Monti della Laga, precipitano due aerei militari dopo scontro in volo.


Innanzitutto salve a tutti, è la prima volta che scrivo.

Considerazione generale: ma l’operazione che descrive calico non è molto rischiosa e da evitare in zona montuosa visto che la funzione terrain following potrebbe alzare la quota dell’aereo del leader proprio durante la fase dello shakle, senza che il pilota possa avvedersene? tanto più rischiosa se, da quanto ho capito i due aerei all’inizio sono alla stessa altitudine e molto bassi…

Naturalmente domanda non legata necessariamente a quanto purtroppo accaduto, e scusate eventuali castronerie da non esperto.

Ma se è eseguita a mano dai piloti, probabilmente il terrain following si disattiverà appena mettono mano ai comandi.
 
Lo Shakle viene eseguito a mano senza autopilota. Ci mancherebbe altro che il terrain following facesse scherzi durante la manovra


La notte guadagna le ombre della sera e le cancella come l inchiostro versato sui fogli dei miei ricordi
 
Lo Shakle viene eseguito a mano senza autopilota. Ci mancherebbe altro che il terrain following facesse scherzi durante la manovra


La notte guadagna le ombre della sera e le cancella come l inchiostro versato sui fogli dei miei ricordi

Sembra che l'ipotesi dello Shakle decade....
.... Tornado stavano svolgendo "due missioni addestrative separate ed erano impegnati in task diversi. Si stavano recando in un punto in cui avrebbero dovuto svolgere separatamente i compiti loro assegnati, che non comprendevano pratiche di combattimento simulato".
http://www.ansa.it/marche/notizie/2...rpo_36440e69-ea24-4323-9d7e-9302eb1c64f7.html
 
Tornado si scontrano in volo, ritrovato il corpo di Mariangela Valentini
Lo ha confermato l'Aeronautica Militare, che non esclude "nessuna opzione" per lo scontro compresi un problema tecnico, l'impatto con un volatile o il malore di un pilota

L'Aeronautica militare ha confermato il ritrovamento dei resti anche del quarto pilota disperso dopo lo scontro di due Tornado nei cieli di Ascoli Piceno. Si tratta delle spoglie del capitano pilota Mariangela Valentini, avvistate già ieri notte a Poggio Anzù, sotto la cabina di pilotaggio distrutta del suo aereo.

Ieri pomeriggio, nella stessa area, era stato recuperato il casco di Mariangela, prima donna pilota di un caccia dell'Aeronautica militare, in forza al 6/o Stormo di stanza a Ghedi (Brescia), come gli altri suoi tre colleghi morti nel disastro: il capitano navigatore Piero Paolo Franzese, che volava insieme a lei, e i cui resti sono stati ritrovati ieri sempre a Poggio Anzù, e il capitano pilota Alessandro Dotto e il navigatore Giuseppe Palminteri, recuperati un'altra zona boschiva il 20 agosto, il giorno successivo all'incidente. Per l'identificazione ufficiale dei quattro piloti, tutti giovani fra i 31 e i 35 anni, sarà però necessario attendere l'esame del Dna, affidato dalla procura ascolana al medico legale Adriano Tagliabracci, che si avvarrà di un consulente dell'Aeronautica.

I primi prelievi dovrebbero svolgersi lunedì, e solo successivamente i corpi verranno restituiti alle famiglie per i funerali.

Intanto, proseguono a pieno ritmo anche oggi le perlustrazioni dei boschi sopra i quali i due Tornado si sono scontrati. Si cerca ancora la seconda 'scatola nera', quella del velivolo di Mariangela Valentini. Insieme al primo flight data recorder, già in mano degli investigatori, dovrebbe aiutare a ricostruire le cause di un incidente al momento ancora inspiegabile. Ieri una fonte qualificata dell'Aeronautica ha confermato che i due Tornado stavano svolgendo "due missioni addestrative separate ed erano impegnati in task diversi. Si stavano recando in un punto in cui avrebbero dovuto svolgere separatamente i compiti loro assegnati, che non comprendevano pratiche di combattimento simulato".

