Lufthansa si scaglia contro Ryanair su presunti aiuti pubblici in Germania


SkySurfer

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6 Novembre 2005
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Fondi pubblici: Lufthansa si scaglia contro Ryanair

I controlli e le indagini sui presunti aiuti pubblici di cui starebbe godendo Ryanair si allarga a macchia d'olio e raggiunge la Germania.

In un report messo a punto da Lufthansa si mette infatti in evidenza come sarebbero 6 gli aeroporti nel mirino della Commissione europea, che già indaga su altri casi analoghi in altre parti d'Europa, Italia compresa.

Il report citato oggi dal quotidiano finanziario Mf metterebbe quindi in luce un sistema di sussidi in varie forme di cui la compagnia aerea guidata da Michael O'Leary avrebbe goduto nell'ultimo decennio.

Un sistema che Lufthansa si prepara ora a osteggiare in ogni modo e la compagnia, sempre all'interno del report citato da Mf, chiede che venga messo fine allo spreco di soldi pubblici.

Nei giorni scorsi in Italia il pressing e le indagini Ue avevano spinto lo scalo di Verona a porre fine al contratto con Ryanair, che dal 12 ottobre stopperà tutti i collegamenti effettuati dal Catullo.

(TTG)
 
la faccenda si fa seria anche in germania!!! il mio sorriso diventa sempre più grande...
 
A me fa molto più schifo il modo in cui aggirano le norme sul trattamento previdenziale dei loro dipendenti (credo non solo in Italia).

E' su questo tema che, in primis, andrebbe condotta la battaglia.
 
Resto tuttavia convinto che anche eliminando tutte le sovvenzioni pubbliche "borderline" e adeguando i contratti degli equipaggi alle singole nazioni dove effettivamente sono basati, il business model di FR resta molto competitivo e con costi finali unitari fortemente inferiorio a quelli della concorrenza. Anzi vedo il rischio che la chiusura dei "rubinetti" sugli scali minori porterà FR a prediligere sempre più i grandi hub con rischi ancora maggiori per i vettori tradizionali. Del resto guardate che terra bruciata ha fatto FR sul domestico Spagnolo da MAD, scalo dove opera senza sovvenzioni pubbliche tranne gli sconti previsti per chi riempie gli spazi dei vecchi terminal (stesso discorso per BCN).
 
Resto tuttavia convinto che anche eliminando tutte le sovvenzioni pubbliche "borderline" e adeguando i contratti degli equipaggi alle singole nazioni dove effettivamente sono basati, il business model di FR resta molto competitivo e con costi finali unitari fortemente inferiorio a quelli della concorrenza. Anzi vedo il rischio che la chiusura dei "rubinetti" sugli scali minori porterà FR a prediligere sempre più i grandi hub con rischi ancora maggiori per i vettori tradizionali. Del resto guardate che terra bruciata ha fatto FR sul domestico Spagnolo da MAD, scalo dove opera senza sovvenzioni pubbliche tranne gli sconti previsti per chi riempie gli spazi dei vecchi terminal (stesso discorso per BCN).

Penso che hai ragione. Di sicuro la loro ottimizzazione ha portato a dei costi di produzione nettamente più bassi rispetto alla concorrenza. C'è da dire che senza co-marketing, i prezzi dei biglietti sarebbero si più bassi rispetto ai competitor, ma non ci sarebbe la differenza che c'è adesso. Personalmente per pochi € di differenza preferisco viaggire con altri vettori che non mi frantumano le scatole con mille cavolatine pretestuose per spillare soldi....
 
Del resto guardate che terra bruciata ha fatto FR sul domestico Spagnolo da MAD, scalo dove opera senza sovvenzioni pubbliche tranne gli sconti previsti per chi riempie gli spazi dei vecchi terminal (stesso discorso per BCN).

Va però anche detto che la base di MAD subirà a breve una bella sforbiciata, in particolar modo sull'internazionale.
 
Resto tuttavia convinto che anche eliminando tutte le sovvenzioni pubbliche "borderline" e adeguando i contratti degli equipaggi alle singole nazioni dove effettivamente sono basati, il business model di FR resta molto competitivo e con costi finali unitari fortemente inferiorio a quelli della concorrenza. Anzi vedo il rischio che la chiusura dei "rubinetti" sugli scali minori porterà FR a prediligere sempre più i grandi hub con rischi ancora maggiori per i vettori tradizionali. Del resto guardate che terra bruciata ha fatto FR sul domestico Spagnolo da MAD, scalo dove opera senza sovvenzioni pubbliche tranne gli sconti previsti per chi riempie gli spazi dei vecchi terminal (stesso discorso per BCN).
Non sono del tutto d'accordo. Il business model di Ryan si basa su un delicato equilibrio e basta poco per spezzarlo. Ad esempio la chiusura di tutte le rotte sovvenzionate vorrebbe dire un forte ridimensionamento del fatturato complessivo, per cui i costi generali avrebbero un'incidenza molto maggiore. Un altro esempio, un conto è piazzare ordini da centinaia di a/m, un conto è trovarsi di colpo con una flotta sovradimensionata. Questo sono solo 2 esempi (ma ce ne sono altri) dei vantaggi indiretti di avere accesso alle rotte sovvenzionate.
 
Non sono del tutto d'accordo. Il business model di Ryan si basa su un delicato equilibrio e basta poco per spezzarlo. Ad esempio la chiusura di tutte le rotte sovvenzionate vorrebbe dire un forte ridimensionamento del fatturato complessivo, per cui i costi generali avrebbero un'incidenza molto maggiore. Un altro esempio, un conto è piazzare ordini da centinaia di a/m, un conto è trovarsi di colpo con una flotta sovradimensionata. Questo sono solo 2 esempi (ma ce ne sono altri) dei vantaggi indiretti di avere accesso alle rotte sovvenzionate.

