La rinascita delle compagnie aeree


bamby69

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18 Marzo 2011
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Lot, Wizzair, Solyom, Czech Airlines. Sono i vettori dei Paesi usciti dall'orbita dell'Unione sovietica. E che da allora hanno investito, rinnovato la flotta e conquistato quote di mercato. Tanto da puntare sempre più in alto e guadagnare peso nelle alleanze internazionali
dal nostro corrispondente ANDREA TARQUINI
Lo leggo dopo

La rinascita delle compagnie aeree: così il Centroeuropa conquista i cieli TAG
compagnie aeree, Lot, Wizzair, Czech Airlines, Andrea Tarquini
BERLINO - Erano le Cenerentole dell'aria, sono diventate nuovi competitors con giuste ambizioni. Prima della rivoluzione polacca del 1989 e della perestrojka di 'Gorby', le linee aeree di quel civile Centroeuropa che noi italiani impropriamente ci ostiniamo a chiamare Est, erano in pessime condizioni: per ordine del Centro dell'Impero del Male (i colonialisti sovietici ) potevano farti viaggiare solo con vecchi e spesso pericolosi "trattori volanti" russi. Oggi puntano in alto, riducono le perdite, sono nelle alleanze internazionali, e hanno davanti un futuro di crescita e nuovi soci e investitori. Una generazione dopo, anche nell'aviazione civile che è parte così centrale della nostra vita quotidiana, polacchi, cèchi, ungheresi, romeni hanno sorpassato alla grande l'ex potenza occupante col suo caos nei voli interni e i problemi di Aeroflot e delle sue altre compagnie. E' un segnale in più del dinamismo di quella che Donald Rumsfeld chiamò "nuova Europa".

Diamo un'occhiata, caso per caso. Al momento la compagnia più grossa, e che offre più collegamenti e coincidenze internazionali anche a lungo raggio, è la polacca Lot. Una quarantina di aerei, più almeno 15 turboelica canadesi Bombardier per l'efficiente rete interna, vitale per i businessmen. Rotte a lungo raggio per Usa, Canada, Estremo Oriente e Medio oriente, orari coordinati con Lufthansa, Swiss, Austrian, Air China, ANA e gli altri membri di Star alliance di cui Lot fa parte. E' una delle più

antiche compagnie del mondo, ha alle spalle la tradizione d'alto livello d'addestramento dei piloti polacchi. E un problema di cui non è responsabile: ha scelto come nuovo jet lungo raggio il Boeing 787 Dreamliner, affetto dai noti, seri problemi tecnici. Per cui consegne in ritardo e perdite. Perdite ridotte comunque da 733 milioni di zloty del 2008 a circa 200. E ora è arrivata la probabile svolta: Emirates, la prestigiosa compagnia del Golfo, vuole entrare nell'azionariato, salvezza visto anche che l'azionista di maggioranza, lo Stato polacco, in nome del rigore e del tetto a debito/deficit scritto nella Costituzione come in Germania, non vuole sovvenzionare nuove perdite.

Lot è al momento la prima, ma Wizzair è in corsa di sorpasso. La compagnia low-cost ungherese/polacca ha una flotta di 36 aerei, tutti nuovissimi Airbus 320, ma ne ha ordinati molti altri per arrivare a 132 jet in totale entro il 2017, e ha trasportato oltre 12 milioni di passeggeri. Il doppio di Lot, per cui tra l'altro la compagnia aerea Solyom (nome d'un mitico falco magiaro) che il governo nazionalpopulista-euroscettico dell'autocrate ungherese Viktor Orbàn sta creando con l'aiuto di potentati mediorientali, ma con aerei pare non proprio nuovi, rischia di partire svantaggiata dal concorrente a casa già esistente.

Non bene ma benino e comunque largamento negli standard internazionali va Czech Airlines, l'aerolinea della piccola, prospera Repubblica cèca. 27 aerei, Airbus 330 per il lungo raggio, Airbus 320 e Boeing 737 per il medio, Atr per il corto raggio anche per assistere nel volo i 'cugini' slovacchi. Perdite di 241 milioni di corone, ma dovute al rincaro del carburante e al rinnovo della flotta. Infine ma non ultimo, è diventata moderna anche Tarom, cioè Transporturile aeriene romane, l'airline di Bucarest. Flotta piccola, appena 24 jet, quasi tutti Airbus e qualche 737. Venduti tutti i vecchi Boeing e DC 10 a lungo raggio che il tiranno Ceausescu comprò indebitandosi per il suo sogno megalomane di volare più lontano dell'Aeroflot russa, lui che non concedeva mai visto di viaggio o passaporto ai suoi sudditi. Oggi Tarom opera solo in Europa, ma è ideale per le coincidenze nei grandi hub, da Londra a Francoforte, da Zurigo ad Amsterdam, da Vienna a Parigi.

