Ciao a tutti,
qual migliore cosa di raccontarvi questo mio ultimo viaggio attraverso le pagine nuove nuove del nostro forum?
Questa volta la mèta del mio viaggio è Minneapolis, nel Minnesota… posto piuttosto infame “in the middle of nowhere” anche se i 10.000 laghi che caratterizzano lo Stato non dovrebbero essere male.
Una giornata scarsa di viaggio, 7 ore di fuso orario e 5 centimetri di neve, ecco quello che mi attende laggiù, mentre qui a Roma si viaggia già sui 20°C di massima… per il ritorno, invece, approfitterò dello scalo a NYC per prendere un giorno di ferie e visitare la città e, soprattutto, spendere un bel po’ di preziosi Euro tra apparecchiature fotografiche (un bellissimo CANON 17-55 IS F2.8 commisionatomi dal fratello per la sua EOS 400D), vestiario e…. una cosa che aspettavo da tempo: il Manhattan Helicopter Tour con il B-407 della compagnia privata HeliNY (www.heliny.com).
Gli operativi volo di questo viaggio saranno:
AZ 608 FCO-JFK operato con 777
NW183 JFK-MSP operato con A320
NW124 MSP-LGA operato con 757
AZ611 FCO-JFK sempre con 777
Il giorno della partenza arrivo di buon’ora all’aeroporto, con i voli verso gli USA meglio essere prudenti e arrivare per tempo.
Arrivo talmente presto che non trovo coda al check-in e nemmeno ai nuovi controlli sicurezza aperti con il nuovo orario e lo spostamento dei voli da MXP a FCO… in breve arrivo al satellite C e mi schiaffo in saletta per lettura del giornale e ultimo caffè decente della settimana…
Ho con me un bagaglio a mano, la compattina Sony (che fa anche i filmati), la Nikon D70 con il 18-200 VR e una borsa morbida vuota inserita nel trolley… pronta per essere riempita all’inverosimile durante lo shopping…
Dopo un po’ riemergo dalle catacombe della saletta VIP del satellite C e faccio qualche scatto
330 US Airways (che livrea!!!) con 777 Continental appena atterrato
AA con il solito 767
Immancabile DL
Anche in nuova livrea…
Questo invece è il ciccione che mi porterà a NYC
Questo invece è il noto fenomeno della “coda globulare” che si forma ogniqualvolta inizia un imbarco in Italia (ma non solo)
Ho un posto finestrino alla fila 9, la Business è piena al 60%-70%, questo è quello che ci aspetta per le prossime 8 ore e mezza
Partiamo in perfetto orario, il taxi è breve e, siccome siamo su un 777, ci arrampichiamo in cielo con gli artigli…
Isola d’Elba
Una piacevole sorpresa: vengono dati in omaggio ai pax di J alcuni libri classici (frutto di un accordo con La Repubblica)
Coste francesi
Ecco la NAT, decisamente bassa, anzi la più bassa che io abbia mai volato (mi è capitato di trovarne una in corrispondenza di Belfast tempo fa, mentre normalmente si esce in corrispondenza di Brest, in Bretagna)
Dopo le noccioline viene servito il pranzo: ravioli di ricotta, tacchino, frutta e cannolo siciliano, il tutto condito da un prosecco niente male…
Inizio a guardare un film, “The Bourne Ultimatum”, carino ma oramai tirato oltre misura (siamo al terzo), poi passo a “Leoni per Agnelli”, decisamente meglio anche se piuttosto lento…
Nel frattempo siamo arrivati qui
Fuori è così, noi siamo piantati a FL380 con un moderato vento di prua di circa 30 KTS
Passeggio per la cabina e rimango incantato da questi mignon, troppo carini
Provo a chiudere un po’ gli occhi, vedrò infatti un letto vero solo tra molte ore…
Mi riprendo che servono la merenda pre atterraggio, dopo un po’ inizia la discesa
Atterriamo al JFK senza troppi scossoni, circa 30 minuti prima del previsto…. Mi fiondo ai controlli immigrazione e trovo per l’ennesima volta zero coda!
Dopo 3-4 minuti di colloquio con il più antipatico e saccente agente dell’immigrazione che mi sia mai capitato di incontrare in vita mia, è la volta di andare al terminal per i voli domestici per fare il check-in sul volo JFK-MSP che partirà circa due ore dopo…
