Operativo aeroporto di Taranto.


Soppresse le navette per Brindisi, fioccano le polemiche

L’appello del Movimento Aeroporto Taranto: “Ora è il momento di attivare i voli per Roma e Milano”

“All’indomani dell’avvio della navetta per Brindisi, annunciammo (da facili profeti) che sarebbe stato un fiasco, che non avrebbe viaggiato nessuno. Siamo rimasti inascoltati, perché il vero obiettivo era “tarpare le ali” alla possibilità di voli da Taranto”. E’ quanto si legge in una nota del Movimento Aeroporto Taranto, in riferimento alla sospensione del servizio delle navette verso lo scalo di Brindisi.

“Si è preferito perdere milioni quando con gli stessi soldi avremmo finanziato voli per Roma e Milano. I milioni buttati fino ad ora sono 2,5 che detti così non fanno alcun effetto, ma se li trasformiamo in lire, fanno 5 miliardi: 5 miliardi per il nulla. Ebbene si, pur di non far partire voli (di qualsiasi genere) da Taranto, questi sono capaci di buttare via 5 miliardi di soldi della comunità. Ma c’è una Corte dei conti? C’è una Magistratura? C’è un minimo di coscienza in questi marziani-politici, in questi marziani-amministratori? A quanto pare no! Un fiasco del genere ha dei colpevoli? E allora, le dimissioni sono un atto dovuto: dimissioni immediate di Guglielmo Minervini (ora si presenta alle primarie da governatore), che le ha volute queste navette (pur se suggerite da Domenico Di Paola) e, dimissioni anche di Giovanni Giannini che le ha tollerate e perpetrate, addirittura correggendone gli orari di pochi minuti".

"E visto che ci siamo - continuano dal Movimento Aeroporto di Taranto - dimissioni o licenziamento delle “menti” di Aeroporti di Puglia; manager tra i più pagati in Puglia e in Italia (350.000 euro all’anno): anche questo è uno spreco che Nichi Vendola tollera, anziché cacciare tutto lo staff di Aeroporti di Puglia”.

Dal movimento spiegano anche perchè quel servizio non poteva funzionare: “Se un tarantino vuole prendere l’aereo che parte alle 10, bisogna prendere il bus alle 4. Una assurdità. Se invece si prende la navetta per Brindisi e poi col volo di ritorno si va a Bari, allora bisogna prendere il treno e poi dalla stazione di Taranto, bisogna andare dalla parte opposta della città: un odissea. Invece si potrebbero attivare i voli da Taranto per Roma e Milano, liberando Bari e Brindisi da un po’ di caos. Anche perché, lo stiamo vedendo in questi giorni con l’arrivo di numerosi charter a Taranto; turisti che sbarcano e s’imbarcano senza alcun problema, anche perché ci teniamo a ribadirlo: l’aeroporto è aperto ed operativo tutti i giorni dell’anno, cioè, il personale, lo paghiamo comunque”.

http://www.tarantobuonasera.it/taranto-news/provincia/323324/news.aspx
 
Non ho capito, BRI e BDS versano "nel caos"?
A leggere l'articolo nell'altro thread allora urge sospendere la spesa di 12 milioni di € annui per sovvenzionare i voli FR, così finalmente risolviamo un po' di questo caos, anche perché FR ha finalmente scoperto Taranto e Foggia.
 
Taranto -> Bari = 1 ora e 10 di macchina
Taranto -> Brindisi = 1 ora di macchina
Lecce -> Brindisi = mezz'ora di macchina
Foggia -> Bari = 1 ora e 20 di macchina

Io non capisco di cosa stanno parlando... o_O
Vogliono un volo della Ryan che li va a prendere in giardino uno per uno!?
 
Per ridere un po:

Taranto - E’ ora sig.ri politici e imprenditori jonici di fare sistema per far attivare i voli passeggeri di linea

Penso sia arrivato il momento di concretizzare l’attività pluriennale e lo sforzo compiuto da parte del nostro Movimento e di tutte le associazioni che hanno aderito al riconoscimento della causa dell’aeroporto di Taranto – Grottaglie, per raggiungere finalmente questo importante obiettivo. È la prova di maturità dei nostri rappresentanti politici e della classe imprenditoriale jonica, che non possono in alcun modo lasciarsi sfuggire questa importante occasione di rilancio per l’economia e per il futuro sostenibile del territorio.

