L’aeroporto di Parma non decolla: nel 2010 altro buco da 4,6 milioni


goafan

Utente Registrato
L’aeroporto di Parma proprio non decolla: nel 2010 altro buco da 4,6 milioni

di Gabriele Franzini
L’aeroporto di Parma proprio non decolla. Il 2010 si è chiuso con l’ennesimo bilancio in rosso per 4.670.361 euro, un record negativo assoluto per lo scalo ducale che negli ultimi sette anni ha bruciato la bellezza di 26.557.218 euro. Il drammatico buco – si legge nell’ultimo numero del settimanale Il Nuovo di Parma -, approvato mercoledì 27 aprile dall’assemblea lampo degli azionisti di Sogeap, non rappresenta certo una sorpresa, ma arriva in una fase particolarmente delicata per il Giuseppe Verdi che entro due o tre mesi tornerà nelle mani degli austriaci di Meinl Bank. Un passaggio di consegne in cui lo scalo rappresenta la merce di scambio per evitare contenziosi legali tra il fondo Airports International, attuale socio di maggioranza con il 67.95% di Sogeap, e l’istituto di credito viennese dal quale aveva divorziato alla fine del 2008 proprio a causa dell’investimento in terra ducale, considerato un macroscopico errore. Un addio senza rimpianti, insomma, che ha tuttavia permesso a Sogeap di incassare una “penale” da 15,5 milioni di euro versata dal fondo per evitare una causa legale a fronte del mancato rispetto del piano di investimenti (290 milioni di euro in vent’anni) che nel luglio 2007 gli aveva permesso di mettere le mani sul Giuseppe Verdi.

Airports International si è inoltre impegnata a sborsare 4,5 milioni di finanziamenti per la realizzazione del nuovo terminal. L’iniezione di contanti è una bella boccata d’ossigeno per Sogeap, che si ritrova comunque con un capitale quasi dimezzato rispetto al 31 dicembre 2009. Da 28,6 milioni di euro, si è infatti scesi a 19,4. Oltre i conti in rosso, ci sono da considerare anche i 2,6 milioni spesi per realizzare alcuni investimenti. Le voci più importanti riguardano l’ampliamento dell’aerostazione (695.299 euro), lo spostamento dell’Aeroclub (510.924 euro) e la costruzione del nuovo impianto per il trattamento della acque meteoriche di pista (479.379 euro). Nella relazione di bilancio, al capitolo “rischio liquidità”, si sottolinea tuttavia come, grazie all’aumento di capitale deliberato nel luglio 2008 quando Meinl atterrò a Parma staccando un assegno da 20,5 milioni di euro, la società “sia riuscita a far fronte alle necessità finanziarie di breve periodo e a programmare nuovi investimenti”. Ma “in considerazione dei volumi delle perdite e della necessità di continuare negli investimenti programmati, occorrerà prevedere il reperimento di ulteriori risorse finanziarie”. Notizie dolenti anche sugli spazi commerciali, rimasti deserti, e sul traffico. In attesa dell’aumento dei passeggeri previsto nel 2010 grazie ai nuovi voli verso Parigi e Cagliari, il 2010 si è chiuso con 240.932 passeggeri, il 6,7% in meno rispetto al 2009. Una riduzione che ha portato a un calo delle entrate aeronautiche pari a 145.000 euro.

Archiviato il bilancio, l’assemblea dei soci ha proceduto rapidamente al rinnovo del Consiglio di Amministrazione. Gli azionisti di minoranza (Comune di Parma, Provincia e Camera di Commercio) hanno confermato i loro rappresentanti, mentre il fondo ha sostituito alcuni consiglieri. Nessuna rivoluzione, quindi, in attesa dell’arrivo di Meinl Bank che dovrà tracciare la nuova rotta del Verdi per trascinarlo fuori dalle secche di una situazione economica pesante.

parmaoggi.it

CIAO
_goa
 
Non capisco dall'articolo se la maggioranza della Sogeap sta per tornare in mano agli austriaci... oppure se il giornalista ha fatto un pò di confusione...
 
Una bella fusione tra SEAF e Sogeap e passa la paura! :D:D
 
Beh, se come ho capito la società di gestione di PMF è privata allora possono perdere tutti i soldi che vogliono... diverso il discorso per FRL che invece in mani pubbliche e quindi ricapitalizzato dai cittadini.
 
chiudetelo alla velocità della luce e fateci un bel parco con chiosco per la torta fritta annesso
(A Forli idem ma con la variante piadina allo squaccherone)

(E i soldi son nostri , non privati......................................)