Conosci i tuoi limiti, opera al meglio, e ti andrà bene, sembra essere l'ispirazione comune delle linee aeree della nuova Europa. Guai a sottovalutarle: in media le flotte sono giovani - i polacchi coprono molte rotte europee con i nuovissimi jet brasiliani Embraer, gli stessi che vanno per la maggiore sulle rotte interne Usa - il servizio è buono, i prezzi competitivi. E molto buono è il servizio a terra negli aeroporti di base, soprattutto Varsavia e Praga. Povero Putin, sogna di rinverdire i sinistri fasti imperiali zaristi e sovietici ma le ex colonie lo hanno surclassato alla grande nel mondo dei frequent flyers.
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

...Perdite di 241 milioni di corone, ma dovute al rincaro del carburante e al rinnovo della flotta...

Accidenti che nota di generosa e lungimirante comprensione!! Chissà se avrà usato la stessa delicatezza scrivendo di CAI?
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

Commentiamo l'"articolo" chiamandolo col suo nome visto che la lingua italiana è ricca di lessico: "sproloquio".

Questo sproloquio indegno della più bassa rivista scandalistica presenta svariate e grossolane imprecisioni alcune delle quali segnalate dai forumisti che precedono.
Si parla, non per tutti, di perdite di bilancio, naturalmente nella valuta locale di ciascuna aerolinea così il lettore deve perder tempo, se ce l'ha, a convertirle in una valuta comune per confrontarle; l'anno fiscale di ciascun dato di bilancio è ovviamente OPZIONALE: se lo vuoi conoscere, PAGHI.
La flotta a lungo raggio della vecchia Tarom, i Boeing ed i DC-10 (ma McDonnell Douglas non è di Boeing?, vabbè lasciamo perdere ...) sarebbero sicuramente vecchi oggi, ma Ceausescu è stato assassinato (perchè di Congiura di Palazzo si è trattato) 24 anni fa', e la necessità di radiarli dal servizio era di tipo operativo.

L'ultimo capoverso rappresenta in ogni articolo il messaggio chiave che deve rimanere in testa al lettore: beh, semplicemente squallido ......

Se non sbaglio, tutte le aerolinee citate sono in perdita, esclusa Wizzair che però non ha nulla da spartire con le altre aerolinee.
Mi sembra che Aeroflot non sia messa così male oggi ed ha flotta e rete di collegamenti non paragonabile alle altre.
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

Ma questo giornalita di cosa si era fatto prima di scrivere l'articolo ?? Tarom CSA e LOT sono messe una peggio dell'altra!
 
La rinascita delle compagnie aeree:

......è diventata moderna anche Tarom, cioè Transporturile aeriene romane, l'airline di Bucarest. Flotta piccola, appena 24 jet, quasi tutti Airbus e qualche 737. Venduti tutti i vecchi Boeing e DC 10 a lungo raggio che il tiranno Ceausescu comprò indebitandosi per il suo sogno megalomane di volare più lontano dell'Aeroflot russa, lui che non concedeva mai visto di viaggio o passaporto ai suoi sudditi. Oggi Tarom opera solo in Europa, ma è ideale per le coincidenze nei grandi hub, da Londra a Francoforte, da Zurigo ad Amsterdam, da Vienna a Parigi.
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Che ignorante..... Pensare solo che è' esattamente il contrario e cioè Tarom ha quasi tutti 737, solo 4 A318 ed il resto della flotta sono AT42 ed AT72, poi opera SOLO in Europa, infatti come tutti sanno Dubai e' provincia di Caltanissetta.....
 
Ultima modifica:
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

48 milioni di perdite per Lot, 10 per CSA, rotte prevalentemente in Europa e chiusura di quelle verso il medio oriente/lungo raggio. Un pratica un successo...
Tra l'altro, per quanto riguarda Lot, molti ERJ verranno messi a terra a seguito del nuovo piano di ristrutturazione concordato con l'UE.
Una cosa è però vera, il servizio sia con Lot (sia in Y che in C) che con OK (in C - non ho mai provato la loro Y) è davvero buono. E la lounge di Varsavia è davvero carina (voli UE - la Bolero, quella degli extra UE è invece nella media).
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

Da quello che ricordo io, oltretutto, la Tarom non comprò mai i DC-10. ne avevano noleggiato uno nel 2005 per 4 mesi.
magari mi sbaglio però.
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

Da quello che ricordo io, oltretutto, la Tarom non comprò mai i DC-10. ne avevano noleggiato uno nel 2005 per 4 mesi.
magari mi sbaglio però.

