Da Libero del 18/08/09
No alla rotta con l'India: "meglio tratte utili ai bresciani"
Voli etnici. Ovvero un Boeing 757 che farà la spola due volte a settimana fra Montichiari e il Punjab, regione tra India e Pakistan. Chi rientrerà dalle ferie troverà questa novità all'aeroporto "D'Annunzio", lo scalo al centro di una vecchia disputa coi cugini veronesi che tuttora detengono la quota di maggioranza della società di gestione ma che in futuro - se tutto andrà bene - potrebbero lasciare più spazio ai bresciani. Il collegamento con Amristar, appunto nel Punjab, sarà operativo dal 15 Settembre con Air Slovakia, un vettore di proprietà indiana che in otto ore porterà a casa via Bratislava migliaia di immigrati di stanza in provincia di Brescia. A prezzi se non low, certo sostenibili. "Non pensate a carrette dei cieli - puntualizza il neo presidente della D'Annunzio Vigilio Bettinsoli - si tratta di un vettore ben strutturato da anni, che ci farà vedere dei numeri". Quali? Si fa presto a calcolare: "Solo nel Bresciano gli indiani che lavorano nell'agricoltura sono almeno ventimila. Si pendi all'intera pianura Padana. E attualmente i voli più rapidi con il Nord Italia necessitano di 18 ore e la trasferta a Nuova Delhi".
Il D'Annunzio, dunque, potrebbe diventare un riferimento per la comunità Sikh e i pakistani del Settentrione. E non solo per loro. Se le trattative andranno a buon fine, infatti, dallo scalo decolleranno presto anche voli per il Sud America: "Stiamo analizzando le potenzialità di un collegamento per il bacino del Perù, del Brasile, dell'Ecuador e dell'Argentina - anticipa Bettinsoli -, zone che generano in Lombardia una immigrazione significativa. Il traffico etnico del resto è ormai all'attenzione di tutti. Molti stranieri con gli stipendi che prendono avendone la possibilità tornerebbero nei paesi d'origine un paio di volte l'anno. Questo significherebbe aerei pieni al 70% con conseguenti possibili riduzioni tariffarie. E i restanti posti si tradurrebbero in un servizio per i bresciani, imprenditori in testa.
L'idea nell'ottica di un rilancio dello scalo all'interno di un sistema aeroportuale del lombardo-veneto ("Non vogliamo fare concorrenza a nessuno: ci basta un aeroporto funzionale al territorio") manco a dirlo fa arricciare il naso in casa Lega, dal vicesindaco in carica in città, Fabio Roldi ("Attorno a quelle aree del mondo sappiamo che ruotano svariati interessi, ma se l'accordo coi veronesi si farà sarebbe meglio pensare a tratte utili per i bresciani, vedi le capitali europee") al segretario provinciale, Stefano Borghesi ("I voli etnici? alquanto singolare rilanciare l'aeroporto così").
"Critiche fin troppo facili da parte di chi spesso non sa - ribatte Bettinsoli -, che lascia trapelare contatti fruttuosi con una compagnia italiana che potrebbe aprire nuove tratte a breve proprio in Italia -. Operiamo in regime di concorrenza sleale, visto che aeroporti più piccoli altrove hanno finanziamenti che qui non ci sono. E i bresciani sono i primi che non conoscono i voli esistenti".
Commento Personale: molti spunti interessanti nell'articolo, ma sopprattutto, quale sarà questa "compagnia italiana" pronta ad operare su Montichiari?
No alla rotta con l'India: "meglio tratte utili ai bresciani"
Voli etnici. Ovvero un Boeing 757 che farà la spola due volte a settimana fra Montichiari e il Punjab, regione tra India e Pakistan. Chi rientrerà dalle ferie troverà questa novità all'aeroporto "D'Annunzio", lo scalo al centro di una vecchia disputa coi cugini veronesi che tuttora detengono la quota di maggioranza della società di gestione ma che in futuro - se tutto andrà bene - potrebbero lasciare più spazio ai bresciani. Il collegamento con Amristar, appunto nel Punjab, sarà operativo dal 15 Settembre con Air Slovakia, un vettore di proprietà indiana che in otto ore porterà a casa via Bratislava migliaia di immigrati di stanza in provincia di Brescia. A prezzi se non low, certo sostenibili. "Non pensate a carrette dei cieli - puntualizza il neo presidente della D'Annunzio Vigilio Bettinsoli - si tratta di un vettore ben strutturato da anni, che ci farà vedere dei numeri". Quali? Si fa presto a calcolare: "Solo nel Bresciano gli indiani che lavorano nell'agricoltura sono almeno ventimila. Si pendi all'intera pianura Padana. E attualmente i voli più rapidi con il Nord Italia necessitano di 18 ore e la trasferta a Nuova Delhi".
Il D'Annunzio, dunque, potrebbe diventare un riferimento per la comunità Sikh e i pakistani del Settentrione. E non solo per loro. Se le trattative andranno a buon fine, infatti, dallo scalo decolleranno presto anche voli per il Sud America: "Stiamo analizzando le potenzialità di un collegamento per il bacino del Perù, del Brasile, dell'Ecuador e dell'Argentina - anticipa Bettinsoli -, zone che generano in Lombardia una immigrazione significativa. Il traffico etnico del resto è ormai all'attenzione di tutti. Molti stranieri con gli stipendi che prendono avendone la possibilità tornerebbero nei paesi d'origine un paio di volte l'anno. Questo significherebbe aerei pieni al 70% con conseguenti possibili riduzioni tariffarie. E i restanti posti si tradurrebbero in un servizio per i bresciani, imprenditori in testa.
L'idea nell'ottica di un rilancio dello scalo all'interno di un sistema aeroportuale del lombardo-veneto ("Non vogliamo fare concorrenza a nessuno: ci basta un aeroporto funzionale al territorio") manco a dirlo fa arricciare il naso in casa Lega, dal vicesindaco in carica in città, Fabio Roldi ("Attorno a quelle aree del mondo sappiamo che ruotano svariati interessi, ma se l'accordo coi veronesi si farà sarebbe meglio pensare a tratte utili per i bresciani, vedi le capitali europee") al segretario provinciale, Stefano Borghesi ("I voli etnici? alquanto singolare rilanciare l'aeroporto così").
"Critiche fin troppo facili da parte di chi spesso non sa - ribatte Bettinsoli -, che lascia trapelare contatti fruttuosi con una compagnia italiana che potrebbe aprire nuove tratte a breve proprio in Italia -. Operiamo in regime di concorrenza sleale, visto che aeroporti più piccoli altrove hanno finanziamenti che qui non ci sono. E i bresciani sono i primi che non conoscono i voli esistenti".
Commento Personale: molti spunti interessanti nell'articolo, ma sopprattutto, quale sarà questa "compagnia italiana" pronta ad operare su Montichiari?