Arrivato al terminal, trovo i banchi KL-NW pieni di gente e le self check-in (girate verso il centro dell’area check-in e non verso l’esterno, come in qualunque aeroporto del mondo civilizzato) inspiegabilmente vuote… tutto il mondo è paese…. Siccome le self sono rivolte verso l’interno, devo farmi spazio tra la coda in fila per accedere alle self, davvero irrazionale!
Dopo meno di 2 minuti, riattraverso soddisfatto la coda con la mia bella Boarding Pass fresca fresca di stampa….!!!
Anche questa volta ai controlli sicurezza non c’è nessuno e passo via veloce… questa la vista del terminal, davvero desolante e squallido… sto quasi rivalutando FCO…!!!
Fuori qualche heavy attende che le aragoste lo portino al gate per l’imbarco
Questo 330 invece è già pronto per Dublino
Vado al mio gate e lo trovo deserto, senza aereo e senza personale…è vero che è ancora presto, ma ho un brutto presentimento….
Passa il tempo e, a un’ora scarsa dalla partenza del volo, del 320 NW non c’è traccia mentre i monitor lo danno sempre confermato al suo orario pianificato…. Capisco che sarà una lunga giornata quando vedo i piloti NW arrivare al gate e guardarsi intorno con aria interrogativa… ‘nnamo bene.
Passa ancora del tempo, il monitor accenna a dei timidi ritardi, del tutto irrealistici considerando che l’aereo non c’è!!!
Sono stanco, il volo durerà comunque circa due ore e mezza e io sono in piedi da parecchio tempo oramai… la vedo dura…
A quasi un’ora dall’orario originario arriva ‘sto benedetto 320….
Tra sbarco e rifornimento se ne vanno via altri 30 minuti, imbarchiamo con un’ora e mezza di ritardo, senza nessuna spiegazione sul perché…io sono in fila 25, insieme ai piccioni….e qui viene il bello!
Siamo in piena taxiway, davanti a noi c’è quella che sembra l’Expo mondiale dell’aeronautica civile: aerei di ogni stazza e compagnia attendono pazienti il loro turno…. Ad un certo punto “fffiiiiiii”, engine off!!! In mezzo alla taxiway!!! Il Cpt spiega che l’ATC farà partire prima quelli in coda sulla taxiway di destra, poi partiremo noi, tra circa 30 minuti, ecco il perché dello spegnimento dei motori….!!! “Potete anche accendere il cellulare e andare in bagno” …. Miiii che sfiga!!!! Da non credere!!!
Ecco il panorama della cabina affollata di gente (rassegnata ma educata)
Alla fine si riaccende tutta la baracca e si riparte, due ore di ritardo… e ancora tre ore prima di toccare un letto
Sono così stanco che riesco anche ad abbioccarmi sul sedile di Y in configurazione 3+3…
Il volo non passa più, quando sei stanco 2 ore e 40 sono comunque tante… poi finalmente arriva la discesa e atterriamo… fuori fa freddo e c’è ancora la neve ai bordi delle strade… in breve arrivo in hotel e crollo sul letto saltando anche la cena: in Italia sono le 05:20 del mattino, io sono sveglio da 24 ore esatte!
Il giorno dopo mi sveglio in forma e con una fame violenta: una buona colazione e una pinta di caffè mi faranno passare un’ottima giornata di lavoro, senza ulteriori strascichi del jet lag.
Il panorama fuori è così
La sera è prevista una gita al Mall of America (gita scherzosamente definita dai padroni di casa “un modo per rilanciare l’economia americana con i vostri acquisti”), ovvero uno dei più grandi centri commerciali di tutti gli USA.
Dentro ha anche un parco giochi… davvero immenso!!!
Torniamo in albergo commossi (noi europei) dai prezzi pagati per comprare l’abbigliamento di marca, circa il 50% in meno rispetto a quanto paghi in Italia, con punte del 60% se l’articolo è in saldo…
Il giorno dopo proseguono i lavori fino al primo pomeriggio, poi tutti di nuovo in apt per il rientro.
Anche stavolta mi va male con NW.
