Odissea Pista Aeroporto di Firenze


Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Per sapere cosa succederà chiedete a Topolino.....

Cercando di essere un po più seri, voglio davvero vedere come farà il mega aeroporto fiorentino del premier ad essere operativo con la nuova pista nel giugno del 2017 per il fantastico g7 di firenze....

A volte anche nel tirare panzane, bisognerebbe avere un po di senso della misura, cosa che il grande matteo evidentemente non ha.

Chi vivrà, vedrà, compresi paperino, zio paperone e qui, quo, qua.

:D

I-SMEL


Eh si, sei stato serio proprio come un grillino.... lo stile è inconfondibile.... :-)
 
Fosse solo Renzi a tirar panzane, qui da noi abbiamo la super claque delle super panzane che ha postato più di 1800 (milleottocento) messaggi per dirci che era tutto a posto, che la pista era già costruita, che nel 2017 sarebbero sfrecciati a FLR A380 come se piovesse, ecc, ecc e poi scopriamo che al primo granello di sabbia -la VIA, una tappa che anche l'ultimo degli scemi sa che va fatta come si deve- si scioglie tutto come neve al sole?
A posto siamo.

Mamma mia quanto ti stanno sul caxxo questi fiorentini.... ma che t'hanno fatto? (ovviamente non mi sento mimimamente tirato in causa dal tuo flame per ovvie ragioni....)
 
Ultima modifica:
Eh si, sei stato serio proprio come un grillino.... lo stile è inconfondibile.... :-)

Scommettiamo una cena

se a Giugno del 2017 il VC25 del prossimo Presidente degli Stati Uniti tocca terra sulla nuova pista del Vespucci hai avuto ragione tu e pago io, in caso contrario paghi tu.

Dato che tu ti fidi ciecamente del prode matteo e delle panzane che racconta, dimostrati coerente ed accetta :D:D

I-SMEL

Ps: Se vinco io si va all'Enoteca Pinchiorri :D
 
Scommettiamo una cena

se a Giugno del 2017 il VC25 del prossimo Presidente degli Stati Uniti tocca terra sulla nuova pista del Vespucci hai avuto ragione tu e pago io, in caso contrario paghi tu.

Dato che tu ti fidi ciecamente del prode matteo e delle panzane che racconta, dimostrati coerente ed accetta :D:D

I-SMEL

Ps: Se vinco io si va all'Enoteca Pinchiorri :D

Io non credo ciecamente a nessuno. Credo solo ai fatti. Di sicuro non credo alle minchiate di tze tze e dei suoi guru....

Il VC25 non credo atterrerà mai a Firenze e francamente non me ne frega una beata m'inchia... mi piacerebbe partire senza limitazioni per l'Europa senza fare 100KM di macchina.... ragionevolmente entro il 2020. Se poi dovesse essere il 2017, tanto meglio...
Il 2017 è solo una data simbolo per porsi un obiettivo temporale, molto molto ambizioso e quasi impossibile da raggiungere...

Se vuoi possiamo già programmare una cena da Omero e si paga alla romana.... Scommettere sulla data di fine lavori di un'opera pubblica italiana è da matti. Ho molte più probabilità di vincere all'Enalotto....
 
Come avrai capito da qualsiasi mio intervento sul forum, odio chi spara minchiate in generale.
E in questo thread ce ne sono moltissime. Che non sto ad elencare per decenza ed eleganza.

Visto che non scrivo da anni, non mi sento tirato in causa, ma i fiorentini, più di altre "etnie", sono oggetto dei tuoi sfoghi di rabbia.... eppure di minchiate se ne sparano in ogni dove, compreso nella Milano da bere....
 
Visto che non scrivo da anni, non mi sento tirato in causa, ma i fiorentini, più di altre "etnie", sono oggetto dei tuoi sfoghi di rabbia.... eppure di minchiate se ne sparano in ogni dove, compreso nella Milano da bere....

Milano è la capitale indiscussa della minchiata. E io sono di Milano.
Quindi non capisco il tuo commento.
 
Milano è la capitale indiscussa della minchiata. E io sono di Milano.
Quindi non capisco il tuo commento.

Lo capisci lo capisci.... :-)

Ti dimentichi che seguo questo forum e quelli precedenti da anni e anni ormai?....

