MXP e comuni limitrofi: avanti la delocalizzazione

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LIPY

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22 Luglio 2006
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La Regione Piemonte attacca l'ampliamento di Malpensa


TORINO - Malpensa, il Piemonte va alla guerra. Lo fa, per ora, aprendo un fronte politico con la Lombardia e senza schierare manipoli di legali e senza mobilitare truppe di manifestanti, il comitato Ovest Ticino, comunque, non ha mai smobilitato.

L’obiettivo è quello di evitare che il fantasma della terza pista e i progetti di ampliamento dello scalo si trasformino in realtà.

La presidente, Mercedes Bresso, e l’assessore all’Ambiente, Nicola De Ruggiero, sono intenzionati a portare il caso all’attenzione del Governo Prodi, dopo che le richieste di informazioni sullo stato dell’arte dei potenziamento dell’hub, presentate alla Commissione tecnica aeroportuale, non hanno avuto risposta.

Così, di fronte ai silenzi della Commissione e alle rassicurazioni verbali della Regione Lombardia, il Piemonte chiede al Governo di garantire che sul "piano d’area venga fatta una valutazione ambientale strategica e anche una valutazione di incidenza sul progetto d’ampliamento". Aggiunge De Ruggiero: «La realizzazione di una terza pista deve, comunque, rientrate nell’aggiornamento del piano d’area che dovrà essere assoggettato a valutazione d’impatto ambientale». Conclude: «Questa volta non ci faremo fregare».

Già, la fregatura. Per il Piemonte, la beffa prende i colori della cartina preparata dall’Arpa che registra il passaggio degli aeromobili: «Oltre il 60% dei decolli - spiega De Ruggiero - passa sul nostro territorio". Cinque i comuni sotto rumore: Oleggio, Castelletto Ticino, Marano Ticino, Varallo Pombia e Pombia".

Tutto però era stato deciso tra Milano e Roma. Inutili le manifestazioni di protesta e i blocchi; "il problema - spiega l’assessore - è che tra il 1997 e il 1998 la Regione Piemonte è stata esclusa dai tavoli di decisione".

Adesso, dal gennaio 2006, anche il Piemonte partecipa alla Commissione Tecnica Aeroportuale, a cui siedono anche la Regione Lombardia e l'Enac. La musica, però, non sembra essere cambiata. Da qui la scelta di fare polemica. Ancora l’assessore: «Nei mesi scorsi abbiamo chiesto notizie sulle ipotesi di ampliamento, sulla base di informazioni informali o indirette che sono arrivate dalla provincia di Novara".

La prima lettera alla Sea, la società che gestisce lo scalo di Malpensa, è del 13 febbraio. Si replica il 3 marzo, destinatario ancora la Sea. Il 31 marzo il Piemonte chiede lumi al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Il 6 aprile tocca al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e all’Ente Nazionale Aviazione Civile, con la richiesta di procedere alla Valutazione d’impatto ambientale.

Il 2 maggio, De Ruggiero scrive all’assessore al territorio della Regione Lombardia e al presidente della provincia di Varese per avere notizie del Piano territoriale d’area Malpensa.

Cinque documenti ufficiali che «ad oggi non hanno avuto risposta». Certo, c’è stato un incontro tra alcuni funzionari della provincia di Novara e un dirigente del settore pianificazione della Regione Lombardia. Il risultato? «Hanno assicurato - racconta De Ruggiero - una grande disponibilità ad affrontare la valutazione d’impatto ambientale, strategica nell’ambito dell’aggiornamento del piano d’area di Malpensa». Però, come recita il proverbio, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare e "alle parole di grande apertura ad oggi non sono seguiti fatti concreti", precisa l’assessore.

Il Piemonte, infatti, aveva chiesto che la Lombardia mettesse nero su bianco questa disponibilità al dialogo.

Tutto inutile. "L’esperienza negativa del passato - continua l’assessore - ci ha portato ad essere diffidenti. L’altra volta hanno utilizzato lo strumento della frammentazione delle procedure, impedendo di fatto un nostro controllo. Adesso chiediamo che tutto sia ricondotto al tavolo della Commissione Tecnica Aeroportuale».

Regione Piemonte e Provincia di Novara, infine, stanno valutando la possibilità di acquistare un software di simulazione del rumore acustico aeronautico, che secondo l’assessore potrebbe essere molto utile per proporre correzioni alle traiettorie di decollo degli aerei per ricercare il minor impatto ambientale.


Fonte: La Stampa
 
Wow, l'ennesima remata contro MXP... E poi qualcuno non capisce perchè MXP è a questi livelli... Mi fa piacere che però questi problemi escono fuori con il governo Bresso di centro-sinistra...

Sembra quasi che tutti non aspettassero altro che chiudesse sopra i 20milioni di pax quest'anno per iniziare a limitarlo un po' visto che da troppo fastidio... e prima i fantomatici progetti di AZ, poi questi qua... e diamine