La volontà di istituire un Aeroporto civile a Grottaglie non costituisce l’espressione di un mero capriccio da parte di pochi cittadini tarantini, ma rappresenta la diffusa e ferrea volontà di un’intera collettività che travalica i confini provinciali per arrivare sino alle zone del metapontino e di Cosenza.
Non dobbiamo neanche accontentarci di un semplice scalo commerciale asservito alle sole logiche delle attività portuali, ma dobbiamo esigere un vero e proprio aeroporto passeggeri che potrebbe, di fatto, contare su un bacino di utenza di oltre ottocentomila persone, oggi costrette a spostarsi a Bari o Brindisi.

Taranto non è e non deve essere solo industria e inquinamento, la nostra vera vocazione è il turismo, per cui il l’aeroporto diventa di importanza fondamentale.


Perché avvantaggiare Foggia e Brindisi, città certamente più piccole e meno importanti?

Mi sorge il legittimo dubbio che la classe politica tarantina, che oggi si trova al governo della Città e della Regione (entrambe governate dalla sinistra), non sia assolutamente in grado di tutelare gli interessi dei propri rappresentati.

Voglio ricordare che questo territorio ospita la più grande industria siderurgica d’Italia, la più grande base navale militare, una popolazione di oltre 200.000 persone, un bacino Calabro/Lucano che potenzialmente potrebbe utilizzare il nostro aeroporto per le linee aeree civili.
Il nostro aeroporto, infatti, è nelle condizioni di poter ospitare tranquillamente la funzione di scalo per passeggeri, mentre oggi è solo al servizio di Alenia o di qualche isolato volo charter per mete religiose. Occorre che si uniscano politici, imprenditori (Camera di Commercio, Confcommercio e Confindustria), operatori dei servizi turistici, istituti di credito. Tutti UNITI, per costituire una cordata per fare una seria e vera compagnia aerea nominandola “Falanto”, in onore del mitico fondatore di Taranto.

La crescita della nostra città può derivare anche dall’attivazione del nostro aeroporto con i voli passeggeri di linea!!!


Allora, chiedo ai nostri rappresentanti politici regionali, come chiedo al neo Presidente della Provincia Tamburrano, di non accontentarsi del semplice servizio navetta o di un collegamento ferroviario con Bari e Brindisi.. Taranto è una grande città, la seconda in Puglia, deve avere il suo aeroporto per tutte le funzioni (passeggeri di linea, charter e cargo). La provincia ionica, merita di riconquistare la propria dignità e il proprio giusto ruolo nell’ambito regionale.


http://www.agoramagazine.it/it/noti...-far-attivare-i-voli-passeggeri-di-linea.html
 
Per ridere un po:

Mettiamoci anche questa:

A QUANDO L'APERTURA DELL'AEROPORTO? MEETUP 5 STELLE JONICI INVIANO ISTANZA ALLA RYANAIR

I MeetUp 5 Stelle Jonici hanno elaborato e successivamente spedito istanza alla Ryanair affinchè possa incoraggiare la Compagnia stessa ad intensificare il traffico aereo nella Regione Puglia e sopratutto a introdurre come scalo civile anche l'aeroporto "Marcello Arlotta" di Grottaglie.

La popolazione dell'arco Jonico, energica e combattiva nonostante le ripetute promesse tradite, le speranze costantemente frustrate e decenni di istanze disattese, non ha mai ritenuto di volersi rassegnare a quella realtà consolidata nel tempo dell'aggiunta di uno scalo civile a Grottaglie. A farsi portatori dell'istanze sono i Meetup 5 Stelle locali, i quali rivolgono un'istanza a John Alborante, Manager della Ryanair, all'indomani delle dichiarazione circa la mancata conoscenza dell'esistenza dello scalo aeroportuale tarantino.

"Egregio Sig. John Alborante - scrive il M5SJ - Abbiamo appreso dalla stampa che, solo ultimamente la Compagnia 'Ryanair' è venuta a conoscenza dell'esistenza, a pochi chilometri dalla città di Taranto, dell'Aeroporto 'Marcello Arlotta' , struttura aeroportuale dal potenziale elevatissimo (le caratteristiche dell'Aeroporto di Grottaglie ne consentono lo sfruttamento anche per i voli intercontinentali) ma, a tutt'oggi, privo di un'utilizzazione adeguata, a causa di scelte politiche che hanno ritenuto - da sempre - di sacrificare alcuni scali in favore di altri. Nella medesima occasione la Compagnia Ryanair manifestava interesse al possibile utilizzo dello scalo aereo Tarantino per collegamenti aerei ad uso civile.