Lo so che sei di Milano, per giunta gobbo..... :-) Non potevano che esserci i fiorentini in cima alla tua black list....:D
 
Ma infatti non c'è nessuna bocciatura. Sono state richieste documentazioni aggiuntive.
Vedremo se saranno in grado di fornirle entro 45 giorni...

Ci sono anche più di 45 giorni. Se si leggono le 16 pagine del ministero (già postate) alla fine c è scritto che se occorreranno più giorni potranno essere richiesti. Dubito che 45 giorni ( con agosto di mezzo) siano sufficienti per quello che hanno richiesto.
 
Bboni, 'tate bboni, pe' cottesia, regà.
Non vorrei che il degenero portasse alla chiusura del thread che ho aperto e desidero perpetuare fino a pista realizzata (poveri voi, allora!).
Ciao.
 
A proposito di panzane, poi, come non ricordare "il sorvolo del Duomo a bassa quota da parte dei BOING e dei JAMBO" (sigh) sparati ogni tre per due dai No-Aeroporto. :super:
 
Se volete farvi due risate (TW compreso) visitate il blog di Piana Sana :)


notizia apparsa oggi
Pare che per la data del Summit G8 del 2017 l aeroporto deve essere in grado di ricevere i capi di stato e con un decreto ad hoc si sblocchi i lavori ad Agosto
Il precedente fu negli anni 90 quanto con il vertice EU si fece l'allungamento di 250 mt.:dubbio:
 
notizia apparsa oggi
Pare che per la data del Summit G8 del 2017 l aeroporto deve essere in grado di ricevere i capi di stato e con un decreto ad hoc si sblocchi i lavori ad Agosto
Il precedente fu negli anni 90 quanto con il vertice EU si fece l'allungamento di 250 mt.:dubbio:


infatti i 250mt furono realizzati quasi in sordina, e senza chiudere l'aeroporto che rimase operativo mentre allungavano la pista.

Vedremo se sta volta è la volta buona e se veramente ad agosto si vedranno le ruspe al lavoro.

Io è del 1985 che frequento FLR e si è sempre parlato di allungamento/nuova pista etc, ma solo le ruspe sono la prova che si farà qualcosa...

ciauz sky3boy
 
Notizia sul corriere fiorentino cartaceo la data del 31/08 è stata prorogata al 31/12. Il provvedimento è nel decreto legge degli enti locali art 13 bis dove si prorogano tutti i progetti presenti nello sblocca italia compresi aeroporto e tramvia di Firenze ( presumo la linea 4 visto che la 2 e la 3 sono gia cantierizzate).
 
'Video inchiesta' del Corriere della Sera.
http://video.corriere.it/firenze-si...bientale/f272fce8-3601-11e5-b050-7dc71ce7db4c


Firenze si divide sul nuovo aeroporto a sei chilometri dal Duomo: «Una grande opportunità», «Pesante impatto ambientale»

Per imprenditori ed operatori turistici è una grande opportunità perché raddoppierà il flusso dei passeggeri. Ma c’è anche chi critica l’opera per il forte impatto ambientale, acustico e persino per la sicurezza del patrimonio architettonico della città.

Un investimento da 300 milioni, di cui 150 pubblici, per costruire un nuovo, grande aeroporto a soli 6 chilometri dal centro storico. Lo scalo Amerigo Vespucci di Firenze cambia volto. Addio alla vecchia pista da 1.750 metri, quella dove gli aerei sono impossibilitati ad atterrare in caso di vento forte oppure costretti a brusche frenate in atterraggio per l’estrema brevità del tracciato. Entro il 2017 nascerà la nuova pista da 2.400 metri. A Firenze la chiamano «pista parallela», quella cioè che scorre parallela all’autostrada A 11, che sostituirà l’attuale pista perpendicolare, incastrata tra l’autostrada da una parte e Monte Morello dall’altra.

Una rivoluzione per Firenze, almeno secondo Toscana Aeroporti, la società che gestisce gli scali di Firenze e Pisa, alle cui redini c’è Marco Carrai, fiorentino, molto vicino a Matteo Renzi. Un trionfo di opportunità, secondo i costruttori: raddoppierà il flusso di passeggeri (dai 2,2 milioni attuali ai 4,5 nel 2029), il terminal triplicherà la sua superficie, raddoppieranno i gates, così come i posti auto nei parcheggi, le scale mobili, i nastri bagagli, mentre quadruplicheranno i negozi dell’area commerciale. Un vero e proprio boom anche in termini di posti di lavoro: 2.200 diretti e 8.400 tra indiretti e indotti. E la sola fase di cantiere, dicono sempre da Toscana Aeroporti, ne creerà almeno 350. Dovrebbe essere tutto pronto nel 2017, per il G7 in programma a Firenze.

