Pecci (Blue Panorama) propone una coalizione di vettori italici


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Trasporto aereo: Pecci (Blue Panorama) rilancia unione vettori nazionali
29 Gennaio 2013 - 17:56

(ASCA) - Roma, 29 gen - ''L'opzione di aggregare i vettori italiani per me resta valida''. A sottolineare come l'evidente difficolta' delle compagnie aeree italiane, con l'acuirsi nelle ultime settimane della crisi di Meridiana e le problematiche di Alitalia, potrebbe trovare una soluzione in un raggruppamento di vettori nazionali guidato dalla stessa Alitalia e' il presidente di Blue Panorama Airlines, Franco Pecci, compagnia che e' in concordato preventivo.

L'idea come noto era gia' stata sviluppata, con l'ipotesi di integrazione della stessa Blue Panorama e di Wind Jet (poi fallita), da parte di Alitalia. Poi ''noi decidemmo di non procedere - ha ribadito Pecci - anche se il lavoro fatto dall'ex amministratore delegato di Alitalia, Rocco Sabelli, in quella direzione fino a quel momento era stato molto positivo''.

''Rimango convinto che una maggior concentrazione permetterebbe di combattere i vettori stranieri che stanno occupando il nostro mercato'' ha aggiunto Pecci a margine della consegna a Blue Panorama di una targa di ringraziamento da parte della Comunita' di Sant'Egidio per il sostegno alle attivita' svolte a Cuba, ''lo dimostra anche la scelta di Air France di lanciare una compagnia regionale per collegamenti domestici ed europei point to point integrando le attivita' di tre diversi vettori ed affiancandole a quelle del brand principale di feederaggio su Parigi e leisure operate con il marchio transavia.com''.

Quell'opzione, che qualche mese fa ''non fece presa'', per Pecci ''andrebbe invece oggi certamente rilanciata''. Il presidente di Blue Panorama ha poi detto che ''la ristrutturazione della compagnia sta procedendo con evidenze positive'' nonostante ''un 2013 dove non c'e' crescita nel settore ed anzi il trasporto aereo turistico perde un 25-30%''.

Per quanto riguarda la presentazione dell'atto di indirizzo del piano nazionale aeroporti da parte del ministro Passera, Pecci ha concluso dicendo che ''non rafforza i vettori, basta guardare all'aumento delle tariffe su Milano e Fiumicino, e guarda caso non a Ciampino (scalo low cost di Roma ndr). In Italia si e' pensato di piu' agli aeroporti che alle compagnie italiane, l'impressione e' che se ci siano o no vettori italiani che operano sugli scali nazionali non sembri essere importante''.
 
Quali sarebbero i vantaggi, oltre quello - indubbiamente relativo - di creare qualcosa "troppo grande per fallire", alla American Airlines di qualche tempo fa? Io più che una specie di armata brancaleone carica di debiti, aerei anziani e business model fallimentari non vedo.
 
E' un pò furbetto l'uomo, perchè lui lo dice più per un interesse personale (BV è un catorcio) che per un senso alto e patriottico, ma nella sostanza mi trova molto d'accordo, anche se si sa che l'unione di due o più cattive aziende non fanno una grande buona; ergo, prima risanare e poi fondersi.
 
voler risanare BV mi sembra come voler risanare un fazzoletto di un raffreddato con l'acqua minerale...e forse anche per AZ non è tanto diverso; sono dell'idea che il DNA italico nell'aviazione sia uno ed unico: pessima qualità e propensione all'inciucio politico! ergo: se non cambia la mentalità tutto ciò che crei finirà per fallire allo stesso modo; la maionese impazzisce se le uova son fallate ma anche se chi usa la frusta non gira a dovere!
 
L'idea era buona se fosse stata applicata alla creazione di CAI. Adesso, e questo vale per Meridiana, come per Blue Panorama, Neos e altro, si tratta solo di un modo per scaricare i debiti.
 
