Orio mette la freccia. È il terzo scalo d’Italia


Mobius, alcune delle cose che scrivi non sono sbagliate.
In passato chi volava Ryan aveva una propensione alla spesa inferiore ed un budget più basso rispetto a chi volava su una major. Ora però le cose stanno cambiando, non foss'altro perché sono le major stesse che stanno sempre più evolvendo verso il modello Ryan sul corto e medio raggio.
Altra considerazione di base: Ryan ha colmato un vuoto. Ryan ha nel bene e nel male risposto alle esigenze di un ampio target che l'aereo non lo prendeva. E' un dato di fatto inconfutabile. Per aggredire questo target ha creato un modello di business che inevitabilmente ha puntato su aeroporti secondari, che calzavano a pennello se consideri il principale mercato indirizzabile, ovvero gente bassissimo spendente.
Bene questi aeroporti sono cresciuti in termini di passeggeri. Prendiamone atto con serenità.

Poi è vero che il modello di business si è retto grazie alle sovvenzioni, ma questo è un altro discorso, peraltro straaffrontato in questo forum con molti interventi poco lusinghieri verso Ryan.
Non paragonare AZ e Ryan. Non ha senso. Non ha senso contare gli addetti al check in (ovviamente AZ ne ha di più non foss'altro perché il bagaglio è incluso), non ha senso contare i bagagli, non ha senso ipotizzare che chi ha in bagaglio in stiva sia altospendente.
 
Guarda è esattamente questo il punto: tu non stai facendo un discorso "statistico", perchè non parli nè di numeri nè di modelli. Tu stai basando le tue tesi sull'impressione che ti fai imbarcando i passeggeri, avvalorandole semmai con una serie di "sentito dire".

Di quello che è successo prima che il pax ti si sia presentato davanti, e di quello che succede dopo che ha lasciato l'aereo, non mi sembra tu ne sappia molto.

Non sono d'accordo con questa tua visione perché con molti dei pax che imbarco/assisto al check-in ci parlo e mi faccio un'idea di quello che sono disposti a spendere; mi dicono che il loro bagaglio è lo stesso dell'andata, mi dicono altre cose che mi invitano a riflettere. Conosco gente che viaggia con Ryanair, che sceglie la compagnia per andare in vacanza, e quando si parla di spese in loco noto discrepanze notevoli tra loro e lo stereotipo del turista a caccia di souvenir (io appartengo alla seconda categoria). Con molti pax FR, anzi tantissimi, litigo e l'oggetto della discussione il più delle volte sono le penali di compagnia. Ho visto gente che pur di non pagare penali relativamente basse, 20-60€, ha buttato roba nel cestino... e in alcuni casi, ho visto addirittura passeggeri partire senza i propri bagagli, siano essi bagagli a mano troppo grandi o bagagli da stiva troppo pesanti o non previsti in prenotazione. La realtà è questa, il resto rientra nella categoria "chiacchere da bar".

La mia è esperienza di "tutti i giorni" e trovo le vostre argomentazioni a favore di FR troppo poco convincenti, tant'è che la mia opinione sta rimanendo la stessa. Mi dispiace ma rimango fermamente convinto di questo: FR, almeno con le regole attuali e con l'utenza che la caratterizza, non è la chiave per il successo del turismo in una determinata area, e considero un BGY un aeroporto che sta puntando troppo sui numeri e troppo poco sulla qualità.
 
Su cosa dovrebbe puntare BGY? Singapore? EK? Le major europee che già atterrano in uno dei due apt della zona?
Se ricordo bene, Air Dolomiti non vola neanche più per MUC.
 
Non sono d'accordo con questa tua visione perché con molti dei pax che imbarco/assisto al check-in ci parlo e mi faccio un'idea di quello che sono disposti a spendere; mi dicono che il loro bagaglio è lo stesso dell'andata, mi dicono altre cose che mi invitano a riflettere. Conosco gente che viaggia con Ryanair, che sceglie la compagnia per andare in vacanza, e quando si parla di spese in loco noto discrepanze notevoli tra loro e lo stereotipo del turista a caccia di souvenir (io appartengo alla seconda categoria). Con molti pax FR, anzi tantissimi, litigo e l'oggetto della discussione il più delle volte sono le penali di compagnia. Ho visto gente che pur di non pagare penali relativamente basse, 20-60€, ha buttato roba nel cestino... e in alcuni casi, ho visto addirittura passeggeri partire senza i propri bagagli, siano essi bagagli a mano troppo grandi o bagagli da stiva troppo pesanti o non previsti in prenotazione. La realtà è questa, il resto rientra nella categoria "chiacchere da bar".