Noi sentiamo forte e vivo il desiderio di incoraggiare i Vostri accennati intenti, più che mai desiderosi di poter usufruire del servizio aeroportuale direttamente nella nostra provincia. Le vicine regioni Calabria e Lucania patiscono anch'esse l'assenza di un adeguato servizio di trasporto e sono costrette a rivolgersi alle strutture aeroportuali di Bari e Brindisi per gli spostamenti nazionali ed internazionali.

Riteniamo dunque che l'operatività dell'aeroporto 'Arlotta ', per i voli civili, costituirebbe un valore aggiunto, non solo per la provincia tarantina, bensì per la popolazione del versante ionico nella sua interezza, da lungo tempo che la Provincia tarantina lamenta l'assenza di un proprio aeroporto civile che serva da vettore economico ma che dia anche la possibilità di uno sviluppo universitario locale; infatti la carenza intermodale pone un serio limite all'afflusso degli studenti e dei turisti nella capitale della Magna Grecia.

Inoltre nella nostra città è presente la più grande e importante base della Marina Militare Italiana (oltre alle caserme dell'Aeronautica Militare) che conta circa 15000 dipendenti e che molto volentieri utilizzerebbero vettori aerei se questi si trovassero ad una distanza vantaggiosa anche in termini economici; ed è appunto in questa ottica che l'aeroporto di Taranto avrebbe una collocazione strategicamente favorevole."

Conclude positivamente, il gruppo MeetUp 5 Stelle Jonici, ringraziando la Compagnia Ryanair per l'interesse dimostrato e e resta in attesa che a breve verrà costituita una formula vincente sia per la Ryanair stessa che per il territorio tarantino.

grottaglie24.it
 
si, un volo intercontinentale TARANTO - DUBAI o TARANTO - NEW JORK o TARANTO - TOKYO, operati da RYR che vuol lanciarsi in voli intercontinentali! ma che assurdità! chiamassero anche la FALANTO così avrebbero collegamenti anche verso AUSTRALIA e BRASILE!
 
La cosa che a me fa sempre sbellicare dalle risa (ma purtroppo, ci sarebbe da piangere) e' che c'e' sempre qualcuno che scrive che si "privilegiano" aeroporti a favore di altri, quando difendono l'orticello (aeroportino) sotto casa.

Senza capire che forse da altre parti c'e' una massa critica per fare volare gli aerei??? Qualcuno ha mai sentito parlare di domanda del mercato???

Che poi da altre parti si sprechino anche soldi (vedi voli Ryanair sovvenzionati da Bari e Brindisi) non ci piove, ma cio' non significa che bisogna aumentare ancora a pioggia i soldi gettati, secondo la logica "buttiamo soldi ovunque"...
 
Da Taranto a Brindisi 60 Km, vale a dire 40 minuti di auto, sono tanti. Ma poi dicono che Grottaglie raccoglierebbe i passeggeri anche dalla Calabria, quando da Grottaglie al confine con la Calabria ci sono 120 km. Allora, in base a questo ragionamento hanno ragione quelli che vogliono l'aeroporto della Sibaritide.
 
Aeroporto Grottaglie, Lospinuso: “La Regione attivi collegamenti di linea”

TARANTO - “L’aeroporto di Grottaglie è stato inserito nel Piano degli aeroporti dal Consiglio dei Ministri come stazione di interesse nazionale. La Regione ne prenda atto e non perda l’occasione per attivare i collegamenti di linea con gli hub nazionali ed internazionali che possono rappresentare un’opportunità di sviluppo e crescita del nostro territorio”. Lo dichiara il consigliere regionale di Forza Italia, Pietro Lospinuso.