Eppure, le criticità sono ancora molte. Se la pista trova i pareri favorevoli delle categorie turistiche, commerciali e industriali, da anni in fervente attesa per un aeroporto all’altezza di Firenze, dall’altra scatena le critiche trasversali di ambientalisti, residenti, associazioni, Università, Comuni limitrofi (pochi giorni fa è stato sfiduciato il sindaco Pd di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti: una scelta su cui ha pesato non poco il dibattito sull’aeroporto).

Il progetto del nuovo scalo spacca Firenze in due. Anche perché, sostengono in tanti, l’aeroporto è troppo vicino al centro storico della città e la tendenza, in tutto il mondo, è costruire gli scali lontano dai centri storici. È vero che gli aeroporti della maggior parte delle città europee sono lontani dal centro, ma è altrettanto vero che non mancano esempi di aeroporti ravvicinati al centro storico, tra cui London City (7 km), Milano Linate (7 km), Lisbona (7 km), Pisa (3 km), Liverpool (1,5 km), Stoccolma (8 km).

Nessun pericolo per i monumenti
, dicono da Toscana Aeroporti, visto che «la pista è monodirezionale (in direzione uscita città) e non ci saranno aerei che sorvoleranno Firenze, se non in caso di riattacco», ovvero in quei casi in cui l’aereo è già in fase avanzata di atterraggio ma si verifica una condizione che obbliga il pilota a rialzarsi e non atterrare. Questo sarebbe l’unico caso in cui è previsto il sorvolo della città, e secondo Toscana Aeroporti si tratterebbe soltanto di una trentina di voli ogni anno. Il vero arbitro della partita sarà comunque il Ministero dell’Ambiente, chiamato a dare il proprio parere attraverso la Valutazione di Impatto Ambientale. Il Ministero ha chiesto recentemente a Toscana Aeroporti, entro 45 giorni, alcune integrazioni del progetto per chiarire alcuni punti ancora poco chiari. Molte le osservazioni pervenute al Ministero sul progetto, a partire da quelle del Nucleo di valutazione ambientale della Regione Toscana, che chiede numerose integrazioni, formula precise modifiche mettendo in discussione alcune parti del progetto stesso.

Prima fra tutte la criticità idraulica
, ben espressa dal Consorzio di Bonifica del Medio Valdarno: «L’attuale progetto aeroportuale va ad inserirsi in un reticolo idraulico artificiale di grande fragilità – dice il presidente Marco Bottino - costruito nel secolo scorso e che ha messo in sicurezza l’intera area della Piana fiorentina. Proprio per questo abbiamo fatto puntuali osservazioni al progetto, facendo rilevare alcune incompatibilità rispetto alla sicurezza idraulica». Se questo resta il progetto, il Consorzio di Bonifica è pronto a negare il proprio via libera. Il motivo principale del niet va ricercato nella difficoltà di coniugare la costruzione della nuova pista con l’invarianza di rischio idraulico del territorio circostante. Nodo cruciale è il previsto spostamento di 3.700 metri del Fosso Reale, il canale di bonifica che convoglia i corsi d’acqua che scendono da Monte Morello verso la pianura sottostante. Lo spostamento in sé non sarebbe il problema: il vero problema, spiegano dal Consorzio di Bonifica, «è l’impatto del Fosso Reale con l’autostrada A 11, che così come previsto nel progetto aeroportuale confligge con quanto stabilito dal ministero dei lavori pubblici in materia di sottoattraversamenti idraulici. Secondo quanto previsto dal Consorzio, per garantire l’invarianza di rischio idraulico l’A 11 dovrebbe essere rialzata di almeno 6 metri per evitare un potenziale rischio alluvioni». Tale rialzo però, non sembra previsto nel progetto del nuovo aeroporto. Lo confermano da Autostrade: «Il progetto che andrà in Conferenza dei Servizi non prevede alcun rialzo dell’autostrada».

