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Coronavirus, Slovenia dichiara finita l’emergenza. Primo stato nella Ue

Dal 31 maggio riaprono i confini per i cittadini comunitari provenienti dagli Stati confinanti. Il lockdown era scattato il 14 marzo scorso e aveva provocato 1.400 contagi.

La Slovenia è il primo paese della ue a dichiarare ufficialmente finita l’epidemia di coronavirus. Alla mezzanotte di ieri sono state ritirate quasi tutte le misure di contenimento e sono stati riaperti tutti i confini con gli altri paesi comunitari. «L’emergenza sanitaria è sotto controllo e non sono più necessarie misure straordinarie» ha fatto sapere il governo di Lubiana. Nel paese della ex Jugoslavia il lockdown era scattato il 14 marzo scorso: da allora si sono contati 1.464 casi di Covid-19, solo 35 dei quali nelle ultime due settimane; i morti sono stati 103 su una popoilazione di circa 2 milioni di abitanti. L’indice di contagiosità, secondo il ministero della salute è attualmente al di sotto di 1. Il ministro della sanità Janes Jansa ha comunque avvertito che in caso di un risveglio dei contagi tutte le norme di contenimento verranno ripristinate.

La Slovenia ha come primo effetto consentito l’ingresso via terra nel paese di tutti i cittadini comunitari a partire dal 31 maggio:il discorso vale per Italia, Austria Croazia e Ungheria, i paesi comunitari che confinato con il piccolo stato balcanico solo quelli di provenienza extra ue dovranno osservare un periodo di quarantena. Nonostante la fine dello stato di emergenza restano in vigore norme precauzionali come il divieto di assembramenti o il distanziamento sociale. Tra i segnali del ritorno alla normalità anche la riapertura degli hotel e la ripresa delle competizioni sportive. Corriere.it
 
Coronavirus, Slovenia dichiara finita l’emergenza. Primo stato nella Ue

Dal 31 maggio riaprono i confini per i cittadini comunitari provenienti dagli Stati confinanti. Il lockdown era scattato il 14 marzo scorso e aveva provocato 1.400 contagi.

La Slovenia è il primo paese della ue a dichiarare ufficialmente finita l’epidemia di coronavirus. Alla mezzanotte di ieri sono state ritirate quasi tutte le misure di contenimento e sono stati riaperti tutti i confini con gli altri paesi comunitari. «L’emergenza sanitaria è sotto controllo e non sono più necessarie misure straordinarie» ha fatto sapere il governo di Lubiana. Nel paese della ex Jugoslavia il lockdown era scattato il 14 marzo scorso: da allora si sono contati 1.464 casi di Covid-19, solo 35 dei quali nelle ultime due settimane; i morti sono stati 103 su una popoilazione di circa 2 milioni di abitanti. L’indice di contagiosità, secondo il ministero della salute è attualmente al di sotto di 1. Il ministro della sanità Janes Jansa ha comunque avvertito che in caso di un risveglio dei contagi tutte le norme di contenimento verranno ripristinate.

La Slovenia ha come primo effetto consentito l’ingresso via terra nel paese di tutti i cittadini comunitari a partire dal 31 maggio:il discorso vale per Italia, Austria Croazia e Ungheria, i paesi comunitari che confinato con il piccolo stato balcanico solo quelli di provenienza extra ue dovranno osservare un periodo di quarantena. Nonostante la fine dello stato di emergenza restano in vigore norme precauzionali come il divieto di assembramenti o il distanziamento sociale. Tra i segnali del ritorno alla normalità anche la riapertura degli hotel e la ripresa delle competizioni sportive. Corriere.it

Dall’interno della Slovenia posso dire che non è tutto oro quello che luccica. È vero che il contagio è sempre stato sotto controllo qui e i numeri non hanno nulla a che vedere con quelli italiani MA, fine epidemia=fine anche degli aiuti economici. Capito il trucco?
 
Dal 3 giugno l'Italia riapre le frontiere. Sì agli arrivi dalla Ue senza quarantena
Con il provvedimento il governo mira a far riprendere il flusso turistico in vista dell’estate

L’Italia si prepara a riaprire le frontiere con il resto d’Europa. Nel decreto e nel successivo Dpcm che saranno varati nelle prossime ore dal governo, è prevista la possibilità dal 3 giugno di entrare in Italia dai Paesi dell’Unione europea, dell’area Schengen compresi Svizzera e Monaco. Per chi varcherà i confini non sarà più prevista la quarantena obbligatoria con isolamento di 14 giorni. Una misura che mira a far riprendere il flusso turistico in vista dell’estate preparata dai ministri Vincenzo Amendola, Dario Franceschini e Luigi Di Maio.

