Neos verso i 300mil.di fatturato


Con tutte le cautele derivanti da:
1) una analisi fatta molto a spanne
2) un confronto non pienamente significativo (non dico mele con pere, ma mele renette con mele fuji probabilmente sì)
3) l’uso di pochi dati che ho trovato in una veloce ricerca in rete
viene da dire che ci sarebbe (mercato permettendo) un rilevante spazio per crescere. O, se la si vuole leggere in un altro modo, alcuni indicatori di performance potrebbero essere non ancora del tutto soddisfacenti.
Ho provato a determinare una sorta di RASK per Neos, ma non avendo i dati sulla lunghezza dei settori, ho trasformato il RASK in RASD, dove la D sta per day.
Ho fatto poi la stessa operazione per un altro operatore charter europeo, prendendo – invero un po’ a caso – Monarch. Ma se non altro la compagnia inglese riporta sul suo sito il dato del fatturato delle sole airline operations (767,5 milioni di sterline nel 2013).
Per il tasso di cambio, ho usato il dato storico del cambio sterlina/euro alla data di chiusura dell’anno finanziario 2013, cioè il 31.10.
Questi sono i risultati:
Fatturato 2013: Neos 228 mln, Monarch 906 mln.
Flotta: Neos 8 (di cui 2 WB), Monarch 24 (tutti NB, 6 consegnati nel corso dell’anno)
Posti offerti: Neos 1684, Monarch 4240 (tenendo conto delle consegne)
RASD: Neos 371 euro, Monarch 585 euro
Insomma, è ovvio che se si fa il confronto con il desolante panorama aeronautico italiano, i dati appaiono soddisfacenti. Ma se si allarga lo sguardo (stiamo pur sempre parlando di un mercato globale, segmento charter non escluso), allora – fatte le congratulazioni a Neos – ventre a terra e avanzare!
 
Ultima modifica:
Analisi molto interessante, se vuoi dopo cerco di passarti i dati sui costi cosi magari ci calcoliamo il CASD ;)
 
In realtà NEOS ha la sua crescita legata alla sua capogruppo che gli acquista quasi tutta l'attività. Hanno davanti 2 opzioni, rimanere concentrati in casa (a mio avviso facendo bene con servizio discreto per essere charter, aerei ben tenuti e sottoposti a continui investimenti) oppure aprendosi al mercato del charter (non è un gran periodo almeno in Italia) per crescere più velocemente. IMHO infine l'errore più grande che potrebbero fare (ma mi sa che non ci pensano nemmeno lontanamente a farlo) sarebbe lanciarsi nei voli di linea.
 
Analisi molto interessante, se vuoi dopo cerco di passarti i dati sui costi cosi magari ci calcoliamo il CASD ;)

Grazie, ci stavo pensando prima a questo passaggio.
Il problema però è che Monarch pubblica solo un dato aggregato dei costi, includendo tutte le divisioni operative, quindi anche “engineering services” e “tour operations”. Quindi il confronto potrebbe non essere correttamente omogeneo.
A proposito di omogeneità del confronto, devo fare una precisazione sul mio post precedente.
Nell’Annual Report di Monarch si parla di un fatturato lordo (quello che ho riportato) di 767 milioni di sterline, e di un fatturato al netto di quelle che indicano sinteticamente come “eliminations”, che credo si possa tradurre come “rettifiche”.
Ora, non so se il dato sui ricavi di Neos sia al netto o al lordo di eventuali rettifiche, ma se il confronto fosse omogeneo con i valori netti, la distanza fra le due compagnie sarebbe minore in termini di performance commerciale (senza trascurare, però, il fatto che Neos ha evidentemente una mission commerciale sostanzialmente circoscritta).
 