Esprime perplessità sul nuovo aeroporto anche l’Università di Firenze
, il cui Polo Scientifico e tecnologico a Sesto Fiorentino, costato 900 milioni di soldi pubblici, sorge a poche decine di metri dalla nuova pista. «Se non saranno fatti interventi contro l’inquinamento acustico, le attività didattiche e di ricerca dell’Università vengono messe a repentaglio» dice il nuovo rettore dell’Università fiorentina Luigi Dei. Rassicura l’Università Marco Carrai, numero uno di Toscana Aeroporti, che annuncia: «Saranno realizzate dune di terra tra la pista e l’università, avranno la funzione di barriere acustiche». Il rettore si dice preoccupato anche per l’inquinamento elettromagnetico e le possibili vibrazioni meccaniche, che potrebbero mettere a rischio le delicate apparecchiature dei laboratori di ricerca. I più furiosi contro il nuovo scalo fiorentino, sono però gli abitanti di Campi Bisenzio - il Comune che sarà maggiormente investito dagli aerei a bassa quota – riuniti sotto il Comitato No Aeroporto. «Decine di aerei ogni giorno – dice Simone Tofani del Comitato – passeranno a soltanto 100 metri di altezza da due frazioni di Campi Bisenzio, Limite e Capalle».

Ma se gli abitanti di Campi Bisenzio esprimono preoccupazioni
, a cantar vittoria sono invece i residenti di Brozzi, Quaracchi e Peretola, tre frazioni di Firenze dove attualmente gli aerei passano bassissimi e che, con la nuova pista parallela, vedranno scomparire gli aerei sopra i loro tetti. Secondo gli studi scientifici fatti realizzare alla società Ambiente SC dai costruttori dell’aeroporto, nel 2018 si prevede una riduzione del 94% della popolazione esposta al passaggio di aerei a bassa quota. È vero che, con la nuova pista, ci sarà una sensibile riduzione di abitanti esposti agli aerei a bassa quota, ma è pur vero che per questi abitanti il passaggio di aerei sarà molto più frequente rispetto a quello attuale, e i velivoli saranno più grandi rispetto a quelli che atterrano adesso. A sperare nella costruzione del nuovo aeroporto, anche l’indotto turistico ed economico di Firenze e Prato. «Facciamo il nuovo aeroporto e facciamolo alla svelta – afferma Andrea Calistri, presidente Cna Firenze – altrimenti continueremo a perdere investitori. Milioni di soldi pubblici spesi per il nuovo scalo? Il nuovo aeroporto avrà ricadute economiche assai positive in tutto il territorio toscano». Gli fa eco il presidente di Confindustria Prato Andrea Cavicchi: «Il nostro territorio ha bisogno di essere raggiunto facilmente, non possiamo restare ferme alle infrastrutture di inizio Novecento».

Nel tumultuoso dibattito sull’aeroporto si inserisce anche il Wwf
, che esprime preoccupazione per la «distruzione, per far spazio alla nuova pista, dell’oasi protetta Val di Rose, al cui interno si trovano specie protette di particolari anfibi in via d’estinzione». Anche su questo, rispondono da Toscana Aeroporti: «Sono previsti interventi di compensazione ambientale a carico dell’aeroporto per circa 30 milioni di euro. L’oasi del Wwf sarà ricollocata nelle zone umide “Il Piano” nel Comune di Signa, “Il Prataccio” nel Comune di Campi Bisenzio, “Santa Croce” nel Comune di Sesto Fiorentino».

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'Video inchiesta' del Corriere della Sera.
http://video.corriere.it/firenze-si...bientale/f272fce8-3601-11e5-b050-7dc71ce7db4c


Firenze si divide sul nuovo aeroporto a sei chilometri dal Duomo: «Una grande opportunità», «Pesante impatto ambientale»

Per imprenditori ed operatori turistici è una grande opportunità perché raddoppierà il flusso dei passeggeri. Ma c’è anche chi critica l’opera per il forte impatto ambientale, acustico e persino per la sicurezza del patrimonio architettonico della città.

Un investimento da 300 milioni, di cui 150 pubblici, per costruire un nuovo, grande aeroporto a soli 6 chilometri dal centro storico. Lo scalo Amerigo Vespucci di Firenze cambia volto. Addio alla vecchia pista da 1.750 metri, quella dove gli aerei sono impossibilitati ad atterrare in caso di vento forte oppure costretti a brusche frenate in atterraggio per l’estrema brevità del tracciato. Entro il 2017 nascerà la nuova pista da 2.400 metri. A Firenze la chiamano «pista parallela», quella cioè che scorre parallela all’autostrada A 11, che sostituirà l’attuale pista perpendicolare, incastrata tra l’autostrada da una parte e Monte Morello dall’altra.

