Orio, venerdì si rimuove la bomba Aeroporto chiuso dalle 9,45 alle 12,15


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29 Giugno 2013
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Venerdì 20 dicembre l’aeroporto di Orio al Serio verrà chiuso dalle 9,45 alle 12,15 per consentire le operazioni di rimozione dell’ordigno bellico ritrovato venerdì scorso nella zona nord del sedime aeroportuale.

A renderlo noto, tramite un comunicato stampa, l’Enac, l’Ente nazionale aviazione civile: i voli non saranno cancellati, ma riprogrammati, ovvero verranno anticipati o posticipati. «Le compagnie aeree - si legge nella nota - hanno riprogrammato i voli della fascia oraria interessata dalla chiusura, nonché altri voli a ridosso di tale orario, e hanno già provveduto a informare i passeggeri coinvolti con avvisi pubblicati sui propri siti web e mediante l’invio di comunicazioni tramite e-mail e messaggi telefonici».

Non ci dovrebbero quindi essere voli cancellati: anche Sacbo, tramite un comunicato stampa pubblicato sul sito internet www.sacbo.it, informa i passeggeri che è stata disposta la sospensione delle attività di volo nella fascia oraria stabilita, riportando di seguito tutti i voli riprogrammati. Per conoscere invece le modifiche al programma di viaggio , è necessario contattare le compagnie aeree.

La bomba ritrovata nel sedime aeroportuale pesa 250 libbre (poco più di 113 chili) per quasi un metro di lunghezza. L’ordigno risalirebbe alla seconda guerra mondiale e sarebbe stata sganciata dagli Alleati durante il bombardamento del 9 agosto 1944. Allora l’aeroporto di Orio al Serio era utilizzato solo come scalo militare e, molto probabilmente, gli Alleati, con questa mossa, puntavano ad indebolire il potere economico dei territori controllati dai tedeschi.

A notare il dispositivo, venerdì scorso, sono stati alcuni addetti di una ditta presente nell’area per una serie di lavori di ampliamento del piazzale aeromobili. Le operazioni di rimozione sono state definite lunedì in un vertice in Prefettura coordinato dal neo prefetto Francesca Ferrandino e dal viceprefetto vicario Alfredo Nappi. All’incontro hanno partecipato i rappresentanti della Sacbo, dell’Asl, dell’Ufficio cave, dell’Enac e i sindaci e gli assessori del Comuni interessati.

La bomba si trova nel sedime aeroportuale e per estrarla verrà messa in sicurezza un’area dal raggio di 500 metri; una volta tolto dal terreno, l’esplosivo verrà trasportato in una cava isolata ubicata nel comune di Palosco e successivamente verrà fatto brillare. Nella manovra dovrebbero essere coinvolti gli artificieri della Forza di Difesa interregionale Nord di stanza a Padova.

Il rinvenimento dell’esplosivo non ha avuto, in questi giorni, conseguenze sul traffico dello scalo bergamasco, però domani l’attività verrà riprogrammata. Fortunatamente, l’ordigno si trova in una zona piuttosto isolata del Comune di Orio al Serio: il sindaco Gianluigi Pievani, subito dopo il vertice in Prefettura, ha spiegato che le operazioni di rimozione interesseranno solo marginalmente un nucleo abitato, che si trova nell’ultimo tratto di via Risorgimento. Saranno evacuate circa venti famiglie e il traffico, in quell’area, verrà totalmente bloccato.
 
Tutto fatto, senza ulteriori ritardi e/o problemi oltre la chiusura prevista
 
Adesso per colpa di queste 3 ore di stop, Orio non potrà superare Linate per la battaglia del terzo posto nel 2013!
 
Orio, trovati altri sei ordigni
«Voli e passeggeri: nessun rischio»


Spuntano altri ordigni inesplosi all’interno dell’area dell’aeroporto di Orio al Serio. In totale ora sono sette, contando quello rinvenuto a dicembre e fatto brillare in una cava di Palosco.