In Italia, volendo accedere alle rotte sovvenzionate, Ryanair avrebbe potuto partecipare al bando di gara per la continuità territoriale Sardegna - Continente, invece se ne é guardata bene.
 
Non sono del tutto d'accordo. Il business model di Ryan si basa su un delicato equilibrio e basta poco per spezzarlo. Ad esempio la chiusura di tutte le rotte sovvenzionate vorrebbe dire un forte ridimensionamento del fatturato complessivo, per cui i costi generali avrebbero un'incidenza molto maggiore. Un altro esempio, un conto è piazzare ordini da centinaia di a/m, un conto è trovarsi di colpo con una flotta sovradimensionata. Questo sono solo 2 esempi (ma ce ne sono altri) dei vantaggi indiretti di avere accesso alle rotte sovvenzionate.

Inoltre restrebbe la domanda: quanti degli attuali viaggiatori Ryanair, abituati a fare viaggi a prezzi bassi e disposti a seguire tutte le regole della compagnia per risparmiare un Euro, sarebbero disposti a pagare cifre poco distanti da quelle di una compagnia tradizionale. Ryanair ha creato una domanda di viaggio aereo a prezzi da biglietto ferroviario regionale, c'è da capire se le persone che fino ad oggi hanno girato l'Europa low cost vogliano o possano continuare a farlo spendendo il doppio o il triplo.
 
A me fa molto più schifo il modo in cui aggirano le norme sul trattamento previdenziale dei loro dipendenti (credo non solo in Italia).

E' su questo tema che, in primis, andrebbe condotta la battaglia.


non posso che quotare: questo è il male peggiore, non quei quattro spicci che hanno preso e che molti, ingenuamente, pensano che se non fossero stati dati a FR sarebbero serviti a costrire asili e case di riposo....
 
A me fa molto più schifo il modo in cui aggirano le norme sul trattamento previdenziale dei loro dipendenti (credo non solo in Italia).

E' su questo tema che, in primis, andrebbe condotta la battaglia.

Più il trattamento riservato ai passeggeri in caso di disagi.
 
Non sono del tutto d'accordo. Il business model di Ryan si basa su un delicato equilibrio e basta poco per spezzarlo. Ad esempio la chiusura di tutte le rotte sovvenzionate vorrebbe dire un forte ridimensionamento del fatturato complessivo, per cui i costi generali avrebbero un'incidenza molto maggiore. Un altro esempio, un conto è piazzare ordini da centinaia di a/m, un conto è trovarsi di colpo con una flotta sovradimensionata. Questo sono solo 2 esempi (ma ce ne sono altri) dei vantaggi indiretti di avere accesso alle rotte sovvenzionate.

Io farei una distinzione. FR non vola su rotte sovvenzionate, che sono le PSO, ma su un ampio network Europeo che include rotte da/per scali primari, tra scali primari e secondari e da/per scali secondari. Quasi sempre le rotte tra scali secondari ricevono contributi sotto forma di comarketing e sconti sui diritti aeroportuali e tariffe di handling scontate semplicemente perchè nessun altro vettore sarebbe in grado di operare tali rotte producendo flussi di passeggeri di tutto rispetto. FR ha un brand molto forte unito a una forza vendite del proprio sito tale da generare grandi numeri anche in mercati modesti. E questa capacità se la fanno giustamente pagare dagli aeroporti e dagli enti turistici locali. Il network di FR è poi oggi così vasto che pure il mix tra traffico leisure, etnico e business ha una ripartizione percentuale in linea con quelle di operatori low cost che "a pelle" si crede essere più business oriented (Air Berlin per citarne una. D'istinto pensi a un vettore a forte valenza business, poi analizzi la capacità offerta e scopri che oltre il 60% della capacità è verso destinazioni turistiche nel bacino del mediterraneo).

Ryanair poi deve essere vista come 2 realtà indipendenti, ossia una parte operativa di cui fa parte la quasi totalità dei costi, che fa volare gli aerei e che è basata su una struttura molto snella, focalizzata ad abbasare (o salvaguardare) l'andamento dei costi operativi e una parte commerciale a cui competono i ricavi. Ora che un aereo operi tra A e B o tra B e C, se la base di costi operativi è bassa, anche con alcuni contratti di handling meno vantaggiosi e con un numero di sconti minori, il risultato finale restano costi operativi bassi. Inoltre, mentre se sulla parte operativa è difficile agire e fare correzioni, su quella commerciale e servizi di bordo è nettamente più semplice. La trasfromazione che ha fatto Easyjet negli ultimi 5 anni la può fare anche FR.

Senza dimenticare che mentre il servizio di bordo e in generale la qualità del prodotto di FR è sempre stata scarsa, quello dei competitors è in continua caduta andando sempre di più ad avvicinarsi allo standard FR. Fare pagare il bagaglio o l'assegnazione del posto a bordo, oltre al catering, è ormai la norma non solo su gran parte dei vettori low cost, ma anche su molte major.
 
Quando finiscono i soldi, tutti i nodi vengono al pettine.
E non vale solo per l'aviazione.

Ma nel caso specifico del thread in questione "Lufthansa si scaglia contro Ryanair" i soldi finiti sono quelli delle casse di LH o quelli degli enti pubblici Tedeschi che tengono in vita micro aeroporti con pochi voli giornalieri??!!??!!
 
Condivido l'opinione di Airblue. FR senza sovvenzioni cambierebbe sicuramente qualcosa nel network e diventerebbe forse meno estrema (stile U2), ma rimarrebbe una realtà assai competitiva sul mercato. E forse andrebbe a fare una concorrenza alle major ben più serrata di quella attuale.