Cero che la proposta uscita da Pecci è simpatica, vista la sua situazione (o meglio quella di BV). Sta cercando di rifilare il bidone ad altri. Ma non aveva importanti trattative internazionali in corso?
 
Pecci, Blue Panorama: "Piegati dalle low cost"

La crisi economica, l'aggressione delle low cost, la paura di non farcela, la volontà, ultima e granitica, di salvaguardare i posti di lavoro.

È un discorso a tutto campo quello di
Franco Pecci, presidente di Blue Panorama. Una chiacchierata a cuore aperto; un'analisi lucida, priva delle ostentazioni solite di chi sta ai vertici. "Il momento è difficile - esordisce -, siamo in affanno. Speriamo di farcela".

Il mostro che abita gli incubi di Bpa ha più teste. "Ryanair, Volotea e, presto, anche Vueling - elenca Pecci -: le low cost ci stanno cannibalizzando". Il presidente punta il dito contro le no-frills che "che vivono situazioni diverse dalle nostre - motiva -, soprattutto dal punto di vista delletassazioni". Il sasso è lanciato, ma Franco Pecci non ha nessuna intenzione di nascondere la mano. "Non c'è protezione per le compagnie italiane", accusa.

La concorrenza non sarebbe leale. "Come mai queste cose non succedono né in Germania, né in Francia?" si domanda retorico. E se la soluzione di creare un fronte comune tra vettori italiani non si è mai concretizzata, a Pecci non resta che cercare alleanze oltreconfine. "Stiamo dialogando con un possibile partner finanziario straniero - spiega - per stabilizzarci e tornare ad investire". Il nome sarà svelato entro un paio di mesi. "L'unica cosa importante - conclude - è salvaguardare tutti i 450 posti di lavoro".

http://www.ttgitalia.com/stories/trasporti/94620_pecci_blue_panorama_piegati_dalle_low_cost/
 
Pecci, Blue Panorama: "Piegati dalle low cost"

La crisi economica, l'aggressione delle low cost, la paura di non farcela, la volontà, ultima e granitica, di salvaguardare i posti di lavoro.

È un discorso a tutto campo quello di
Franco Pecci, presidente di Blue Panorama. Una chiacchierata a cuore aperto; un'analisi lucida, priva delle ostentazioni solite di chi sta ai vertici. "Il momento è difficile - esordisce -, siamo in affanno. Speriamo di farcela".

Il mostro che abita gli incubi di Bpa ha più teste. "Ryanair, Volotea e, presto, anche Vueling - elenca Pecci -: le low cost ci stanno cannibalizzando". Il presidente punta il dito contro le no-frills che "che vivono situazioni diverse dalle nostre - motiva -, soprattutto dal punto di vista delletassazioni". Il sasso è lanciato, ma Franco Pecci non ha nessuna intenzione di nascondere la mano. "Non c'è protezione per le compagnie italiane", accusa.

La concorrenza non sarebbe leale. "Come mai queste cose non succedono né in Germania, né in Francia?" si domanda retorico. E se la soluzione di creare un fronte comune tra vettori italiani non si è mai concretizzata, a Pecci non resta che cercare alleanze oltreconfine. "Stiamo dialogando con un possibile partner finanziario straniero - spiega - per stabilizzarci e tornare ad investire". Il nome sarà svelato entro un paio di mesi. "L'unica cosa importante - conclude - è salvaguardare tutti i 450 posti di lavoro".

http://www.ttgitalia.com/stories/trasporti/94620_pecci_blue_panorama_piegati_dalle_low_cost/

ma perchè lui cosa si considera? una major?
 
Nessuno gli impedisce di andare a piazzare un po' di aerei a BCN, STN, VCE e NTE, ovvero nelle tane delle compagnie che definisce cannibali.

Ce la fa o no ?

Il mercato è di chi se lo piglia, non di chi si lamenta.
 
"Non c'è protezione per le compagnie italiane"

Si chiama libero mercato!

"Come mai queste cose non succedono né in Germania, né in Francia?"

Perche' li non c'e' Alitalia,ma Lufthansa ed Air France!! ...e'cosi' banale!