Gli aeroporti sono delle "strane bestie". Sono organismi viventi che si espandono, si adattano al traffico e sono figli dei tempi in cui vivono.
L'aeroporto in questione non è un aeroporto nato per farsi male, assolutmante, ha solo una configurazione planimetrica molto complessa, vi invito a dare un'occhiata a Cape Town e poi ne riparliamo e qui il "danno" è stato un piccolo CR1, a Cape Town invece ci atterrano i 747-400. Il problema principlale, come per un incorcio molto complesso, sta tutto nella seganletica orizzontale e verticale dello scalo!
Dopo l'incidente di Linate gli aeroporti italiani hanno ricevuto un adeguamento agli standard ICAO in fatto di segnaletica che li ha fatti diventare, di giorno o di notte che si voglia vedere, dei veri e propri alberi di Natale. Attualmente, a meno di un errore gravissimo dovuto allo "human factor" o a una disattenzione è difficile in Italia confondere una taxiway per un'altra, un raccordo per un altro, una pista per un'altra, c'è un eccesso, bene così, di segnaletica da fare paura. Ci si deve chiedere piuttosto, quando il CR1 ha imboccato la "pista sbagliata", i piloti hanno CHIARAMENTE VISTO che per la 22 bisognava andare diritto e che per la 26 bisognava girare a sinistra. C'era la doppia segnaletica verticale ed orizzontale? La segnaletica verticale era catarinfrangente o era, come richiesto dall'ICAO, illuminata. Che poi, la "bussola" non sia stat guardata è un problema, ma sussitevano a terra le condizioni minime di sicurezza?
Questo il lay out di Cape Town!
Ad oggi avete sentito mai parlare di un 744 decollato per errore dalla pista più corta?
Quali sono le condizioni della segnaletica a terra a Cape Town? e di quella verticale? I piloti ricevono un valido aiuto?
Prima di sparae a vista addosso ai piloti bisogna chiedersi: la FAA come lo tiene questo aeroporto. Ci conviene quindi aspettare il report dell'inchiesta che sarà pieno di tantissime fotografie e ci farà capire cosa hanno visto e probabilmente perchè hanno sbagliato!