Voli, aeroporti europei in crisi per i nuovi controlli sui passeggeri stranieri: «Attese di 3 ore, Bruxelles intervenga»
di Leonard Berberi
La denuncia di Aci Europe: il nuovo Entry/Exit System per i viaggiatori extra Ue fa salire i tempi di controllo fino al 70%. E si chiede l’introduzione di una app
L’avvio del nuovo sistema di entrata/uscita nell’area Schengen per i viaggiatori extraeuropei sta causando code e attese anche di tre ore ai controlli di frontiera negli aeroporti del Vecchio Continente. A denunciarlo è Aci Europe — l’associazione che riunisce le società di gestione degli scali — che ha chiesto un intervento urgente alla Commissione europea e degli Stati membri «per far fronte ai gravi problemi operativi emersi dall’entrata in funzione il 12 ottobre 2025».
La nuova modalità si basa su un sistema automatizzato che registra l’ingresso e l’uscita di persone provenienti dagli Stati extra Schengen. L’impiego dell’«Entry/Exit System» sostituisce la timbratura manuale dei passaporti, velocizza e semplifica la procedura di controllo doganale. Facilita inoltre l’identificazione dei viaggiatori che non hanno il diritto di entrare.
Ma, denuncia ora Aci Europe, «la progressiva estensione della registrazione e della raccolta dei dati biometrici dei cittadini di Paesi terzi in ingresso nell’area Schengen ha fatto aumentare i tempi di controllo negli aeroporti fino al 70%, con attese che nelle ore di punta arrivano a tre ore». Dove? In particolare «negli scali di Francia, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Portogallo e Spagna». Per questo si sottolinea la necessità di velocizzare le procedura estendendo l’utilizzo dell’app per i telefonini come fa la Svezia.
Secondo l’associazione, alla base delle criticità c’è una combinazione di fattori: frequenti malfunzionamenti e interruzioni del sistema, problemi di configurazione e una disponibilità ancora limitata dei chioschi self-service per la registrazione biometrica, mancata piena operatività dei varchi automatici di frontiera in molti aeroporti, assenza di un’app efficace per la pre-registrazione dei viaggiatori, carenza di personale tra gli agenti di frontiera, «legata a gravi deficit di organico nelle autorità competenti».
«I disagi rilevanti per i viaggiatori sono già una realtà, con una soglia di registrazione ferma al 10%», avverte il direttore generale di Aci Europe, Olivier Jankovec. «Se questi problemi non verranno risolti nelle prossime settimane, l’aumento al 35% dal 9 gennaio 2026, previsto dal calendario di attuazione dell’Entry/Exit System, rischia di provocare congestioni molto più gravi e una paralisi sistemica per aeroporti e compagnie aeree, con possibili ricadute anche sulla sicurezza».
La denuncia di Aci Europe: il nuovo Entry/Exit System per i viaggiatori extra Ue fa salire i tempi di controllo fino al 70%. E si chiede l’introduzione di una app
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