Il mio volo per LGA (aeroporto decisamente più comodo per chi deve poi andare a Manhattan) viene cancellato per motivi operativi… vengo riprotetto sul successivo che parte dopo oltre un’ora…. Eccheccazzo però!!!
Mi viene dato un voucher da spendere al bar, visto che salta la cena a NYC, mi sfogo così
Il locale è carino ed è una birreria che fa produzione propria di birra
Finalmente si fa l’ora di partire, il nostro aereo è un 757 con interni decisamente old fashioned… non faccio foto, sono stanco è poi c’è troppa gente e si sta stretti (sempre 3+3)
Il volo è piuttosto noioso, sfoglio il catalogo delle vendite presente a bordo (ma non riferito a vendite a bordo) e mi faccio grasse risate nel vedere, tra le centinaia di articoli, cosa vendono:
- cintura di sicurezza da auto per cani
- aspira insetti a batteria
- gocce profumate da mettere nel water prima dell’uso per evitare lo spandersi di fragranze indesiderate
- pistola spara Marsh Mallows
E tante altre cagate allucinanti… davvero esilarante… le gocce, poi, una spanna sopra tutto il resto!!!
Alla fine iniziamo la discesa su LGA, Deo Gratias, dove atterriamo in orario… ma anche qui riescono a stupirmi, e non poco: siamo ancora abbondantemente sulla taxiway quando almeno 5 persone vicino a me iniziano ad accendere il cellulare e a chiamare… nessuno gli dice niente, nessuno si sconvolge… io rimango allibito… provate a farlo in Europa, in modo così plateale, e state a vedere se non vi fraccano di mazzate sia gli AA/VV sia gli altri Pax!
Di lì poco ci agganciamo al finger e scendiamo… la strada da fare in taxi per raggiungere il cuore della Grande Mela è breve e in poco tempo sono alla mèta: l’Helmsley Park Lane Hotel, un bell’hotel affacciato sul lato sud di Central park, in una posizione eccellente per visitare la città
La mattina seguente, invece che rientrare in Italia, sarò in ferie: sta iniziando la mia micro vacanza a NYC!
qual migliore cosa di raccontarvi questo mio ultimo viaggio attraverso le pagine nuove nuove del nostro forum?
Questa volta la mèta del mio viaggio è Minneapolis, nel Minnesota… posto piuttosto infame “in the middle of nowhere” anche se i 10.000 laghi che caratterizzano lo Stato non dovrebbero essere male.
Una giornata scarsa di viaggio, 7 ore di fuso orario e 5 centimetri di neve, ecco quello che mi attende laggiù, mentre qui a Roma si viaggia già sui 20°C di massima… per il ritorno, invece, approfitterò dello scalo a NYC per prendere un giorno di ferie e visitare la città e, soprattutto, spendere un bel po’ di preziosi Euro tra apparecchiature fotografiche (un bellissimo CANON 17-55 IS F2.8 commisionatomi dal fratello per la sua EOS 400D), vestiario e…. una cosa che aspettavo da tempo: il Manhattan Helicopter Tour con il B-407 della compagnia privata HeliNY (www.heliny.com).
Gli operativi volo di questo viaggio saranno:
AZ 608 FCO-JFK operato con 777
NW183 JFK-MSP operato con A320
NW124 MSP-LGA operato con 757
AZ611 FCO-JFK sempre con 777
Il giorno della partenza arrivo di buon’ora all’aeroporto, con i voli verso gli USA meglio essere prudenti e arrivare per tempo.
Arrivo talmente presto che non trovo coda al check-in e nemmeno ai nuovi controlli sicurezza aperti con il nuovo orario e lo spostamento dei voli da MXP a FCO… in breve arrivo al satellite C e mi schiaffo in saletta per lettura del giornale e ultimo caffè decente della settimana…
Ho con me un bagaglio a mano, la compattina Sony (che fa anche i filmati), la Nikon D70 con il 18-200 VR e una borsa morbida vuota inserita nel trolley… pronta per essere riempita all’inverosimile durante lo shopping…
Dopo un po’ riemergo dalle catacombe della saletta VIP del satellite C e faccio qualche scatto
330 US Airways (che livrea!!!) con 777 Continental appena atterrato

