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dal portale della Regione Lombardia

A Malpensa un Museo dell'Aeronautica

Siglato l'Accordo di Programma. Sorgerà sull'area delle ex Officine Caproni


L'area delle "ex Officine Caproni" a Malpensa ospiterà un nuovo Museo dell'Aeronautica con l'esposizione di alcuni velivoli, accompagnata dalla realizzazione di varie strutture tra cui biblioteca, fototeca, postazioni multimediali, spazi attrezzati per laboratori e attività didattiche, archivio, centro di documentazione, laboratori di restauro.
E' quanto prevede l'Accordo di Programma sottoscritto oggi in Regione dal presidente Roberto Formigoni, insieme agli assessori alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Ettore A. Albertoni, e al Territorio e Urbanistica, Davide Boni, con tutti i soggetti coinvolti.
Hanno firmato l'Accordo il presidente della Provincia di Varese, Marco Reguzzoni, il presidente del Parco del Ticino, Milena Bertani, e i rappresentanti dei Comuni di Somma Lombardo, Ferno e Vizzola Ticino, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Fondazione Museo dell'Aeronautica, SEA. Presente anche il sottosegretario alla Presidenza, Raffaele Cattaneo.

Il presidente Formigoni si è detto "molto soddisfatto del lavoro svolto e del livello di collaborazione con la Provincia di Varese e gli altri enti". "Si tratta - ha sottolineato il presidente - di un progetto importante per la provincia di Varese, per la Lombardia e per l'intero paese. L'industria aeronautica ha origini gloriose in questo territorio e ancora oggi può vantare una presenza rilevante. Dedicare un museo a questa storia è un investimento fondamentale dal punto di vista dell'educazione e della cultura".
"Il nuovo Museo dell'aeronautica - ha aggiunto l'assessore Albertoni - cui seguirà quello delle moto, entrerà a pieno titolo a far parte delle rete regionale dei musei dedicati all'industria e al lavoro".
L'assessore Boni ha ricordato la celerità con cui è stato portato avanti il progetto, "grazie al pragmatismo tutto lombardo".
"La firma di oggi - ha concluso il sottosegretario Cattaneo - è la dimostrazione dell'attenzione di Regione Lombardia per Varese e il suo territorio e per l'area di Malpensa".

L'Accordo di Programma, suddiviso in due fasi, prevede innanzitutto l'acquisto da parte della Fondazione Museo dell'Aeronautica di una parte delle "ex Officine Caproni", e cioè un'area di 80.000 mq circa, di cui 17.000 di spazi coperti (magazzini e capannoni) nel territorio dei Comuni di Somma Lombardo, Vizzola Ticino e Ferno.
Il costo di questa operazione è di 10.200.000 euro: 4.000.000 stanziati da Regione Lombardia in quote annuali da 1 milione a partire dal 2006; 2.800.000 dalla Provincia di Varese, che metterà a disposizione anche un contributo del Ministero delle Finanze; 3.400.000 dalla Fondazione Museo dell'Aeronautica. Il preliminare di vendita degli immobili è già stato formalizzato.

La seconda fase - che scatterà una volta acquisita la conformità urbanistica delle opere attraverso gli strumenti urbanistici dei Comuni di Ferno, Vizzola Ticino e Somma Lombardo - è invece relativa alla realizzazione vera e propria del Museo dell'Aeronautica con la ristrutturazione e il recupero degli edifici (nel rispetto dei volumi e degli stili architettonici originari) e l'allestimento degli spazi.
Il costo di questa seconda fase è di 10.450.000 euro. Regione Lombardia si impegna a stanziare altri 4.000.000 euro mentre la Fondazione Museo dell'Aeronautica si farà carico degli altri costi del progetto.
I lavori inizieranno entro il 31 dicembre 2007 e si concluderanno in quattro anni (31 dicembre 2011).

Il Museo si svilupperà attorno a tre tematiche principali: Storia, Scienza e Tecnica, Società, Arte e Costume.
Dodici le sezioni per ora previste: Sezione storica, Sezione scientifica e tecnica, Esposizione di velivoli in ordine cronologico con aerei provenienti da diversi musei e raccolte (Caproni, Aermacchi, Agusta, ecc), Esposizione di parti di velivoli, Esposizione di elicotteri Agusta, Accessori elicotteri Agusta, Sezione storica elicotteri Agusta, Sezione dell'Aeronautica Militare, Sezione Alitalia, Sezione del restauro, Sezione Idrovolante, Sezione Aermacchi. (Ln)
 
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nel 2011 aprira’ i battenti uno dei musei dell'Aeronautica piu’ grandi del mondo.

Ovviamente se fosse vero sarebbe bellissimo. Io purtroppo per queste cose sono un po' pessimista. spero di sbagliarmi.
è vero ho avuto conferma via telefono proprio adesso da un'amico ass.re regionale
 
E' una bella notizia! Per chi non conoscesse i dintorni di MXP, ecco la posizione delle ex officine Caproni (in rosso) rispetto al Terminal 1:

Caproni.jpg
 
Nell'articolo qui di seguito vengono specificati i dettagli del collegamento con il Terminal 1 e della sede di rappresentanza di Agusta.