Grazie a strumenti sofisticati è stato possibile individuare altre bombe risalenti al secondo conflitto mondiale nel sottosuolo dell’area nella parte nord dello scalo, dove sono in corso lavori preliminari all’intervento di manutenzione straordinaria della pista di volo, in programma dal 13 maggio al 2 giugno.

Questi lavori di predisposizione delle opere accessorie prevedono attività di scavo in un’area periferica del sedime aeroportuale. Un’attività preventiva importante, messa in atto fin dall’inizio dei lavori.

Anche in questo caso si tratterebbe di residuati inesplosi risalenti al 9 agosto 1944, quando Orio venne bombardata dagli Alleati. L’aeroporto di Orio al Serio, all’epoca utilizzato solo per scopi militari, era fortificato e occupato dai tedeschi.

Tra gli ordigni rinvenuti, uno in particolare - il più piccolo - sarebbe ammalorato e difficilmente trasportabile fuori dal contesto di ritrovamento. Importante dunque completare tutte le verifiche e i sopralluoghi per decidere come intervenire.

Vertice lunedì col prefetto

È stato fissato per il prossimo lunedì un tavolo tecnico di coordinamento con il prefetto, alla presenza della Protezione civile, Provincia, Ufficio cave, Enac per decidere il da farsi e individuare un luogo dove far brillare gli ordigni. Dopo una serie di verifiche, che sono in corso e proseguiranno nelle prossime ore, le bombe, già messe in sicurezza, dovranno essere fatte brillare: come avvenuto la scorsa volta, è probabile che l’intervento sia affidato agli artificieri del Comando delle Forze di Difesa Nord di Padova. Un lavoro che richiede la massima allerta. Si dovrà decidere se evacuare la zona. L’attività aeronautica sarà sospesa soltanto durante la rimozione dei residuati. L’area off limits comprende un chilometro e mezzo dal luogo di ritrovamento delle bombe.

Nessun rischio per aerei e passeggeri

Da Sacbo arrivano rassicurazioni . Non c’è nessun rischio per lo svolgimento delle attività aeronautiche e nessun pericolo per i viaggiatori in transito allo scalo bergamasco.I lavori in corso sul sedime aeroportuale - specificano dalla società - offrono l’opportunità di realizzare un’approfondita opera di bonifica che non compromette la continuità e la sicurezza delle attività aeronautiche né il cronoprogramma dei lavori stessi. La zona interessata è periferica, e non riguarda zone coinvolte dal movimento degli aeromobili.

Il comunicato ufficiale di Sacbo

Nel corso dei lavori preliminari all’intervento di manutenzione straordinaria della pista di volo, in fase di predisposizione delle opere accessorie che prevedono attività di scavo in area periferica a nord del sedime aeroportuale, si è giunti al ritrovamento di nuovi residuati bellici. Tale eventualità era stata preventivata e per tale motivo, in fase di esecuzione dei lavori, sono state messe in atto le procedure per eseguire la contestuale bonifica del terreno.

Nello specifico, i lavori in corso sul sedime aeroportuale offrono l’opportunità di realizzare un’approfondita opera di bonifica che non compromette la continuità e la sicurezza delle attività aeronautiche né il cronoprogramma dei lavori stessi.
 
Orio, si rimuovono le bombe
Giovedì scalo chiuso per 4 ore


L’aeroporto di Orio al Serio giovedì chiude dalle 9 alle 13 per consentire «operazioni di rimozione e messa in sicurezza di ordigni bellici ritrovato ai margini del sedime aeroportuale».

Sacbo, la società che gestisce lo scalo comunica che «i voli previsti nella fascia oraria saranno tutti garantiti, in quanto le compagnie aeree hanno provveduto a riprogrammarli in anticipo o posticipo».

I passeggeri sono quindi invitati «a mettersi in contatto con il proprio operatore aereo per conoscere il nuovo orario di partenza».

È la seconda volta nel giro di pochi mesi che l’aeroporto chiude per queste operazioni. La prima fu il 20 dicembre, per far brillare il primo degli ordigni della 2ª Guerra mondiale ritrovato nel corso dei lavori di preparazione del rifacimento della pista dagli uomini della Vitali di Cisano Bergamasco, capogruppo dell’Ati che si è aggiudicata l’intervento.