Meno aeroporto per l'Autorità Portuale di Genova


goafan

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Il nuovo (giovane) presidente dell'Autorità portuale di Genova, appena insediatosi, ha fatto subito capire che intende muoversi anche sul fronte dell'aeroporto. Pare voglia muoversi in direzione di una parziale privatizzazione o per lo meno gestione a terzi e diminuire le quote a favore degli altri enti locali (Comune in primis).

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Poi si dichiara disponibile a cedere una parte della quota (il 65 per cento) della Società dell´Aeroporto a enti come il Comune, almeno in modo simbolico, oppure a nuovi partner privati a cui affidare la gestione dello scalo, anche questo da risistemare. (La Repubblica)

e ancora su LiberoMercato di oggi:

Comune Pronto allo Shopping
Il Porto di Genova esce dall'aeroporto
http://rassegnaweb.comune.genova.it/rs_pdf/H5P/H5PBF.PDF

CIAO
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Entro aprile conosceremo i dettagli del progetto con gli spagnoli di Abertis con il supporto di Unicredit, che sembra essere a buon punto e riguarda tra le altre cose una possibile gestione del Colombo affidata agli spagnoli. Abertis gestisce in concessione già diversi aeroporti (tra cui Luton) ed è azionista e gestore di Cardiff, Belfast, Stoccolma Skavsta. A GOA sarebbe benvenuta!

Questo è quello che riportava la stampa la settimana scorsa:

Due mesi fa, a Barcellona, Salvador Alemany Mas, amministratore delegato di Abertis, aveva salutato Marta Vincenzi con due buone intenzioni: organizzare «al più presto» una visita a Genova e incontrare altrettanto in fretta i rappresentanti del governo italiano. Ieri il suo emissario, Joseph Canos, direttore generale di Abertis Logistic, ha mantenuto l’impegno: è arrivato a Genova e, in una giornata ricchissima di appuntamenti, ha incontrato il sindaco, il suo consulente Maurizio Maresca, Gloria Piaggio (responsabile marketing territoriale del Comune), Marco Recalcati (direttore Unicredit Infrastrutture), Mario Dogliani (Rina) e Gianni Vernazza (preside di Ingegneria), prima di salutare, in un Palazzo San Giorgio umiliato dai sigilli ordinati dalla procura nell’ambito dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Giovanni Novi, il nuovo presidente Luigi Merlo.

Canos ha confermato l’interesse di Abertis per le infrastrutture genovesi. In particolare, il manager spagnolo si è soffermato sull’aeroporto Cristoforo Colombo («le sue dimensioni sono perfettamente compatibili con le strategie e gli obiettivi del nostro gruppo») , sul porto (il sindaco Vincenzi gli ha illustrato il disegno di Renzo Piano) e i progetti relativi ai retroporti. «Abbiamo affrontato molte questioni, compreso il Terzo valico e il “bruco” (il nastro trasportatore sotto l’Appennino, ndr) di Bruno Musso. Abertis e Unicredit, come già sapevamo, sono seriamente interessate a Genova – conferma Maresca – e, su invito del Comune, si sono impegnate a presentare entro aprile un progetto unitario. Chiaramente non ci sarà nulla di vincolante: eventuali interventi saranno messi a gara secondo le normali procedure».

Rimane da capire quale potrà essere (ammesso che ci sarà) il ruolo delle Ferrovie nel piano Abertis-Unicredit. Mauro Moretti, invitato al primo incontro di Barcellona, inizialmente aveva dato la sua disponibilità a dialogare con il gruppo spagnolo e la banca italiana. Ieri, tuttavia, nessun rappresentante delle Ferrovie ha preso parte alla giornata di lavoro genovese. Perché? «Abertis reputa interessante disegno di Moretti, nella parte in cui parla di Ferrovie come di un vero e proprio operatore logistico – spiega Maresca – Certo è che, come gli altri investitori privati europei, anche loro preferirebbero lavorare in un contesto di effettiva liberalizzazione ferroviaria».

Insomma, nessuno lo dice apertamente, ma la sensazione è che l’obiettivo di Abertis sia coinvolgere un soggetto straniero. Più delicato il capitolo Terzo valico. Abertis già a dicembre aveva messo in chiaro di non avere esperienze specifiche nella realizzazione di corridoi ferroviari. Ieri Canos lo ha ricordato, pur ribadendo l’interesse del gruppo per le infrastrutture di collegamento fra il porto e le aree retroportuali. Porte aperte all’alta velocità Genova-Milano.

«Non è una questione di soldi. Abertis e Unicredit, prima di sbilanciarsi, vogliono avere la certezza che il porto di Genova garantisca traffici consistenti», dice Maresca. Fra gli imprevisti che hanno accompagnato la prima missione genovese di Abertis, oltre alla bufera giudiziaria che ha travolto l’Autorità portuale, c’è anche la caduta del governo Prodi. «Ma questo non pregiudica nulla. L’interesse per Genova, anzi, è sempre forte: entro aprile il progetto sarà presentato in pubblico».