Malpensa, apre l'ospedale per chi trasporta stupefacenti con gli ovuli


daitan 3

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23 Maggio 2008
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Da un lato c'è un piccolo ospedale attrezzato, dall'altra un piccolo carcere, dotato di tecnologie per garantire la sicurezza delle persone detenute: apre a Malpensa la “Area S1”, lo spazio destinato a trattenere gli ovulatori che sbarcano in aeroporto trasportando droga nel loro corpo. «Così possiamo garantire la sicurezza e la dignità delle persone coinvolte» spiegano a più riprese il Ministro dell'Interno Roberto Maroni, il presidente di Sea Aldo Bonomi e il direttore dell'ospedale di Gallarate Armando Gozzini, presenti insieme a molte altre autorità. Il presidio di Malpensa (al Terminal 2) è una vera e propria sezione distaccata dell'azienda ospedaliera, con personale dedicato e impianti tecnologici all'avanguardia: un piccolo ospedale, che coesiste con una altrettanto piccola struttura carceraria, dotata di cinque celle.

Il fenomeno degli ovulatori – uomini e donne che trasportano droga all'interno di involucri di plastica ingeriti - è in crescita: nel 2007-2008 erano meno di una trentina l'anno, nel 2010 i casi sono arrivati (ad oggi) a 77. I fermati in aeroporto fino ad oggi approdavano sotto scorta all'ospedale di Gallarate, dove venivano trattenuti fino all'espulsione degli ovuli, all'interno delle camere del Sant'Antonio Abate. Per controllare ogni ovulatore – spiega la Polizia Penitenziari - servivano due agenti, in totale oltre 1500 turni di lavoro annuale. Un sistema costoso e che aveva lo svantaggio della coabitazione di persone detenute e agenti con gli altri pazienti. Per questo – prevedendo la crescita che si è poi verificata – Sea e Azienda Ospedaliera hanno pensato ad una soluzione definitiva, investendo 300mila euro.

news tratta da varese news dte
 
Si poteva pensare anche agli ovuli da congelare da fecondare tipo banca del seme....................!!!!!!!!!!!!