Meridiana, il ministero sospende la cassa integrazione per 1.500 dipendenti

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13 Giugno 2008
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Non si può certo dire che sia un fulmine a ciel sereno. Ma ieri pomeriggio la notizia dello stop agli ammortizzatori sociali per 1500 dipendenti di Meridiana, la seconda compagnia aerea italiana, ha avuto le stigmate del clamore. Una notizia che non coglie di sorpresa per primi i dipendenti, i quali hanno in qualche modo voluto questo segnale come simbolo della protesta. Mercoledì scorso, infatti, il ministero del Lavoro ha sospeso il decreto semestrale che consente a una delle più importanti aziende sarde di ottenere l’intervento pubblico per mantenere in piedi il reddito, attraverso il principale degli ammortizzatori sociali, della metà dei suoi dipendenti . La decisione nasce da una attenta analisi della denuncia presentata qualche mese fa dell’associazione dei piloti Meridiana Apm. L’associazione professionale in una corposa relazione evidenziava l’anomalia della gestione del regime degli ammortizzatori sociali da parte della compagnia del principe Karim Aga Khan, con un attacco frontale diretto soprattutto contro l’amministratore delegato, Roberto Scaramella. Secondo i piloti da una parte l’azienda utilizzerebbe gli ammortizzatori sociali per tenere a casa 1500 lavoratori con contratto Meridiana e dall’altra trasferirebbe attività di volo, dipendenti e aerei sulla controllata Air Italy,una manovra che farebbe risparmiare al vettore il 30%del costo del lavoro.

La replica dell’ufficio stampa Meridiana: “Iniziativa dei sindacati infondata, si risolverà tutto”.

Una nota ufficiale dell’ufficio stampa di Meridiana ha voluto tranquillizzare tutti. “Il ministero del Lavoro ha richiesto alle sedi locali approfondimenti su quanto denunciato e in via cautelativa ha sospeso la CIGS per tutta l’azienda (1350 posizioni in Meridiana fly e 184 posizioni in Air Italy) – spiega in una nota – Meridiana ritiene che l’iniziativa di tali organizzazioni sindacali sia del tutto infondata, come è stato già spiegato nei mesi scorsi alle sedi locali del Ministero del Lavoro e ritiene fondatamente che non ci sia alcun dubbio sulla legalità dell’utilizzo della CIGS e che ciò sarà riconosciuto anche a seguito dei nuovi approfondimenti disposti”.

Meridiana si dice fiduciosa che gli approfondimenti avviati dal ministero del Lavoro possano essere rapidi ed anche soddisfacenti come lo sono stati gli approfondimenti degli uffici territoriali del Ministero Lavoro in Sardegna ed in Lombardia e che si possa pertanto ottenere un rapido ripristino dello strumento, in modo da scongiurare interventi più drastici immediati. Infine un altro duro attacco alle organizzazioni sindacali – con in prima fila Apm, Usb e Cgil – che si sono fatte promotrici di svariate denunce sull’uso della cassa integrazione. “A tale riguardo Meridiana stigmatizza il comportamento di quei sindacati – conclude l’ufficio stampa – che, al fine di difendere i privilegi anacronistici di una minoranza di lavoratori, mette intenzionalmente a rischio gli ammortizzatori sociali di cui sta beneficiando la generalità dei dipendenti”.