“Da anni ormai - prosegue - assistiamo ad un incredibile boicottaggio di Aeroporti di Puglia e della Regione che non realizzano le infrastrutture necessarie all’Arlotta, non mancando però di finanziare le opere della stazione di Bari. Abbiamo persino subito il diniego a compagnie internazionali che chiedevano la disponibilità per voli di linea a Grottaglie. Eppure, dal turismo al commercio, la nostra Provincia merita di avere un aeroporto così come altre città pugliesi, su cui la Giunta si è sempre concentrata. Tra l’altro, anche i collegamenti a Brindisi risultano assolutamente insufficienti a soddisfare la domanda crescente di trasporto aereo in tutto il Salento e Grottaglie costituirebbe una risposta efficace anche al turismo ionico, tarantino e lucano. È ora che Vendola e il Pd decidano di dare un contributo concreto - conclude - e intervengano per programmare il rilancio del nostro aeroporto”.

http://www.giornaledipuglia.com/2014/10/aeroporto-grottaglie-lospinuso-la.html





Volevo volare


Nel Piano aeroportuale varato da Vendola & company per l'Arlotta si fa riferimento soltanto a sperimentali voli di droni. Un modo come un altro per affossare lo scalo grottagliese a vantaggio di Bari e Brindisi. E pensare che il poeta di Terlizzi, negli scorsi mesi, aveva dichiarato di voler "adottare" Taranto. Cosa sta a fare la sconclusionata compagnia di consiglieri jonici a Bari? Le argomentate controdeduzioni del comitato "Pro-aeroporto"

Il nostro Aeroporto è attualmente uno dei pochi punti di forza già esistenti sul territorio ed è pronto per essere utilizzato quale volano di sviluppo economico ed occupazionale e di riscatto, in contrasto con i tentativi, sempre più pressanti, a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, al fine di renderci schiavi di una situazione pesante e grave di dipendenza e di inquinamento da parte di industrie non ecocompatibili, con tutte le criticità conseguenti”. Intervengono, nuovamente, le associazioni “Pro-aeroporto di Grottaglie” sull’annosa questione relativa all’infrastruttura jonica. “Il Consiglio dei Ministri – si legge in una nota, diramata alla stampa - nella seduta di martedì 30 settembre ha adottato, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, il ‘Piano nazionale degli aeroporti’. Tra i ventisei scali di interesse nazionale compare anche quello di Taranto che rientra tra gli aeroporti di interesse nazionale nel bacino Mediterraneo-Adriatico insieme a Brindisi. L'aeroporto di Bari invece viene indicato come strategico. Dopo l'adozione formale del Piano Nazionale degli Aeroporti, il prossimo passo sarà l'intesa con la Conferenza Stato-Regioni prima dell'approvazione del Dpr da parte del Presidente della Repubblica”.

Ma i distinguo e le ragioni polemiche non mancano: “Facciamo a tal fine notare – continuano i referenti delle associazioni - che la Regione Puglia aveva inviato, nelle propedeutiche consultazioni circa l’inserimento del nostro scalo con la qualifica ‘nazionale’, un Piano industriale aeroportuale tutto teso alla sperimentazione di droni, civili o militari?, aeromobili a pilotaggio remoto, il cosiddetto ‘Airport test bed’, e quant’altro attinente ad un infelice e miope utilizzo ‘vocazionale’ del nostro scalo nel campo della logistica, cargo, con qualche minima concessione ai voli charter, escludendo cioè la riapertura piena, auspicata da parte di tutta la collettività, ai voli passeggeri di linea, in situazione di parità con gli altri aeroporti pugliesi. L’attuale provvedimento approvato dal Consiglio adesso, sebbene apparentemente non precluderebbe l'equa condivisione dei voli di linea passeggeri, che necessariamente dovrebbero essere rimodulati solo fra Bari, Brindisi e Taranto, apre adesso una nuova fase in cui tutte le nostre istanze dovranno essere soddisfatte in merito ai principali collegamenti verso hubs nazionali ed internazionali”.

