Misure anticovid per spostamenti all'estero


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Domanda forse OT nel caso nessun problema se viene cancellata:

È capitato a qualcuno con green pass italiano e residenza in Italia di “positivizzarsi” in viaggio di lavoro all’estero, fare quarantena e successivamente con tampone negativo rientrare in Italia? Come avete gestito la cosa con la vostra ASL di riferimento?
Grazie.
 
Domanda forse OT nel caso nessun problema se viene cancellata:

È capitato a qualcuno con green pass italiano e residenza in Italia di “positivizzarsi” in viaggio di lavoro all’estero, fare quarantena e successivamente con tampone negativo rientrare in Italia? Come avete gestito la cosa con la vostra ASL di riferimento?
Grazie.
Mi sa che i diversi sistemi informatici non si parlano. Un tampone positivo all'estero non influisce sul GP nazionale.
 
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Cambiano regole Ue sui viaggi, spariranno mappe contagio

L’Ue prepara un nuovo modello di gestione della pandemia per i viaggi eliminando l’approccio delle «area geografica di provenienza dei viaggiatori», superando cioè il sistema delle mappe di contagio che resteranno «solo a livello informativo». Lo prevede il testo della raccomandazione concordato dagli ambasciatori Ue e anticipato da El Pais in vista del consiglio affari generali di martedì. Le restrizioni non saranno più legate all’aerea di arrivo ma alla situazione del viaggiatore: vaccinazione, guarigione o test (sempre 72 ore per i molecolari, 24 e non più 48 per gli antigenici). Confermata la validità dei Green Pass a 9 mesi. Corriere.it
 

Sarebbe la prima buona notizia di questo 2022.
Io come operatore Hospitality su Bergamo non ho visto un calo rispetto ai gennaio "normali" con un buon flusso di stranieri e di persone che gravitano su Orio tuttavia amici che lavorano a BGY mi dicono di un aeroporto bello provato.

Sinceramente vorrei vedere i dati mensili per capire dove sta la verità, perchè io vedo aerei volare e clienti che vanno e vengono per l'aeroporto. Certo, molti di meno dell'estate o dell'autunno ma quella è stata sempre un po' la caratteristica del gennaio a Bergamo.
 
Sinceramente vorrei vedere i dati mensili per capire dove sta la verità, perchè io vedo aerei volare e clienti che vanno e vengono per l'aeroporto. Certo, molti di meno dell'estate o dell'autunno ma quella è stata sempre un po' la caratteristica del gennaio a Bergamo.

L'altro ieri abbiamo avuto un a/c change con una crew di Bergamo, su un BGY-SUF avevano solamente 50 pax. Noi da Bologna ben 90. Per una compagnia che di solito sui voli nazionali non fa mai meno di 170 pax è un bel colpo.
 
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Le frontiere
Con i governatori il ministro della Salute Roberto Speranza affronterà il problema legato all’obbligo di tampone per chi arriva dall’estero.I presidenti di Regione chiedono di eliminarlo «perché crea ostacoli all’arrivo dei turisti», ma il ministro appare cauto. Molti Paesi europei hanno infatti allentano le restrizioni, rimane il timore che gli arrivi senza un controllo stretto possano far risalire la curva epidemiologica. Per questo non è escluso che venga stilata una nuova lista di Stati a rischio per cui è necessario effettuare il tampone, lasciando per gli altri soltanto l’obbligo di presentarsi con il green pass. Anche tenendo contro che nel resto d’Europa la maggior parte dei Paesi ha lasciato la validità della certificazione verde a nove mesi.

Tratto da:
 
Speranza è Ministro della Salute, e la responsabilità è sua.

La responsabilità sulle regole di ingresso/uscita in Italia deve tornare, come era sempre stato, in capo al ministero degli Esteri, che ha ambasciatori in ogni paese del mondo e conosce la situazione aggiornata non solo per il Covid ma anche per tutti gli altri potenziali rischi.
 