E non avrebbero dovuto trovarsi ''lì insieme nello stesso momento''. Tre le inchieste aperte: una della procura di Ascoli, che procede per omicidio colposo e disastro aereo colposo, una della procura militare di Verona, e la terza dell'Aeronautica.


LINK: http://www.ansa.it/marche/notizie/2014/08/22/tornado-si-scontrano-in-volo-trovati-resti-del-terzo-corpo_36440e69-ea24-4323-9d7e-9302eb1c64f7.html
 
Un pensiero anche da parte mia per questi ragazzi. Non conoscevo personalmente Mariangela ma le nostre madri sono amiche, quindi la tragedia è ancora più sentita.

R.I.P. :(
 
RIP

Vorrei aggiungere un mio pensiero.
Politicamente parlando, sono molto più vicino ai pacifisti che ai militaristi, penso che l'F-35 sia una "cagata pazzesca" e che ruotino interessi di ogni tipo attorno ad esso, ma molti commenti di coloro che dicono di essere "contro la guerra" che ho letto sulla stampa, e di alcuni se ne è già parlato in questo thread, li trovo veramente irrispettosi.
Ovviamente un incidente aereo che coinvolge aerei militari non è paragonabile a quanto può accadere ad un operaio che muore schiacciato da una pressa o investito da un mezzo, ma secondo me c'è qualcosa in comune: sono entrambi degli incidenti che coinvolgono persone che stanno svolgendo il loro lavoro.
Nonostante sia figlio di un militare, io non credo in ciò che viene chiamato "patria", ritengo sia qualcosa di astratto e inesistente. Ma per certo queste quattro persone, come tutti i militari di questo mondo, stavano svolgendo un'attività addestrativa che avrebbe migliorato il loro livello di preparazione nel momento in cui avrebbero dovuto bloccare un'orda di carri armati o dei missili diretti verso di noi, loro concittadini, fornendo a noi contribuenti quel bene pubblico che si chiama "difesa nazionale", l'unico ad essere definibile "puro" in quanto ha costo marginale nullo e non escludibile: in altre parole, difendere 50mln di persone o 50mln+1 turista giapponese in visita a Roma ha lo stesso costo, e non è possibile chiedere a nessuno di pagare un prezzo per beneficiare di questo servizio.
La retorica patriottica/anti-patriottica che c'è dietro a questi spiacevoli eventi può piacere o non piacere, e a me non piace, ma è proprio in virtù di quanto ho detto sopra che queste persone meritano tutto il rispetto del caso.
 
Vorrei aggiungere un mio pensiero.
Politicamente parlando, sono molto più vicino ai pacifisti che ai militaristi,

Dividere il mondo in queste due categorie, che a guardarle bene sono quelle di "coloro a cui piace la pace" e "coloro a cui piace la guerra", è secondo me di una banalità allarmante. Essendo figlio di un militare, ben saprai che nessuno teme ed odia la guerra più di chi la deve combattere, e l'aver scelto di vestire un'uniforme non significa essere necessariamente dei "militaristi", o degli "amanti della guerra".

A tutti piacerebbe la pace universale e il bene cosmico. Ma non è di questo mondo, essendo questo mondo popolato dagli umani, che sono bestie feroci e molto aggressive.

Il fatto che tu non abbia il concetto di "Patria" è figlio dei tuoi/nostri tempi. Ti/Ci hanno insegnato di fatto che la Patria è potenza, è conquista, è violenza, è male, è fascismo, ed è quindi assolutamente normale che tu sia cresciuto considerando il concetto di Patria come astratto e inesistente. E probabilmente anche negativo. Se avessi avuto buoni maestri, a spiegarti che la Patria è l'insieme del patrimonio storico, culturale, emotivo, geografico, naturale e chi più ne ha più ne metta, di tutti coloro che sono vissuti all'interno di questi confini geografici, con le loro storie, le loro diverse lingue, religioni, nazionalità e tradizioni, della Patria ne avresti senza dubbio un'altra idea.
Purtroppo, il concetto di Patria è stato oggetto di uno scippo ideologico tra fascismo prima e comunismo poi, distruggendone il significato positivo e tutt'altro che competitivo con il resto delle Patrie.
Che tu a trent'anni, però, debba continuare a farti un'idea sulla base di quello che ti ha detto un analfabeta ideologizzato di professore oltre vent'anni fa, è a mio modo di vedere assai grave.