Il lavoro dell'assessore regionale Giannini e del presidente Vendola, per l’ aeroporto di Grottaglie-Taranto, quindi, sono però notevolmente sotto le aspettative minime rivendicate dal territorio “Purtroppo – argomentano i responsabili per la definitiva valorizzazione dello scalo jonico - dobbiamo rilevare ancora una volta che abbiamo avanzato continue richieste di incontri, sempre ignorate, sia dalla V Commissione regionale Trasporti, sia dall’assessore delegato che dal presidente della Regione. Si sono ricevute notizie e risposte trasversali con decisioni prese sulle teste dei cittadini, disattendendo esigenze e diritti ! AdP e Regione concentrati solo sugli scali di Bari e Brindisi, pronti a soddisfare egoistiche richieste di allargamenti e collegamenti, con esosi costi in denaro pubblico, pur di non permettere il peno utilizzo dell’aeroporto di Grottaglie. Forse c’è timore della validità dei nostri ragionamenti? Senza contare i finanziamenti concessi alle compagnie low cost, per incentivare gli aeroporti di Bari e di Brindisi, tramite machiavellici meccanismi tesi ad evitare bandi di gara! A tal proposito, sulla procedura da mettere in campo per dare continuità a un accordo che, a fronte di collegamenti nazionali e internazionali, costa annualmente alle casse della Regione 12 milioni e a quelle di Aeroporti di Puglia 5 milioni per ‘sconti’ su servizi. A proposito di Ryan Air, a suo dire, Aeroporti di Puglia non avrebbe mai nemmeno prospettato la possibilità di usufruire delle scalo grottagliese, della cui esistenza sarebbero stati tenuti, incredibilmente, all’oscuro! Eppure questa compagnia in dieci anni ha trasportato circa 14 milioni di passeggeri da Bari e Brindisi . Solo nel 2014 transiteranno oltre 2,6 milioni di viaggiatori in totale attraverso i due scali: 1,6 milioni a Bari e 1 milione a Brindisi. Inoltre, il marketing manager per l’Italia, lo stesso che “ignorava” l’esistenza dell’aeroporto jonico, John Alborante, ha annunciato che l’impegno della compagnia irlandese per il traffico, il turismo e l’economia pugliesi, prosegue con una programmazione invernale 2014 che conterà 16 rotte dall’aeroporto di Bari e 9 da quello di Brindisi, oltre a un incremento di frequenze verso Londra (Stansted), Parigi (Beauvais) che da Bari diventeranno giornalieri. Perché non considerare di “dirottare” almeno alcuni voli verso le principali destinazioni su Taranto?”. Cos’altro dire rispetto alla situazione in atto? “Persiste, a quanto pare, la volontà politica da parte della Regione Puglia di sbarrarci il passo, anche e non solo, all’uso dell’aeroporto, e, nonostante dichiarazioni altisonanti e atti di indirizzo politico di vari consigli comunali, la difesa del nostro territorio continua a passare invariabilmente da troppo tiepidi governi comunali!”.

http://www.cosmopolismedia.it/categoria/13-economia/7128-volevo-volare.html
 
Ancora ste' str***ate? Ma la gente pensa davvero che i voli di linea siano un bene primario che la Regione deve attivare? Mah, quante tramvate che la generazione Ryanair (e i contributi a pioggia per il marketing territoriale) ha generato...

EDIT: scusate il linguaggio volgare, mi sono "automoderato"... :)
 
Ancora ste' str***ate? Ma la gente pensa davvero che i voli di linea siano un bene primario che la Regione deve attivare? Mah, quante tramvate che la generazione Ryanair (e i contributi a pioggia per il marketing territoriale) ha generato...

EDIT: scusate il linguaggio volgare, mi sono "automoderato"... :)
Ciao Dr Gio. Non so come la pensi tu o altri in Puglia, ma dato che la stampa riporta il fatto che dovrebbe esser stato rinnovato l'accordo tra Regione Puglia/Aeroporti di Puglia e Ryanair per circa 85 milioni di euro per complessivi 5 anni e dato che anche Volotea sembra aver aumentato l'operatività a BRI/BDS (...quindi sicuramente ulteriori soldi saranno usciti) e senza contare eventuali altri contribuzioni ad altre compagnie aeree ... mi chiedo quanto sarà il ritorno economico effettivo nelle casse Regionali. Ovvero quanto ammonterà il "guadagno" (differenza tra ricavi finali e investimenti fatti), sperando che un guadagno alla fine ci sia. Perché se non ci dovesse essere ... vagonate di milioni buttate nel c---o solo per creare stipendificio: la fabbrica del lavoro.
Quante cose utili al servizio del cittadino sarebbero potute essere fatte usando tali denari in altro modo? Torniamo sempre lì: "drogare" un'economia sovvenzionata/sussidiata, alla fine, non credo crei ricchezza. Ma è la mia opinione e non ho dati specifici a sostegno. Solo ragionamento.
 