Grazie, ci stavo pensando prima a questo passaggio.
Il problema però è che Monarch pubblica solo un dato aggregato dei costi, includendo tutte le divisioni operative, quindi anche “engineering services” e “tour operations”. Quindi il confronto potrebbe non essere correttamente omogeneo.
A proposito di omogeneità del confronto, devo fare una precisazione sul mio post precedente.
Nell’Annual Report di Monarch si parla di un fatturato lordo (quello che ho riportato) di 767 milioni di sterline, e di un fatturato al netto di quelle che indicano sinteticamente come “eliminations”, che credo si possa tradurre come “rettifiche”.
Ora, non so se il dato sui ricavi di Neos sia al netto o al lordo di eventuali rettifiche, ma se il confronto fosse omogeneo con i valori netti, la distanza fra le due compagnie sarebbe minore in termini di performance commerciale (senza trascurare, però, il fatto che Neos ha evidentemente una mission commerciale sostanzialmente circoscritta).

Sarebbe interessante un paragone rispetto a una circa "pari dimensioni" tipo l'olandese ArkeFly, ma credo non sia facile trovare i report...
 
Con tutte le cautele derivanti da:
1) una analisi fatta molto a spanne
2) un confronto non pienamente significativo (non dico mele con pere, ma mele renette con mele fuji probabilmente sì)
3) l’uso di pochi dati che ho trovato in una veloce ricerca in rete
viene da dire che ci sarebbe (mercato permettendo) un rilevante spazio per crescere. O, se la si vuole leggere in un altro modo, alcuni indicatori di performance potrebbero essere non ancora del tutto soddisfacenti.
Ho provato a determinare una sorta di RASK per Neos, ma non avendo i dati sulla lunghezza dei settori, ho trasformato il RASK in RASD, dove la D sta per day.
Ho fatto poi la stessa operazione per un altro operatore charter europeo, prendendo – invero un po’ a caso – Monarch. Ma se non altro la compagnia inglese riporta sul suo sito il dato del fatturato delle sole airline operations (767,5 milioni di sterline nel 2013).
Per il tasso di cambio, ho usato il dato storico del cambio sterlina/euro alla data di chiusura dell’anno finanziario 2013, cioè il 31.10.
Questi sono i risultati:
Fatturato 2013: Neos 228 mln, Monarch 906 mln.
Flotta: Neos 8 (di cui 2 WB), Monarch 24 (tutti NB, 6 consegnati nel corso dell’anno)
Posti offerti: Neos 1684, Monarch 4240 (tenendo conto delle consegne)
RASD: Neos 371 euro, Monarch 585 euro
Insomma, è ovvio che se si fa il confronto con il desolante panorama aeronautico italiano, i dati appaiono soddisfacenti. Ma se si allarga lo sguardo (stiamo pur sempre parlando di un mercato globale, segmento charter non escluso), allora – fatte le congratulazioni a Neos – ventre a terra e avanzare!

Analisi interessante. Monarch sta abbandonando il settore charter per concentrarsi sui voli low-cost. Pare che questi ultimi rendano di piu' del charter. Va anche detto che avrebbe dovuto spendere soldi per sostituire vecchi aerei che operavano sul medio-lungo. Soldi che forse non ha.
 
Sarebbe interessante un paragone rispetto a una circa "pari dimensioni" tipo l'olandese ArkeFly, ma credo non sia facile trovare i report...

E' vero che Arke Fly ha dimensioni più vicine a quelle di Neos, ma credo sia Gruppo TUI. Non vorrei che l'appartenza ad un gruppo così articolato possa in qualche misura falsare il confronto (anche se è più facile che questo avvenga sul lato dei costi, più che su quello dei ricavi).
 
Analisi interessante. Monarch sta abbandonando il settore charter per concentrarsi sui voli low-cost. Pare che questi ultimi rendano di piu' del charter. Va anche detto che avrebbe dovuto spendere soldi per sostituire vecchi aerei che operavano sul medio-lungo. Soldi che forse non ha.

Questo può essere uno spunto di ancora maggiore interesse, particolarmente nel caso in cui il network delle destinazioni rimanga sostanzialmente lo stesso.
Una compagnia, cioè, troverebbe maggiore redditività cambiando radicalmente la propria struttura commerciale e, parzialmente, quella operativa, ma di fatto servendo lo stesso mercato
 
Questo può essere uno spunto di ancora maggiore interesse, particolarmente nel caso in cui il network delle destinazioni rimanga sostanzialmente lo stesso.
Una compagnia, cioè, troverebbe maggiore redditività cambiando radicalmente la propria struttura commerciale e, parzialmente, quella operativa, ma di fatto servendo lo stesso mercato

Monaerch faceva charter per i Caraibi, Goa e l'Oceano Indiano. Questi sono saltati. E' uscita dal lungo raggio e le destinazioni che serve come low-cost sono circa la meta' di quelle che serviva come charter.
 