AA con il solito 767

Immancabile DL

Anche in nuova livrea…

Questo invece è il ciccione che mi porterà a NYC


Questo invece è il noto fenomeno della “coda globulare” che si forma ogniqualvolta inizia un imbarco in Italia (ma non solo)

Ho un posto finestrino alla fila 9, la Business è piena al 60%-70%, questo è quello che ci aspetta per le prossime 8 ore e mezza

Partiamo in perfetto orario, il taxi è breve e, siccome siamo su un 777, ci arrampichiamo in cielo con gli artigli…
Isola d’Elba

Una piacevole sorpresa: vengono dati in omaggio ai pax di J alcuni libri classici (frutto di un accordo con La Repubblica)

Coste francesi

Ecco la NAT, decisamente bassa, anzi la più bassa che io abbia mai volato (mi è capitato di trovarne una in corrispondenza di Belfast tempo fa, mentre normalmente si esce in corrispondenza di Brest, in Bretagna)

Dopo le noccioline viene servito il pranzo: ravioli di ricotta, tacchino, frutta e cannolo siciliano, il tutto condito da un prosecco niente male…
Inizio a guardare un film, “The Bourne Ultimatum”, carino ma oramai tirato oltre misura (siamo al terzo), poi passo a “Leoni per Agnelli”, decisamente meglio anche se piuttosto lento…
Nel frattempo siamo arrivati qui

Fuori è così, noi siamo piantati a FL380 con un moderato vento di prua di circa 30 KTS

Passeggio per la cabina e rimango incantato da questi mignon, troppo carini

Provo a chiudere un po’ gli occhi, vedrò infatti un letto vero solo tra molte ore…
Mi riprendo che servono la merenda pre atterraggio, dopo un po’ inizia la discesa


Atterriamo al JFK senza troppi scossoni, circa 30 minuti prima del previsto…. Mi fiondo ai controlli immigrazione e trovo per l’ennesima volta zero coda!
Dopo 3-4 minuti di colloquio con il più antipatico e saccente agente dell’immigrazione che mi sia mai capitato di incontrare in vita mia, è la volta di andare al terminal per i voli domestici per fare il check-in sul volo JFK-MSP che partirà circa due ore dopo…
Arrivato al terminal, trovo i banchi KL-NW pieni di gente e le self check-in (girate verso il centro dell’area check-in e non verso l’esterno, come in qualunque aeroporto del mondo civilizzato) inspiegabilmente vuote… tutto il mondo è paese…. Siccome le self sono rivolte verso l’interno, devo farmi spazio tra la coda in fila per accedere alle self, davvero irrazionale!
Dopo meno di 2 minuti, riattraverso soddisfatto la coda con la mia bella Boarding Pass fresca fresca di stampa….!!!
Anche questa volta ai controlli sicurezza non c’è nessuno e passo via veloce… questa la vista del terminal, davvero desolante e squallido… sto quasi rivalutando FCO…!!!

Fuori qualche heavy attende che le aragoste lo portino al gate per l’imbarco


Questo 330 invece è già pronto per Dublino

Vado al mio gate e lo trovo deserto, senza aereo e senza personale…è vero che è ancora presto, ma ho un brutto presentimento….
Passa il tempo e, a un’ora scarsa dalla partenza del volo, del 320 NW non c’è traccia mentre i monitor lo danno sempre confermato al suo orario pianificato…. Capisco che sarà una lunga giornata quando vedo i piloti NW arrivare al gate e guardarsi intorno con aria interrogativa… ‘nnamo bene.
Passa ancora del tempo, il monitor accenna a dei timidi ritardi, del tutto irrealistici considerando che l’aereo non c’è!!!
Sono stanco, il volo durerà comunque circa due ore e mezza e io sono in piedi da parecchio tempo oramai… la vedo dura…
A quasi un’ora dall’orario originario arriva ‘sto benedetto 320….

