L'Aeroporto di Villanova guarda ai privati


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L’ Aeroporto di Villanova apre la “pista” ai privati

Villanova d’Albenga. La privatizzazione dello scalo aeroportuale di Villanova d’Albenga è l’unica strada percorribile per salvare il “Panero” e garantirne un suo rilancio effettivo. E’ quanto è emerso nella riunione di ieri pomeriggio, con il coordinamento del presidente della società di gestione (A.V.A.) Pietro Balestra e dall’amministratore delegato Alessandro Berta, degli azionisti di riferimento, quelli che detengono i pacchetti azionari più consistenti del Clemente Panero e precisamente: Giancarlo Grasso e Patrizia Cozzi Parodi (presidenti delle Camere di Commercio di Savona e di Imperia), Gianni Giuliano e Marco Bertolotto (presidenti delle Province di Imperia e di Savona), Marco Melgrati, Domenico Cassiano e Luigi Sappa (rispettivamente sindaci di Alassio, Villanova ed Imperia), oltre all’azionista privato Camillo Enrile. Dalla riunione è emersa la ferma intenzione di privatizzare il Panero, cedendo il 51% della società ad un socio professionale privato. A questo proposito IVG.it ha intervistato il presidente dell’A.V.A., la società di gestione dell’aeroporto, Pietro Balestra: “Siamo fermamente convinti che l’unica possibilità per dare un futuro al nostro scalo sia quella di trovare un investitore privato, una società aerea o comunque un addetto ai lavori, in grado di sviluppare un piano industriale sul nostro aeroporto. Gli investimenti fatti in questi anni andranno buttati se non si riuscirà prima a mantenere il volo su Roma e poi ad avere nuove rotte che giustifichino l’esistenza dello scalo stesso. Per quanto ci riguarda abbiamo già avuto la garanzia da parte della Regione ed il via libera da parte dell’Enac sull’allungamento della pista fino ai fatidici 1700/1750 metri che consentirebbero l’atterraggio ai Boeing 737, per intenderci, quelli usati dalle principali compagnie aeree come Ryanair, Easyjet e la stessa Airone, sulle tratte nazionali ed internazionali a medio raggio. L’allungamento della pista era già parte integrante dell’accordo di programma sul trasferimento della Piaggio ma ad oggi non è mai stato messo in opera, per questo dobbiamo farlo noi”. Per quanto riguarda il problema imminente della chiusura del volo Airone su Roma il presidente Balestra ha confermato che “il 9 di ottobre ci sarà un incontro in Regione tra il presidente Enac Vito Riggio, Claudio Burlando, Marco Bertolotto e l’A.V.A. ed avremo le idee più chiare. Ma mantenere il volo - ha concluso Balestra - è essenziale per avere il tempo necessario a trovare l’investitore privato il quale, con il 51%, avrà garantita la gestione commerciale dell’aeroporto, mentre la parte pubblica potrà sempre avere un controllo sulle decisioni strategiche dello scalo”.
Anche il primo cittadino di Villanova d’Albenga Domenico Cassiano è convinto che debba essere compiuto anche l’ultimo sforzo per potersi presentare all’investitore privato con un aeroporto ed una linea anzichè con un solo ”spazio aeroportuale”: “l’aeroporto vive una situazione delicata, gli enti pubblici devo fare uno sforzo straordinario per mantenere il volo con Roma, manca poco al punto di pareggio, momento in cui il volo si potrà finanziarie autonomamente. L’ingresso di un socio privato potrà far pesare meno i conti sugli enti pubblici e garantire uno sviluppo non solo per l’aerostazione ma anche per tutta l’area circostane, basta vedere come si sono sviluppati negli ultimi anni alcuni piccoli aeroporti in tutta Europa. Dall’incontro del 9 ci attendiamo anche la Regione faccia la sua parte e, se così sarà, sono convinto che le possibilità che venga mantenuto almeno un volo giornaliero sono alte”. Nella riunione di ieri non si è parlato di ricapitalizzazione ma il sindaco Cassiano ha precisato: “In caso di ricapitalizzazione confermeremo la nostra quota del 4% ed in caso di necessità potremo fare un contributo straordinario, decisione presa all’unanimità da tutto il consiglio comunale di Villanova”. Il primo cittadino risponde anche alle critiche di chi dice che i soldi investiti nel Panero siano stati soldi buttati: “Quelli nell’aeroporto non sono stati soldi buttati, l’aerostazione, il distaccamento dei vigili del fuoco, dell’elicottero della protezione civile, il collegamento con Roma e l’autorizzazione al volo notturno sono stati investimenti positivi, utili per tutto il Ponente. In Italia si parla sempre di mancanza di infrastrutture, questa c’è e deve essere sfruttata.”
Sulla stessa linea il presidente della Provincia, Marco Bertolotto, rimasto soddisfatto della riunione di ieri: “Gli anni scorso i partner pubblici non volevano assolutamente privarsi delle quote e della gestione diretta dello scalo, adesso invece siamo tutti d’accordo che per il rilancio dello stesso sia necessario affidarci ad un professionista del settore che conosce il mercato ed è in grado di investire, perchè l’attuale gruppo non è in grado di fare di più”. (Il vostro giornale)

La compagnia aerea lamenta mancanza di equilibrio tra costi e ricavi
Scalo Panero, Assoutenti Imperia incontra Air One

Il presidente provinciale Assoutenti di Imperia, Santino Camonita ha incontrato un dirigente di Air One circa la sorte dell'aeroporto "Clemente Panero" di Villanova d'Albenga. Dal 2004 la compagnia aerea lamenta la mancanza di equilibrio tra costi e ricavi ed i recenti contributi per la “continuità territoriale” non sono sufficienti e coprono a mala pena un solo volo. "Con la buona volontà degli Enti territoriali, – ha affermato Camonita - il problema è risolvibile ed è ferma intenzione di Air One non sospendere definitivamente il volo sulla tratta Albenga–Roma Fiumicino. Per questo motivo, abbiamo scritto al presidente della Regione affinché conceda un contributo annuo, alla società che gestisce l’aeroporto, di 200/300 mila euro. Una cosa è certa - conclude Camonita servono risposte chiare e non bisogna penalizzare i consumatori, il trasporto, il turismo, le attività produttive del Ponente Ligure". (travelnostop)

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