Però - correggimi se sbaglio - si tratta pur sempre di holiday destinations. Il mio riferimento è alla tipologia del network (come riflesso del mercato servito), non tanto alla sua "geografia".
In questo senso, l'uscita dal lungo raggio è più una conseguenza del riposizionamento strategico della compagnia.
 
allora

Monarch ha ricavi globali per 904 milioni di eur e ci siamo.
Vanno pero confrontati con i ricavi totali di neos che sono 252 milioni ( 224 sono solo ricavi da vendite)

Capitolo costi NEOS anno 2014:

complessivi: 228 milioni
Personale: 415
Costi personale: 25 milioni

Costi MONARCH anno 2013:

complessivi: 836 milioni
personale: 1958
costi personale: 103 milioni

ARKE FLY (ex tui airlines belgium) anno 2013

Ricavi: 466 milioni
costi: 442 milioni
Personale:691
costo personale 46,7 milioni
 
allora

Monarch ha ricavi globali per 904 milioni di eur e ci siamo.
Vanno pero confrontati con i ricavi totali di neos che sono 252 milioni ( 224 sono solo ricavi da vendite)

Capitolo costi NEOS anno 2014:

complessivi: 228 milioni
Personale: 415
Costi personale: 25 milioni

Costi MONARCH anno 2013:

complessivi: 836 milioni
personale: 1958
costi personale: 103 milioni

ARKE FLY (ex tui airlines belgium) anno 2013

Ricavi: 466 milioni
costi: 442 milioni
Personale:691
costo personale 46,7 milioni

Grazie.
Mi prendo un po' di tempo per fare qualche elaborazione (ed è pur sempre orario di lavoro).
 
Allora, prima una doverosa premessa.
I dati relativi ad Arke non sono correttamente assestati. La compagnia ha avuto un profondo riassetto nell’ottobre 2013 (anno a cui si riferisce il dato sul fatturato postato da classic289), quando la flotta è cambiata in dimensione e in configurazione.
Provando a ricostruire il quadro dalle tabelle di Planespotters, si vede che un 767-300 e 5 737-800 sono passati da ArkeFly ad Arke (almeno, così il sito li denomina e li tratta separatamente), ma nel passaggio sembrerebbero essersi “perse per strada” diverse macchine, probabilmente stored.
Comunque, seguendo questa pur labile traccia, si riesce a determinare un numero di posti offerti nel 2013 abbastanza credibile, ma non so quanto effettivamente reale.
Questo comunque impone una certa cautela nella lettura dei valori.
Stessa cosa per i ricavi di Neos: cambia qualcosa rispetto al mio post precedente in seguito alla precisazione di classic289 sul dato di 252 milioni come fatturato complessivo (anziché i 228 relativi alle sole vendite), valore cui questa volta ho fatto riferimento.
Quello che ne segue sono dati di confronto abbastanza omogenei fra loro e senza differenze particolarmente eclatanti.
Resta un fatturato per posto di Neos un po’ più basso dei due concorrenti (410 per Neos, 585 per Monarch, 634 per Arke), ma indicatori di struttura (quelli che è stato possibile determinare) tendenzialmente più favorevoli per la compagnia italiana.
L’incidenza del costo del lavoro sul fatturato è per Neos la più bassa, sebbene con differenze non rilevanti (9,9% contro 10% per Arke e 11,4% per Monarch). Come costo del lavoro per addetto Neos si pone a metà strada fra le altre due compagnie (60k euro, Arke 67k, Monarch 52k), ma guadagna in termini di efficienza dell’organizzazione, avendo un più alto indice di posti offerti per addetto (addirittura il doppio di Monarch) e un miglior valore sintetico di produttività (calcolato come [ricavi/addetti]/costo medio unitario del lavoro).
Come si dice in questi casi, the usual caveat applies.