... vagonate di milioni buttate nel c---o solo per creare stipendificio: la fabbrica del lavoro.

stipendificio , tra l'altro, assolutamente precario dato che quasi la metà dei dipendenti dell'handling Adp tra Bari e Brindisi sono a tempo determinato da almeno 5 anni con contratti rinnovati ogni tot mesi e senza alcuna garanzia. Ma al poeta di Terlizzi conta solo fare uscite populiste e demagogiche.
 
Ciao Dr Gio. Non so come la pensi tu o altri in Puglia, ma dato che la stampa riporta il fatto che dovrebbe esser stato rinnovato l'accordo tra Regione Puglia/Aeroporti di Puglia e Ryanair per circa 85 milioni di euro per complessivi 5 anni e dato che anche Volotea sembra aver aumentato l'operatività a BRI/BDS (...quindi sicuramente ulteriori soldi saranno usciti) e senza contare eventuali altri contribuzioni ad altre compagnie aeree ... mi chiedo quanto sarà il ritorno economico effettivo nelle casse Regionali. Ovvero quanto ammonterà il "guadagno" (differenza tra ricavi finali e investimenti fatti), sperando che un guadagno alla fine ci sia. Perché se non ci dovesse essere ... vagonate di milioni buttate nel c---o solo per creare stipendificio: la fabbrica del lavoro.
Quante cose utili al servizio del cittadino sarebbero potute essere fatte usando tali denari in altro modo? Torniamo sempre lì: "drogare" un'economia sovvenzionata/sussidiata, alla fine, non credo crei ricchezza. Ma è la mia opinione e non ho dati specifici a sostegno. Solo ragionamento.

Marco, ma infatti io sono assolutamente d'accordo con te. Non so se forse per la fretta, ed il breve messaggio sembrava il contrario (mai fosse). Il drogare il mercato (specie se in modo poco chiaro) crea occupazione poco stabile, viola la concorrenza sana, non aiuta altre aziende (a cominciare da quel che resta della aviazione civile in Italia) e sperpera soldi pubblici generando inutili aspettative da chi dice "Perche' a Bari e Brindisi, si, e a Foggia e Taranto no?". Tra l'altro, da notare, che almeno BRI e BDS un potenziale di domanda ce l'hanno, mentre Foggia e Taranto avrebbero domanda piu' ridotta (se non altro, perche' servono territori piu' poveri in termini di aziende e turismo, e arrivano dopo in termini di attivazione delle rotte). Quindi temo addirittura che i soldi da gettare per attivare i voli dovrebbero essere ancora maggiori per convincere FR o altri ad attivare voli in questi aeroporti, rispetto a BRI o BDS...
 
Marco, ma infatti io sono assolutamente d'accordo con te. Non so se forse per la fretta, ed il breve messaggio sembrava il contrario (mai fosse). Il drogare il mercato (specie se in modo poco chiaro) crea occupazione poco stabile, viola la concorrenza sana, non aiuta altre aziende (a cominciare da quel che resta della aviazione civile in Italia) e sperpera soldi pubblici generando inutili aspettative da chi dice "Perche' a Bari e Brindisi, si, e a Foggia e Taranto no?". Tra l'altro, da notare, che almeno BRI e BDS un potenziale di domanda ce l'hanno, mentre Foggia e Taranto avrebbero domanda piu' ridotta (se non altro, perche' servono territori piu' poveri in termini di aziende e turismo, e arrivano dopo in termini di attivazione delle rotte). Quindi temo addirittura che i soldi da gettare per attivare i voli dovrebbero essere ancora maggiori per convincere FR o altri ad attivare voli in questi aeroporti, rispetto a BRI o BDS...
No, no tranquillo. Il tuo messaggio era chiaro. Infatti ho solo voluto riflettere sul concetto. So che su argomenti di questo genere siamo + o - in accordo. E' successo anche in passato.
Aggiungo solouna cosa: che così operando si fa credere alla gente di avere un ennesimo diritto ... quello di dover/poter viaggiare a pochi Euro e qualsiasi aeroporto/compagnia aerea che ti consente di avere questo diritto rappresenta una realtà da idolatrare e salvaguardare. La distorsione, poi, ribalta la realtà ... no? Ciò che è più facile e che ti da un piccolo vantaggio nell'immediato risulta apprezzato. Chissenefrega se poi tutto ciò lo paghi profumatamente nel futuro. Facendo un parallelismo mi vien da pensare agli 80 Euro in busta paga del caro Matteuccio nazionale: che grande figata! Peccato che poi tutto ciò ha comportato un aumento di tasse da altre parti. Alla fine paghi sempre di più. Ma l'italiano medio è contento di Renzi. E' bravo Crozza quando lo prende per il c--o.
 
