Ma è davvero possibile pilotare un 767 dopo 3 giorni di corso?


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Non capisco perché dite sempre tutto che pilotare un aereo vero è enormemente più dififcile che con un simulatore.
OK, magari con il simulatore molte cose non sono trattate con sufficiente precisione, ma il tipo di impostazioni necessarie e le manovre non dovrebbero essere troppo diverse dal vero. Non è questo il fine ultimo dei simulatori?

La risposta è dipende. Ci sono cose che il Flight Simulator riproduce bene come la realtà, altre invece si differenziano di molto.
Il discorso è diverso se si parla di Simulatori professionali certificati dove i piloti si recano per fare dei check e per simulare le situazioni di emergenza.
 
OK, non discuto il fatto che non mi sentirei affatto sicuro se i piloti morissero e se al loro posto si sedesse un ragazzino che vola con il simulatore.
Ma perlomeno ha un'idea generale di come possano funzionare le cose. Magari atterrerà troppo tardi, non riuscirà a frenare in tempo, andremo fuori pista, ci imbarcheremo a metà pista, sfonderemo il carrello. Probabilmente moriremmo lo stesso, ma di sicuro avremmo più probabilità di salvarci che con me ai comandi, che non ho mai volato con simulatori.....
 
Riporto da http://undicisettembre.blogspot.it/2006/06/faq-13-gli-attentati-in-generale-gli.html

1.3.2. Se i dirottatori erano incapaci di pilotare, come poterono guidare gli aerei?



I quattro dirottatori che pilotarono gli aerei erano tutti piloti certificati negli Stati Uniti, alcuni anche con licenza commerciale. Negli Stati Uniti avevano frequentato scuole di volo e si erano addestrati con i simulatori di aerei di linea. Avevano esperienza pratica con aerei più piccoli, ma sapevano destreggiarsi con la strumentazione degli aerei di linea, tanto da impostare il pilota automatico. I loro istruttori li definirono “buoni” piloti (dettagli; dettagli).

I piloti di linea italiani e stranieri che abbiamo interpellato ci confermano che pilotare un aereo di linea che è già in volo, in una giornata limpida e usando il pilota automatico, non è difficile e non lo è neppure schiantarlo contro un edificio di grandi dimensioni. Le parti difficili sono decollo e atterraggio, che infatti i dirottatori hanno evitato di dover fare (dettagli).

Inoltre sembra logico presumere che se si fosse trattato di una messinscena, i suoi organizzatori non avrebbero scelto dei capri espiatori di poca esperienza, ma avrebbero additato dei piloti espertissimi, in modo da evitare i dubbi che invece circolano oggi.


1.3.3. Come fu possibile per dei piloti inesperti centrare con precisione bersagli lontani centinaia di chilometri?


I dirottatori fecero quello che fanno regolarmente i piloti di linea per raggiungere gli aeroporti di destinazione: usare gli strumenti di navigazione automatica dell'aereo.

I dirottatori impostarono appunto il pilota automatico di ciascun velivolo (dettagli), dandogli l'ordine di dirigersi sull'aeroporto più vicino al rispettivo bersaglio. Una volta in vista del bersaglio, ripresero il comando manuale dell'aereo. La procedura d'impostazione del pilota automatico si impara nei corsi di certificazione frequentati dai dirottatori e a detta dei piloti interpellati da Undicisettembre è estremamente semplice e alla portata di un dilettante.
 
Non capisco perché dite sempre tutto che pilotare un aereo vero è enormemente più dififcile che con un simulatore.
OK, magari con il simulatore molte cose non sono trattate con sufficiente precisione, ma il tipo di impostazioni necessarie e le manovre non dovrebbero essere troppo diverse dal vero. Non è questo il fine ultimo dei simulatori?

Parlo per me: a livello tecnico, anche imparare a usare Flight Simulator non è una cosa semplicissima. Ci gioco da quasi 10 anni, ma ci ho messo un anno a capire come atterrare con l'ILS e a comprendere come funzionasse l'autopilota. Salvo alcuni addon professionali a pagamento, che rispecchiano il reale layout dei comandi e condizioni di volo più realistiche, FS è e rimane un videogioco, anche se più complesso di un gioco "da console" come Microsoft Flight. Ma avuto modo di assistere ad un decollo e a un atterraggio dal cockpit di un aereo vero e fare un confronto: pur sapendo grosso modo come le persone sedute ai posti di comando avrebbero agito e conoscendo bene o male come fossero disposti i comandi, ho trovato la cosa più complessa, non solo per la quantità di cose da fare (checklist, calcolo delle velocità di riferimento etc.) ma anche con l'interazione pressochè continua con l'ATC, il dover tenere sotto controllo molti parametri e il dover affrontare costantemente fattori di rischio diversi. Diversa è la fase in crociera, che mi è sembrata più rilassata, dove "ci si limita" a interagire con l'ATC (che parla inglese con accenti MOLTO diversi fra loro) meno spesso e a controllare che tutto sia ok, anche se qualche volta bisogna evitare un cumulonembo o - corna facendo - una collisione. Un videogioco non professionale, anche se "abbastanza realistico", non riproduce al 100% questa realtà. Tuttavia, è sufficiente per capire che anche su un aereo ci sono un "volante" che permette di cambiare direzione o andare in su o in giò, un "acceleratore" e diciamo pure i "freni", e se si sbaglia non si fa male nessuno. Come ho detto prima, però, per i dirottatori dell'11/9 questo bastava e avanzava. Non gli serviva sapere come decollare o atterrare, dato che, purtroppo, questo non era nei loro piani.
 
Per le discussioni sulla simulazione di volo per diletto esiste un'apposita sezione: certamente in questo caso si intendeva discutere di simulatori professionali che costano diversi milioni di dollari, non di un programmino per PC. È il momento di chiudere il thread.
 
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