Questa è una osservazione interessante.
Se comprendo bene, il problema è che il turnaround è una operazione molto time-constrained e quindi richiede una quantità notevole in contemporanea di ingegneri e meccanici per un tempo limitato, mentre meno personale è sufficiente per due voli con 777 con partenza sfalsata. Interpreto bene?
La soluzione naturale in un caso del genere è una joint venture tra compagnie per gestire efficientemente il problema.
In realtà avevo letto sulla rivista di bordo di LH che AF e LH l'hanno già creata per gestire la Aircraft On Ground assistance e gestione pezzi di ricambio del 380.
http://www.afiklmem.com/AFIKLMEM/en...fts/GlobalSolutions_AirbusAircrafts_A380.html
Non so se il personale impiegato nel turnaround rientra propriamente nella AOG Assistance ma potrebbe essere in prospettiva futura una soluzione almeno per gli aeroporti dove più compagnie operano con A380
(nel caso LH e AF, sono in comune SIN, JFK, NRT, JNB).
AOG e' la situazione in cui l'aereo non e' piu' in grado di partire, ossia e' guasto. In quel caso le collaborazioni tra compagnie esistono da tempo immemore, la maggior parte delle compagnie IATA con un ramo Line Maintenance fanno parte della IATP, una specie di societa' tra gentiluomini (e gentildonne, ovviamente) con cui si condividono pezzi e risorse nei vari aeroporti. Il mio 767 atterra a Entebbe e fora? Non ho una ruota? Chiamo Air Kenya, ottengo la ruota, a tempo debito spedisco un'altra ruota giu' piu' un po' di soldi ai kenyoti per il disturbo.
Per quanto riguarda la tua domanda, hai piu' o meno colto nel segno.
Esistono un bel po' di tipi di controlli che si possono effettuare su un aereo senza portarlo in hangar, dal daily fino a check piu' approfonditi da fare una volta al mese. Nel caso piu' semplice un aereo longhaul va "accolto" all'arrivo, si fanno i check, si mette in sicurezza l'aereo e, se non ci sono difetti da correggere, lo si lascia ai cleaners e si ritorna una mezzoretta prima della partenza per il dispatch. Il numero di ingegneri (LAE) e meccanici coinvolti varia a seconda delle dimensioni dell'aereo. Da un LAE e un meccanico per un 767 a due LAE e un meccanico per un 747, all'arrivo e prima della partenza. Esistono poi LAE B1, cioe' con licenze per lo piu' "meccaniche", e B2, specializzati nelle apparecchiature elettroniche.
Il problema coll'A380 e' che e' tutto elettronico. Resettare uno switch, per fare un esempio, e' un'operazione (NB, mai fatta, me ne hanno parlato e l'ho vista fare) semplice. Tiri giu' l'interruttore, chiudi l'erogazione di energia, tiri su, tac. Coll'A380 ti serve un PC per farlo e se per caso togli l'energia all'aereo ti ci vogliono 25 minuti per fargliela avere. E' molto piu' complesso, e richiede piu' persone al lavoro.
Non ho dati ufficiali su un A380, ma mi e' stato detto che QF a LAX usa il doppio del personale che usava per i 744. Cio' vuol dire che hai gente che non puo' operare su altri aerei, per cui magari prendi soldi (sono contratti con altre compagnie) o magari devi assumere. E parliamo di gente che, in molte parti del mondo, costa parecchio.
In poche parole, se non ho capito male, quel che ha reso l'A380 inaccessibile su alcuni mercati sono principalmente i costi derivanti dall'adattamento infrastrutturale, ciò che hai scritto nel primo intervento. Mi rendo conto che quanto a frequenze/flessibilità avrebbe molto più mercato di quanto pensassi, però evidentemente non conviene a molte compagnie.
Giusto. L'A380 aumenta, molto, la complessita' in un ambiente che e' gia' fin troppo complesso di suo. Puo' usare solo certi stands, certe taxiways, certi gates, certi pushback tugs, certi elevators, certi camion del catering, certe scale e via dicendo. Il 787 e' anch'esso bello complesso, ma non ha tutte queste limitazioni.