Overdose in volo: un morto


Potrebbe essere la classica rottura di ovuli di qualche corriere.
Ma in questi casi si procede con lo scarico da quota di crociera senza paracadute.
 
Charly, se di corrieri si tratta, permettimi, non mi dispiace per niente. Questa gente va in giro a distribuire disperazione, quindi il minimo che mi viene da augurargli è proprio quello che è capitato, sempre ammesso che di corrieri si tratti.

Starlight: sarebbe troppo bello poterlo fare, mi è capitato un evento del genere, ma purtroppo nessuno si prende la briga di dichiarare morto un passeggero a bordo, e nel mio caso avevo 2 medici, quindi l'unica cosa da fare, per evitare di trovarsi in seguito in mezzo a guai giudiziari, è quella purtroppo (nel senso che si potrebbe risparmiare tempo e denaro non facendolo) di "scaricarlo" all'aeroporto più vicino.
 
Citazione:Messaggio inserito da jtstream

Charly, se di corrieri si tratta, permettimi, non mi dispiace per niente. Questa gente va in giro a distribuire disperazione, quindi il minimo che mi viene da augurargli è proprio quello che è capitato, sempre ammesso che di corrieri si tratti.

Starlight: sarebbe troppo bello poterlo fare, mi è capitato un evento del genere, ma purtroppo nessuno si prende la briga di dichiarare morto un passeggero a bordo, e nel mio caso avevo 2 medici, quindi l'unica cosa da fare, per evitare di trovarsi in seguito in mezzo a guai giudiziari, è quella purtroppo (nel senso che si potrebbe risparmiare tempo e denaro non facendolo) di "scaricarlo" all'aeroporto più vicino.
Capisco quello che vuoi dire..ma ha me quando muore un essere umano dispiace sempre.
[:306]
 
Anche a me, infatti ho specificato che non mi dispiace se fossero stati corrieri, in tutti gli altri casi "rest in peace".
 
Purtroppo è molto più comune di quanto ognuno di noi possa pensare. Sui media ogni tanto troviamo questo genere di notizie, ma chissà quante altre centinaia di volte questi eventi passano inosservati. Nello specifico del mio caso, a seguito delle indagini che furono condotte, c'era il sospetto che sullo stesso volo ce ne fossero altri 4, di cui uno handicappato. Il traffico condotto da quello deceduto seguiva la rotta Colombia-Repubblica Dominicana-Italia-Olanda.
La settimana dopo ne morì un altro su un volo LH Bogotà/Francoforte. Alcune settimane dopo ne furono arrestati altri 2 a FCO e 1 a MXP.
A quanto mi è stato detto questi disperati (ma ribadisco che non godono della mia compassione) prendono circa 5.000 usd a viaggio. In linea di massima, con questo non dico sia facile scoprirli, uno degli indizi che potrebbero far pensare che possano essere corrieri (o frequent travellers [^]) è il fatto che durante il volo si astengono totalmente dal mangiare e bere, onde evitare di avere stimoli corporali, a seguito della dieta che hanno seguito per settimane.
 
E tanto per avere un'idea di quanti facciano questa bella attività, TGCom dice che:

Droga:operazione polizia,29 arresti
Corrieri bloccati in aeroporto
29 arresti e oltre 50 chili di droga sequestrati. Questo il bilancio di una vasta operazione condotta dalla polizia contro il traffico di stupefacenti. Gli arrestati sono cittadini di nazionalità nigeriana, romena, ghanese e polacca. I presunti corrieri, provenienti dal Sud America e dall'Africa, sono stati bloccati negli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa, Bologna, Napoli e Firenze.


Sette dei 29 cittadini stranieri coinvolti nell'operazione sono stati tratti in arresto, nell'ambito della cooperazione internazionale, su segnalazione del Servizio Centrale Operativo in Turchia, Ghana e Francia. Complessivamente, sono stati sequestrati oltre 59 kg di droga nell'operazione, che si inserisce nell'ambito del cosiddetto progetto "Vallum", che ha lo scopo di contrastare i traffici internazionali di sostanze stupefacenti posti in essere, principalmente, da organizzazioni criminali nigeriane.

Fra le modalità di trasporto della droga, gli investigatori segnalano l'ingerimento di ovuli (tecnica del body package) e, in via residuale, l'occultamento in valigie od in prodotti cosmetici. Per quanto riguarda il primo espediente, in particolare, la Polizia spiega che è stato rilevato il sistematico transito dall'aeroporto Charles De Gaulle di Parigi, con il successivo impiego di voli diretti in Italia, oppure con il passaggio dai valichi ferroviari di Ventimiglia, sul confine francese, e Domodossola, su quello svizzero.

La Polizia ritiene di aver individuato nove canali d ingresso di corrieri in Italia, di cui sei relativi al traffico di cocaina, tre per l'eroina. I corrieri partivano dal Sud America e dall'Africa; il rientro veniva organizzato con tappe intermedie in altre Nazioni europee, per lo più la Francia, l'Olanda ed il Portogallo. Secondo gli investigatori lo stupefacente era, nella maggior parte dei casi, destinato alle organizzazioni criminali nigeriane, e segna il momento conclusivo solo della prima fase del progetto "Vallum".