su questo punto non credo nessuno abbia obiezioni di alcun genere.
Ciò che lascia perplesso me e altri è la tempistica scelta, non delle migliori.
Caro Airblue,
non credi che sarebbe più opportuno ammettere di aver ecceduto nei toni e nei modi per una naturale (forse anche giustificata) vis polemica nei confronti di Alitalia?
Sono il fratello di Alberto Nassetti e ovviamente non ho un punto di vista neutro sull'argomento. Provo a raccontarti quanto accaduto nell'auspicio che quanto segue possa rassicurarti sull'opportunità della misera cifra spesa.
Dopo l'incidente di Tolosa, avvenuto nel '94, Alitalia decise di onorare la memoria di due suoi giovani piloti (Alberto aveva 27 anni, Pier Paolo 29) che avevano dedicato la loro breve vita al volo e alla sicurezza del volo. A loro furono intitolati due 767 che stavano entrando in flotta (ex Ansett, forse qualcuno dei più anziani ricorda anche le polemiche che ci furono per gli equipaggi "in affitto").
Avendo appreso che i due 767 stavano per uscire dalla flotta insieme con il comandante Pierluigi Racchetti (papà di Pier Paolo) abbiamo chiesto al vertice aziendale se era possibile intitolare due nuove macchine. Per serbare un ricordo che non lenisce alcun dolore, sempre vivo sebbene siano passati ormai quattordici anni.
Abbiamo espresso una "preferenza" per i 777 di proprietà, perché ci piaceva l'idea dei nostri cari che continuano a volare per rotte intercontinentali e perché meno a rischio di un prossimo taglio.
L'azienda si è mostrata assolutamente disponibile ad accogliere la nostra richiesta e anzi ci ha dato possibilità di scegliere a quale dei 6 aerei volessimo affiancare il nome dei due piloti. Pierluigi, essendo ligure, ha scelto Portofino, per Alberto, ex alpino, abbiamo optato per Madonna di Campiglio.
Tutto qui. Una storia semplice e lineare. Nessun retroscena. Solo un ricordo che cerchiamo di mantenere vivo al trascorrere del tempo.
Ti ho sempre letto con grande interesse, riconoscendo la tua capacità di analisi. In questo caso mi permetto di chiederti di riconsiderare quanto da te espresso finora e sono certo che lo farai con l'onestà intellettuale che ti ha sempre contraddistinto.
Un saluto, Filippo Nassetti