Concludendo, quindi, non credere che i "militaristi" (come tu chiami quelli "a cui piace la guerra") siano gente necessariamente contenta dell'F-35, delle portaerei, delle guerre giuste o preventive, del modo in cui si combattono i conflitti oggi, dell'ossessione religiosa con cui si divide nuovamente a fette questo mondo alla ricerca di nuove crociate, e di tutte le amenità che vedi nel modo e leggi sulla stampa ..... e a loro addebiti.
 
Dividere il mondo in queste due categorie, che a guardarle bene sono quelle di "coloro a cui piace la pace" e "coloro a cui piace la guerra", è secondo me di una banalità allarmante. Essendo figlio di un militare, ben saprai che nessuno teme ed odia la guerra più di chi la deve combattere, e l'aver scelto di vestire un'uniforme non significa essere necessariamente dei "militaristi", o degli "amanti della guerra".

A tutti piacerebbe la pace universale e il bene cosmico. Ma non è di questo mondo, essendo questo mondo popolato dagli umani, che sono bestie feroci e molto aggressive.

Il fatto che tu non abbia il concetto di "Patria" è figlio dei tuoi/nostri tempi. Ti/Ci hanno insegnato di fatto che la Patria è potenza, è conquista, è violenza, è male, è fascismo, ed è quindi assolutamente normale che tu sia cresciuto considerando il concetto di Patria come astratto e inesistente. E probabilmente anche negativo. Se avessi avuto buoni maestri, a spiegarti che la Patria è l'insieme del patrimonio storico, culturale, emotivo, geografico, naturale e chi più ne ha più ne metta, di tutti coloro che sono vissuti all'interno di questi confini geografici, con le loro storie, le loro diverse lingue, religioni, nazionalità e tradizioni, della Patria ne avresti senza dubbio un'altra idea.
Purtroppo, il concetto di Patria è stato oggetto di uno scippo ideologico tra fascismo prima e comunismo poi, distruggendone il significato positivo e tutt'altro che competitivo con il resto delle Patrie.
Che tu a trent'anni, però, debba continuare a farti un'idea sulla base di quello che ti ha detto un analfabeta ideologizzato di professore oltre vent'anni fa, è a mio modo di vedere assai grave.

Concludendo, quindi, non credere che i "militaristi" (come tu chiami quelli "a cui piace la guerra") siano gente necessariamente contenta dell'F-35, delle portaerei, delle guerre giuste o preventive, del modo in cui si combattono i conflitti oggi, dell'ossessione religiosa con cui si divide nuovamente a fette questo mondo alla ricerca di nuove crociate, e di tutte le amenità che vedi nel modo e leggi sulla stampa ..... e a loro addebiti.

Bellissimo commento!
 
Dividere il mondo in queste due categorie, che a guardarle bene sono quelle di "coloro a cui piace la pace" e "coloro a cui piace la guerra", è secondo me di una banalità allarmante. Essendo figlio di un militare, ben saprai che nessuno teme ed odia la guerra più di chi la deve combattere, e l'aver scelto di vestire un'uniforme non significa essere necessariamente dei "militaristi", o degli "amanti della guerra".

A tutti piacerebbe la pace universale e il bene cosmico. Ma non è di questo mondo, essendo questo mondo popolato dagli umani, che sono bestie feroci e molto aggressive.

