Malpensa vuole scippare Dhl a Orio A rischio quasi 1.300 posti di lavoro


omarre

Utente Registrato
1 Febbraio 2006
467
0
45
ZANICA, Lombardia.
Bocche rigorosamente cucite, ma preoccupazioni in abbondanza: Malpensa sta cercando di scippare Dhl ad Orio al Serio. Del resto, «la campagna acquisti è sempre aperta»: parole di Andrea Mentasti, consigliere delegato di Sacbo.

Le ha dette presentando i voli di Air Dolomiti per Francoforte: società del gruppo Lufthansa, il colosso tedesco che sta lasciando Malpensa. O meglio, lo fa con il suo (ormai ex) brand Lufthansa Italia. Ma il mai decollato hub del Nord è sempre alla ricerca di possibili nuovi partner, sia sul versante passeggeri che su quello courier.

Il dato dei primi 8 mesi del 2011 (fonte Assaeroporti) parla di 301.199 tonnellate a fronte delle 623.194 dell'intero Paese. In pratica a Malpensa transita la metà delle merci italiane: Fiumicino segue a quota 101.866, Orio è comunque sul podio con 72.962 tonnellate.

Da indiscrezioni pare che l'offerta di Sea (società che controlla gli scali milanesi e detiene il 30,98 per cento di Orio) sia di quelle difficili da rifiutare: normale che Dhl ci stia pensando, anche perché a Malpensa c'è un modernissimo Cargo center che sembra fatto apposta per la società del colosso tedesco Deutsche Post.

C'è però un dato inequivocabile: Dhl vuole certezze per poter agire su una prospettiva temporale ad ampio respiro, come la tipologia del suo mercato richiede. Per questo motivo ha decisamente anticipato il confronto con Sacbo, a fronte di un contratto che scade non a fine anno, ma il 31 dicembre 2013.

Insomma, il rischio che Orio al Serio perda il suo ruolo di hub Dhl per l'Italia esiste: chiaro che Sacbo non intende alzare bandiera bianca senza trattare, e il confronto si giocherà centimetro su centimetro. Anche perché c'è qualche numero che può ben spiegare l'importanza della compagnia per lo scalo e l'economia bergamasca: quasi 6 milioni di ricavi l'anno sul bilancio Sacbo, 450 occupati direttamente, un indotto che supera i 1.200 e il 65 per cento del traffico merci dello scalo.

C'è però un fior di rovescio della medaglia: i voli courier sono quelli maggiormente nel mirino dei residenti vicini all'aeroporto, il che crea una forte situazione d'incertezza anche sul versante Dhl, che vuole sapere con sicurezza quali siano le intenzioni a lungo termine di Sacbo nel settore.

Omarre...

Fonte Eco di Bergamo
 
Ultima modifica:
Come giustamente dice l'articolo, "la campagna acquisti è sempre aperta".
Ben fa SEA a cercare di portarsi a casa DHL, così come fa bene a difendersi Sacbo.
Secondo se me la cosa potrà andare in porto non sarà tanto su questioni economiche ma sulla questione rumore notturno a Orio.
Quanti sono i voli al giorno di DHL da e per Bergamo?
 
Lufthansa: il colosso tedesco che sta lasciando Malpensa...

Forse hanno visto questa cartolina

1335.jpg


:D
 
Secondo me BGY lascia scappare DHL a MXP (o a VBS se riesce ad accordarsi con VRN) così si liberano piazzole per basare nuovi aerei passeggeri (Ryanair ovviamente) che ultimamente scarseggiano. Inoltre si libererebbero tutti i capannoni a est occupati dai courier cosi possono ingrandire ulteriormente il terminal passeggeri. Sarebbe una scelta sbagliatissima a mio parere... che sbilancerebbe ulteriormente la situazione dando ancora più strapotere a Ryanair. Credo sarebbe più intelligente e lungimirante diversificare un pò le fonti di entrate... ma con SEA tra gli azionisti non lo faranno.
 
C'è sempre una prima volta...

