Non mi capita spesso di dover andare a Dubai - anzi, praticamente mai. L'unica volta che ho avuto l'occasione di volare Emirates, qualche anno fa, ne ho aprofittato per fare uno stop-over di 8 ore circa, e dare un occhio all'Emiro che, a parer di tutti, doveva essere una figata. Tramortito dai 37 gradi alle 4 del mattino con il 90% di umidità, divenuti 48°C alle 11 (con la stessa umidità!), e dalla gelida aria condizionata degli shopping malls, decisi che non sarebbe valsa la pena di tornare per fare il turista.
Ma, si sà, la ruota della fortuna gira e Mike Buong..., cioè, la mia capa, è in fermento per una riunione da organizzare in fretta e furia, con colleghi in arrivo da (letteralmente) i cinque continenti; non sono sicuro che Dubai fosse la scelta logisticamente migliore, ma è stata quella prescelta, indipercui a Dubai si andrà.
Da Milano a Dubai ci sono tre voli al giorno, uno dei quali prosegue per New York; circa il 75% dei passeggeri che riempie le balene di Emirates prosegue per altre mete, e i voli sono tendenzialmente sempre piuttosto pieni. Viene da sé che volare tra Milano e Dubai non è particolarmente economico, e i circa 700€ per un volo in economy rivaleggiano in costo con voli di lunghezza doppia fatti negli ultimi anni. D'altro canto, partendo da Milano non ci sono molte alternative, né a buon prezzo: andare verso nord per poi scendere a sud è una perdita di tempo, e spesso pure di denaro.
Rassegnato alla triste possibilità di volare con Emirates e non fare tre scali e prendere almeno due compagnie, almeno gioisco per la possibilità di volare nuovamente, dopo un bel po' di anni, sull'Airbus 380, a.k.a. la Balena; ma solo su uno dei due voli, essendo quello di andata operato da un noiosissimo Boeing 777-300ER.
Imbarcarsi alle 9.45 significa svegliarsi presto; arrivo a Malpensa sorridente e festoso come un cobra e, per ingentilire il mio animo, riesco a lasciare la valigia dopo un'estenuante coda al check-in.
Almeno quella per i controlli di sicurezza è scorrevole; prendo tarallucci pugliesi e Ferrero Rocher per i colleghi e mi involo verso il controllo passaporti, dove una fila informe avviluppa l'area, che dribblo agevolmente che neanche Maradona sotto coca, andando verso gli e-gates, dove in tre secondi forse quattro sono già in area extra-UE. Grande invenzione gli e-gates.
Il tempo di sedermi un attimo al bar per fare colazione ed è già ora di imbarcare.
Tratta: Milano-Malpensa (MXP) >>> Dubai-International (DXB)
Volo: EK 102
Aereo: Boeing 777-31H ER
Marche: A6-ENY
Età: 4 anni
Posto: 47A
Sched/Actual: 1025-1920 // 1039-1915
Durata volo: 5h 36'
Ti accorgi che un 773 è davvero lungo quando, oltre a quello che riesci a vedere della fusoliera, manca ancora il pezzo anteriore dove c'è la parte rimanente della scritta Emirates.
Mi siedo comodo al mio posto, uno dei pochi posti da due sedili, in quella che generalmente è la scomoda configurazione 3-4-3 ormai è stata ampiamente sdoganata da quasi tutti i vettori del globo, e do un occhio al nostro vicino di stand.
Mi ricordo quando Saudia veniva a Milano con gli Md-90, chissà che figata doveva essere quel volo, specie in fila 35. Mi dicono che sul catalogo duty-free c'era una intera pagina per gli apparecchi Amplifon.
Mentre, nel satellite a fianco al nostro, una doppietta 'muricana va a New York.
Le sempre gentilissime assistenti di volo passano per la cabina a sistemare i bagagli e, quando siamo pronti per il push back, distribuiscono i menu.
Sul sedile si trovano già cuscino, cuffie e coperta.
Cuffie che, una volta aperte, sono così, dallo stile un po' retro, ma di qualità migliore di molte alte distribuite in economy da altri vettori.
Facciamo push-back, e un 767 di Air Canada si palesa.
Due 330 in un colpo solo: il pozzo senza fondo della Magliana contro i pozzi di petrolio del Qatar...
... che, a proposito, oggi sono venuti a fare un salto con "solo" un G650.
Tra i visitatori interessanti di oggi, si aggiunge questo Md-82, ex Alitalia peraltro, di soli 28 anni e fischia.
