tutto ciò porterà purtroppo alla inevitabile perdita di migliaia di posti di lavoro, cosa altrettanto inaccettabile dl punto di vista sociale.
R.S.A. UNIONE PILOTI
Air One