Il fatto che tu non abbia il concetto di "Patria" è figlio dei tuoi/nostri tempi. Ti/Ci hanno insegnato di fatto che la Patria è potenza, è conquista, è violenza, è male, è fascismo, ed è quindi assolutamente normale che tu sia cresciuto considerando il concetto di Patria come astratto e inesistente. E probabilmente anche negativo. Se avessi avuto buoni maestri, a spiegarti che la Patria è l'insieme del patrimonio storico, culturale, emotivo, geografico, naturale e chi più ne ha più ne metta, di tutti coloro che sono vissuti all'interno di questi confini geografici, con le loro storie, le loro diverse lingue, religioni, nazionalità e tradizioni, della Patria ne avresti senza dubbio un'altra idea.
Purtroppo, il concetto di Patria è stato oggetto di uno scippo ideologico tra fascismo prima e comunismo poi, distruggendone il significato positivo e tutt'altro che competitivo con il resto delle Patrie.
Che tu a trent'anni, però, debba continuare a farti un'idea sulla base di quello che ti ha detto un analfabeta ideologizzato di professore oltre vent'anni fa, è a mio modo di vedere assai grave.

Concludendo, quindi, non credere che i "militaristi" (come tu chiami quelli "a cui piace la guerra") siano gente necessariamente contenta dell'F-35, delle portaerei, delle guerre giuste o preventive, del modo in cui si combattono i conflitti oggi, dell'ossessione religiosa con cui si divide nuovamente a fette questo mondo alla ricerca di nuove crociate, e di tutte le amenità che vedi nel modo e leggi sulla stampa ..... e a loro addebiti.

Nicola, con questo commento ti sei superato... Da incidere sul marmo!
 
Dividere il mondo in queste due categorie, che a guardarle bene sono quelle di "coloro a cui piace la pace" e "coloro a cui piace la guerra", è secondo me di una banalità allarmante. Essendo figlio di un militare, ben saprai che nessuno teme ed odia la guerra più di chi la deve combattere, e l'aver scelto di vestire un'uniforme non significa essere necessariamente dei "militaristi", o degli "amanti della guerra".

A tutti piacerebbe la pace universale e il bene cosmico. Ma non è di questo mondo, essendo questo mondo popolato dagli umani, che sono bestie feroci e molto aggressive.

Il fatto che tu non abbia il concetto di "Patria" è figlio dei tuoi/nostri tempi. Ti/Ci hanno insegnato di fatto che la Patria è potenza, è conquista, è violenza, è male, è fascismo, ed è quindi assolutamente normale che tu sia cresciuto considerando il concetto di Patria come astratto e inesistente. E probabilmente anche negativo. Se avessi avuto buoni maestri, a spiegarti che la Patria è l'insieme del patrimonio storico, culturale, emotivo, geografico, naturale e chi più ne ha più ne metta, di tutti coloro che sono vissuti all'interno di questi confini geografici, con le loro storie, le loro diverse lingue, religioni, nazionalità e tradizioni, della Patria ne avresti senza dubbio un'altra idea.
Purtroppo, il concetto di Patria è stato oggetto di uno scippo ideologico tra fascismo prima e comunismo poi, distruggendone il significato positivo e tutt'altro che competitivo con il resto delle Patrie.
Che tu a trent'anni, però, debba continuare a farti un'idea sulla base di quello che ti ha detto un analfabeta ideologizzato di professore oltre vent'anni fa, è a mio modo di vedere assai grave.

Concludendo, quindi, non credere che i "militaristi" (come tu chiami quelli "a cui piace la guerra") siano gente necessariamente contenta dell'F-35, delle portaerei, delle guerre giuste o preventive, del modo in cui si combattono i conflitti oggi, dell'ossessione religiosa con cui si divide nuovamente a fette questo mondo alla ricerca di nuove crociate, e di tutte le amenità che vedi nel modo e leggi sulla stampa ..... e a loro addebiti.