Quando SEA aveva il 49 % ed era il Socio di maggioranza relativa ( e quasi assoluta...) non se la consideravano neanche di striscio.
Quando SEA è scesa al 30 % ed ha proposto di fare l'alleanza degli Aeroporti con Bergamo e Verona hanno detto che la parte Bergamasca non era d'accordo e non se li sono continuati a considerare.
Poi quando SEA ha proposto di fare almeno un pò di coordinamento commerciale fra Milano e Bergamo ( sempre da Socio di maggioranza relativa al 30 %) hanno gridato che questo era lesivo della dignità dell'Aeroporto di Bergamo ed hanno continuato a non considerarli.
Ora credo che inizieranno a pensare.
 
Ultima modifica:
Sia rommel che crew84 hanno ragione. Vuoi per l'una che per l'altra ragione.
Da una parte BGY non necessita del cargo perche puo crescere con i pax.
Dall'altra VRN ha una situazione di comodo che stoppa VBS.
SEA fa la sua parte non pensando pero ad un effettivo sviluppo strategico del sistema ( ovvero cosa serve DHL a MXP?)
La Lombardia è l'unica regione che puo pensare piu che attivamente a linea-charter-low cost-cargo ma non, magari erroneamente ne sfrutta le potenzialità.
Se in modo corretto attuassero un vero piano di sviluppo aeroportuale altro che 1300 posti di lavoro!
Il problema è che non esiste un vero piano ma solo accozzaglie.
VBS potrebbe vivere alla grande con gente con i c......ni sotto e non politici.
Allora il sistema lombardo potrebbe generare oltre a introiti per tutti migliaia di posti di lavoro diretti e di indotto.
 
«Dhl dà lavoro, è da difendere»
I sindacati uniti contro il trasloco
eco.bg.it

«Purtroppo non è una boutade: la possibilità che Dhl se ne vada a Malpensa esiste, e ci preoccupa parecchio». Marco Sala della Fit Cgil non ha dubbi: «La presenza di questo courier all'aeroporto di Orio va difesa a tutti i costi». Gli fa eco Saverio Ranieri della Fit Cisl: «La priorità è salvare i posti di lavoro e lo sviluppo stesso dello scalo. Per i dipendenti diretti c'è comunque la possibilità di un trasferimento in altra sede, ma per gli indiretti non ci sono speranze».

Salvate il soldato Dhl, insomma. Impedendo che a fine 2013 lasci dopo 27 anni Orio, cedendo così alle lusinghe di Sea e di Malpensa. Sul piatto ci sono quasi 1.300 posti di lavoro e una realtà strategica per lo scalo e l'economia bergamasca in generale. Ma è innegabile che i voli courier siano anche nel mirino dei vari Comitati che si battono contro lo sviluppo incontrollato di Orio, vuoi per la rumorosità che per un traffico prevalentemente notturno. «Il problema dell'impatto ambientale c'è e nessuno lo può nascondere», ammette Sala: «Ma nessuno può pensare che si risolva con la dipartita dei courier». «E alla fine - continua -per l'ambiente impattano molto di più quelli di Ryanair: non a caso la situazione è oggettivamente peggiorata dal 2002 in qua da quando cioè gli irlandesi sono sbarcati ad Orio»

«Cerchiamo di fare sistema», è la considerazione di Sala: «Sacbo ha tutto l'interesse a mantenere qui Dhl, il sindacato pure. La partita è ancora aperta e delicata, ma tutti potrebbero avere convenienza a restare qui. Certo, bisogna convincere i vertici di Deutsche Post che stanno su a Bonn ed avere tutti uno spirito maggiormente collaborativo.
 
Ora credo che inizieranno a pensare.

Riguardo ai trascorsi Bergamo non si fida di Milano... tutto qui (e c'han pure ragione), se Orio è arrivata dove è adesso, non lo deve certo a Milano che ha sempre remato contro.

Ma nella vicenda DHL (e più in generale merci)... Bergamo e Milano si metteranno d'accordo secondo me, perché fa comodo a tutti e due.