  • Gb, stop a tamponi per viaggiatori vaccinati che entrano in Inghilterra
    L’obbligo di test Covid per i viaggiatori completamente vaccinati che fanno ingresso in Inghilterra sarà revocato. Lo ha confermato il premier Boris Johnson, secondo quanto riporta l’emittente Sky News. La decisione giunge dopo che i dirigenti delle principali compagnie aeree in Gran Bretagna avevano chiesto la cancellazione della misura, sostenendo che la variante Omicron è ormai meno pervasiva e che le attuali misure hanno un effetto limitato rispetto alla diffusione di Covid-19.
  • IlSole24ore
 
  • Gb, stop a tamponi per viaggiatori vaccinati che entrano in Inghilterra
    L’obbligo di test Covid per i viaggiatori completamente vaccinati che fanno ingresso in Inghilterra sarà revocato. Lo ha confermato il premier Boris Johnson, secondo quanto riporta l’emittente Sky News. La decisione giunge dopo che i dirigenti delle principali compagnie aeree in Gran Bretagna avevano chiesto la cancellazione della misura, sostenendo che la variante Omicron è ormai meno pervasiva e che le attuali misure hanno un effetto limitato rispetto alla diffusione di Covid-19.
  • IlSole24ore

Non è una novità, il tampone pre partenza era già stato abolito. Non si capisce se si riferisce al tampone del giorno due
 
Ottima notizia quindi dall 11 febbraio si può entrare in Uk senza nessun test. Resta quello per il ritorno in Italia che speriamo venga abolito tra pochi giorni
 
Covid, scalo all’estero e low cost: così i «no vax» volano in Italia senza super green pass
di Leonard Berberi25 gen 2022

Decine di no vax italiani ogni giorno volano da una città all’altra dell’Italia senza avere il super green pass, nonostante questo sia obbligatorio sui mezzi di trasporto pubblico, e pagando poche decine di euro. Viaggi tecnicamente legali — anche se più tortuosi — grazie a una «scappatoia» normativa dell’ultima ordinanza che consente gli spostamenti via aria senza il certificato (che si ottiene con il vaccino o con la guarigione dal Covid) nelle tratte internazionali. È sufficiente l’esito negativo del tampone rapido o molecolare. E così in tanti fanno scalo in un Paese dell’Unione europea prima di raggiungere la destinazione nazionale. È quanto apprende il Corriere della Sera da diverse fonti aeroportuali italiane e da personale delle compagnie aeree che segnalano un aumento del trend negli ultimi giorni.

Le nuove regole
Com’è noto dal 10 gennaio per imbarcarsi in aereo è obbligatorio il super green pass (per gli over 12). Questo però vale per le rotte nazionali. Per quelle internazionali — chiarisce una circolare del ministero della Salute — il viaggiatore deve seguire le regole del Paese di destinazione e in ogni caso in Europa è sufficiente anche un tampone negativo (rapido o molecolare) che fa ottenere il green pass comunitario. Quindi nei collegamenti da e per l’Italia — per esempio con un Paese Ue — basta l’esito negativo di un test Covid. Il no vax che arriva in Italia dai Paesi dell’elenco C (di fatto quelli dell’Ue) con un tampone negativo dovrà sottoporsi all’isolamento fiduciario di 5 giorni. Al termine del quale dovrà fare un altro tampone. Ma, come racconta più di qualcuno, nessuno controlla e così molti non fanno né la mini-quarantena né il test.

Le rotte
Sono diverse le rotte dei no vax italiani, spiegano le fonti che ricordano come il viaggio sia più tortuoso e richieda più tempo, ma economicamente ha un impatto ridotto o nullo rispetto a un viaggio diretto grazie alla connettività offerta dalle low cost. Per esempio la Milano-Barcellona-Cagliari. Il 6 febbraio bastano 46 euro, extra esclusi, per volare con Ryanair dal terzo aeroporto milanese (Bergamo-Orio al Serio) alla città catalana (12 euro di volo) e poi imbarcarsi su un Vueling con destinazione Cagliari (34 euro). In questo caso è sufficiente lo stesso esito negativo del tampone rapido o molecolare per entrambi i viaggi. Una volta a Cagliari, per legge, il passeggero dovrebbe isolarsi per cinque giorni. Ma, come detto, il sistema dei controlli non è in grado di tracciare tutti.

I costi
Un’altra rotta percorsa dai no vax è quella che dalla Lombardia porta alla Sicilia (e viceversa) via Francia. In questo caso servono 20 euro con easyJet da Milano Linate a Parigi-Charles de Gaulle e poi altri 38 euro volare fino a Catania per un totale di 58 euro. Viene segnalata anche la triangolazione Italia-Ungheria per chi deve muoversi senza super green pass tra Milano la Puglia: il 7 febbraio il primo volo verso Budapest, con Ryanair, costa 5 euro, più altri 3 euro con Wizz Air per Bari. Totale 8 euro, al netto dei costi extra e della spesa per il tampone. Trattandosi di biglietti separati è quasi impossibile notare la triangolazione senza fare una verifica specifica.
lberberi@corriere.it

 
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