Subito dopo il decollo, una vista che non stanca mai.
In basso a sinistra, mollemente adagiata sul lago omonimo, Como:
Si chiude in bellezza col lago di Garda.
La tasca della letteratura è ben corposa: magazine, catalogo duty-free, guida al sistema di intrattenimento, safety card, sacchettino per il vomito.
A proposito di sistema di intrattenimento: se non trovate qui qualcosa per voi, non è il sistema, siete voi. Centinaia di film, sit-com, cartoni, decine e decine di CD musicali e non so cos'altro. Per sei ore dovrebbero bastarvi.
Se poi siete dei rompiballe e avete bisogno solo di un po' di corrente per i vostri avidissimi tabled e smartphone, avete la scelta di una USB o di una presa standard 110/230v che accetta le più diffuse spine. Infine, il telecomando touch per comandare il tutto, anche se il monitor è già di per sé un touch screen.
Sì ma a noi non frega nulla del televisorino, abbiamo fame! E un attimo. Intervallo, prima: la cacofonica Krk (molto più melodiosamente nota, in italiano, come Veglia), l'isola che non è più la più grande dell'Adriatico - a quanto pare, Cherso è più grande di quasi mezzo chilometro quadrato. Rimane comunque quella coi nomi (italiani) più belli: Verbenico, Veglia, Bescanuova, e l'inarrivabile Castelmuschio.
Arriva qui, più o meno, il rancio: prendo il manzo, buono; l'antipasto sembrava più pastina che orzo. Deludente il dessert, una cosa pannosa troppo dolce.
Giustamente, dopo il pranzo segue la pennichella - fa niente se è un volo che parte alle 10 e arriva alle 19! Le assistenti di volo chiedono di abbassare gli scurini e appare il cielo stellato - ottima tattica per tenere i bambinoni a bordo tranquilli e beati.
Guardo qualcosa sull'IFE e poi completo un po' di lavoro. Lavorare in economy con un laptop da 15" è un po' una tortura, soprattutto se occorre scrivere... ma avere il posto a fianco libero aiuta notevolmente.
Le assistenti di volo passano abbastanza regolarmente, direi una volta all'ora, con acqua/succhi e nel galley posteriore c'è una piccola stazione con snacks. Ne aprofitto per fare un salto in bagno e sgranchirmi le gambe.
Circa un'oretta e mezza prima dell'atterraggio viene distribuito uno snack. Letteralmente - hanno tagliato sul catering...
Mi sono appena svegliato, e sta già tramontando il sole!
L'avvicinamento a Dubai è sopra una distesa di luci; è quasi incredibile quanto siano riusciti ad urbanizzare quello che è, in definitiva, deserto.
Immigrazione velocissima, e ritiro bagagli altrettando veloce. Non si può dire che non siano efficienti a Dubai!
DaV
Ma, si sà, la ruota della fortuna gira e Mike Buong..., cioè, la mia capa, è in fermento per una riunione da organizzare in fretta e furia, con colleghi in arrivo da (letteralmente) i cinque continenti; non sono sicuro che Dubai fosse la scelta logisticamente migliore, ma è stata quella prescelta, indipercui a Dubai si andrà.
Da Milano a Dubai ci sono tre voli al giorno, uno dei quali prosegue per New York; circa il 75% dei passeggeri che riempie le balene di Emirates prosegue per altre mete, e i voli sono tendenzialmente sempre piuttosto pieni. Viene da sé che volare tra Milano e Dubai non è particolarmente economico, e i circa 700€ per un volo in economy rivaleggiano in costo con voli di lunghezza doppia fatti negli ultimi anni. D'altro canto, partendo da Milano non ci sono molte alternative, né a buon prezzo: andare verso nord per poi scendere a sud è una perdita di tempo, e spesso pure di denaro.
Rassegnato alla triste possibilità di volare con Emirates e non fare tre scali e prendere almeno due compagnie, almeno gioisco per la possibilità di volare nuovamente, dopo un bel po' di anni, sull'Airbus 380, a.k.a. la Balena; ma solo su uno dei due voli, essendo quello di andata operato da un noiosissimo Boeing 777-300ER.
Imbarcarsi alle 9.45 significa svegliarsi presto; arrivo a Malpensa sorridente e festoso come un cobra e, per ingentilire il mio animo, riesco a lasciare la valigia dopo un'estenuante coda al check-in.