In piedi ad applaudire dalle 14,47, la gente mi guarda strano... ;)
 
Aggiungo solamente che in molte altre Nazioni,vicine o meno alla nostra,il concetto di "patria" e' molto sentito e i rispettivi apparati militari vengono tenuti in grande considerazione dalla gente comune,e con orgoglio. Cio' non vuol dire che siano popoli particolarmente guerrafondai o militaristi,ma semplicemente che vedono nel loro apparato difensivo qualcosa di utile,che possa, un domani che ci si augura non arrivi mai, difendere il paese.Questi stessi paesi ,naturalmente,non lesinano le risorse necessarie per il mantenimento di quanto ritenuto necessario,e non fanno polemiche inutili e sterili quando purtroppo accade un incidente...
 
Dividere il mondo in queste due categorie, che a guardarle bene sono quelle di "coloro a cui piace la pace" e "coloro a cui piace la guerra", è secondo me di una banalità allarmante. Essendo figlio di un militare, ben saprai che nessuno teme ed odia la guerra più di chi la deve combattere, e l'aver scelto di vestire un'uniforme non significa essere necessariamente dei "militaristi", o degli "amanti della guerra".

A tutti piacerebbe la pace universale e il bene cosmico. Ma non è di questo mondo, essendo questo mondo popolato dagli umani, che sono bestie feroci e molto aggressive.

Il fatto che tu non abbia il concetto di "Patria" è figlio dei tuoi/nostri tempi. Ti/Ci hanno insegnato di fatto che la Patria è potenza, è conquista, è violenza, è male, è fascismo, ed è quindi assolutamente normale che tu sia cresciuto considerando il concetto di Patria come astratto e inesistente. E probabilmente anche negativo. Se avessi avuto buoni maestri, a spiegarti che la Patria è l'insieme del patrimonio storico, culturale, emotivo, geografico, naturale e chi più ne ha più ne metta, di tutti coloro che sono vissuti all'interno di questi confini geografici, con le loro storie, le loro diverse lingue, religioni, nazionalità e tradizioni, della Patria ne avresti senza dubbio un'altra idea.
Purtroppo, il concetto di Patria è stato oggetto di uno scippo ideologico tra fascismo prima e comunismo poi, distruggendone il significato positivo e tutt'altro che competitivo con il resto delle Patrie.
Che tu a trent'anni, però, debba continuare a farti un'idea sulla base di quello che ti ha detto un analfabeta ideologizzato di professore oltre vent'anni fa, è a mio modo di vedere assai grave.

Concludendo, quindi, non credere che i "militaristi" (come tu chiami quelli "a cui piace la guerra") siano gente necessariamente contenta dell'F-35, delle portaerei, delle guerre giuste o preventive, del modo in cui si combattono i conflitti oggi, dell'ossessione religiosa con cui si divide nuovamente a fette questo mondo alla ricerca di nuove crociate, e di tutte le amenità che vedi nel modo e leggi sulla stampa ..... e a loro addebiti.

Applausi!
 
Dividere il mondo in queste due categorie, che a guardarle bene sono quelle di "coloro a cui piace la pace" e "coloro a cui piace la guerra", è secondo me di una banalità allarmante. Essendo figlio di un militare, ben saprai che nessuno teme ed odia la guerra più di chi la deve combattere, e l'aver scelto di vestire un'uniforme non significa essere necessariamente dei "militaristi", o degli "amanti della guerra".

A tutti piacerebbe la pace universale e il bene cosmico. Ma non è di questo mondo, essendo questo mondo popolato dagli umani, che sono bestie feroci e molto aggressive.

Il fatto che tu non abbia il concetto di "Patria" è figlio dei tuoi/nostri tempi. Ti/Ci hanno insegnato di fatto che la Patria è potenza, è conquista, è violenza, è male, è fascismo, ed è quindi assolutamente normale che tu sia cresciuto considerando il concetto di Patria come astratto e inesistente. E probabilmente anche negativo. Se avessi avuto buoni maestri, a spiegarti che la Patria è l'insieme del patrimonio storico, culturale, emotivo, geografico, naturale e chi più ne ha più ne metta, di tutti coloro che sono vissuti all'interno di questi confini geografici, con le loro storie, le loro diverse lingue, religioni, nazionalità e tradizioni, della Patria ne avresti senza dubbio un'altra idea.
Purtroppo, il concetto di Patria è stato oggetto di uno scippo ideologico tra fascismo prima e comunismo poi, distruggendone il significato positivo e tutt'altro che competitivo con il resto delle Patrie.
Che tu a trent'anni, però, debba continuare a farti un'idea sulla base di quello che ti ha detto un analfabeta ideologizzato di professore oltre vent'anni fa, è a mio modo di vedere assai grave.