Aeroporti, D'Amato: 'Taranto penalizzata'

TARANTO - “La Commissione Ue faccia luce sui 4 milioni e mezzo di fondi europei che sarebbero dovuti servire al potenziamento del traffico passeggeri dell’aeroporto di Taranto e dei quali non c’è più traccia”. E’ questo il punto centrale dell’interrogazione che la parlamentare europea del Movimento 5 Stelle, Rosa D’Amato, ha presentato alla Commissione Ue. Nel testo, l’eurodeputata chiede a Bruxelles l’apertura di un’inchiesta sull’utilizzo dei fondi che erano destinati ai vettori italiani e comunitari interessati a far rotta sull’aeroporto “Arlotta” di Taranto. Si tratta di una somma ingente, un totale di oltre 4 milioni e mezzo di euro in tre anni per la creazione di rotte verso Milano e Roma. “Vogliamo che tali soldi – dice D’Amato - se utilizzati per finalità diverse, magari per via di indebite ingerenze da parte del concessionario 'Aeroporti di Puglia', siano restituiti. Vogliamo inoltre conoscere le perdite economiche dovute ai mancati benefici per la comunità jonica”.

L’europarlamentare insiste anche sul fatto che la Convenzione quarantennale del concessionario (Aeroporti di Puglia-AdP) debba essere revocata da ENAC per l’evidente conflitto di interessi. AdP, infatti, è concessionario unico di aeroporti che dovrebbero essere posti in reciproca concorrenza e complementarità nonché, allo stesso tempo, uno dei controllori delle procedure di assegnazione dei contributi. In sostanza, AdP è controllore e controllato allo stesso tempo.

“Il nostro obiettivo – conclude D'Amato – è salvaguardare e potenziare una delle opere infrastrutturali che dovrebbero costituire il volano della rinascita della terra jonica, l’aeroporto Arlotta per l’appunto. E’ chiaro a tutti l’importanza di questo scalo per lo sviluppo del turismo in tutta la provincia”.

http://www.giornaledipuglia.com/201...taranto-penalizzata.html#sthash.BD49SdWw.dpuf
 
Grottaglie, urla e fischi per Vendola al convegno in aeroporto: "Hai distrutto Taranto"

Un incontro sulla possibilità di trasformare lo scalo in una base per la sperimentazione aerospaziale con i droni. Ma i cittadini invocano uno scalo turistico che affianchi Bari e Brindisi

Contestato all'aeroporto Arlotta di Grottaglie, nel Tarantino, il governatore (uscente) pugliese Nichi Vendola lascia il convegno fra urla e fischi. Conferenza movimentata nello scalo grottagliese, nel corso del convegno organizzato da Aeroporti di Puglia sulla possibilità di trasformare l'aeroporto in una base per la sperimentazione aerospaziale con i droni. Alcuni cittadini, aderenti alle associazioni che da tempo protestano per ottenere i voli turistici a Grottaglie, hanno contestato il presidente di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno, e il governatore.

Dal pubblico si chiede ad Acierno di rispettare l'equa ripartizione dei voli passeggeri fra i diversi aeroporti pugliesi. "Il futuro si costruisce con la conoscenza dei fatti, non con i sogni, altrimenti si rischia di raccontare un futuro che non esiste e non è realizzabile". risponde il presidente di Adp. Che aggiunge: "ll viaggiatore non sceglie in base alla legge che gli impone dove andare. Le compagnie di voli passeggeri non stanno investendo su Grottaglie, i fatti ci dicono che a Grottaglie sono arrivati soltanto due voli charter". A quel punto Vendola si alza e si dirige verso l'uscita, ma gli animi si scaldano. Dal pubblico volano parole grosse: "Hai distrutto Taranto, vai via quando le domande si fanno scomode". E altri gridano: "Altri 20 giorni e te ne vai a casa".

