articolo pubblicato da Panorama del 20/9/2007 in cui si parla del Business Park, di AZ e Mxp:
L'aeroporto ha un futuro. La scomessa di Schiphol.
Il gruppo olandese che gestisce lo scalo di Amsterdam crede nella validità dell'hub Malpensa. Dove investe 120 milioni in nuovi uffici.
seguono estratti dell'articolo:
"Malpensa ha un futuro con o senza Alitalia" ne è convinto uno che di aeroporti se ne intende, visto che la sua società gestisce quelli di Amsterdam, Rotterdam ed Eindhoven ed ha investito sulla realizzazione di Airport City ad Hong Kong e appunto a Malpensa. Jan Williem Samama è il responsabile sviluppo di Schipol Real Estate, il braccio immobiliare dello Schiphol Group tra i primi operatori mondiali nella logistica aeroportuale.
In Italia, Samama è sbarcato con una valigia piena di investimenti per realizzare il Malpensa Business Park:
270 mila metri quadrati di intervento, 110 mila (50 mila di prima realizzazione) di uffici e servizi, compresi banche, uffici postali, ristoranti e parcheggi inseriti in 160 mila metri quadrati di verde proprio di fronte all'aeroporto.
Un progetto da 120 milioni di euro (8 palazzine, la prima terminata entro fine anno) che dovrebbe essere pienamente funzionante entro il 2015. E' un assaggio di quello che Malpensa potrebbe diventare se l'area che la circonda fosse organizzata secondo il concetto di Airport City che il gruppo ha già sperimentato con successo altrove.
"Abbiamo un'opinione chiara: il problema non è Malpensa, ma Alitalia" dice il manager olandese. "Questo non è il primo caso di una compagnia che si è trovata in crisi economica. Sono situazioni già viste che in tempi più o meno lunghi si sono risolte. Malpensa ha tutti i fondamentali economici adeguati per funzionare al meglio. Se non ci sarà Alitalia, altre compagnie ne prenderanno il posto."(...) "Malpensa è un buon aeroporto, importante a livello internazionale con traffico merci e passeggeri in crescita (...), bisognerebbe scindere il problema Alitalia da Malpensa, non legare il futuro di una a quello dell'altra. Ma siamo convinti che con alcune misure di buon senso il problema si risolverà."
Delle possibilità di sviluppo di Malpensa il gruppo olandese ne è sempre stato convinto. L'interesse risale ai tempi del matrimonio AZ-KL, poi fallito (...).
"Il modello Airport City può contribuire al rilancio dell'aeroporto. (...) Divertimento, ristorazione, shopping, alberghi, business center attrezzati per le aziende, parcheggi, interscambi con altri mezzi di trasporto: sono tutti servizi che aumentano l'attrattività di uno scalo. E aumenta anche il numero di passeggeri: ne abbiamo avuto la prova a Schiphol, dove da quando abbiamo creato un centro congressi e meeting, anche le compagnie aeree hanno visto aumentare il fatturato."
L'aeroporto ha un futuro. La scomessa di Schiphol.
Il gruppo olandese che gestisce lo scalo di Amsterdam crede nella validità dell'hub Malpensa. Dove investe 120 milioni in nuovi uffici.
seguono estratti dell'articolo:
"Malpensa ha un futuro con o senza Alitalia" ne è convinto uno che di aeroporti se ne intende, visto che la sua società gestisce quelli di Amsterdam, Rotterdam ed Eindhoven ed ha investito sulla realizzazione di Airport City ad Hong Kong e appunto a Malpensa. Jan Williem Samama è il responsabile sviluppo di Schipol Real Estate, il braccio immobiliare dello Schiphol Group tra i primi operatori mondiali nella logistica aeroportuale.
In Italia, Samama è sbarcato con una valigia piena di investimenti per realizzare il Malpensa Business Park:
270 mila metri quadrati di intervento, 110 mila (50 mila di prima realizzazione) di uffici e servizi, compresi banche, uffici postali, ristoranti e parcheggi inseriti in 160 mila metri quadrati di verde proprio di fronte all'aeroporto.
Un progetto da 120 milioni di euro (8 palazzine, la prima terminata entro fine anno) che dovrebbe essere pienamente funzionante entro il 2015. E' un assaggio di quello che Malpensa potrebbe diventare se l'area che la circonda fosse organizzata secondo il concetto di Airport City che il gruppo ha già sperimentato con successo altrove.
"Abbiamo un'opinione chiara: il problema non è Malpensa, ma Alitalia" dice il manager olandese. "Questo non è il primo caso di una compagnia che si è trovata in crisi economica. Sono situazioni già viste che in tempi più o meno lunghi si sono risolte. Malpensa ha tutti i fondamentali economici adeguati per funzionare al meglio. Se non ci sarà Alitalia, altre compagnie ne prenderanno il posto."(...) "Malpensa è un buon aeroporto, importante a livello internazionale con traffico merci e passeggeri in crescita (...), bisognerebbe scindere il problema Alitalia da Malpensa, non legare il futuro di una a quello dell'altra. Ma siamo convinti che con alcune misure di buon senso il problema si risolverà."
Delle possibilità di sviluppo di Malpensa il gruppo olandese ne è sempre stato convinto. L'interesse risale ai tempi del matrimonio AZ-KL, poi fallito (...).
"Il modello Airport City può contribuire al rilancio dell'aeroporto. (...) Divertimento, ristorazione, shopping, alberghi, business center attrezzati per le aziende, parcheggi, interscambi con altri mezzi di trasporto: sono tutti servizi che aumentano l'attrattività di uno scalo. E aumenta anche il numero di passeggeri: ne abbiamo avuto la prova a Schiphol, dove da quando abbiamo creato un centro congressi e meeting, anche le compagnie aeree hanno visto aumentare il fatturato."