Nuovo ATR92, forse Alenia92


Alessandro

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13 Febbraio 2012
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L'annuncio arriva da Giordo in persona, che pare paventare un impegno in solitudine sul nuovo Turboprop ATR.
In sostanza pare di capire che i francesi non abbiano voglia di investire sul 90 posti, e che AleniaAermacchi stia forzando la mano per ottenere l'appoggio di EADS.
In controluce sembra di capire che, qualora EADS non investa nel 90 posti, Alenia stia tentando di acquisire la maggioranza di ATR:

http://www.milanofinanza.it/news/de...Giordo,fine anno annuncio nuovo Atr (Mattino)
Finmeccanica: Giordo,fine anno annuncio nuovo Atr (Mattino)
ROMA (MF-DJ)--"Contiamo entro la fine dell'anno di completare la
progettazione e tutte le procedure tecniche preliminari per annunciare il
via ufficiale al progetto" del nuovo aereo regionale Atr, "lo faremo a
Napoli perche' e' giusto che sia il capoluogo della Regione che ospita il
quartier generale del settore civile del nostro gruppo ad ospitare
l'evento".

Ad affermarlo, in un'intervista al Mattino, e' l'amministratore delegato
di Alenia Aermacchi (gruppo Finmeccanica), Giuseppe Giordo, il quale
sottolinea che non ci sono ancora novita' sul fronte del partner. "Sono in
corso trattative con le piu' grandi aziende aeronautiche mondiali.
Naturalmente -prosegue Giordo- essendo Alenia Aermacchi gia' in
partnership con i francesi di Eads per il programma Atr, e' molto
probabile che faremo con loro anche il nuovo velivolo
. Sono certo pero'
-dice ancora il manager- che altri player del settore sarebbero
interessati a un programma di questo tipo. Posso dire di sicuro che sara'
un aereo di nuova generazione, con una capacita' di 90 posti e soluzioni
anti-inquinamento all'avanguardia nel mondo". Questo prodotto avra' "un
mercato potenziale complessivo di 3.300 aerei da realizzare in 20 anni:
Alenia puo' garantirne 1.200, con un impatto sui livelli occupazionali che
non sara' trascurabile".

ren
carlo.renda@mfdowjones.it

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Cosa ne pensate?
Se davvero Alenia dovesse procedere da sola, non sarebbe il caso di cercare di colmare il gap produttivo per arrivare ai 3300 aerei potenziali piuttosto che cercare altri partner?

Grazie in anticipo!
 
Prima forse è meglio vedere se lo fanno e vedere chi eventualmente lo ordinerà.
 
Penso che un aereo così con 90/100 posti, se manterrà il basso rapporto consumo/passeggero dei fratelli più piccoli ( anche a discapito della velocità ) possa avere un ottimo futuro su rotte brevi verso i vari Hub delle compagnie aeree. In Italia lo vedrei molto bene su rotte come Firenze/Bologna/Pisa/NApoli-Roma
 
Prima forse è meglio vedere se lo fanno e vedere chi eventualmente lo ordinerà.

Giordo parla di mercato potenziale di 3.300 aerei, questo implica che hanno fatto un indagine di mercato e che sanno già chi potrebbero essere i potenziali clienti, se non addirittura avere avuto richieste specifiche da qualche compagnia.
Vedremo.
 
Se davvero Alenia dovesse procedere da sola, non sarebbe il caso di cercare di colmare il gap produttivo per arrivare ai 3300 aerei potenziali piuttosto che cercare altri partner?
Avere un parter forte significa diminuire il rischio condividendolo con altri, avere il peso politico della nazione del partner in aggiunta a quello italiano, evitare investimenti onerosi per costruire impianti ex novo in Italia qualora il partner ne abbia già disponibili a costi bassi o nulli.
In parole povere, fanno bene a fare così. Peraltro mi sembra evidente che l'intervista sia soprattutto una forma di pressione verso i francesi affinchè si diano una mossa.
 
Sopratutto per le grandi aziende è finito il tempo in cui correre da soli era vincente... al giorno d'oggi o fai squadra o è dura.
 
Sopratutto per le grandi aziende è finito il tempo in cui correre da soli era vincente... al giorno d'oggi o fai squadra o è dura.

Quello che dici è valido solo per le PMI, le Grandi, quelle il cui fatturato ha almeno 10 zeri, hanno le spalle abbastanza grosse da fare da sole.
 
non vedo altri partner oltre a eads a meno della remota ipotesi che boeing voglia entrare nel settore TP...motlo piu' che remota
 
Quello che dici è valido solo per le PMI, le Grandi, quelle il cui fatturato ha almeno 10 zeri, hanno le spalle abbastanza grosse da fare da sole.

