Una comodità per gli utenti che ad oggi sono costretti a dirigersi verso gli aeroporti di Brindisi e Bari, sostenendo dei costi e sopportando dei disagi.
Disagi!
Una comodità per gli utenti che ad oggi sono costretti a dirigersi verso gli aeroporti di Brindisi e Bari, sostenendo dei costi e sopportando dei disagi.
A leggere l'articolo nell'altro thread allora urge sospendere la spesa di 12 milioni di € annui per sovvenzionare i voli FR, così finalmente risolviamo un po' di questo caos, anche perché FR ha finalmente scoperto Taranto e Foggia.Non ho capito, BRI e BDS versano "nel caos"?
Per ridere un po:
Ciao Dr Gio. Non so come la pensi tu o altri in Puglia, ma dato che la stampa riporta il fatto che dovrebbe esser stato rinnovato l'accordo tra Regione Puglia/Aeroporti di Puglia e Ryanair per circa 85 milioni di euro per complessivi 5 anni e dato che anche Volotea sembra aver aumentato l'operatività a BRI/BDS (...quindi sicuramente ulteriori soldi saranno usciti) e senza contare eventuali altri contribuzioni ad altre compagnie aeree ... mi chiedo quanto sarà il ritorno economico effettivo nelle casse Regionali. Ovvero quanto ammonterà il "guadagno" (differenza tra ricavi finali e investimenti fatti), sperando che un guadagno alla fine ci sia. Perché se non ci dovesse essere ... vagonate di milioni buttate nel c---o solo per creare stipendificio: la fabbrica del lavoro.Ancora ste' str***ate? Ma la gente pensa davvero che i voli di linea siano un bene primario che la Regione deve attivare? Mah, quante tramvate che la generazione Ryanair (e i contributi a pioggia per il marketing territoriale) ha generato...
EDIT: scusate il linguaggio volgare, mi sono "automoderato"...![]()
... vagonate di milioni buttate nel c---o solo per creare stipendificio: la fabbrica del lavoro.
Ciao Dr Gio. Non so come la pensi tu o altri in Puglia, ma dato che la stampa riporta il fatto che dovrebbe esser stato rinnovato l'accordo tra Regione Puglia/Aeroporti di Puglia e Ryanair per circa 85 milioni di euro per complessivi 5 anni e dato che anche Volotea sembra aver aumentato l'operatività a BRI/BDS (...quindi sicuramente ulteriori soldi saranno usciti) e senza contare eventuali altri contribuzioni ad altre compagnie aeree ... mi chiedo quanto sarà il ritorno economico effettivo nelle casse Regionali. Ovvero quanto ammonterà il "guadagno" (differenza tra ricavi finali e investimenti fatti), sperando che un guadagno alla fine ci sia. Perché se non ci dovesse essere ... vagonate di milioni buttate nel c---o solo per creare stipendificio: la fabbrica del lavoro.
Quante cose utili al servizio del cittadino sarebbero potute essere fatte usando tali denari in altro modo? Torniamo sempre lì: "drogare" un'economia sovvenzionata/sussidiata, alla fine, non credo crei ricchezza. Ma è la mia opinione e non ho dati specifici a sostegno. Solo ragionamento.
No, no tranquillo. Il tuo messaggio era chiaro. Infatti ho solo voluto riflettere sul concetto. So che su argomenti di questo genere siamo + o - in accordo. E' successo anche in passato.Marco, ma infatti io sono assolutamente d'accordo con te. Non so se forse per la fretta, ed il breve messaggio sembrava il contrario (mai fosse). Il drogare il mercato (specie se in modo poco chiaro) crea occupazione poco stabile, viola la concorrenza sana, non aiuta altre aziende (a cominciare da quel che resta della aviazione civile in Italia) e sperpera soldi pubblici generando inutili aspettative da chi dice "Perche' a Bari e Brindisi, si, e a Foggia e Taranto no?". Tra l'altro, da notare, che almeno BRI e BDS un potenziale di domanda ce l'hanno, mentre Foggia e Taranto avrebbero domanda piu' ridotta (se non altro, perche' servono territori piu' poveri in termini di aziende e turismo, e arrivano dopo in termini di attivazione delle rotte). Quindi temo addirittura che i soldi da gettare per attivare i voli dovrebbero essere ancora maggiori per convincere FR o altri ad attivare voli in questi aeroporti, rispetto a BRI o BDS...
Grottaglie, urla e fischi per Vendola al convegno in aeroporto: "Hai distrutto Taranto"
Un incontro sulla possibilità di trasformare lo scalo in una base per la sperimentazione aerospaziale con i droni. Ma i cittadini invocano uno scalo turistico che affianchi Bari e Brindisi
Contestato all'aeroporto Arlotta di Grottaglie, nel Tarantino, il governatore (uscente) pugliese Nichi Vendola lascia il convegno fra urla e fischi. Conferenza movimentata nello scalo grottagliese, nel corso del convegno organizzato da Aeroporti di Puglia sulla possibilità di trasformare l'aeroporto in una base per la sperimentazione aerospaziale con i droni. Alcuni cittadini, aderenti alle associazioni che da tempo protestano per ottenere i voli turistici a Grottaglie, hanno contestato il presidente di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno, e il governatore.
Dal pubblico si chiede ad Acierno di rispettare l'equa ripartizione dei voli passeggeri fra i diversi aeroporti pugliesi. "Il futuro si costruisce con la conoscenza dei fatti, non con i sogni, altrimenti si rischia di raccontare un futuro che non esiste e non è realizzabile". risponde il presidente di Adp. Che aggiunge: "ll viaggiatore non sceglie in base alla legge che gli impone dove andare. Le compagnie di voli passeggeri non stanno investendo su Grottaglie, i fatti ci dicono che a Grottaglie sono arrivati soltanto due voli charter". A quel punto Vendola si alza e si dirige verso l'uscita, ma gli animi si scaldano. Dal pubblico volano parole grosse: "Hai distrutto Taranto, vai via quando le domande si fanno scomode". E altri gridano: "Altri 20 giorni e te ne vai a casa".
Regione e Aeroporti di Puglia cambiano registro sullo scalo di Grottaglie: le possibilità di sviluppo futuro non si orientano non più sull'ipotesi di uno scalo cargo intermodale, collegato al porto, ma verso la realizzazione di un 'airport test bed', una base per sperimentazione aerospaziale con i droni. Ci sarebbero già diverse aziende del settore interessate a investire. La ricerca sperimentale nel settore aerospaziale dei droni potrebbe essere il futuro dell'aeroporto grottagliese.
Attività di ricerca e produzione, in collaborazione con la vicina Alenia, potrebbero rappresentare il futuro dell'indotto. Ne è convinto anche il direttore dell'Agenzia spaziale italiana, secondo il quale "l'Arlotta potrebbe diventare un punto di riferimento nel settore. Si trova al centro del Mediterraneo in una zona tranquilla, in cui già diverse azienda, soprattutto dalla Campania, hanno manifestato intenzione di investire". All'incontro hanno partecipato anche il direttore di Enav e il vice direttore nazionale di Enac, oltre a militari dell'Aeronautica.
http://bari.repubblica.it/cronaca/2...n_aeroporto_hai_distrutto_taranto_-114373221/