Questo non e' un vero e proprio TR quanto una testimonianza documentale di come si vola nell'era low cost, indipendentemente dal fatto che la compagnia si fregi o meno di questo etichetta. (Nota: non riesco a fare il drag&drop con tre browser diversi - Firefox, IE11 ed Edge - quando clicco su "Anteprima" mi da sempre errore. Devo quindi cliccare su "Inserisci immagine" ma mi vengono i francobolli)
Era da un po' che non partivo da JFK come aeroporto d'origine, e quando sono arrivato al T4 ho trovato una gradita sorpresa: il checkin Sky Priority sa veramente di priority:
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Fighissimo. Delta s'e' proprio maritata con Virgin. Notare i tre counters in fondo: ai suoi Upperclass sono concessi privilegi che i Vips di KLM si sognano, relegati come sono a fare la fila dall'altra parte, incresciosamente a contatto con i plebei dai quali sono separati da un semplice cordone, senza nessuna paratia di finte essenze lignee impreziosite da intarsi in finto hitech a proteggerli dagli sguardi invidiosi di costoro (AF e AZ sono addirittura relegati nello sgarupato T1).
L'altra cosa che mi viene in mente e' che il rulo di due di coppe, per AZ, e' ormai pure troppo: vabbe', tanto ci rimarra' ancora per poco in questo club esclusivo.
Le belle sorprese finiscono qui. La lounge Delta e' la solita lounge Delta, affollatissima (e' il 20 dicembre e tutti vanno da qualche parte). Offre ben 3 (tre) esclusive specialita' culinarie. Nell'ordine di raffinatezza: zucche e cipolle, riso selvaggio, trancio di petto di pollo in salsa di noumeno. Per non sbagliare le prendo tutte e tre: le cipolle sanno di cipolla, il resto pure. Non pago, mi avvicino alla vasta selezione di piatti freddi: hummus, crackers sbriciolati e ben 2 stagionature di cheddar, quella arancione e quella giallo chiaro. Armato di carotina, do una chance all'hummus: sa di cipolla pure lui.
Il bar e' fornitissimo: coca, Brooklyn Lager (buona) e Miller Light sono aggratis - mance escluse - tutto il resto si paga.
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Aridateme Casa Alitalia e magari mettetela vicino ai nuovi imbarchi E, ovvero vicino a dove partono gli aerei. Cosi', tanto per evitare di rifare i controlli di sicurezza.
E' ora di partire. La fila Sky Priority e' lemme lemme ma mai come all'andata a Parigi, dove la fila di noi delle elites era assai piu' lunga di quella degli umili: ma veramente questi delle compagnie pensano di poter infinocchiare le persone con una tesserina di color oro?
Mi imbarco; il DL444 e' operato con un 767, aereo che cerco accuratamente di evitare perche' vecchio e rumoroso, ma e' quasi Natale e i voli sono pienissimi, quello prima e' full. Entro a bordo e, per un attimo, ho un sospiro di sollievo; l'aereo e' stato riconfigurato da poco o almeno cosi' mi pare perche' i sedili sono nuovi. E questa risulta una fregatura senza paragoni: mi siedo e mi trovo stretto come mai mi e' capitato, nemmeno su Ryanair. Col sedile davanti dritto, le mie ginocchia gia' toccano lo schienale e non sono certo un gigante
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Prego perche' la signora davanti a me non lo faccia, ma lo fara': reclinera' lo schienale ed io mi trovero' intrappolato in uno stivaletto malese.
Cominciano cosi' le otto ore agonia, non prima pero' che Delta ci coccoli con la cena: riso e pollo (ancora loro) che sanno di cipolla, ma con un vezzoso bonus, il coltello soffice, che si flette immediatamente appena tocca la carne per poi riprendere la sua forma originaria. Non so perche' passino i coltelli soffici, ma come noto il pollo si mangia con le mani, quindi il coltello non serve
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Vi risparmio il monitor d'antan che tengo spento; mi impasticco e cerco di dormire ma sto troppo scomodo e il risultato e' che arrivo ubriaco di sonno e con le ossa rotte.
Se prima il 767 cercavo di evitarlo, da ora in poi lo eliminero' completamente, a costo di fare il giro dall'altra parte del mondo; in effetti cerchero' propiro di evitare Delta per gli intercontinentali, anche se sui suoi 330 si sta meglio. E se proprio devo volare low cost, pretendo che mi facciano pagare low cost e non 2000 euro come in questo caso.
