Medici aeroportuali senza stipendio, AOI rischia lo stop

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LIPY

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22 Luglio 2006
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Ancona - AOI
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ANCONA - Niente medici in aeroporto, a rischio l'operatività della postazione di pronto soccorso. Lo denuncia il SiMeCA, il sindacato dei medici civili aeroportuali, che minacciano di non coprire più i turni per mancanza di personale.

«Nessun medico - lamentano Luca Cipolat e Piero Bologna, rappresentanti del SiMeCA - vuole più prendere servizio in aeroporto perché è da un anno che non arriva lo stipendio. Non si riescono a reperire nuove unità e quelle che arrivano se ne vanno dopo pochi mesi».

I pagamenti spettano alla Croce Rossa provinciale che riceve i soldi da quella nazionale. Soldi che però non arrivano. «E' vero - ammette Francesco Bravi, presidente provinciale CRI - gli stipendi non sono stati ancora saldati. Purtroppo non è un buon momento per la Croce. Bisogna avere pazienza».

A Falconara sono sette i medici che non ricevono la paga da mesi ma anche negli altri scali la situazione non è migliore. Fatto sta, accusa il sindacato, che la mancanza di personale porta i medici in servizio a effettuare più turni di quelli previsti. Ma, tuonano Cipolet e Bologna, «ora ci siamo stancati e ognuno di noi effettuerà solo i turni di competenza, senza garantire per quelli che rimarranno scoperti».

Senza medici, l'aeroporto potrebbe rischiare addirittura la chiusura proprio in piena estate. «Abbiamo già comunicato la situazione - dicono i rappresentanti del SiMeCA - al prefetto, al direttore dell'Enac e a quello di Aerdorica».


Fonte: Il Messaggero
 
ANCONA - Niente medici in aeroporto, a rischio l'operatività della postazione di pronto soccorso. Lo denuncia il SiMeCA, il sindacato dei medici civili aeroportuali, che minacciano di non coprire più i turni per mancanza di personale.

«Nessun medico - lamentano Luca Cipolat e Piero Bologna, rappresentanti del SiMeCA - vuole più prendere servizio in aeroporto perché è da un anno che non arriva lo stipendio. Non si riescono a reperire nuove unità e quelle che arrivano se ne vanno dopo pochi mesi».

I pagamenti spettano alla Croce Rossa provinciale che riceve i soldi da quella nazionale. Soldi che però non arrivano. «E' vero - ammette Francesco Bravi, presidente provinciale CRI - gli stipendi non sono stati ancora saldati. Purtroppo non è un buon momento per la Croce. Bisogna avere pazienza».

A Falconara sono sette i medici che non ricevono la paga da mesi ma anche negli altri scali la situazione non è migliore. Fatto sta, accusa il sindacato, che la mancanza di personale porta i medici in servizio a effettuare più turni di quelli previsti. Ma, tuonano Cipolet e Bologna, «ora ci siamo stancati e ognuno di noi effettuerà solo i turni di competenza, senza garantire per quelli che rimarranno scoperti».

Senza medici, l'aeroporto potrebbe rischiare addirittura la chiusura proprio in piena estate. «Abbiamo già comunicato la situazione - dicono i rappresentanti del SiMeCA - al prefetto, al direttore dell'Enac e a quello di Aerdorica».


Fonte: Il Messaggero

mi sembra il risultato dei soliti "clientelismi" per foraggiare strutture varie in qualche modo.
Attenzione non sparo sulla CRI, ma a che titolo i medici aeroportuali devono essere gestiti economicamente dalla CRI?
Perchè non "direttamente" dal Ministero della Salute o dei Trasporti
O perchè non dalle ASL di riferimento?
Vengono assegnati compiti o incarichi per poter poi concedere fondi extra o tenere in piedi strutture amiche?
 
C'era una norma che assegnava alla CRI la gestione dei PS in vari scali, con spesa a carico Ministero della Salute, ora con l'introduzione delle gestioni in concessione, è il gestore che, in alcuni casi si prende carico del servizio stipulando contratti con CRI, USL o altri. Di sicuro la situazione di Ancona è da stabilizzare e i medici hanno il sacrosanto diritto di protestare, ma dire che a livello nazionale e in altri scali la situazione non è migliore è del tutto infondato.
Non si tratta di strutture amiche, ma di strutture efficienti, quindi meglio puntare sulla professionalità e operatività: di sicuro un medico demotivato e non pagato non può rendere al massimo. Il presidio di pronto soccorso è una parte integrante di un aeroporto, senza personale e senza medico lo scalo deve chiudere.