A livello mondiale da parte di tutti i principali enti/associazioni del settore aeronautico come ad esempio ICAO, IATA, ACI, le classifiche relative agli aeroporti si basano solitamente su 3 parametri: numero di passeggeri, numero di movimenti e merce movimentata. Comunemente l’indicatore universalmente utilizzato per definire la grandezza/importanza di un aeroporto è il numero di passeggeri.
Il numero di passeggeri ha il vantaggio di essere un indicatore facilmente confrontabile. Non ho mai letto su nessuna rivista aeronautica internazionale riclassificazioni dell’importanza degli scali in base ai vettori che ci volano o alla tipologia di passeggeri. Del resto usando questi parametri si aprirebbero mille diatribe, quando il numero in sé è il miglior dato statistico utilizzabile. Giusto per estremizzare, se si volesse utilizzare il ragionamento di un illuminato forumista che ha scritto alcuni post in precedenza, allora i passeggeri di Dubai, dato che per metà sono Indiani e Pakistani pezzenti non contiamoli e poi le business vendute a metà prezzo rispetto ai vettori Europei non valgono perché i vettori li pagano poco il carburante, e così via dicendo si potrebbe estremizzate tutto fino a far si che il proprio scalo preferito diventi il più importante del mondo.
Il fatto che 1 milione di passeggeri o 100 mila tonnellate di merce generino circa 1.000 / 1.200 tra posti di lavoro diretti, indiretti e indotti non è una fantasia di Ryanair, ma è il frutto di decine di ricerche fatte da università Europee e Americane e tale dato viene ormai utilizzato come assodato nel settore.
Che poi i 7 mila posti di lavoro legati all’attività di FR su BGY siano tutti concentrati nel comune di Bergamo o siano spalmati sull’intera Lombardia e magari anche regioni limitrofe è del tutto ininfluente, ciò che conta è che si tratta di posti di lavoro reali che altrimenti non ci sarebbero.
Tornando alle polemiche su FR è chiaro che non stiamo parlando di un vettore 5 stelle skytrax, ma si tratta pur sempre di un vettore che è il numero uno in Italia per passeggeri trasportati, offre decine di collegamenti, garantisce una buona accessibilità di molte regioni Italiane dall’estero e sta diventando anche uno dei pilastri nella mobilità aerea domestica. Il vettore offre un servizio basico, generalmente conveniente, puntuale e con cancellazioni praticamente inesistenti se non per motivi operativi reali. Qui ho letto che qualcuno nel criticare FR citava come vettori seri e da elogiare certe compagnie aeree che hanno una operatività irregolare con cancellazioni spesso commerciali e bassa affidabilità.
Bisogna anche togliersi di dosso l’immagine di FR del periodo pioneristico del low cost, quella con aerei pieni solo di studenti e vacanzieri. I voli Ryanair da BGY e gran parte degli altri scali partono con percentuali sempre più alte di uomini d’affari, e non solo per questioni di cost saving da parte delle aziende, ma anche per l’alto numero di destinazioni offerte.
Il fatto che 1 milione di passeggeri o 100 mila tonnellate di merce generino circa 1.000 / 1.200 tra posti di lavoro diretti, indiretti e indotti non è una fantasia di Ryanair, ma è il frutto di decine di ricerche fatte da università Europee e Americane e tale dato viene ormai utilizzato come assodato nel settore.
Concetto che a mio avviso non può essere applicato ai passeggeri da low cost, che spendono poco e non possono un impatto così rilevante sull'economia locale. Inoltre, le statistiche nate nel mondo dell'economia parlano di "fino ad 1 posto di lavoro ogni 1000 passeggeri", definendo quindi un limite massimo, mentre MOL e i suoi responsabili PR dicono che a 1.000 passeggeri trasportati corrisponde 1 posto di lavoro... che è un tantino diverso!
Semplice: basta confrontare i dati sui bagagli pagati (BAG e BBG), vedere cosa va in stiva rispetto al numero totale di pax, contare le persone che dormono in aeroporto anziché in hotel, chiedere semplicemente in giro per vedere che chi vola FR notoriamente non spende patrimoni. Sono cose di pubblico dominio... vogliamo parlare anche dei vari aeroporti sperduti, chiamati scherzosamente "Stocaxemburg", come Francoforte-Hahn?
