L'aeroporto Marconi si ritira dalla Bas


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Mentre continua l´inchiesta giudiziaria sulla Doro, la Sab decide il divorzio. Un contenzioso da 5,5 milioni di euro

Il Marconi si ritira dalla Bas

In vendita le azioni della società che gestisce valigie e hostess


LUCIANO NIGRO

L´aeroporto Marconi venderà il 40% delle azioni di Bas, la Bologna airport services di Angelo Nicoletti. Un divorzio che metterà fine all´imbarazzante e incomprensibile situazione di uno scalo azionista di due società in guerra tra loro: la Bas al 40%, appunto, e la Marconi handling che controlla al 100%. Una situazione insostenibile perché l´aeroporto dopo aver accumulato un disavanzo pauroso di otto milioni di euro con la Marconi Handling, per ridurre le perdite era stato costretto ad ingaggiare negli ultimi diciotto mesi una pericolosa guerra commerciale a colpi di ribassi sfociata in un contenzioso legale milionario proprio con la Bas che pretende 5,5 milioni di euro dalla Sab la società di gestione del Marconi controllata al 52% dalla Camera di Commercio. Insomma o rimetteva una montagna di denaro o era costretta a fare la guerra a una società di cui è padrona al 40%, ma nella quale non ha voce in capitolo.
La decisione di uscire dalla Bas è stata presa dall´ultimo consiglio di amministrazione della Sab guidato dalla presidente Giuseppina Gualtieri. Giovedì prossimo il Cda deciderà l´advisor e lo studio legale ai quali affidare un divorzio che non si presenta semplice. Una scelta che era matura da tempo («La partecipazione dell´aeroporto in Bas è impropria», disse Gian Carlo Sangalli qualche mese prima di lasciare la presidenza del Marconi), anche se ad accelerare le pratiche hanno contribuito l´esplosione del caso Doro Group e l´inchiesta sulla maxitruffa ai danni dei lavoratori dell´aeroporto.
Una storia nata male quella della privatizzazione dei servizi a terra al Marconi. Alla fine degli anni ‘90 in vista della liberalizzazione dei servizi la Sab si accorda con la Ata del gruppo Caltagirone e dà vita a Bas. Il 60% del capitale è in mano ad Ata, il 40% alla Sab. Il primo infortunio, però, è nel 2003 quando Aviapartner denuncia la Sab per abuso di posizione dominante. Sab si prende una multa da 900 mila euro e decide di dare vita alla Marconi Handling. Sono tempi duri per chi trasporta i bagagli e tutte le società accumulano pesanti disavanzi. Aviapartner chiude i battenti nel 2006 dopo un esercizio in perdita di 2,5 milioni. Marconi Handling che è la più grande accumula i maggiori debiti. Chi se la cava meglio è Bas, la più piccola, che contiene al minimo i danni. Fino a quando la Marconi Handling non passa ad una strategia di concorrenza più aggressiva: partecipa alle gare di appalto delle compagnie aeree con fortissimi ribassi e strappa clienti alla Bas. La quale reagisce con altri ribassi. Una battaglia pericolosa più volte denunciata dai sindacati. Ma anche una situazione kafkiana, visto che l´aeroporto di Bologna è socio di entrambe le società. Da qui la decisione del Marconi di procedere al divorzio. (La Repubblica - Bologna)

CIAO
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