La mia è esperienza di "tutti i giorni" e trovo le vostre argomentazioni a favore di FR troppo poco convincenti, tant'è che la mia opinione sta rimanendo la stessa. Mi dispiace ma rimango fermamente convinto di questo: FR, almeno con le regole attuali e con l'utenza che la caratterizza, non è la chiave per il successo del turismo in una determinata area, e considero un BGY un aeroporto che sta puntando troppo sui numeri e troppo poco sulla qualità.

La tua esperienza, come già ti hanno correttamente detto, ha valenza empirica e non puoi generalizzare.
Relativamente a BGY, puoi dire a chi dovrebbe puntare? Ha ad un tiro di schioppo Linate e Verona. Non credi che abbia colto al volo un'ottima opportunità di diversificarsi e concentrarsi su un altro target? Oppure secondo te dovrebbe andare a far concorrenza a Linate? Oppure (peggio ancora) vuoi dire che dovrebbe puntare sul LR? Io non capisco dove vuoi arrivare. Prova ad essere propositivo. Ripeto ancora: esponi tu come si dovrebbe sviluppare Bergamo, tenendo conto che ha attorno più aeroporti che persone.
 
Mobius, alcune delle cose che scrivi non sono sbagliate.
In passato chi volava Ryan aveva una propensione alla spesa inferiore ed un budget più basso rispetto a chi volava su una major. Ora però le cose stanno cambiando, non foss'altro perché sono le major stesse che stanno sempre più evolvendo verso il modello Ryan sul corto e medio raggio.
Altra considerazione di base: Ryan ha colmato un vuoto. Ryan ha nel bene e nel male risposto alle esigenze di un ampio target che l'aereo non lo prendeva. E' un dato di fatto inconfutabile. Per aggredire questo target ha creato un modello di business che inevitabilmente ha puntato su aeroporti secondari, che calzavano a pennello se consideri il principale mercato indirizzabile, ovvero gente bassissimo spendente.
Bene questi aeroporti sono cresciuti in termini di passeggeri. Prendiamone atto con serenità.

Poi è vero che il modello di business si è retto grazie alle sovvenzioni, ma questo è un altro discorso, peraltro straaffrontato in questo forum con molti interventi poco lusinghieri verso Ryan.
Non paragonare AZ e Ryan. Non ha senso. Non ha senso contare gli addetti al check in (ovviamente AZ ne ha di più non foss'altro perché il bagaglio è incluso), non ha senso contare i bagagli, non ha senso ipotizzare che chi ha in bagaglio in stiva sia altospendente.

esatto! prima di ryanair la clientela "giovane" non viaggiava molto in aereo, ora tutte (o quasi) le capitali europee (e anche altre città altrettanto belle) sono collegate con BGY e con 40 € ti fai andata e ritorno....grazie a ryanair moltissimi giovani hanno avuto la possibilità di uscire, di visitare altri luoghi (io in primis), possibilitàù che prima non esisteva o era solo per pochi
 
Buonasera a tutti, colgo l'occasione di intervenire in questa scoppiettante discussione e allo stesso tempo di presentarmi in questo forum di appassionati di aviazione civile. Sono Giovanni, sono della provincia di Bergamo e utilizzo l'aereo mediamente 8/10 volte l'anno. Orio al Serio vuoi per la vicinanza e la comodità (10 minuti di auto) è lo scalo che frequento di più, e Ryanair di conseguenza è il vettore che più utilizzo. Il fatto che Orio sia diventato (probabilmente) il terzo scalo italiano per numero di passeggeri e un fatto che come diceva un forumista in precedenza debba far riflettere sul cambiamento dei costumi della gente. Porto due esempi per me abbastanza significativi, due esempi semplici che fanno capire che se viene data la possibilità di spostarsi a basso costo uno la voglia se la fa anche venire. Quest'anno sono sceso in Sicilia in due occasioni, a fine maggio e recentemente ad inizio ottobre, nei due casi citati ho spuntato prezzi davvero interessanti 85 e 75 euro circa A/R. Con AZ partenza da Linate il prezzo non è mai sceso sotto i 160, calcolando che viaggio in coppia.... Lo dico chiaramente, se il prezzo è concorrenziale e abbordabile io non esito ad ogni week end lungo, ponte o festività a prenotare un volo e visitare posti nuovi, così facendo è ovvio che si da una mano all'economia. Chiedo solo una cosa, che mi venga data la possibilità di scegliere. Infine una nota di colore sui passeggeri FR, quest'estate, una notissima conduttrice televisiva con altrettanto famoso marito ex direttore di rete erano nella fila davanti a me di rientro da IBIZA, atterrati a Orio un solerte autista li aspettava fuori dallo scalo.... Grazie a tutti per la pazienza :-)
 