Dal job postung alla guerra Air Italy: la vertenza rischia di esplodere

Un’escalation di tensioni e denunce che ha toccato l’apice con il famoso job posting, una proposta lanciata da Meridiana nel dicembre scorso che prevedeva il passaggio volontario di piloti e assistenti di volo Meridiana in Air Italy con la rinuncia ad anzianità e garanzie economiche maturate con il vecchio contratto. Il job posting aveva provocato la ferma reazione non solo dell’Apm, ma di gran parte dei sindacati (Cgil , Cisl , Ugl e Usb) che avevano risposto con segnalazioni al ministero del Lavoro e anche con un esposto in procura firmato dal segretario nazionale della cgil trasporti Mauro Rossi. “Siamo consapevoli che la denuncia sull’utilizzo anomalo agli ammortizzatori sociali da parte di Meridiana sarà fonte di grande preoccupazione per tutti i lavoratori –spiega Franco Monaco della Cgil Gallura – ma non possiamo stare zitti di fronte al comportamento irresponsabile e scorretto di un’azienda che usa la Cigs a suo piacimento. L’azienda si dovrà assumere le sue responsabilità e dovrà garantire comunque gli anticipi della cassintegrazione”.

Usb: “Rivedere gli esuberi”. Cassintegrati Ali: “Intervenga Pigliaru”

Per Francesco Staccioli, referente nazionale del sindacato Usb, la vicenda del blocco degli ammortizzatori sociali deve servire per ridefinire i programmi di esuberi previsti da Meridiana seguendo l’esempio di Alitalia. Contratti di solidarietà al posto dei 1200 licenziamenti annunciati per giugno 2015. L’azienda dal canto suo mostra sicurezza e non si muove dal piano varato dall’ad Scaramella: “Siamo certi che le verifiche del ministero del Lavoro si risolveranno positivamente in pochi giorni perché siamo convinti di aver agito nella legalità ” conferma l’ufficio stampa di Meridiana. Ma fra i lavoratori c’è molta preoccupazione perché rischiano di rimanere senza la protezione degli ammortizzatori sociali per i prossimi sei mesi. “Il presidente Pigliaru metta come primo punto all’ordine del giorno la vertenza Meridiana – chiede Marco Bardini, rappresentante dell’associazione dei cassintegrati Meridiana Ali – perché questa supera per numeri tutte quelle sarde messe insieme e perché rappresenta la crisi industriale più grave nella storia della Sardegna”.

Giandomenico Mele
Sardinia Post
 
mi auguro che il questa decisione sia la prima di una serie, ci sono casi oggettivamente ben più scandalosi di quello di meridiana.
 
Alitalia mi pare sia comunque ben considerata e protetta......parliamo di meridiana e dei possibili scenari.....grazie!!
 
sarà il solito buco nell'acqua...cmq gira voce che Scaramella salta.
 
:Bene! Così arriverà l'ennesimo fantoccio :clown: per altri 10/12 mesi e poi un altro dotato di falce ben affilata e aguzza:diavoletto:...povera IG che fine orribile stai affrontando:sconfortato:!
 
Non vedo novità. Le aziende utilizzano la CIG per fare fatturato da anni oramai. La CIG viene concessa troppo facilmente.
 
Meridiana, Usb contro i licenziamenti: “Porteremo la protesta a Roma”

Sono disposti a tutto pur di salvare il loro posto di lavoro e inizieranno con una manifestazione a Roma i dipendenti Meridiana iscritti all’Usb, che invocano l’intervento del Ministero dei Trasporti per risolvere la crisi della compagnia aerea e dare speranza ai 1.200 dipendenti la cui cassa integrazione è stata sospesa dal Governo e ora rischiano il licenziamento. “La campagna di mobilitazione rispetto alla drammatica vertenza di Meridiana prosegue – spiega il sindacato – anche partendo dalla modifica dello scenario che si è venuto a creare per effetto della sospensione del rinnovo della cassa integrazione da parte del ministero sulle istanze presentate singolarmente da Usb, Filt Cgil e Apm. Istanze che nascono dal travaso di attività su Air Italy ai danni del personale Meridiana”. In attesa che il ministero svolga le dovute indagini, Usb “ritiene che questa nuova fase sia in ogni caso decisiva per le sorti della seconda compagnia aerea italiana, in un destino che unisce sia i 1.200 licenziamenti preannunciati dall’Ad Scaramella sia tutti coloro che invece rimarranno a lavorare”.