D’altra parte la stessa Commissione europea sta coordinando la riapertura dei confini di tutti i partner dell’Unione. Sarà l’Ecdc, l’Agenzia Ue per le malattie, a mappare il territorio europeo e a bloccare il flusso di viaggiatori tra aree con una alta densità del contagio. Si aspetta che anche gli altri partner europei il 3 giugno aprano le frontiere in conseguenza delle raccomandazioni di Bruxelles. Restano invece chiuse almeno fino al 15 giugno tutte le frontiere europee esterne, ovvero con il resto del mondo. A metà del prossimo mese la Commissione europea deciderà se levare il blocco o se prolungarlo.

Repubblica.it
 
Dal 3 giugno l'Italia riapre le frontiere. Sì agli arrivi dalla Ue senza quarantena
Con il provvedimento il governo mira a far riprendere il flusso turistico in vista dell’estate

L’Italia si prepara a riaprire le frontiere con il resto d’Europa. Nel decreto e nel successivo Dpcm che saranno varati nelle prossime ore dal governo, è prevista la possibilità dal 3 giugno di entrare in Italia dai Paesi dell’Unione europea, dell’area Schengen compresi Svizzera e Monaco. Per chi varcherà i confini non sarà più prevista la quarantena obbligatoria con isolamento di 14 giorni. Una misura che mira a far riprendere il flusso turistico in vista dell’estate preparata dai ministri Vincenzo Amendola, Dario Franceschini e Luigi Di Maio.

D’altra parte la stessa Commissione europea sta coordinando la riapertura dei confini di tutti i partner dell’Unione. Sarà l’Ecdc, l’Agenzia Ue per le malattie, a mappare il territorio europeo e a bloccare il flusso di viaggiatori tra aree con una alta densità del contagio. Si aspetta che anche gli altri partner europei il 3 giugno aprano le frontiere in conseguenza delle raccomandazioni di Bruxelles. Restano invece chiuse almeno fino al 15 giugno tutte le frontiere europee esterne, ovvero con il resto del mondo. A metà del prossimo mese la Commissione europea deciderà se levare il blocco o se prolungarlo.

Repubblica.it
Il comunicato del Consolato Italiano di Londra di Venerdi' scorso sostiene che anche gli arrivi dal Regno Unito non saranno soggetti a quarantena.
 
Appunto, come dicevo poco fa nell'altro topic... Ryanair ha dichiarato che ripartirà il 1 luglio, ma secondo te c'è la possibilità che riapra dal 3 giugno alcuni voli nazionali, SE questo decreto dovesse essere confermato?

Per ora si vocifera una ripartenza dal 20 giugno.
 
Ma Ryan ed Easy Jet saranno soggette secondo Voi , se effettuano tratte Nazionali, ad osservare il medesimo distanziamento imposto ad Alitalia ?
Per BA oggi il Ministero degli Esteri Inglese ( corsera) dichiara l'obbligatorietà della quarantene per chi arriva in UK = come sarà possibile conciliare con l'apertura verso l'Italia ?
 
Per BA oggi il Ministero degli Esteri Inglese ( corsera) dichiara l'obbligatorietà della quarantene per chi arriva in UK = come sarà possibile conciliare con l'apertura verso l'Italia ?
Il ministro dei Trasporti britannico oggi ha dichiarato che apriranno dei 'ponti aerei' speciali verso destinazioni che saranno esenti da quarantene.
 
Air Dolomiti riparte dall’Italia: da giugno vola da Firenze per Catania, Palermo e Cagliari
La Compagnia ricomincia a volare puntando su collegamenti domestici e flessibilità
Air Dolomiti, Compagnia aerea italiana del Gruppo Lufthansa, riparte dall’Italia e annuncia la ripresa dei voli con i collegamenti dall’aeroporto di Firenze verso Catania, Palermo e Cagliari.
Dopo un lungo lockdown i cittadini potranno così ritornare a volare liberamente raggiungendo le isole maggiori.
A partire dal 5 giugno dallo scalo fiorentino la Compagnia proporrà quattro frequenze settimanali per Sicilia e Sardegna. I voli saranno operati il lunedì, giovedì, venerdì e domenica con partenza da Firenze alle ore 11:55 per Palermo e alle ore 16:10 per Catania.
I collegamenti per Cagliari saranno invece operativi dal 19 giugno alle ore 12:05, sempre quattro volte la settimana il lunedì, giovedì, venerdì e domenica.
Per tutti i voli la Compagnia propone una tariffa a partire da 99 € one way (da 178 € andata e ritorno) tasse e supplementi inclusi. In fase di prenotazione sarà possibile bloccare la tariffa (opzione valida solo tramite sito internet www.airdolomiti.it) ed effettuare il pagamento in un momento successivo alla prenotazione, entro i sette giorni dalla data di partenza del volo.
Oltre a questo, se il passeggero non desiderasse più volare o volesse modificare la data di partenza, potrà scegliere di cancellare gratuitamente la prenotazione, ricevendo il rimborso dell’intero costo del biglietto o provvedere al rebooking senza supplementi; anche queste modifiche dovranno essere richieste entro sette giorni dalla data di partenza del volo.
Tali agevolazioni permetteranno ai passeggeri di organizzare il proprio viaggio con il massimo della flessibilità.
“Siamo lieti di annunciare la ripresa delle operazioni e ancora più di poter offrire voli che mettano in collegamento il nostro Paese. Air Dolomiti è una realtà molto dinamica e questo, unitamente all’eccellente collaborazione con gli aeroporti toscani, ci permette di essere estremamente flessibili: Firenze rappresenta uno degli scali strategici per noi, qui serviamo gli hub di Monaco e Francoforte ed è qui che abbiamo deciso di investire con il nostro nuovo centro di manutenzione. La possibilità di poter operare con gli Embraer 195 e la capacità dell’aeroporto di adeguarsi in tempi rapidi alle nuove disposizioni ha accelerato le operazioni di ripartenza.” Afferma Joerg Eberhart, Presidente & CEO di Air Dolomiti.
La Compagnia nei mesi scorsi si è attivata per rimpatriare i connazionali dall’estero ed ha garantito un ponte con la Germania grazie al collegamento sull’hub di Francoforte da Milano Malpensa.
Tutte le informazioni e aggiornamenti sono disponibili sul sito www.airdolomiti.it e sulle pagine social della Compagnia.
#BackInTheSkyTogether

