Meridiana pronta a vendere le Azioni di ADF


L'Ente Cassa scala ADF. Punta alle quote Meridiana
Il comitato d'indirizzo approva il piano Gremigni

La cordata fiorentina per scalare la società ADF ieri ha piantato il primo robusto picchetto sulla montagna di Peretola. Il comitato di indirizzo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, i 22 componenti che decidono sulle strategie della fondazione, ha approvato il piano presentato dal presidente Michele Gremigni e dal consiglio di amministrazione.
L'obiettivo è rilevare il 17,4% delle azioni della società che gestisce l'aeroporto di Firenze, oggi in mano a Meridiana, e ovviamente modificare la governance e la rotta di ADF.
Essendo una società quotata in Borsa, ieri nessuno dei protagostini dell'azione ha voluto rilasciare commenti. Niente dichiarazioni ufficiali, anche il verdetto del comitato di indirizzo dell'Ente Cassa è arrivato a Borsa chiusa. Ma la trattativa con la compagnia dell'Aga Khan è in piedi da tempo,e ci vorrà altro tempo per concretizzarla.
Il presidente Gremigni ha però incassato un disco verde importantissimo. Tutti hanno accetato il suo progetto di dare un contributo fattivo a Firenze, di dotare finalmente la città di un aeroporto degnoi di una capitale della cultura, di superare le impasse politiche e di dare una scossa al gioco dei veti incrociati.
Il punto di partenza è questo: investire una parte del partimonio dell'Ente, non certo gli utili e la quota dei contributi per il territorio, per rilevare progressivamente il pacchetto Meridiana. Il valore dell'operazione dovrebbe aggirarsi sui 30 milioni di euro, ma sarà fatto a blocchi. Si comincerà subito, acquisendo una parte importante. E si continuerà a ritmi periodici, concludendo il tutto nel giro di 4 anni.
L'Ente Cassa non si fermetà a comprare azioni. Punterà anche al governo di ADF, al cuore della gestione dell'aeroporto. Cercando di cambiare anche gli equilibri e i patti di sindacato che finora hanno retto la gestione. E modificando la maggioranza, in mano per tre anni al patto tra Aeroporti Holding (Gruppo Benetton) e Sogim, che con oltre il 43 per cento esprimono l'amministratore delegato.
Ma sono tutte questioni che saranno affrontate nelle prossime settimane. Per questo le reazioni ufficiali scarseggiano. Nessuno dei vertici dell'Ente, a cominciare dal presidente Gremigni, ha intenzione di parlare.
"Faccio l'amministratore delegato, non ho un'opinione personale- è stata la relazione di Fabio Battaggia, ad di ADF -. Non conosco le intenzioni dell'Ente Cassa, ma è un'istituzione importante del territorio. Mi semba una notizia positiva che voglia entrare azionista di ADF, così come lo è Meridiana oggi, società con la quale abbiamo anche rapporti come vettore".
La partita ADF è entrata nella sua fase cruciale. Da qui all'assemblea di aprile potrebbero cambiare tante cose. Intanto i tessiori dell'Ente Cassa di Firenze sono già all'opera, forti del mandato del comitato di indirizzo. Hanno una dote di 30 milioni, devono portare in regalo il 17,4 per cento delle azioni. E l'Aga Khan sarebbe già pronto ad accontentarli.
LaNazione