La strada proposta dal sindacato per superare la crisi è “il superamento del regime di cassa e dei licenziamenti previsti, attraverso la solidarietà coniugata all’unificazione dei due vettori attualmente operanti all’interno del gruppo”, soluzione che secondo l’Usb consentirebbe di acquisire il tempo per poi “ricostruire un progetto industriale credibile (incluso un partner) e un tessuto sociale coeso”. In caso contrario, la società andrebbe verso “il disastro annunciato”. L’Usb si dice pronta a convocare nuove assemblee – l’ultima si è tenuta ieri – per poi puntare dritta verso Roma.

http://www.sardiniapost.it/cronaca/meridiana-usb-contro-licenziamenti-porteremo-la-protesta-roma/
 
Ma non avrebbero dovuto risolvere entro qualche giorno, ne sono già passati 9! Non prevedo nulla di positivo...
 
Archiviata l’accusa di truffa nei confronti di Meridiana Fly e Air Italy

11 gennaio 2017

L’inchiesta
OLBIA. È stato archiviato dal gip Elisabetta Carta, su richiesta del pubblico ministero inquirente Angelo Beccu, il procedimento penale per truffa aggravata all’Inps contestato nel 2015 ai vertici...

OLBIA. È stato archiviato dal gip Elisabetta Carta, su richiesta del pubblico ministero inquirente Angelo Beccu, il procedimento penale per truffa aggravata all’Inps contestato nel 2015 ai vertici di Meridiana Fly.

La vicenda processuale, avviata dopo gli esposti delle organizzazioni sindacali Filt– Cgil, Usb e Apm era relativa al massicio ricorso della compagnaia aerea sarda alla Cassa integrazione per piloti e personale di volo mentre era in corso la radicale trasformazione della vecchia società di Karim Aga Khan in una più agile e competitiva compagnia aerea capace di restare sul mercato delle rotto Low Cost. I reati che la procura della Repubblica aveva ipotizzato nei confronti del presidente di Meridiana Fly Marco Rigotti, dell’ex amministratore delegato Roberto Scaramella, di Massimo Chieli, Ad di “Meridiana Fly fino al 2011, e dell’ex pilota Giuseppe Gentile (già numero uno di Meridiana Fly e Air Italy, l’artefice della fusione tra Mariana Fly e Air Italy) era di concorso in truffa aggravata ai danni dell’Inps, dello Stato e di false comunicazioni sociali di azienda quotata in borsa. A conclusione della indagine il sostituto procuratore della Repubblica Angelo Beccu ha chiesto e ottenuto dal gip una archiviazione delle accuse in quanto ha ritenuto «infondata la notizia di reato». Per motivare questa decisione il pubblico ministero inquirente ha esaminato migliaia di atti e valutato come «legittima la percezione della Cigs, trovando la stessa piena giustificazione nel grave stato di crisi aziendale di Meridiana Fly, non sussistendo al contempo alcuna causa di esclusione di beneficio. Del pari insussistente deve reputarsi – scrive il magistrato nella sua articolatissima richiesta di archiviazione – il reato di cui all’articolo 18 legge 276/03, risultando i rapporti contrattuali instaurati da Meridiana Fly ed Air Italy pienamente legittimi. Infini insussistente appare l’elemento psicologico del reato di cui all’articolo 2632 del codice civile, onde la condotta non risulta costituire reato». Un proscioglimento ampio basato sulla consapevolezza che l’operazione di fusione tra le due compagnie aeree, costato lacrime e sangue alle maestranze (gli esuberi furono nell’ordine di centinaia di dipendenti) era l’unico modo di uscire da una situazione debitoria che, nel corso degli anni, aveva portato al progressivo disimpegno da parte del maggiore azionista, il principe Karim Aga Khan, Per evitare di portare i libri contabili in tribunale si scelse la fusione, ancora operativa. (red.ol.)