 
Amici dello Scalo mi dicono che il primo volo EK di domani sembra abbia una quindicina di pax in arrivo prenotati e circa 5 in partenza ( ripeto da prendere con grande cautela). Se così fosse l'azione di EK mi sembra un pò azzardata. Speriamo che nei voli successivi si riprenda.
 
ho un volo GVA-AMS per Sabato 23 Maggio con KLM... in teoria dovrebbe rimanere confermato dato che è un volo giornaliero e sto verificando giorno per giorno che parta... quello che mi preoccupa è il mio (finalmente) ritorno a casa previsto il 7 Giugno sempre con KLM da AMS a VCE...
Non idea di cosa fare se rimango bloccato ad Amsterdam, vorrei poter essere a casa entro e non oltre il 7 Giugno... in teoria con i confini aperti a partire dal 3 non credo che me lo cancellino, giusto? ho chiamato sia la KLM che l'aeroporto di Amsterdam, ovviamente non mi hanno potuto dare informazioni certe ma erano abbastanza positivi a riguardo... sono preoccupato, voi cosa ne pensate?
 
Amici dello Scalo mi dicono che il primo volo EK di domani sembra abbia una quindicina di pax in arrivo prenotati e circa 5 in partenza ( ripeto da prendere con grande cautela). Se così fosse l'azione di EK mi sembra un pò azzardata. Speriamo che nei voli successivi si riprenda.

in questo periodo la profittabilità dei voli si basa sul cargo, i pax sono un di più
 
Per far ripartire il turismo la Cambogia ha rimosso il divieto d'ingresso a sei nazionalita', inclusa l'Italia.
Sara' permesso entrare nel paese con un certificato medico che attesta la negativita' al Covid-19.


Cambodia lifts entry ban on six nationalities as Covid-19 ebbs

Cambodia has removed its ban on visitors from France, Germany, Iran, Italy, Spain and the United States, which was first imposed in mid-March amidst the Covid-19 pandemic.
The Agence Kampuchea Presse (AKP) national news agency reported on 20 May that visitors from these countries are now allowed to enter the country, but with conditions.
The AKP report adds that all passengers entering Cambodia will be required to have a health certificate, which certifies that the passenger has been tested negative for Covid-19. A health risk assessment will also be made to anyone entering the country. In addition, foreign nationals must provide proof of insurance coverage during their intended stay in Cambodia with a minimum medical coverage of not less than $50,000.
Cirium schedules data show that in May 2020, just over 26,000 seats are being offered by 15 carriers on flights departing out of Cambodia for the month. This is a far cry from the 648,700 seats that were offered by 44 carriers in May 2019.
The data also indicate that Cambodia Angkor Air is offering nearly 10,000 seats in May 2020, the highest of all 15 carriers. Asiana Airlines is the largest foreign operator into the country for the month, where it is offering 2,500 seats.
Emirates and Qatar Airways are the only non-Asian carriers to fly into Cambodia.
Meanwhile, a search on Phnom Penh airport’s website shows that there are four flights scheduled to operate on 21 May. Two of these are bound for China, while the remaining two are to the domestic destinations of Siem Reap and Sihanoukville.
Cirium data show that Cambodia has six local airlines: Bassaka Air, Cambodia Airways, Cambodia Angkor Air, JC International Airlines, Lanmei Airlines, and Sky Angkor Airlines.
Cambodia, with a population of around 16.2 million, has 122 confirmed coronavirus cases and zero deaths, as at 21 May, according to data compiled by Johns Hopkins University.
Cirium
 
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