[OT] In aereo con educazione: il galateo tra le nuvole


giorgiogds

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26 Giugno 2006
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Few NM inbound OST VOR
In aereo con educazione: il galateo tra le nuvole
Gli applausi, il bracciolo, il moto perpetuo. Cosa non fare quando si vola
http://viaggi.ilmessaggero.it/viagg...il-galateo-tra-le-nuvole/notizie/293199.shtml

...Ma, soprattutto, le mani non dovrebbero mai applaudire. Non si è a teatro o a un concerto. Il comandante ha al suo attivo brevetti e ore di volo, fa il suo lavoro con serietà e passione e ogni volta che decolla o atterra non è un lanciatore di coltelli, che scommette col suo copilota sulla vita o sulla morte dei passeggeri. La ola si fa allo stadio, in aereo si evita, se non si vuole vincere il primo premio della cafonaggine....

... Se costui si e` assopito non si scavalcano le sue gambe con lo stesso ardore che misero gli scalatori per espugnare il K2, ma, a costo di svegliarlo, si chiede....
 
Ci sono pure quei passeggeri attaccabriga che vogliono per forza raccontarti la loro vita quando hai altre cose per la testa...
 
Discorso lungo...... come quelli che si incazzano perchè fai il web checkin e ti dicono che sei raccomandato perchè hai i posti più comodi....
 
Quante storie.
Basta pagare poche migliaia di euro per viaggiare "davanti" e siete a posto.
Mica vorrete pretendere che a tariffe da treno locale siano tutti "signori", neh?

Ringraziate che ci siano ancora sedili, braccioli e tavolini anzichè posti in piedi.
e avvisi di "allacciare le cinture" invece di "sorreggersi agli appositi mancorrenti".
 
'Ma, soprattutto, le mani non dovrebbero mai applaudire. Non si è a teatro o a un concerto. Il comandante ha al suo attivo brevetti e ore di volo, fa il suo lavoro con serietà e passione e ogni volta che decolla o atterra non è un lanciatore di coltelli, che scommette col suo copilota sulla vita o sulla morte dei passeggeri. La ola si fa allo stadio, in aereo si evita, se non si vuole vincere il primo premio della cafonaggine'

sante parole...
 
Urla, pianti a dirotto, lancio di giocattoli e capricci vari non dovrebbero essere contemplati nemmeno fra le mura domestiche

secondo l'articolista:
a) non è mai stato bambino;
b) non è un genitore;
c) non vuole manco diventarlo;
d) è affetto da SPM perenne;
e) è circondato da famiglie con prole numerosa;
 
'Ma, soprattutto, le mani non dovrebbero mai applaudire. Non si è a teatro o a un concerto. Il comandante ha al suo attivo brevetti e ore di volo, fa il suo lavoro con serietà e passione e ogni volta che decolla o atterra non è un lanciatore di coltelli, che scommette col suo copilota sulla vita o sulla morte dei passeggeri. La ola si fa allo stadio, in aereo si evita, se non si vuole vincere il primo premio della cafonaggine'

sante parole...
che fastidio può dare l'applauso di un entusiasta, oppure di un ansioso felice di trovarsi nuovamente sul suo terreno abituale?
A me invece danno molto più fastidio gli applausi ai funerali, come si fosse contenti della dipartita.
 
Comunque Setirsposition che parla di aviazione è come di natale che parla friulano. Soprattutto dopo l'uso in contemporanea di una striscia d'asfalto bituminoso da parte sia di chi arriva sia di chi parte
 
Un articolo del genere avrebbe avuto senso una trentina di anni fa: ora come ora un viaggio in aereo vuol dire accampamenti di tamarri in canottiera e ciabatte al check in, gente con sarcofagi al posto del bagaglio a mano, arrembaggio alle scalette o al finger manco l'aeroplano si prendesse a mò dei cable car di SFO, equipaggio di cabina che ancora un po' e gli fanno vendere le pentole mondialcasa, soggetti che iniziano a svuotare la cappelliera prima che i piloti mettano i piedi sui freni, and so on...
Il galateo al giorno d'oggi è appannaggio di pochi nostalgici. E io che durante l'ultimo viaggio in J ho ritenuto indispensabile vestirmi in maniera adeguata...
 
Discorso lungo...... come quelli che si incazzano perchè fai il web checkin e ti dicono che sei raccomandato perchè hai i posti più comodi....

E che magari con tono molto arrogante ti intimano di spostarti dicendo "ma mia figlia/o è nella fila dietro ed io pretendo che voli vicino a me". E se, come tuo diritto d'altronde, non ti vuoi spostare, chiamino la hostess e si mettono a fare scenate assurde.
 
Un articolo del genere avrebbe avuto senso una trentina di anni fa: ora come ora un viaggio in aereo vuol dire accampamenti di tamarri in canottiera e ciabatte al check in, gente con sarcofagi al posto del bagaglio a mano, arrembaggio alle scalette o al finger manco l'aeroplano si prendesse a mò dei cable car di SFO, equipaggio di cabina che ancora un po' e gli fanno vendere le pentole mondialcasa, soggetti che iniziano a svuotare la cappelliera prima che i piloti mettano i piedi sui freni, and so on...
Il galateo al giorno d'oggi è appannaggio di pochi nostalgici. E io che durante l'ultimo viaggio in J ho ritenuto indispensabile vestirmi in maniera adeguata...

io "davanti" ci vedo anche la gente che viaggia con la tuta della Roma, stile passeggiata domenica pomeriggio al centro commerciale "I Granai". Però quello ha pagato "3000 euro" (cit.)
 
io "davanti" ci vedo anche la gente che viaggia con la tuta della Roma, stile passeggiata domenica pomeriggio al centro commerciale "I Granai". Però quello ha pagato "3000 euro" (cit.)
I Granai era quello laggiù dalle parti della Laurentina/via del Tintoretto no? Credo sia stato il primo centro commerciale di quel tipo, a Roma.
Ma c'è ancora? Pensavo orami si facesse solo menzione del Parco Leonardo o di quello all'Eur...