Una rivoluzione per Firenze, almeno secondo Toscana Aeroporti, la società che gestisce gli scali di Firenze e Pisa, alle cui redini c’è Marco Carrai, fiorentino, molto vicino a Matteo Renzi. Un trionfo di opportunità, secondo i costruttori: raddoppierà il flusso di passeggeri (dai 2,2 milioni attuali ai 4,5 nel 2029), il terminal triplicherà la sua superficie, raddoppieranno i gates, così come i posti auto nei parcheggi, le scale mobili, i nastri bagagli, mentre quadruplicheranno i negozi dell’area commerciale. Un vero e proprio boom anche in termini di posti di lavoro: 2.200 diretti e 8.400 tra indiretti e indotti. E la sola fase di cantiere, dicono sempre da Toscana Aeroporti, ne creerà almeno 350. Dovrebbe essere tutto pronto nel 2017, per il G7 in programma a Firenze.

Eppure, le criticità sono ancora molte. Se la pista trova i pareri favorevoli delle categorie turistiche, commerciali e industriali, da anni in fervente attesa per un aeroporto all’altezza di Firenze, dall’altra scatena le critiche trasversali di ambientalisti, residenti, associazioni, Università, Comuni limitrofi (pochi giorni fa è stato sfiduciato il sindaco Pd di Sesto Fiorentino Sara Biagiotti: una scelta su cui ha pesato non poco il dibattito sull’aeroporto).

Il progetto del nuovo scalo spacca Firenze in due. Anche perché, sostengono in tanti, l’aeroporto è troppo vicino al centro storico della città e la tendenza, in tutto il mondo, è costruire gli scali lontano dai centri storici. È vero che gli aeroporti della maggior parte delle città europee sono lontani dal centro, ma è altrettanto vero che non mancano esempi di aeroporti ravvicinati al centro storico, tra cui London City (7 km), Milano Linate (7 km), Lisbona (7 km), Pisa (3 km), Liverpool (1,5 km), Stoccolma (8 km).

Nessun pericolo per i monumenti
, dicono da Toscana Aeroporti, visto che «la pista è monodirezionale (in direzione uscita città) e non ci saranno aerei che sorvoleranno Firenze, se non in caso di riattacco», ovvero in quei casi in cui l’aereo è già in fase avanzata di atterraggio ma si verifica una condizione che obbliga il pilota a rialzarsi e non atterrare. Questo sarebbe l’unico caso in cui è previsto il sorvolo della città, e secondo Toscana Aeroporti si tratterebbe soltanto di una trentina di voli ogni anno. Il vero arbitro della partita sarà comunque il Ministero dell’Ambiente, chiamato a dare il proprio parere attraverso la Valutazione di Impatto Ambientale. Il Ministero ha chiesto recentemente a Toscana Aeroporti, entro 45 giorni, alcune integrazioni del progetto per chiarire alcuni punti ancora poco chiari. Molte le osservazioni pervenute al Ministero sul progetto, a partire da quelle del Nucleo di valutazione ambientale della Regione Toscana, che chiede numerose integrazioni, formula precise modifiche mettendo in discussione alcune parti del progetto stesso.

Prima fra tutte la criticità idraulica
, ben espressa dal Consorzio di Bonifica del Medio Valdarno: «L’attuale progetto aeroportuale va ad inserirsi in un reticolo idraulico artificiale di grande fragilità – dice il presidente Marco Bottino - costruito nel secolo scorso e che ha messo in sicurezza l’intera area della Piana fiorentina. Proprio per questo abbiamo fatto puntuali osservazioni al progetto, facendo rilevare alcune incompatibilità rispetto alla sicurezza idraulica». Se questo resta il progetto, il Consorzio di Bonifica è pronto a negare il proprio via libera. Il motivo principale del niet va ricercato nella difficoltà di coniugare la costruzione della nuova pista con l’invarianza di rischio idraulico del territorio circostante. Nodo cruciale è il previsto spostamento di 3.700 metri del Fosso Reale, il canale di bonifica che convoglia i corsi d’acqua che scendono da Monte Morello verso la pianura sottostante. Lo spostamento in sé non sarebbe il problema: il vero problema, spiegano dal Consorzio di Bonifica, «è l’impatto del Fosso Reale con l’autostrada A 11, che così come previsto nel progetto aeroportuale confligge con quanto stabilito dal ministero dei lavori pubblici in materia di sottoattraversamenti idraulici. Secondo quanto previsto dal Consorzio, per garantire l’invarianza di rischio idraulico l’A 11 dovrebbe essere rialzata di almeno 6 metri per evitare un potenziale rischio alluvioni». Tale rialzo però, non sembra previsto nel progetto del nuovo aeroporto. Lo confermano da Autostrade: «Il progetto che andrà in Conferenza dei Servizi non prevede alcun rialzo dell’autostrada».