Non ne sono proprio convinto. Boeing ci ha insegnato che anzichè fare tutto in casa il 787 lo fa fare in parte ai propri patners (vedi Alenia), idem Sukoi (Ha fatto una partnership con Alenia), Airbus etc etc e credo sia fatto per molteplici motivi sopratutto a livello di divisione della responsabilità e facilitazione degli affari.
Se usciamo dal campo aeronautico la stessa Fiat (anche se con acquisizioni... ma credo che alla fine sia come avere un patner) per vincere sul mercato ha fatto accordi con GM per avere più mercati, abbassamento dei costi, piattaforme comuni, etc etc.... quindi non credo sia proprio vero che solo le PMI fanno squadra, ma credo che al giorno d'oggi in ogni livello d'industria non puoi più correre da solo. Magari mi sbaglio, ma io la vedo così.
 
Non ne sono proprio convinto. Boeing ci ha insegnato che anzichè fare tutto in casa il 787 lo fa fare in parte ai propri patners (vedi Alenia), idem Sukoi (Ha fatto una partnership con Alenia), Airbus etc etc e credo sia fatto per molteplici motivi sopratutto a livello di divisione della responsabilità e facilitazione degli affari.
Se usciamo dal campo aeronautico la stessa Fiat (anche se con acquisizioni... ma credo che alla fine sia come avere un patner) per vincere sul mercato ha fatto accordi con GM per avere più mercati, abbassamento dei costi, piattaforme comuni, etc etc.... quindi non credo sia proprio vero che solo le PMI fanno squadra, ma credo che al giorno d'oggi in ogni livello d'industria non puoi più correre da solo. Magari mi sbaglio, ma io la vedo così.
Più che altro, restando all'esempio OT di Fiat, ormai quasi tutti i grandi produttori sono in buona parte dei semplici assemblatori. Fiat ad esempio aveva sviluppato in casa la tecnologia common rail, ma l'ha poi ceduta (a buon prezzo) per suddividere costi e rischi di sviluppo.
 
Più che altro, restando all'esempio OT di Fiat, ormai quasi tutti i grandi produttori sono in buona parte dei semplici assemblatori. Fiat ad esempio aveva sviluppato in casa la tecnologia common rail, ma l'ha poi ceduta (a buon prezzo) per suddividere costi e rischi di sviluppo.

Paolo non me intendo di quel caso specifico, l'ho citato perchè è il primo che mi è venuto in mente. Ma in effetti come dici hanno suddiviso costi e rischi quindi comunque è una sorta di partnership...
 
Non ne sono prop
Se usciamo dal campo aeronautico la stessa Fiat (anche se con acquisizioni... ma credo che alla fine sia come avere un patner) per vincere sul mercato ha fatto accordi con GM per avere più mercati, abbassamento dei costi, piattaforme comuni, etc etc....

Non è una questione di avere più mercati, ma di abbassare i costi di sviluppo (che per le piattaforme sono veramente ingenti) per trarne il maggior profitto possibile. Fiat in questo campo è veramente maestra ed il gruppo è stato il precursore di questo genere di accordi quando ancora tutti i costruttori facevano tutto "in home", basti pensare all'accordo con PSA per le monovolumi di grandi dimensioni (Phedra, Ulisse II, C8 e 807) e a quello per i veicoli commerciali leggeri della famiglia Scudo.
Negli anni le collaborazioni sono state numerose: con GM per Punto e Corsa, con Ford per 500 e Ka, con Suzuki per SX4 e Sedici, con PSA per Qubo, Partner Tapee e Nemo, ora con Mazda per la futura Alfa Duetto; questa strategia ha però lo scotto di distribuire alla "concorrenza" innovazioni tecnologiche sviluppate da uno dei due costruttori, come ad esempio la tecnologia multijet, sviluppata da Fiat Powertrain e ritrova ile su svariati modelli Opel.
C'è da dire che in un mercato dai costi sempre più alti e dai profitti sempre più bassi non sono molte le opzioni percorribili per la razionalizzazione dei costi, o meglio, a parte questa, ne esiste solo un'altra, quella adottata ad esempio dal gruppo Volkswagen, ovvero quella di costruire un'unica piattaforma (la MBQ) che fornisca la flessibilità necessaria per costruire auto dalla Skoda Fabia all'Audi A8.
Scusate l'ot automobilistico.
 
Paolo non me intendo di quel caso specifico, l'ho citato perchè è il primo che mi è venuto in mente. Ma in effetti come dici hanno suddiviso costi e rischi quindi comunque è una sorta di partnership...
Ciò che intendevo dire è che esistono 2 livelli diversi. Uno è quello della partnership (Boeing - Alenia o meglio ancora EADS - Alenia) in cui viene delegato all'esterno una parte del lavoro di sviluppo e il "contractor" opera in base a specifiche che sviluppa insieme al produttore principale. Esistono poi 2 altri livelli, quello di fornitura pura "off the shelf" in cui un'impresa sviluppa un determinato prodotto e lo vende, sostanzialmente senza personalizzazione, all'acquirente che poi lo incorpora nel prodotto finito, e quello dell'azienda che lavora su commessa e in base a specifiche ben precise, in cui "non mette becco", produce quanto richiesto dall'assemblatore finale.
Detto così sembra abbastanza semplice inquadrare il rapporto, ma nella realtà ovviamente esistono infinite sfumature intermedie.
 