Alla ex Caproni sorgerà un museo dell'aeronautica

«Non aprirà domani» come ci ha tenuto a precisare, presentando l'iniziativa, il presidente della provincia Reguzzoni: ma il museo dell'aeronautica, da anni sogno-ipotesi per dare una nuova vita pubblica all'ex fabbrica della Caproni e occasione per ricordare una delle glorie di questo territorio comincia a diventare una realtà.
Un progetto nato quasi dieci anni fa e che nelle prime richieste di finanziamento prevedeva la coabitazione con un museo della motocicletta, altra gloria industriale (peraltro anch'essa targata Agusta) del territorio. Il progetto presentato oggi in Provincia, presente tra gli altri oltre al presidente Reguzzoni anche il rappresentante di Finmeccanica - Agusta dott. Ghezzi, è invece molto più legato all'aviazione e lega passato e presente, storia e industria.

Anche perchè, innanzitutto, dei 28.000 metri quadri 12.000 resteranno alla proprietaria attuale, cioè Agusta Westland: che ha intenzione di farne "una sede internazionale prestigiosa" (e comoda, aggiungiamo noi, visto che l'aeroporto internazionale di Malpensa da lì si raggiungerà letteralmente a piedi...) e vedrà perciò convivere la storia dell'aviazione nazionale raccontata dai prodotti e dalle passioni varesine con le relazioni internazionali attuali della azienda leader dell'elicotteristica mondiale.</u>

Il Museo dell’Aeronautica occuperà comunque un’area di 16 mila metri quadrati interni, oltre ad un'ampia area esterna che, oltre ad accogliere alitri velivoli, farà da "ponte" visivo tra il museo dell'aeronautica e l'attività dell'aeroporto: potenzialmente, un colpo d'occhio notevole per gli appassionati di volo.

Un altro dei vantaggi dell’area espositiva sarà proprio la facilità con la quale potrà essere raggiunta, non solo dall’aeroporto (e il progetto prevede per i pedoni un percorso pedonale coperto e sopraelevato he terminerà con una terrazza panoramica)</u> ma anche dalla provinciale 52 e dalla “336”, mentre un grande parcheggio sarà realizzato proprio allo sbocco delle due arterie e in prossimità del Museo.

Tra acquisto dell’area e lavori di realizzazione del Museo, l’operazione verrà a costare più di 14 milioni di euro: dell’acquisto si occuperà la costituenda Fondazione “Museo dell’Aeronautica” che nascerà apposta per l’occasione e vedrà come partner Provincia e Camera di Commercio di Varese, Finmeccanica, Stato italiano, Regione Lombardia, istituzioni sovracomunali e le principali aziende del settore aeronautico. In particolare l’acquisto dell’area, al costo di 8 milioni e 500mila euro, vedrà il contributo diretto dello Stato e della Provincia.

Il Museo si svilupperà intorno a tre temi portanti: storia, scienza e tecnica e società, arte e costume legate al mondo del volo. Sarà possibile seguire un percorso didattico che illustrerà le tappe della storia dell’aeronautica. Uno spazio sarà dedicato ai grandi trasvolatori italiani che, negli Anni Trenta, anni in cui l’aeronautica subì un deciso impulso, e furono compiute imprese memorabili per l’epoca. Il percorso storico accompagnerà poi negli anni della Seconda guerra mondiale, la ricostruzione, i giorni nostri.

Accanto alla storia, ci sarà spazio per la parte scientifica e tecnica che illustrerà nel dettaglio i risultati della ricerca aeronautica. Non mancherà uno spazio poi per all’esposizione dei velivoli, che verranno esposti in ordine cronologico così da permettere una visione “ a colpo d’occhio” dei progressi della tecnologia.

Una sezione, tra le dodici che troveranno spazio al Museo – sarà dedicata anche all’Aeronautica militare italiana, una ad Alitalia e alle precedenti società di trasporto aereo, dalla Lai ad Ala Littoria fino ad Aviolinee Italiane.

Per la strutturazione del percorso culturale, il comitato scientifico del museo non è ancora nato: ma certamente dovrà farne parte Carlo Ferrarin, grande progettista aeronautico con la Caproni (il suo aliante Calif ha vinto nel 1979 il Compasso d'Oro, il più famoso premio di design italiano) e da sette anni promotore del progetto per un museo Caproni nella ex fabbrica di Vizzola Ticino insieme al fratello.
«Spero che i contenuti del museo siano improntati soprattutto alla storia della passione del volo, più che ai risvolti tipicamente industriali» ha auspicato Ferrarin, consulente scientifico e memoria storica (ha lavorato oltre che in Caproni anche in Agusta) della teconologia aeronautica "made in Varese".
Una speranza da coltivare e fare propria, perchè il futuro dell'industria aeronautica varesina si alimenta soprattutto con una sempre più diffusa passione per il volo.

Varesenews.it
 
Se organizzassero un concorso per la progettzione del museo farei salti morali pur di prenderne parte! Se qualcuno sente news le posti, vi prego!!!