Meridiana lascia Verona??


Citazione:Messaggio inserito da linate

l'unica volta che sono andato a verona con meridiana , è stato 3 anni fa fco vrn con la mia ex ragazza .. diciamo che quando ero in vacanza con lei era la mia ragazza , invece quando siamp arrivati a Verona insieme non era piu' la mia ma di quella che la veniva a prendere....

Diciamo che la vita può riservare molte sorprese a volte[:301]
 
Citazione:Messaggio inserito da SkySurfer
Le prosecuzioni offerte da FCO tramite gli accordi con vettori partner erano : Addis Abeba, Aleppo, Amman, Atene, Atlanta, Bangkok, Beirut, Budapest, Buenos Aires, Cairo, Casablanca, Damasco, Dubai, Hong Kong, Istanbul, Kuwait City, Larnaca, Lisbona, Madrid, Malta, Mosca, New York, Philadelphia, Singapore, Toronto, Tripoli e Tunisi.

Infatti quando sono andato a BKK l'avvicinamento a FCO da VRN TG lo fa fare con IG.
 
Citazione:Messaggio inserito da SkySurfer

sbagli. IG ha accordi di interlining verso numerose destinazioni mediterranee ed intercontinentali in connessione da FCO.

Lo scorso inverno IG aveva quasi il medesimo orario che avrà quest'inverno (e sempre 2 voli al giorno).

Le prosecuzioni offerte da FCO tramite gli accordi con vettori partner erano : Addis Abeba, Aleppo, Amman, Atene, Atlanta, Bangkok, Beirut, Budapest, Buenos Aires, Cairo, Casablanca, Damasco, Dubai, Hong Kong, Istanbul, Kuwait City, Larnaca, Lisbona, Madrid, Malta, Mosca, New York, Philadelphia, Singapore, Toronto, Tripoli e Tunisi.

Il passaggio da 5 a 2 voli (1 solo in estate) dimostra quanto Meridiana non regga la concorrenza di Alitalia (ed è tutto dire...) sulla tratta.

E' poi vero che IG offre voli in prosecuzione tramite interline ma a mio avviso non è la stessa cosa agli occhi del passeggero. Risulta un'offerta più debole.

CIAO
_goa
 
Aeroporto. Ieri due incontri dell’amministratore con il personale per rendere noto il piano industriale. Sindacati in fermento

Meridiana sta prendendo il volo

Compagnia orientata a ridimensionare la presenza al CATULLO, 250 posti a rischio

Permane incerto - ma le prospettive da come si stanno mettendo le cose sono piuttosto pessimistiche - il mantenimento della Meridiana sulla base di Verona e il personale addetto è in pieno fermento.
Nella giornata di ieri l’amministratore delegato della compagnia aerea Gianni Rossi ha tenuto due annunciate riunioni, al mattino e nel pomeriggio, per rendere noto il piano industriale, per la verità già a conoscenza degli addetti, trovandosi di fronte uno sparuto numero di dipendenti: su circa 250, quanti sono attualmente in forza a Verona, hanno preso parte all’incontro solo una quindicina.
Le previsioni della vigilia che davano per certo uno scontro tra le parti non c’è stato e, stando a quanto riferisce chi ha partecipato, la visita del plenipotenziaro dell’azienda si è svolta sottotono.
C’è in atto una trattativa e un serrato confronto, tuttora stagnante, tra l’azienda e i sindacati per la ferma oppostone di questi ultimi ad accettare le proposte della compagnia intenzionata a potenziare gli scali di Cagliari (nuovo e con propria autonomia gestionale come attualmente al CATULLO), Olbia e Firenze, lasciando il CATULLO come base per charter e per voli di collegamento con le isole.
Su queste basi il personale, navigante e di terra, dovrebbe essere trasferito in altre città con il conseguente smantellamento delle strutture operative al CATULLO e i gravi disagi per chi, e sono molti, in dieci anni e oltre di permanenza a Verona hanno stabilito la residenza e acquistato la casa.
«Che i progetti della Meridiana corrispondano al vero, come L’Arena ha già riferito il 9 settembre», fanno presente alcuni dipendenti, «è fuori dubbio dal momento che la stessa compagnia non ha minimamente ribattuto alla notizia che i sindacati dei piloti hanno divulgato. E appunto perché l’intendimento dell’azienda si fa sempre più pressante e concreto noi siamo fortemente preoccupati».
A questo punto il braccio di ferro tra le parti continua. L’azienda ribadisce le linee guida contenute nel piano industriale incontrando la chiusura netta dei sindacati. «La nostra presenza a Verona», assicura uno dei delegati sindacali, «è in pericolo e l’azienda utilizza lo scalo veronese per costringere i sindacati a trattare per cui l’incontro, quasi del tutto disertato, con l’amministratore delegato è da considerarsi interlocutorio nell’ambito di una vertenza dagli sviluppi imprevedibili».
Come già annunciato dai comandanti Corradini e Gerosa, i sindacati stanno interessando le forze politiche a livello regionale e nazionale e i sindaci dei Comuni limitrofi alla città per un loro massiccio intervento che possa scongiurare la messa in atto del piano aziendale di Meridiana.
Una nuova visita di Rossi a Verona è prevista per il 6 ottobre e in quella occasione si potranno avere altri sviluppi e notizie.
Carlo Rigoni (L'Arena)
 
