Aeroporto salvo, lo Stato garantirà i soldi per la gestione
È ufficiale, il ministro Lupi ha dato l’ok: il “S.Francesco di Assisi” scalo nazionale. Al lavoro per sciogliere il nodo classificazione. Concessione "ferma" al ministero dell'Economia
ARTICOLO | GIO, 05/09/2013 - 16:40 | DI ANDREA LUCCIOLI
Lo Stato garantirà le risorse finanziarie per la gestione dell’aeroporto “San Francesco di Assisi”. Questa è la novità dopo le anticipazioni di questi giorni de Il Giornale dell’Umbria sul futuro dello scalo umbro che, da ieri, è tornato a far parte degli aeroporti di interesse nazionale. «Lo scalo vede finalmente riconosciuto il suo ruolo strategico: nel Piano che riordinerà il settore aeroportuale sarà tra quelli di interesse nazionale», ha detto l’assessore regionale ai Trasporti, Silvano Rometti, al termine dell’incontro che si è svolto a Roma al Ministero delle Infrastrutture, convocato dal ministro Maurizio Lupi per completare la fase istruttoria di preparazione del nuovo Piano nazionale degli aeroporti. Riunione preceduta da una serie di incontri della “cabina di regia” composta da Ministero, Enac, e le Regioni Umbria, Lombardia, Toscana, Abruzzo, Calabria e Campania.
«Scongiurato il rischio di declassamento dello scalo umbro, ingiustamente penalizzato dal precedente Governo che non teneva conto delle sue funzioni e delle sue potenzialità - ha detto Rometti - Ora, nella bozza di Piano per il riordino organico delle infrastrutture aeroportuali italiane, della loro ‘governance’ e dei loro servizi, che il ministro Lupi si è impegnato a presentare entro il 30 settembre, il “S. Francesco d’Assisi” è ricompreso tra i quaranta aeroporti di interesse nazionale, suddivisi tra ‘principali’ e di ‘servizio’.
Sarà pertanto lo Stato a continuare a farsi carico dei costi per la sua gestione». Quello colto dall’Umbria, spiega Rometti, è un «un importante risultato con cui viene riconosciuto l’impegno della Regione e delle istituzioni regionali e nazionali che in questi anni hanno investito per il potenziamento dell’aeroporto, per dotarlo delle strutture e dei collegamenti funzionali al suo sviluppo».
Ora l’attenzione si sposta sul futuro. In attesa di capire se e quando arriverà la concessione ventennale (ferma al ministero dell’Economia), la nuova “battaglia” è quella per far inserire lo scalo umbro tra quelli “principali” e non solo di “servizio”. Un percorso complesso, ma lo scalo umbro potrebbe avere i numeri giusti.
Le reazioni. Sulla vicenda è intervenuto anche il sottosegretario ai Trasporti, Rocco Girlanda: «La salvezza dell’aeroporto non è mai stata in discussione, tanto più da parte di questo ministero che ha dovuto mettere mano agli errori del passato operati dal governo dei tecnici. Resta da definirne la qualifica all’interno del piano nazionale che sarà varato entro la prima settimana di ottobre».
Soddisfatto il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali: «Una notizia che restituisce serenità e ottimismo dopo le preoccupazioni che aveva generato il piano dell’ex ministro Passera. L’aeroporto è indispensabile ad una regione con una intensa attività turistica, non solo a Perugia e Assisi, ed una economia proiettata verso l’esterno». Sulla stessa linea il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, che ha voluto ricordare tutto l’impegno della sua Amministrazione per la promozione dello scalo. Parole di apprezzamento anche dal presidente del consiglio provinciale, Giacomo Leonelli.
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