Regione e Aeroporti di Puglia cambiano registro sullo scalo di Grottaglie: le possibilità di sviluppo futuro non si orientano non più sull'ipotesi di uno scalo cargo intermodale, collegato al porto, ma verso la realizzazione di un 'airport test bed', una base per sperimentazione aerospaziale con i droni. Ci sarebbero già diverse aziende del settore interessate a investire. La ricerca sperimentale nel settore aerospaziale dei droni potrebbe essere il futuro dell'aeroporto grottagliese.

Attività di ricerca e produzione, in collaborazione con la vicina Alenia, potrebbero rappresentare il futuro dell'indotto. Ne è convinto anche il direttore dell'Agenzia spaziale italiana, secondo il quale "l'Arlotta potrebbe diventare un punto di riferimento nel settore. Si trova al centro del Mediterraneo in una zona tranquilla, in cui già diverse azienda, soprattutto dalla Campania, hanno manifestato intenzione di investire". All'incontro hanno partecipato anche il direttore di Enav e il vice direttore nazionale di Enac, oltre a militari dell'Aeronautica.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2...n_aeroporto_hai_distrutto_taranto_-114373221/
 
Grottaglie, urla e fischi per Vendola al convegno in aeroporto: "Hai distrutto Taranto"

Un incontro sulla possibilità di trasformare lo scalo in una base per la sperimentazione aerospaziale con i droni. Ma i cittadini invocano uno scalo turistico che affianchi Bari e Brindisi

Contestato all'aeroporto Arlotta di Grottaglie, nel Tarantino, il governatore (uscente) pugliese Nichi Vendola lascia il convegno fra urla e fischi. Conferenza movimentata nello scalo grottagliese, nel corso del convegno organizzato da Aeroporti di Puglia sulla possibilità di trasformare l'aeroporto in una base per la sperimentazione aerospaziale con i droni. Alcuni cittadini, aderenti alle associazioni che da tempo protestano per ottenere i voli turistici a Grottaglie, hanno contestato il presidente di Aeroporti di Puglia, Giuseppe Acierno, e il governatore.

Dal pubblico si chiede ad Acierno di rispettare l'equa ripartizione dei voli passeggeri fra i diversi aeroporti pugliesi. "Il futuro si costruisce con la conoscenza dei fatti, non con i sogni, altrimenti si rischia di raccontare un futuro che non esiste e non è realizzabile". risponde il presidente di Adp. Che aggiunge: "ll viaggiatore non sceglie in base alla legge che gli impone dove andare. Le compagnie di voli passeggeri non stanno investendo su Grottaglie, i fatti ci dicono che a Grottaglie sono arrivati soltanto due voli charter". A quel punto Vendola si alza e si dirige verso l'uscita, ma gli animi si scaldano. Dal pubblico volano parole grosse: "Hai distrutto Taranto, vai via quando le domande si fanno scomode". E altri gridano: "Altri 20 giorni e te ne vai a casa".

Regione e Aeroporti di Puglia cambiano registro sullo scalo di Grottaglie: le possibilità di sviluppo futuro non si orientano non più sull'ipotesi di uno scalo cargo intermodale, collegato al porto, ma verso la realizzazione di un 'airport test bed', una base per sperimentazione aerospaziale con i droni. Ci sarebbero già diverse aziende del settore interessate a investire. La ricerca sperimentale nel settore aerospaziale dei droni potrebbe essere il futuro dell'aeroporto grottagliese.

Attività di ricerca e produzione, in collaborazione con la vicina Alenia, potrebbero rappresentare il futuro dell'indotto. Ne è convinto anche il direttore dell'Agenzia spaziale italiana, secondo il quale "l'Arlotta potrebbe diventare un punto di riferimento nel settore. Si trova al centro del Mediterraneo in una zona tranquilla, in cui già diverse azienda, soprattutto dalla Campania, hanno manifestato intenzione di investire". All'incontro hanno partecipato anche il direttore di Enav e il vice direttore nazionale di Enac, oltre a militari dell'Aeronautica.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2...n_aeroporto_hai_distrutto_taranto_-114373221/

la solita fuffa..in PUGLIA al momento 2 aereoporti civili sono piu' che sufficienti