ORGOGLIO E PREGIUDIZIO
ovviamente è un romanzo di Jane Austen, ma la mia riflessione ha poco a che vedere con il romanzo in oggetto.
Trovo piuttosto che i due aggettivi disegnino un po' lo stato di animo di alcune risposte che ho visto in questo thread .
Innanzitutto vorrei specificare che sicuramente Pecci non è un simpaticone di prima mano e certamente non si fa amare.
ORGOGLIO.
Qualcuno che scrive nel thread pretende di immaginare che sia giusto che AZ venga salvata da EY perché essendo AZ di interesse nazionale, debba a tutti i costi essere salvata( lo ritengo per certi aspetti anche io).
Il fatto che AZ abbia bruciato, per via di una ovvia malagestione, più di 2 miliardi di € in 5 anni poco importa, l'importante è avere il culo al caldo.
Il fatto che AZ abbia usufruito dei provvedimenti ad hoc, come l'ingessamento dell'antitrust non importa, era un atto dovuto., adesso le cose si metteranno ( speriamo ) bene o quantomeno meglio , importante è averla passata.
A Napoli si dice " Adda passà a nuttata".
Sono stati lasciati a casa qualche centinaio di Piloti ( sfigati ma alcuni oggi se la ridono perché guarda caso sono stati assunti da EY)per favorire le logiche di ex AirOne e delle sue finanze , ma anche qua si è detto e ridetto, poco importa ora.
A nuttata è finalmente passata ( speriamo ) e si intravede l'alba.
Tutto questo è un diritto e riempie di orgoglio.
Il PREGIUDIZIO
Come ho detto Pecci non è sicuramente un siimpaticone ( ammesso che un imprenditore lo debba essere).
Sicuramente non opera con dei gioiellini sia sul lungo che su corto.
Sicuramente non ha dei contratti del lavoro particolarmente onerosi.
Ma comunque non riesce a trovare una formula gestionale che equilibri costi con ricavi e ne esce con le ossa rotte.
L' azienda è in una specie di chapter 11 all'Italiana, alias concordato preventivo, di cui non se ne conoscono le dinamiche.
Soffre però, come Azienda , all'interno di un meccanismo fradicio e marcio che è il trasporto aereo nazionale.
Carente sia dal punto di vista della programmazione governativa , vedi la confusione che tutt'ora esiste nel piano nazionale aeroporti,sia sulla normativa fiscale, vedi regime di imposizione alle aziende registrate all'estero, sia sulle norme che regolano la concorrenza vedi sovvenziona enti occulti da parte degli enti locali mascherati come eventi di marketing.
Ma non importa, BP che vuole , sempre alla napoletana ADDA MURÌ.
Non ha mai avuto sovvenzioni dallo Stato, non mi pare che abbia chiesto cassa integrazione , sarebbe incompatibile con il concordato preventivo , non ha mai avuto leggi o decreti ad hoc per operare in regimi privilegiati,ma non importa.
Chi é questo è che vuole?
Ci fa o ci è?
ovviamente è un romanzo di Jane Austen, ma la mia riflessione ha poco a che vedere con il romanzo in oggetto.
Trovo piuttosto che i due aggettivi disegnino un po' lo stato di animo di alcune risposte che ho visto in questo thread .
Innanzitutto vorrei specificare che sicuramente Pecci non è un simpaticone di prima mano e certamente non si fa amare.
ORGOGLIO.
Qualcuno che scrive nel thread pretende di immaginare che sia giusto che AZ venga salvata da EY perché essendo AZ di interesse nazionale, debba a tutti i costi essere salvata( lo ritengo per certi aspetti anche io).
Il fatto che AZ abbia bruciato, per via di una ovvia malagestione, più di 2 miliardi di € in 5 anni poco importa, l'importante è avere il culo al caldo.
Il fatto che AZ abbia usufruito dei provvedimenti ad hoc, come l'ingessamento dell'antitrust non importa, era un atto dovuto., adesso le cose si metteranno ( speriamo ) bene o quantomeno meglio , importante è averla passata.
A Napoli si dice " Adda passà a nuttata".
Sono stati lasciati a casa qualche centinaio di Piloti ( sfigati ma alcuni oggi se la ridono perché guarda caso sono stati assunti da EY)per favorire le logiche di ex AirOne e delle sue finanze , ma anche qua si è detto e ridetto, poco importa ora.
A nuttata è finalmente passata ( speriamo ) e si intravede l'alba.
Tutto questo è un diritto e riempie di orgoglio.
Il PREGIUDIZIO
Come ho detto Pecci non è sicuramente un siimpaticone ( ammesso che un imprenditore lo debba essere).
Sicuramente non opera con dei gioiellini sia sul lungo che su corto.
Sicuramente non ha dei contratti del lavoro particolarmente onerosi.
Ma comunque non riesce a trovare una formula gestionale che equilibri costi con ricavi e ne esce con le ossa rotte.
L' azienda è in una specie di chapter 11 all'Italiana, alias concordato preventivo, di cui non se ne conoscono le dinamiche.
Soffre però, come Azienda , all'interno di un meccanismo fradicio e marcio che è il trasporto aereo nazionale.
Carente sia dal punto di vista della programmazione governativa , vedi la confusione che tutt'ora esiste nel piano nazionale aeroporti,sia sulla normativa fiscale, vedi regime di imposizione alle aziende registrate all'estero, sia sulle norme che regolano la concorrenza vedi sovvenziona enti occulti da parte degli enti locali mascherati come eventi di marketing.
Ma non importa, BP che vuole , sempre alla napoletana ADDA MURÌ.
Non ha mai avuto sovvenzioni dallo Stato, non mi pare che abbia chiesto cassa integrazione , sarebbe incompatibile con il concordato preventivo , non ha mai avuto leggi o decreti ad hoc per operare in regimi privilegiati,ma non importa.
Chi é questo è che vuole?
Ci fa o ci è?
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