Tra sbarco e rifornimento se ne vanno via altri 30 minuti, imbarchiamo con un’ora e mezza di ritardo, senza nessuna spiegazione sul perché…io sono in fila 25, insieme ai piccioni….e qui viene il bello!
Siamo in piena taxiway, davanti a noi c’è quella che sembra l’Expo mondiale dell’aeronautica civile: aerei di ogni stazza e compagnia attendono pazienti il loro turno…. Ad un certo punto “fffiiiiiii”, engine off!!! In mezzo alla taxiway!!! Il Cpt spiega che l’ATC farà partire prima quelli in coda sulla taxiway di destra, poi partiremo noi, tra circa 30 minuti, ecco il perché dello spegnimento dei motori….!!! “Potete anche accendere il cellulare e andare in bagno” …. Miiii che sfiga!!!! Da non credere!!!
Ecco il panorama della cabina affollata di gente (rassegnata ma educata)

Alla fine si riaccende tutta la baracca e si riparte, due ore di ritardo… e ancora tre ore prima di toccare un letto
Sono così stanco che riesco anche ad abbioccarmi sul sedile di Y in configurazione 3+3…
Il volo non passa più, quando sei stanco 2 ore e 40 sono comunque tante… poi finalmente arriva la discesa e atterriamo… fuori fa freddo e c’è ancora la neve ai bordi delle strade… in breve arrivo in hotel e crollo sul letto saltando anche la cena: in Italia sono le 05:20 del mattino, io sono sveglio da 24 ore esatte!
Il giorno dopo mi sveglio in forma e con una fame violenta: una buona colazione e una pinta di caffè mi faranno passare un’ottima giornata di lavoro, senza ulteriori strascichi del jet lag.
Il panorama fuori è così


La sera è prevista una gita al Mall of America (gita scherzosamente definita dai padroni di casa “un modo per rilanciare l’economia americana con i vostri acquisti”), ovvero uno dei più grandi centri commerciali di tutti gli USA.

Dentro ha anche un parco giochi… davvero immenso!!!



Torniamo in albergo commossi (noi europei) dai prezzi pagati per comprare l’abbigliamento di marca, circa il 50% in meno rispetto a quanto paghi in Italia, con punte del 60% se l’articolo è in saldo…
Il giorno dopo proseguono i lavori fino al primo pomeriggio, poi tutti di nuovo in apt per il rientro.
Anche stavolta mi va male con NW.
Il mio volo per LGA (aeroporto decisamente più comodo per chi deve poi andare a Manhattan) viene cancellato per motivi operativi… vengo riprotetto sul successivo che parte dopo oltre un’ora…. Eccheccazzo però!!!
Mi viene dato un voucher da spendere al bar, visto che salta la cena a NYC, mi sfogo così

Il locale è carino ed è una birreria che fa produzione propria di birra


Finalmente si fa l’ora di partire, il nostro aereo è un 757 con interni decisamente old fashioned… non faccio foto, sono stanco è poi c’è troppa gente e si sta stretti (sempre 3+3)
Il volo è piuttosto noioso, sfoglio il catalogo delle vendite presente a bordo (ma non riferito a vendite a bordo) e mi faccio grasse risate nel vedere, tra le centinaia di articoli, cosa vendono:
- cintura di sicurezza da auto per cani
- aspira insetti a batteria
- gocce profumate da mettere nel water prima dell’uso per evitare lo spandersi di fragranze indesiderate
- pistola spara Marsh Mallows
E tante altre cagate allucinanti… davvero esilarante… le gocce, poi, una spanna sopra tutto il resto!!!
Alla fine iniziamo la discesa su LGA, Deo Gratias, dove atterriamo in orario… ma anche qui riescono a stupirmi, e non poco: siamo ancora abbondantemente sulla taxiway quando almeno 5 persone vicino a me iniziano ad accendere il cellulare e a chiamare… nessuno gli dice niente, nessuno si sconvolge… io rimango allibito… provate a farlo in Europa, in modo così plateale, e state a vedere se non vi fraccano di mazzate sia gli AA/VV sia gli altri Pax!
Di lì poco ci agganciamo al finger e scendiamo… la strada da fare in taxi per raggiungere il cuore della Grande Mela è breve e in poco tempo sono alla mèta: l’Helmsley Park Lane Hotel, un bell’hotel affacciato sul lato sud di Central park, in una posizione eccellente per visitare la città


La mattina seguente, invece che rientrare in Italia, sarò in ferie: sta iniziando la mia micro vacanza a NYC!
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