Esprime perplessità sul nuovo aeroporto anche l’Università di Firenze
, il cui Polo Scientifico e tecnologico a Sesto Fiorentino, costato 900 milioni di soldi pubblici, sorge a poche decine di metri dalla nuova pista. «Se non saranno fatti interventi contro l’inquinamento acustico, le attività didattiche e di ricerca dell’Università vengono messe a repentaglio» dice il nuovo rettore dell’Università fiorentina Luigi Dei. Rassicura l’Università Marco Carrai, numero uno di Toscana Aeroporti, che annuncia: «Saranno realizzate dune di terra tra la pista e l’università, avranno la funzione di barriere acustiche». Il rettore si dice preoccupato anche per l’inquinamento elettromagnetico e le possibili vibrazioni meccaniche, che potrebbero mettere a rischio le delicate apparecchiature dei laboratori di ricerca. I più furiosi contro il nuovo scalo fiorentino, sono però gli abitanti di Campi Bisenzio - il Comune che sarà maggiormente investito dagli aerei a bassa quota – riuniti sotto il Comitato No Aeroporto. «Decine di aerei ogni giorno – dice Simone Tofani del Comitato – passeranno a soltanto 100 metri di altezza da due frazioni di Campi Bisenzio, Limite e Capalle».

Ma se gli abitanti di Campi Bisenzio esprimono preoccupazioni
, a cantar vittoria sono invece i residenti di Brozzi, Quaracchi e Peretola, tre frazioni di Firenze dove attualmente gli aerei passano bassissimi e che, con la nuova pista parallela, vedranno scomparire gli aerei sopra i loro tetti. Secondo gli studi scientifici fatti realizzare alla società Ambiente SC dai costruttori dell’aeroporto, nel 2018 si prevede una riduzione del 94% della popolazione esposta al passaggio di aerei a bassa quota. È vero che, con la nuova pista, ci sarà una sensibile riduzione di abitanti esposti agli aerei a bassa quota, ma è pur vero che per questi abitanti il passaggio di aerei sarà molto più frequente rispetto a quello attuale, e i velivoli saranno più grandi rispetto a quelli che atterrano adesso. A sperare nella costruzione del nuovo aeroporto, anche l’indotto turistico ed economico di Firenze e Prato. «Facciamo il nuovo aeroporto e facciamolo alla svelta – afferma Andrea Calistri, presidente Cna Firenze – altrimenti continueremo a perdere investitori. Milioni di soldi pubblici spesi per il nuovo scalo? Il nuovo aeroporto avrà ricadute economiche assai positive in tutto il territorio toscano». Gli fa eco il presidente di Confindustria Prato Andrea Cavicchi: «Il nostro territorio ha bisogno di essere raggiunto facilmente, non possiamo restare ferme alle infrastrutture di inizio Novecento».

Nel tumultuoso dibattito sull’aeroporto si inserisce anche il Wwf
, che esprime preoccupazione per la «distruzione, per far spazio alla nuova pista, dell’oasi protetta Val di Rose, al cui interno si trovano specie protette di particolari anfibi in via d’estinzione». Anche su questo, rispondono da Toscana Aeroporti: «Sono previsti interventi di compensazione ambientale a carico dell’aeroporto per circa 30 milioni di euro. L’oasi del Wwf sarà ricollocata nelle zone umide “Il Piano” nel Comune di Signa, “Il Prataccio” nel Comune di Campi Bisenzio, “Santa Croce” nel Comune di Sesto Fiorentino».

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Copia e incolla; grazie per il reportage. Ma la tua opinione qual'è?
 
Stato
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