Almeno quella per i controlli di sicurezza è scorrevole; prendo tarallucci pugliesi e Ferrero Rocher per i colleghi e mi involo verso il controllo passaporti, dove una fila informe avviluppa l'area, che dribblo agevolmente che neanche Maradona sotto coca, andando verso gli e-gates, dove in tre secondi forse quattro sono già in area extra-UE. Grande invenzione gli e-gates.
Il tempo di sedermi un attimo al bar per fare colazione ed è già ora di imbarcare.

Tratta: Milano-Malpensa (MXP) >>> Dubai-International (DXB)
Volo: EK 102
Aereo: Boeing 777-31H ER
Marche: A6-ENY
Età: 4 anni
Posto: 47A
Sched/Actual: 1025-1920 // 1039-1915
Durata volo: 5h 36'
Ti accorgi che un 773 è davvero lungo quando, oltre a quello che riesci a vedere della fusoliera, manca ancora il pezzo anteriore dove c'è la parte rimanente della scritta Emirates.

Mi siedo comodo al mio posto, uno dei pochi posti da due sedili, in quella che generalmente è la scomoda configurazione 3-4-3 ormai è stata ampiamente sdoganata da quasi tutti i vettori del globo, e do un occhio al nostro vicino di stand.

Mi ricordo quando Saudia veniva a Milano con gli Md-90, chissà che figata doveva essere quel volo, specie in fila 35. Mi dicono che sul catalogo duty-free c'era una intera pagina per gli apparecchi Amplifon.

Mentre, nel satellite a fianco al nostro, una doppietta 'muricana va a New York.

Le sempre gentilissime assistenti di volo passano per la cabina a sistemare i bagagli e, quando siamo pronti per il push back, distribuiscono i menu.

Sul sedile si trovano già cuscino, cuffie e coperta.

Cuffie che, una volta aperte, sono così, dallo stile un po' retro, ma di qualità migliore di molte alte distribuite in economy da altri vettori.

Facciamo push-back, e un 767 di Air Canada si palesa.

Due 330 in un colpo solo: il pozzo senza fondo della Magliana contro i pozzi di petrolio del Qatar...

... che, a proposito, oggi sono venuti a fare un salto con "solo" un G650.

Tra i visitatori interessanti di oggi, si aggiunge questo Md-82, ex Alitalia peraltro, di soli 28 anni e fischia.

Subito dopo il decollo, una vista che non stanca mai.

In basso a sinistra, mollemente adagiata sul lago omonimo, Como:

Si chiude in bellezza col lago di Garda.

La tasca della letteratura è ben corposa: magazine, catalogo duty-free, guida al sistema di intrattenimento, safety card, sacchettino per il vomito.

A proposito di sistema di intrattenimento: se non trovate qui qualcosa per voi, non è il sistema, siete voi. Centinaia di film, sit-com, cartoni, decine e decine di CD musicali e non so cos'altro. Per sei ore dovrebbero bastarvi.
Se poi siete dei rompiballe e avete bisogno solo di un po' di corrente per i vostri avidissimi tabled e smartphone, avete la scelta di una USB o di una presa standard 110/230v che accetta le più diffuse spine. Infine, il telecomando touch per comandare il tutto, anche se il monitor è già di per sé un touch screen.

Sì ma a noi non frega nulla del televisorino, abbiamo fame! E un attimo. Intervallo, prima: la cacofonica Krk (molto più melodiosamente nota, in italiano, come Veglia), l'isola che non è più la più grande dell'Adriatico - a quanto pare, Cherso è più grande di quasi mezzo chilometro quadrato. Rimane comunque quella coi nomi (italiani) più belli: Verbenico, Veglia, Bescanuova, e l'inarrivabile Castelmuschio.

Arriva qui, più o meno, il rancio: prendo il manzo, buono; l'antipasto sembrava più pastina che orzo. Deludente il dessert, una cosa pannosa troppo dolce.

Giustamente, dopo il pranzo segue la pennichella - fa niente se è un volo che parte alle 10 e arriva alle 19! Le assistenti di volo chiedono di abbassare gli scurini e appare il cielo stellato - ottima tattica per tenere i bambinoni a bordo tranquilli e beati.

Guardo qualcosa sull'IFE e poi completo un po' di lavoro. Lavorare in economy con un laptop da 15" è un po' una tortura, soprattutto se occorre scrivere... ma avere il posto a fianco libero aiuta notevolmente.
Le assistenti di volo passano abbastanza regolarmente, direi una volta all'ora, con acqua/succhi e nel galley posteriore c'è una piccola stazione con snacks. Ne aprofitto per fare un salto in bagno e sgranchirmi le gambe.

Circa un'oretta e mezza prima dell'atterraggio viene distribuito uno snack. Letteralmente - hanno tagliato sul catering...

Mi sono appena svegliato, e sta già tramontando il sole!

L'avvicinamento a Dubai è sopra una distesa di luci; è quasi incredibile quanto siano riusciti ad urbanizzare quello che è, in definitiva, deserto.

Immigrazione velocissima, e ritiro bagagli altrettando veloce. Non si può dire che non siano efficienti a Dubai!
DaV