Voi dite quello che vi pare ma a me ridateme Alitalia (non avendo Emirates - sempre sia lodato l'A380 - voli in connessione). Sempre che non si deltizzi pure lei
Era da un po' che non partivo da JFK come aeroporto d'origine, e quando sono arrivato al T4 ho trovato una gradita sorpresa: il checkin Sky Priority sa veramente di priority:
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Fighissimo. Delta s'e' proprio maritata con Virgin. Notare i tre counters in fondo: ai suoi Upperclass sono concessi privilegi che i Vips di KLM si sognano, relegati come sono a fare la fila dall'altra parte, incresciosamente a contatto con i plebei dai quali sono separati da un semplice cordone, senza nessuna paratia di finte essenze lignee impreziosite da intarsi in finto hitech a proteggerli dagli sguardi invidiosi di costoro (AF e AZ sono addirittura relegati nello sgarupato T1).
L'altra cosa che mi viene in mente e' che il rulo di due di coppe, per AZ, e' ormai pure troppo: vabbe', tanto ci rimarra' ancora per poco in questo club esclusivo.
Le belle sorprese finiscono qui. La lounge Delta e' la solita lounge Delta, affollatissima (e' il 20 dicembre e tutti vanno da qualche parte). Offre ben 3 (tre) esclusive specialita' culinarie. Nell'ordine di raffinatezza: zucche e cipolle, riso selvaggio, trancio di petto di pollo in salsa di noumeno. Per non sbagliare le prendo tutte e tre: le cipolle sanno di cipolla, il resto pure. Non pago, mi avvicino alla vasta selezione di piatti freddi: hummus, crackers sbriciolati e ben 2 stagionature di cheddar, quella arancione e quella giallo chiaro. Armato di carotina, do una chance all'hummus: sa di cipolla pure lui.
Il bar e' fornitissimo: coca, Brooklyn Lager (buona) e Miller Light sono aggratis - mance escluse - tutto il resto si paga.
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Aridateme Casa Alitalia e magari mettetela vicino ai nuovi imbarchi E, ovvero vicino a dove partono gli aerei. Cosi', tanto per evitare di rifare i controlli di sicurezza.
E' ora di partire. La fila Sky Priority e' lemme lemme ma mai come all'andata a Parigi, dove la fila di noi delle elites era assai piu' lunga di quella degli umili: ma veramente questi delle compagnie pensano di poter infinocchiare le persone con una tesserina di color oro?
Mi imbarco; il DL444 e' operato con un 767, aereo che cerco accuratamente di evitare perche' vecchio e rumoroso, ma e' quasi Natale e i voli sono pienissimi, quello prima e' full. Entro a bordo e, per un attimo, ho un sospiro di sollievo; l'aereo e' stato riconfigurato da poco o almeno cosi' mi pare perche' i sedili sono nuovi. E questa risulta una fregatura senza paragoni: mi siedo e mi trovo stretto come mai mi e' capitato, nemmeno su Ryanair. Col sedile davanti dritto, le mie ginocchia gia' toccano lo schienale e non sono certo un gigante
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Prego perche' la signora davanti a me non lo faccia, ma lo fara': reclinera' lo schienale ed io mi trovero' intrappolato in uno stivaletto malese.
Cominciano cosi' le otto ore agonia, non prima pero' che Delta ci coccoli con la cena: riso e pollo (ancora loro) che sanno di cipolla, ma con un vezzoso bonus, il coltello soffice, che si flette immediatamente appena tocca la carne per poi riprendere la sua forma originaria. Non so perche' passino i coltelli soffici, ma come noto il pollo si mangia con le mani, quindi il coltello non serve
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Vi risparmio il monitor d'antan che tengo spento; mi impasticco e cerco di dormire ma sto troppo scomodo e il risultato e' che arrivo ubriaco di sonno e con le ossa rotte.
Se prima il 767 cercavo di evitarlo, da ora in poi lo eliminero' completamente, a costo di fare il giro dall'altra parte del mondo; in effetti cerchero' propiro di evitare Delta per gli intercontinentali, anche se sui suoi 330 si sta meglio. E se proprio devo volare low cost, pretendo che mi facciano pagare low cost e non 2000 euro come in questo caso.
Voi dite quello che vi pare ma a me ridateme Alitalia (non avendo Emirates - sempre sia lodato l'A380 - voli in connessione). Sempre che non si deltizzi pure lei