PRETE NERO AGGREDITO E RAPINATO A FIUMICINO
E' accaduto a don Edmond Velonjara, viceparroco nero nella Chiesa di San Pietro a Lanciano. La notizia viene data oggi dalla web tv www.abruzzolive.tv. Accompagnato da un amico sacerdote all'aeroporto di Fiumicino, sabato mattina all'alba era in procinto di prendere l'aereo, direzione Madagascar. Sarebbe dovuto tornare per qualche settimana nella terra natia per rivedere la madre vedova e provvedere alla ricostruzione della sua casa, distrutta qualche anno fa da un'alluvione. Ma all'interno dell'aeroporto, nella sala d'aspetto, alle 5,30 e' stato avvicinato da 5 uomini: uno l'ha bloccato da dietro e gli altri 4 l'hanno aggredito. Immobilizzato, e' stato derubato: cellulare, soldi, passaporto, oggetti personali. Solo le valigie sono state risparmiate, perche' gia' consegnate per il check-in. Nessuno e' intervenuto per aiutarlo. Assenti le forze dell'ordine a quell'ora in aeroporto. Per qualche ora don Edmond e' rimasto in preda al panico: non avrebbe mai immaginato che in un aeroporto potessero accedere episodi del genere. Dopo lo spavento, alle 7 la denuncia all'ambasciata del Madagascar a Roma. Domenica mattina nella sua parrocchia a San Pietro e' stata fatta una colletta per aiutarlo a tornare in Madagascar e riabbracciare la madre. Adesso e' in attesa di un visto speciale dall'ambasciata per poter lasciare l'Italia senza passaporto. (AGI) Lanciano, 12 nov.
E' accaduto a don Edmond Velonjara, viceparroco nero nella Chiesa di San Pietro a Lanciano. La notizia viene data oggi dalla web tv www.abruzzolive.tv. Accompagnato da un amico sacerdote all'aeroporto di Fiumicino, sabato mattina all'alba era in procinto di prendere l'aereo, direzione Madagascar. Sarebbe dovuto tornare per qualche settimana nella terra natia per rivedere la madre vedova e provvedere alla ricostruzione della sua casa, distrutta qualche anno fa da un'alluvione. Ma all'interno dell'aeroporto, nella sala d'aspetto, alle 5,30 e' stato avvicinato da 5 uomini: uno l'ha bloccato da dietro e gli altri 4 l'hanno aggredito. Immobilizzato, e' stato derubato: cellulare, soldi, passaporto, oggetti personali. Solo le valigie sono state risparmiate, perche' gia' consegnate per il check-in. Nessuno e' intervenuto per aiutarlo. Assenti le forze dell'ordine a quell'ora in aeroporto. Per qualche ora don Edmond e' rimasto in preda al panico: non avrebbe mai immaginato che in un aeroporto potessero accedere episodi del genere. Dopo lo spavento, alle 7 la denuncia all'ambasciata del Madagascar a Roma. Domenica mattina nella sua parrocchia a San Pietro e' stata fatta una colletta per aiutarlo a tornare in Madagascar e riabbracciare la madre. Adesso e' in attesa di un visto speciale dall'ambasciata per poter lasciare l'Italia senza passaporto. (AGI) Lanciano, 12 nov.