Per Claudio Miorelli, consigliere di amministrazione, non vengono riconosciuti i meriti della società. Via all'Alghero-Milano
«Anche a noi i soldi delle low cost»
Meridiana chiede condizioni uguali per tutti i vettori
Sabato 27 marzo 2010
Da aprile Meridiana volerà su Alghero ma chiede condizioni uguali a quelle applicate alle compagnie low cost.
Nessun incentivo o richiesta di denaro, ma soltanto il riconoscimento dell'attaccamento di Meridiana alla Sardegna con condizioni di mercato più eque, uguali per tutti gli operatori. A chiederlo è il consigliere di amministrazione della società olbiese, Claudio Miorelli che auspica dalla Regione un sostegno simile a quello ricevuto da Alitalia-Cai.
SOSTEGNO «Spesso si fa riferimento a Meridiana come compagnia di bandiera della Sardegna», sottolinea. «Di fatto la società ha contribuito allo sviluppo economico dell'Isola. Ma se a livello nazionale il Governo ha considerato patrioti i nuovi azionisti di Alitalia-Cai, ai quali sono state assicurate condizioni straordinarie grazie a noi contribuenti, cosa è stato effettivamente fatto da parte dei Governi della Sardegna a sostegno della propria compagnia di bandiera?». Molti sarebbero cioè stati i riconoscimenti avuti per la caparbietà del principe Karim Aga Khan nel voler mantenere nell'Isola la sede e il fulcro delle attività societarie, pochi sarebbero stati i riscontri pratici.
LOW COST «Noi siamo stati chiamati in causa per coprire le rotte lasciate da Ryanair, e lo abbiamo fatto con entusiasmo, ma confidiamo quantomeno che per i nuovi voli Meridiana fly abbia le stesse condizioni praticate a Ryanair». Dal 1° aprile infatti la compagnia sbarcherà nell'aeroporto di Alghero dove sarà avviato il collegamento in continuità territoriale per Milano Linate, mentre da giugno partiranno quelli per Verona e Bari. «In questi giorni è emersa la profonda crisi di bilancio della Sogeaal che gestisce lo scalo con perdite di 12,5 milioni di euro», aggiunge, «e la metà di questi sarebbero attribuibili agli aiuti, come contributi marketing, per Ryanair. Ritengo che buona parte delle altre perdite sia dovuta ai consistenti sconti sui servizi erogati alla stessa compagnia che opera anche su Cagliari presumibilmente con simili agevolazioni». Nulla contro la società irlandese, ma per Miorelli le condizioni non sono paritarie, i servizi
aeroportuali dovrebbero essere concessi a tutti i vettori a pari costi, altrimenti si rischia lo squilibrio del mercato. Questione che potrebbe essere affidata alla cabina di regia istituita dall'assessorato regionale ai Trasporti con l'auspicio «che favorisca non solo la necessaria sinergia tra tutti gli operatori del settore (compresi gli aeroporti) ma che eviti le sperequazioni del passato». Ben vengano quindi le low cost. Attività che il gruppo farà con Meridiana Express e che tentò di fare già nel 1997 ma che, per mancanza di lungimiranza della società e delle istituzioni, morì sul nascere.
MERCATO Sul comparto aereo della Sardegna il consigliere Meridiana non si sbilancia in previsioni: «Non so quali saranno gli spazi lasciati liberi dalle low cost, né quali saranno i nuovi assetti della continuità, ma di sicuro il mercato sardo avrà una crescita in linea con lo sviluppo del turismo e degli altri comparti», aggiunge Miorelli. «L'importante è che si entri nell'ottica di sinergia tra i diversi aeroporti con una sana competizione». In questo senso dalla prossima estate Meridiana attiverà i nuovi collegamenti dall'aeroporto di Tortolì (con tratte per Milano, Roma, Verona, Palermo e Nizza).
MANUTENZIONE Altra questione è il polo di manutenzione che il principe Aga Khan ha fortemente voluto a Olbia nonostante la soluzione più conveniente sotto il profilo dei costi «avrebbe suggerito la chiusura della propria base di manutenzione: l'offerta nazionale e internazionale è alquanto più conveniente». Invece il gruppo ha creduto e rilanciato il progetto con «l'obiettivo di incrementare l'occupazione mentre le altre aziende chiudono i battenti». Per attuare il piano industriale e acquisire competitività con un alleggerimento del costo del lavoro, la compagnia aveva pensato al contratto dei metalmeccanici. Cambiamento bocciato dai dipendenti. E così in mancanza di un accordo definitivo, anche se la soluzione sembra vicina, la busta paga di marzo sarà un ibrido: ai lavoratori sarà garantito il 90% dell'ultima retribuzione mentre il resto sarà dato con l'inquadramento definitivo. «I lavoratori potranno contare sullo stipendio ma sarà
fatto salvo un principio: non c'è alcun contratto». L'importante, per Miorelli, è la condivisione dell'obiettivo finale, ovvero la salvezza dell'azienda.