Air One fa rotta sull’America. Con o senza Alitalia
di Alessandra Gerli
Dalla battaglia per comprare l’Alitalia, nonostante la sentenza avversa del tar, al nuovo ricorso al Consiglio di Stato contro la vendita della Volare alla stessa Alitalia. Dall’asta per le frequenze wimax, poi abbandonata in corsa, alla gara per il 32 per cento dell’Autostrada Pedemontana messo in vendita dalla Milano Serravalle. Le ultime settimane per Carlo Toto sono state frenetiche. Ma l’imprenditore di Chieti punta ancora più in alto e sta mirando al prossimo esordio nei voli intercontinentali della sua AirOne. Si tratta di un passo cruciale e preparato da tempo, che ora Toto è intenzionato a fare rapidamente. Con o senza l’Alitalia.
Una domanda per ottenere il permesso di volare tra Europa e Stati Uniti è stata presentata il 26 febbraio al Dot, il dipartimento dei Trasporti negli Usa, tramite l’avvocato Mark W. Atwood. L’obiettivo è avviare due voli: da Milano Malpensa a Boston a partire dal prossimo 14 giugno e da Malpensa a Chicago dalla settimana successiva, approfittando dei varchi aperti dall’imminente trasloco dell’Alitalia a Fiumicino.
“L’ingresso dell’AirOne in questo mercato avviene in un momento critico” scrive l’avvocato Atwood al Dot. “Il futuro dell’Alitalia… è in serio dubbio” spiega senza far cenno alla volontà di acquistarla, ma puntualizzando che “sull’AirOne c’è una considerevole pressione di mercato e politica” per “colmare rapidamente” i buchi lasciati dall’Alitalia nel Nord Italia.
Il salto nel lungo raggio segnerebbe anche l’arrivo della compagnia di Toto a Malpensa, destinazione che sarà collegata da Napoli e da Roma in coincidenza con i voli americani. Nel frattempo sono in arrivo i due Airbus A330 destinati a volare verso gli States, che al momento fanno parte della flotta della compagnia degli Emirati Arabi Etihad. Noleggiati in leasing dall’AirOne per sei anni, in Italia erano già stati impiegati dalla Volare, che a sua volta li aveva ereditati dalla compagnia Canada 3000.
Nei piani di Toto, questa è solo una prima mossa. Altri due A330 saranno noleggiati entro il 2009, mentre è già stata firmata una lettera d’intenti con l’Airbus per comprarne 12 tra il 2010 e il 2012. Con o senza l’Alitalia, dunque, prosegue lo sviluppo dell’AirOne iniziato con i voli europei nel 2006.
Per i collegamenti americani, dopo un risultato negativo di 4 milioni di dollari stimato per il 2008, si arriverà a un profitto di oltre 800 mila nei primi sei mesi del 2009: questo si pronostica nel piano finanziario presentato al Dot, che però contiene una svista clamorosa, corretta a tambur battente dopo la richiesta di chiarimenti di Panorama. Tutti i dati del conto economico 2006 risultavano pressoché dimezzati rispetto a quelli comunicati a suo tempo dalla compagnia. Tutta colpa di “un errore di conversione”. Banale, ma capitale.
di Alessandra Gerli
Dalla battaglia per comprare l’Alitalia, nonostante la sentenza avversa del tar, al nuovo ricorso al Consiglio di Stato contro la vendita della Volare alla stessa Alitalia. Dall’asta per le frequenze wimax, poi abbandonata in corsa, alla gara per il 32 per cento dell’Autostrada Pedemontana messo in vendita dalla Milano Serravalle. Le ultime settimane per Carlo Toto sono state frenetiche. Ma l’imprenditore di Chieti punta ancora più in alto e sta mirando al prossimo esordio nei voli intercontinentali della sua AirOne. Si tratta di un passo cruciale e preparato da tempo, che ora Toto è intenzionato a fare rapidamente. Con o senza l’Alitalia.
Una domanda per ottenere il permesso di volare tra Europa e Stati Uniti è stata presentata il 26 febbraio al Dot, il dipartimento dei Trasporti negli Usa, tramite l’avvocato Mark W. Atwood. L’obiettivo è avviare due voli: da Milano Malpensa a Boston a partire dal prossimo 14 giugno e da Malpensa a Chicago dalla settimana successiva, approfittando dei varchi aperti dall’imminente trasloco dell’Alitalia a Fiumicino.
“L’ingresso dell’AirOne in questo mercato avviene in un momento critico” scrive l’avvocato Atwood al Dot. “Il futuro dell’Alitalia… è in serio dubbio” spiega senza far cenno alla volontà di acquistarla, ma puntualizzando che “sull’AirOne c’è una considerevole pressione di mercato e politica” per “colmare rapidamente” i buchi lasciati dall’Alitalia nel Nord Italia.
Il salto nel lungo raggio segnerebbe anche l’arrivo della compagnia di Toto a Malpensa, destinazione che sarà collegata da Napoli e da Roma in coincidenza con i voli americani. Nel frattempo sono in arrivo i due Airbus A330 destinati a volare verso gli States, che al momento fanno parte della flotta della compagnia degli Emirati Arabi Etihad. Noleggiati in leasing dall’AirOne per sei anni, in Italia erano già stati impiegati dalla Volare, che a sua volta li aveva ereditati dalla compagnia Canada 3000.
Nei piani di Toto, questa è solo una prima mossa. Altri due A330 saranno noleggiati entro il 2009, mentre è già stata firmata una lettera d’intenti con l’Airbus per comprarne 12 tra il 2010 e il 2012. Con o senza l’Alitalia, dunque, prosegue lo sviluppo dell’AirOne iniziato con i voli europei nel 2006.
Per i collegamenti americani, dopo un risultato negativo di 4 milioni di dollari stimato per il 2008, si arriverà a un profitto di oltre 800 mila nei primi sei mesi del 2009: questo si pronostica nel piano finanziario presentato al Dot, che però contiene una svista clamorosa, corretta a tambur battente dopo la richiesta di chiarimenti di Panorama. Tutti i dati del conto economico 2006 risultavano pressoché dimezzati rispetto a quelli comunicati a suo tempo dalla compagnia. Tutta colpa di “un errore di conversione”. Banale, ma capitale.