Ci sono anche molti che hanno potuto avere un lavoro altrove grazie a FR.

Mi pare di aver gia' citato quel conoscente che lavora a Oslo e preacquista i voli FR per tornare a casa nei week end con 6 mesi di anticipo. Guadagna un sacco e ci va con FR perche' e' l'unica che serve la rotta.

Ma ho anche colleghi che lavorano a MI e tornano a casa loro tutte le settimane o quasi con FR (e sono del sud). Siamo anche pieni di consulenti informatiche rumene che tornano a casa spesso con Wizz.

Le low cost hanno effetti sociali, nell'aprire opportunita' di lavoro, studio e crescita personale, paragonabili ai grandi investimenti infrastrutturali del 19esimo e 20simo secolo.

Non e' solo il manager che vola per andare a firmare un contratto con i cinesi ad avere effetti economici.

E poi le destinazioni che sono servite con un diretto solo dalle low cost iniziano ad essere parecchie, e questa e' tutta un'altra storia dal punto di vista del posizionamento.
 
Non penso che valutare i passeggeri in base ai 2 euro che spendono nei negozi aeroportuali, o in base al bagaglio che imbarcano sia significativo, in quanto il reale impatto dei passeggeri sul territorio è costituito dalle idee e dalle soluzioni che trasportano. Ho fatto viaggi con persone straordinarie che non erano assolutamente interessati a trasportare altro che le loro esperienze. E che arricchiscono il territorio in maniera incommensurabile, sia nel senso di moltissimo, sia nel senso di difficilmente misurabile, sia che viaggino con Emirates, sia con Ryanair.
 
.....

E poi le destinazioni che sono servite con un diretto solo dalle low cost iniziano ad essere parecchie, e questa e' tutta un'altra storia dal punto di vista del posizionamento.

Questo e' in effetti un aspetto che sta diventando molto interessante.
Compagnie come WizzAir o Air Arabia che in Italia atterrano in scali principali ti permettono di raggiungere scali "minori" non serviti direttamene dalla major (o serviti con scali e tempi di transito improbabili) in quei paesi dove spesso ci sono delle importanti delocalizzazioni industriali dei nostri paesi, in altri casi poi sostituiscono in tutto e per tutto le major su rotte che per mille motivi non vengono effettuate.
A quel punto quindi, passa in secondo piano anche il costo minore del biglietto a fronte del volo diretto e conseguente risparmio di tempo (che vuol dire risparmio economico).
 
Come dice o Stefan finche non tire fora numeri sie ancora drio a Venezia.

Quando i numeri verria fora allora pearleremo. Fin allora xe mejo che tase
 
Ci sono anche molti che hanno potuto avere un lavoro altrove grazie a FR.

Mi pare di aver gia' citato quel conoscente che lavora a Oslo e preacquista i voli FR per tornare a casa nei week end con 6 mesi di anticipo. Guadagna un sacco e ci va con FR perche' e' l'unica che serve la rotta.

Ma ho anche colleghi che lavorano a MI e tornano a casa loro tutte le settimane o quasi con FR (e sono del sud). Siamo anche pieni di consulenti informatiche rumene che tornano a casa spesso con Wizz.

Le low cost hanno effetti sociali, nell'aprire opportunita' di lavoro, studio e crescita personale, paragonabili ai grandi investimenti infrastrutturali del 19esimo e 20simo secolo.

Non e' solo il manager che vola per andare a firmare un contratto con i cinesi ad avere effetti economici.