E comunque, se vogliamo dirla tutta, stiamo parlando di un aeroporto, BGY, che è escluso dai principali network internazionali ed intercontinentali, un aeroporto che è praticamente irraggiungibile dagli USA e da altre parti del mondo. Uno scalo monopolizzato dal point to point dove servizi come STCR, AVIH, PETC, HUM sono praticamente sconosciuti e inapplicabili. Andando ad analizzare queste condizioni a contorno, BGY in qualità di "terzo scalo d'Italia" ha ben poco di cui vantarsi.
Concetto che a mio avviso non può essere applicato ai passeggeri da low cost, che spendono poco e non possono avere un impatto così rilevante sull'economia locale.
Insomma impressioni e luoghi comuni. Ok, avevo capito bene allora.
Non sono assolutamente d'accordo sul fatto che il passeggero low cost spende poi meno nel territorio.
Ma se ho detto che è possibile confrontare peso e numero dei bagagli che finiscono in stiva, si tratta di dati oggettivi e non di impressioni o luoghi comuni (che comunque hanno anche un loro peso). Con FR capita spesso di vedere voli con 170 e passa pax che in stiva mandano 10-15 bagagli, cosa che per esempio non accade con 170 pax Alitalia, dove i bagagli che finiscono giù sono molti di più e il peso aumenta di un ordine di grandezza.
Lavori in aeroporto? Guarda che è facile avere questi dati se sei dentro...
Allora anche STN, LTN, HHN, CRL, PIK, NRN, SVQ, BVA, eccetera li chiudiamo e licenziamo tutti quelli che ci lavorano perchè sono aeroporti secondo te di serie B e con pax di serie B non di tuo gradimento? Lo sai che se sommiamo tutti i pax degli aeroporti dove operano principalmente solo Ryanair e altre low cost arriviamo a decine e decine di milioni di pax annui? Io davvero non capisco tutto questo odio verso questi aeroporti e questi pax, ci sono persone che ci lavorano e pax che ci volano che a prescindere da tutto meritano rispetto.
Continua a sfuggirmi la relazione, teorica e/o empirica, tra bagaglio imbarcato e propensione alla spesa.
170 pax FR mandano in stiva 10-15 pezzi per un totale di 200kg circa.
170 pax AZ mandano in stiva 90 pezzi per un totale di 1.800kg circa.
Chi ha di più, chi compra di più?
170 pax FR mandano in stiva 10-15 pezzi per un totale di 200kg circa.
170 pax AZ mandano in stiva 90 pezzi per un totale di 1.800kg circa.
Chi ha di più, chi compra di più?
Ma se ho detto che è possibile confrontare peso e numero dei bagagli che finiscono in stiva, si tratta di dati oggettivi e non di impressioni o luoghi comuni (che comunque hanno anche un loro peso). Con FR capita spesso di vedere voli con 170 e passa pax che in stiva mandano 10-15 bagagli, cosa che per esempio non accade con 170 pax Alitalia, dove i bagagli che finiscono giù sono molti di più e il peso aumenta di un ordine di grandezza.
Lavori in aeroporto? Guarda che è facile avere questi dati se sei dentro...
Suvvia, ho accettato migliaia di pax FR, quando c'era qualcosa che non andava col peso la gente diceva puntualmente che il bagaglio era lo stesso dell'andata. I souvenir se li sono mangiati oppure li hanno nascosti sotto i vestiti?
Dai per scontato che siano tutti turisti: non mi sembra che sulla Roma-Palermo, o Roma-Catania, la gente torni con i trolley pieni di carretti siciliani.
si ma dovresti considerare anche il fatto che con ryanair la valigia la paghi, con alitalia no (quindi se parti anche solo per 2 giorni con alitalia, sei moralmente spinto a portarti un armadio da casa)....non ha senso questo discorso sui bagaglio
Questo discorso invece ha senso perché se paghi 30€ in meno per non avere un bagaglio da stiva e sistemi quello di cui hai e avrai bisogno in un unico bagaglio a mano dal peso massimo di 10kg, non penso proprio che spenderai 3.000€ nel posto dove andrai a passare la tua vacanza. Quindi la correlazione bagagli in stiva - spese dei passeggeri esiste e non è trascurabile.