Citazione:Messaggio inserito da Manuel Fantoni
Basterebbe sapere solo se paga o no l'handling, sai com'e'con tutto quello che avanzano in save non stupirebbe altrattanto in giro.
Ehm ma perché SAVE se avanza tutti sti soldi continua a fornirgli i servizi??? [:0]
 
Qui però nessuno urla e sbaita per questi probabili 250 disoccupati...

@FiumicinoForEver

Come fai a saperlo? Sei un abitué del volo? Sei in possesso di dati per i quali si possa confermare l'ottimo andamento della tratta?
 
non si capisce più nulla ormai [xx(]


Incontro all’AEROPORTO con i vertici della compagnia. La preoccupazione dei piloti

«Meridiana vuole rimanere»

Il portavoce del Catullo: ma guarda anche ad altre basi

«La Meridiana vuole mantenere quel tipo di presidio che ha in questo momento a Verona ma sta portando avanti altri studi per concentrarsi su altre basi». Lo annuncia Umberto Solimeno responsabile delle relazioni esterne del Catullo dopo l’incontro che i responsabili della società aeroportuale hanno avuto con i dirigenti della Compagnia aerea. Vanno quindi attenuate le preoccupazioni espresse dai piloti e dal personale Meridiana che da come vengono condotte le relazioni con l’azienda, paventano la possibile dismissione della base di Verona con il conseguente trasferimento del personale.
Gli stessi dipendenti hanno disertato gli ultimi incontri che l’amministrare delegato di Meridiana Gianni Rossi ha tenuto recentemente per illustrare gli orientamenti contenuti nel piano industriale della Compagnia come segno di protesta del personale che come scrive in un comunicato il comandante Fabrizio Corradini a nome del sindacato piloti «non accetta le forme ricattatorie della dirigenza che lega la permanenza su questo AEROPORTO alla drastica riduzione del costo del lavoro di tutti i piloti e degli assistenti di volo; una operazione inaccettabile» è scritto «se si pensa al generale disinteresse delle altre basi ad una operazione di questo tipo che intacca gli stipendi di tutti».
«L’amministratore delegato Rossi e il direttore del Marketing Russo», riferisce Polimeno, «hanno assicurato che la Compagnia sta immaginando un futuro diverso per Verona e ha escluso che in questa fase ci siano dei cambiamenti. Ci sono invece degli studi che tendenzialmente dovrebbero far aumentare il traffico e le destinazioni collegate. Abbiamo parlato di tutto l’opposto alla presenza dei vertici aeroportuali che hanno manifestato addirittura la possibilità di raddoppiare quello che stanno facendo in questo momento. Con i suoi 650 mila passeggeri l’anno da questo AEROPORTO, Meridiana a mio parere, prima di pensare a smantellare tutto ci pensa bene tanto che alla nostra preoccupata domanda la risposta è stata invece "noi vorremmo reinvestire e raddoppiare gli investimenti. Cerchiamo di studiarli insieme". Ci saranno degli incontri nei prossime settimane dove studieremo insieme la possibilità di affrontare la tematica di destinazioni e di frequenze».
Ora la Compagnia è in fase di studio e l’eventuale trasferimento può essere messo sul piatto della negoziazione sindacale ma c’è anche la possibilità di un raddoppio delle potenzialità. «Che sia pensabile una chiusura o una dipartita di Meridiana o una parziale forte riduzione delle strutture, almeno dalle parole dei vertici della Compagnia, non è assolutamente prevista».
Che Meridiana, in questa fase, adotti una certa strategia per ottenere dall’operazione un concreto riscontro a suo favore, come del resto non fanno mistero nell’ammetterlo i dipendenti, pare assodato. «E’ un fenomeno», ammette Solimeno, «non insolito e Meridiana cerca tutte le strade per ridurre il costo del lavoro ma la soluzione del paventato spostamento del personale lo vedo come fenomeno a medio e lungo termine se sposiamo la tesi pessimistica e del sindacato. Sicuramente non è ipotesi a breve termine e credo ci sia margine per possibili incrementi di traffico».
Carlo Rigoni - L'Arena