Giusto per la cronaca
Alitalia: agenzie di viaggio, “persi introiti del 20%”
L’annuncio di Alitalia di voler tagliare dal primo febbraio le commissioni alle agenzie di viaggio dal 3 all’1% ha già comportato per la compagnia una traslazione di fatturazioni verso altri vettori del 20%. Lo hanno annunciato i rappresentanti delle agenzie di viaggio al termine dell’incontro avuto con il ministro Maroni e i vertici della compagnia. Per il presidente della Fiavet Antonio Tozzi, “solo in questo mese di gennaio le agenzie di viaggio hanno fatto mancare del 20% gli introiti per la compagnia e anche se dovesse essere confermata la data del 1 febbraio per il taglio delle commissioni, Alitalia rischia un bagno di sangue per circa due mesi”. Tale, secondo le agenzie, sarebbe il lasso di tempo entro il quale anche gli altri vettori si dovrebbero adeguare alle decisioni prese da Alitalia. Anche per il presidente di Assotravel Andrea Giannetti, “perdere il 20% di fatturato per altri due mesi, nelle condizioni in cui Alitalia si trova ora, sarebbe un massacro”. Per le agenzie di viaggio la soluzione da individuare per contemperare l’esigenza di Alitalia di ridurre i costi, e delle agenzie di viaggio di poter restare sul mercato, sarebbe quella di individuare un sovrapprezzo fisso che Alitalia dovrebbe applicare anche alla vendita dei biglietti tramite canale diretto. Questa “fee” potrebbe costituire un punto di riferimento per le agenzie per calcolare il loro margine di guadagno sulla vendita dei biglietti, senza che la concorrenza diretta di Alitalia le penalizzi troppo.
Da parte sua, l’amministratore delegato della compagnia, Francesco Mengozzi, ha sottolineato che ci sono spazi per una trattativa con le agenzie di viaggio. “Si tratta, si tratta...”, ha detto al termine dell’incontro.
Raggiunto l’accordo tra Alitalia e agenzie di viaggio
“Alla fine è prevalso il buon senso. L’accordo di massima raggiunto con Alitalia sulla remunerazione delle agenzie di viaggio costituisce un punto di partenza accettabile, non tanto in termini di benefici economici, quanto perché serve, almeno per ora, a salvaguardare imprese e posti di lavoro”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Fiavet, Antonio Tozzi, a conclusione di una trattativa serrata, condotta con le altre Associazioni di categoria, per trovare una soluzione alle inderogabili decisioni della ex Compagnia di bandiera di ridurre le commissioni dovute alle agenzie di viaggio all’1%. “Una percentuale - ha dichiarato Tozzi - che portava di fatto le agenzie di viaggio ad uscire dal mercato. L’accettazione di alcune nostre richieste, non significa soltanto il riconoscimento del ruolo fondamentale ed insostituibile della distribuzione, ma ci fa guardare al futuro con maggiore serenità”. Con l’accordo raggiunto venerdì, slitta dal primo febbraio al primo marzo il taglio all’1% delle commissioni riconosciute alle agenzie di viaggio sulla vendita dei biglietti Alitalia. Infine, sempre dal primo marzo, sarà applicato un sovrapprezzo (fee) sui biglietti venduti dalla compagnia attraverso i suoi canali diretti (call center, sito internet e sportelli).
Confturismo 2004
Le fee sono un coltello senza manico, come lo prendi ti tagli.
Facendo il punto della situazione, escludendo gli incentive scheme in essere tra vettore ed agente e prescindendo dall’E-tkt (che ormai è più comune del cartaceo) e vendite tramite internet (che tutti hanno):
1) Una volta il prezzo era 100 sia in agenzia che dal vettore; se lo compravi in agenzia l’agente rimetteva al vettore 91 (al netto commissione). Quindi per il cliente non faceva alcuna differenza e l’agente aveva il suo margine.
2) Il taglio delle commissioni ha fatto si che sempre a fronte di un prezzo di 100 l’agenzia per sopravvivvere applica una fee sul servizio, caricandola sul cliente.
Il vettore a sua volta continua a vendere a 100 (ritrovandosi anche in tasca i 9 non pagati all’agente) ma così facendo sottotaglia l’agente. Dato che un buon 85% del venduto ruota attorno alla distribuzione, e questa ha gli strumenti per spingere un vettore o l’altro nella vendita, per ritornare amici l’accordo è stato che anche il vettore applicasse delle fee, per non creare voragini al prezzo finale ed evitare concorrenza tra i due.
Quindi il vettore adesso incassa 100 + fee + tutti i 9 che non da più all’agente.
E qualcuno, senza far nomi, continua a perdere [:308]
Le fee spariranno il giorno in cui la situazione si capovolge, vale a dire 100% di vendite dirette vettore e la scomparsa totale delle agenzie. Finchè questo non cambia, ogni tentativo del vettore di sottotagliare la distribuzione è come dire tagliarselo per far dispetto alla moglie.
Per quello dico di fare attenzione, perchè se la distribuzione si incazza può far male, un’altra volta