Concludendo, quindi, non credere che i "militaristi" (come tu chiami quelli "a cui piace la guerra") siano gente necessariamente contenta dell'F-35, delle portaerei, delle guerre giuste o preventive, del modo in cui si combattono i conflitti oggi, dell'ossessione religiosa con cui si divide nuovamente a fette questo mondo alla ricerca di nuove crociate, e di tutte le amenità che vedi nel modo e leggi sulla stampa ..... e a loro addebiti.

Standing ovation.
Post da incorniciare...

Aggiungo solamente che in molte altre Nazioni,vicine o meno alla nostra,il concetto di "patria" e' molto sentito e i rispettivi apparati militari vengono tenuti in grande considerazione dalla gente comune,e con orgoglio. Cio' non vuol dire che siano popoli particolarmente guerrafondai o militaristi,ma semplicemente che vedono nel loro apparato difensivo qualcosa di utile,che possa, un domani che ci si augura non arrivi mai, difendere il paese.Questi stessi paesi ,naturalmente,non lesinano le risorse necessarie per il mantenimento di quanto ritenuto necessario,e non fanno polemiche inutili e sterili quando purtroppo accade un incidente...

...insieme a quest'aggiunta.
 
Dividere il mondo in queste due categorie, che a guardarle bene sono quelle di "coloro a cui piace la pace" e "coloro a cui piace la guerra", è secondo me di una banalità allarmante. Essendo figlio di un militare, ben saprai che nessuno teme ed odia la guerra più di chi la deve combattere, e l'aver scelto di vestire un'uniforme non significa essere necessariamente dei "militaristi", o degli "amanti della guerra".

A tutti piacerebbe la pace universale e il bene cosmico. Ma non è di questo mondo, essendo questo mondo popolato dagli umani, che sono bestie feroci e molto aggressive.

Il fatto che tu non abbia il concetto di "Patria" è figlio dei tuoi/nostri tempi. Ti/Ci hanno insegnato di fatto che la Patria è potenza, è conquista, è violenza, è male, è fascismo, ed è quindi assolutamente normale che tu sia cresciuto considerando il concetto di Patria come astratto e inesistente. E probabilmente anche negativo. Se avessi avuto buoni maestri, a spiegarti che la Patria è l'insieme del patrimonio storico, culturale, emotivo, geografico, naturale e chi più ne ha più ne metta, di tutti coloro che sono vissuti all'interno di questi confini geografici, con le loro storie, le loro diverse lingue, religioni, nazionalità e tradizioni, della Patria ne avresti senza dubbio un'altra idea.
Purtroppo, il concetto di Patria è stato oggetto di uno scippo ideologico tra fascismo prima e comunismo poi, distruggendone il significato positivo e tutt'altro che competitivo con il resto delle Patrie.
Che tu a trent'anni, però, debba continuare a farti un'idea sulla base di quello che ti ha detto un analfabeta ideologizzato di professore oltre vent'anni fa, è a mio modo di vedere assai grave.

Concludendo, quindi, non credere che i "militaristi" (come tu chiami quelli "a cui piace la guerra") siano gente necessariamente contenta dell'F-35, delle portaerei, delle guerre giuste o preventive, del modo in cui si combattono i conflitti oggi, dell'ossessione religiosa con cui si divide nuovamente a fette questo mondo alla ricerca di nuove crociate, e di tutte le amenità che vedi nel modo e leggi sulla stampa ..... e a loro addebiti.

Un abbraccio ed una stretta di mano. Grande risposta