E poi le destinazioni che sono servite con un diretto solo dalle low cost iniziano ad essere parecchie, e questa e' tutta un'altra storia dal punto di vista del posizionamento.

Quello che dici è molto vero, e non emerge spesso nelle discussioni del forum. Io gravito in area MXP - easyjet, ma il discorso è identico. Se non avessi avuto easyjet a 20 min da casa, la mia vita qui sarebbe stata ben più dura, sarei riuscito a rivedere la mia famiglia ogni due mesi

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Una cosa che spesso dimentichiamo è che spesso i prezzi delle low cost sono tutto fuorchè low.
 
in confronto a 1.600.000 lire ovvero 800 euro che spendevo con lufthansa tra Venezia e stoccarda negli anni 90.....direi che sono molto low costs...
 
In confronto agli anni 90 anche le major sono low cost, ma non era quello il discorso.

I prezzi delle LC non sono più 0,73 cents tasse incluse, chiaro, ma spesso e seppur di poco continuano ad essere più bassi delle full service.

Cosa non da poco sulle tratte in cui i servizi aggiuntivi che queste ultime offrono, semplicemente, non servono.
 
Ultima modifica:
Il problema delle major è che sono costrette a praticare prezzi non troppo lontani dalle LC, senza però avere una struttura LC. Ergo perdendo soldi che devono recuperare altrove.
 
Una cosa che spesso dimentichiamo è che spesso i prezzi delle low cost sono tutto fuorchè low.

E' vero! come è vero il contrario!

E' inutile secondo me che si estremizzi da una parte o dall'altra. I prezzi delle low cost possono essere low o meno. Seguendo la filosofia di riempire gli aerei, ad un mese, un mese e mezzo prima della partenza si trovano anche tariffe a 20-30 euro andata e ritorno. Esempio questo per Ryanair e dipendente spesso dalla tratta. Se questo non è low cost...
Ma certo prenotando a ridosso della partenza e/o in periodi di affollamento dei voli il prezzo può anche essere maggiore di una major...
sullo stesso aereo magari ci sono persone che hanno pagato il biglietto 20 euro e persone che lo hanno pagato 250.
Non credo nemmeno sarebbe giusto fare un discorso relativo ad un biglietto medio di 120 euro, per esempio...perchè la compagnia ti dà la possibilità di prenotare a 20 euro, salvo poi aumentare progressivamente il prezzo avvicinandosi alla data di partenza. Se applicasse una tariffa media di 120-150 euro a tratta non sarebbe così low cost, ma invece l'offerta di prezzo è diversificata nel tempo. Diciamo che da low passa a high cost...
Non sono d'accordo su quando scrivi "spesso" (il secondo che hai usato)...prenotando con discreto margine di anticipo si ha tutta una finestra di tempo in cui si può prenotare a prezzi relativamente stracciati. Ripeto, mi riferisco soprattutto a Ryanair (che utilizzo spesso e quindi conosco meglio) e dipende dal periodo e dalla tratta...ma personalmente non avendo grosse esigenze di rispettare periodi prestabiliti per tornare in Italia riesco SPESSO ad avere biglietti a/r a meno di 50 euro...
poi forse ora si riescono a trovare prezzi vantaggiosi anche con le major, anche se difficilmente comparabili ai 20-30 euro e per periodi di tempo più brevi...ma come qualcuno ha fatto notare questo è stato più che altro un adeguamento alle low cost...
 
Il problema non sono le low cost in generale, il problema è l'unica ultra low cost, Ryanair, che ha alterato il mercato: per questo e per altri motivi è oggetto di indagini da parte dell'UE e ha costretto alcuni piloti a fondare questo gruppo, che non può essere nato "per sbaglio". Ha politiche di gestione molto discutibili e ciò è un dato di fatto, non una questione di interpretazioni; se poi voi siete d'accordo con queste politiche, è un altro conto.

E' inutile negare che grazie ad una politica illiberale di aiutini, la Ryanair arriva a prezzi e load factor normalmente difficili da raggiungere. Ostentare un qualsiasi risultato raggiunto in questo modo non è corretto nei confronti di chi si mette in gioco nel mercato rispettando le regole. Ora, potete essere fan o hater della Ryanair, ma sul fatto che la compagnia (e, di conseguenza, BGY) è arrivata a questi numeri grazie a trucchetti di mercato, assolutamente non ci piove.