Non ne sono proprio convinto. Boeing ci ha insegnato che anzichè fare tutto in casa il 787 lo fa fare in parte ai propri patners (vedi Alenia), idem Sukoi (Ha fatto una partnership con Alenia), Airbus etc etc e credo sia fatto per molteplici motivi sopratutto a livello di divisione della responsabilità e facilitazione degli affari.
Se usciamo dal campo aeronautico la stessa Fiat (anche se con acquisizioni... ma credo che alla fine sia come avere un patner) per vincere sul mercato ha fatto accordi con GM per avere più mercati, abbassamento dei costi, piattaforme comuni, etc etc.... quindi non credo sia proprio vero che solo le PMI fanno squadra, ma credo che al giorno d'oggi in ogni livello d'industria non puoi più correre da solo. Magari mi sbaglio, ma io la vedo così.

Ha già risposto Flyking in realtà.
Aggiungo solo che nel campo Automotive i costruttori generalisti, GM e Fiat per capirci, hanno margini risicati e la condivisione di piattaforme è un modo per abbassare i costi e far risalire i margini.

Non credo sia il caso del B787.

Quanto ad Alenia credo che, se EADS dovesse sfilarsi, e la cosa gli farebbe anche piacere dato che qualche anno fa avevano sondato i francesi per riscattare il restante 50% della JV, sia alla ricerca di capacità produttiva più che un modo per abbattere i costi.
 
Riporto un articolo di 2 anni fa, era già stato citato in un'altra discussione:
http://www.flightglobal.com/news/articles/alenia-boss-we-will-invest-in-90-seat-turboprop-356500/

Alenia boss: 'We will invest' in 90-seat turboprop
Alenia Aeronautica is committed to developing a 90-seat stretch of its regional turboprop family, with or without its ATR partner EADS.

"We will invest," chief executive Giuseppe Giordo told Flight International, adding that he believed there was a market for 1,500 turboprops in the 90-seat segment, which is not served by either ATR or its rival Bombardier.

Giordo said the Finmeccanica subsidiary had the capabilities in Italy to build its own large turboprop if EADS decided not to go ahead with the project.
Earlier this year, Filippo Bagnato, chief executive of Toulouse-based ATR - in which EADS and Alenia are co-shareholders - appeared to dampen speculation about a larger sister to the ATR 72, saying the business's focus this year was on certification and delivery of the upgraded 72-600 variant.

ATR has acknowledged that it is studying a stretch of its 70-seater, although a larger aircraft would require a more powerful engine to replace the Pratt & Whitney PW127.
 
Finmeccanica: Giordo, a dicembre decisione su nuovo Atr
NOLA (MF-DJ)--"Stiamo valutando il business plan e stiamo parlando con
il nostro partner Eads. A dicembre diremo la nostra decisione".

Lo afferma l'a.d. di Alenia Aermacchi (gruppo Finmeccanica) Giuseppe
Giordo, parlando del nuovo aereo Atr da 90 posti che l'azienda intende
sviluppare. "Confermo che il progetto, dal punto di vista del mercato, va
molto bene", aggiunge il manager stimando una forte crescita del mercato
dell'aeronautica commerciale: "sta crescendo del 6% l'anno, mentre quella
militare sta soffrendo. Questo dipende dal fatto che le flotte delle
compagnie aeree sono molto vecchie, tutti chiedono prodotti che consumano
meno e il numero di passeggeri e merci aumenta".
ren/liv
carlo.renda@mfdowjones.it
(fine)

MF-DJ NEWS

http://www.milanofinanza.it/news/de...ca: Giordo, a dicembre decisione su nuovo Atr
 
Non ne sono proprio convinto. Boeing ci ha insegnato che anzichè fare tutto in casa il 787 lo fa fare in parte ai propri patners (vedi Alenia), idem Sukoi (Ha fatto una partnership con Alenia), Airbus etc etc e credo sia fatto per molteplici motivi sopratutto a livello di divisione della responsabilità e facilitazione degli affari.
Se usciamo dal campo aeronautico la stessa Fiat (anche se con acquisizioni... ma credo che alla fine sia come avere un patner) per vincere sul mercato ha fatto accordi con GM per avere più mercati, abbassamento dei costi, piattaforme comuni, etc etc.... quindi non credo sia proprio vero che solo le PMI fanno squadra, ma credo che al giorno d'oggi in ogni livello d'industria non puoi più correre da solo. Magari mi sbaglio, ma io la vedo così.

Io credo che parlare di industria Nazionale abbia ancora senso. Non è vero che ci sia bisogno di accorpare e globalizzare per essere vincenti. Io ritengo invece che se si punta sulla qualità e l'eccellenza, con tecnologia maestranze e un azionista forte che supporta le scelte aziendali non ci sia bisogno delle aggregazioni. Voglio rimanere nel settore dell'aviazione , penso a Embraer, penso a Bombardier e alla stessa Boeing che non fa altro che affidarsi a delle "ditte conto terziste" che però non fa entrare nel capitale.