Pare che Tarom abbia avuto in flotta 2 Boeing 707 comprati nel '73 e registrati YR-ABA, YR-ABC, ti allego un articolo qui di seguito sui B707 e gli Il62 di Tarom, però è in rumeno http://www.art-emis.ro/analize/1090...-romania-pentru-compania-tarom-1971-2003.html Il Boeing 707 nella foto dell'articolo è il secondo Airbus 310 (YR-LCB)


il DC 10 è stato uno solo e per 4 mesi nel '95 http://www.airfleets.net/flottecie/TAROM-history-dc10.htm
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

Non so che cosa abbia bevuito il giornalista prima di scrivere l'articolo ma qualunque cosa sia e' da evitare. :)

Scherzi vero? con roba del genere ne esce una festa meravigliosa.... bisognerebbe procurarla per il prossimo raduno di AC!!!!
Altro che il Cliton che ha portato quell'altro minkione l'altra volta:):):)
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

Cercando in rete cosa altro avesse scritto questo sublime conoscitore del mercato aeronautico, ho scoperto che non siamo i suoi soli grandi ammiratori.
Esiste infatti su FB un suo fan's club che si preoccupa di lodarne la meraviglia degli scritti ogni giorno.
Ovviamente in chiave ironica.

https://www.facebook.com/pages/Andrea-Tarquini-Fan-Club/124503570895712
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

All’inizio ho notato che il pezzo ha bucato l’unica notizia importante di OK, ovvero il recente acquisto da parte di KE. Non che fossi sorpreso vista la macedonia di pseudonotizie sulle altre compagnie.
Quando ho letto che “TAROM ... è ideale per le coincidenze nei grandi hub” ho capito che l’autore è un esteta futurista, nel senso che imita Marinetti nel mettere parole in libertà. A meno che RO abbia aperto hub a Londra, Francoforte, Zurigo Amsterdam, Vienna e Parigi a nostra insaputa.
Capisco bene che ci sono tanti ragazzi che scrivono il pezzo per venti euro, e che non possono andare tanto per il sottile, anche se idealmente la professionalità dovrebbe imporre di verificare le notizie indipendentemente dalla retribuzione. Lo facciamo gratis su AC per amor di conoscenza e verità, perchè non dovrebbe farlo chi aspira ad essere “giornalista”?
Ma questo autore non sembra essere tra i precari della penna. Che il bisogno di riempire spazi a Ferragosto possa proprio giustificare tutto? Mi sembra che se qualcuno di noi avesse fatto qualcosa di simile nel rispettivo campo professionale, sarebbe sprofondato di vergogna prima ancora di sentire le pungenti pedate del proprio capo o datore di lavoro.
Allora, senza polemica ma con spirito critico, mi chiedo, visto che siamo nel paese del “cosa fatta capo ha”, qual è il senso di un pezzo così parziale e poco informato? Cosa c’è dietro? E perchè una testata nazionale permette a questo signore di scrivere in questo modo (e non sembrerebbe la prima volta, a vedere commenti e strafalcioni riportati su FB)?
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

......
Capisco bene che ci sono tanti ragazzi che scrivono il pezzo per venti euro, e che non possono andare tanto per il sottile, anche se idealmente la professionalità dovrebbe imporre di verificare le notizie indipendentemente dalla retribuzione. Lo facciamo gratis su AC per amor di conoscenza e verità, perchè non dovrebbe farlo chi aspira ad essere “giornalista”?
Ma questo autore non sembra essere tra i precari della penna. Che il bisogno di riempire spazi a Ferragosto possa proprio giustificare tutto? Mi sembra che se qualcuno di noi avesse fatto qualcosa di simile nel rispettivo campo professionale, sarebbe sprofondato di vergogna prima ancora di sentire le pungenti pedate del proprio capo o datore di lavoro.
Allora, senza polemica ma con spirito critico, mi chiedo, visto che siamo nel paese del “cosa fatta capo ha”, qual è il senso di un pezzo così parziale e poco informato? Cosa c’è dietro? E perchè una testata nazionale permette a questo signore di scrivere in questo modo (e non sembrerebbe la prima volta, a vedere commenti e strafalcioni riportati su FB)?

Ho la tragica sensazione che, non sia un "giovinetto" e non prenda nemmeno 20 euro a pezzo... Tipico esempio di giornalismo ridicolo ....

Fatevi due risate su come il nostro condottiero della stampa sia sempre preciso ed accurato nelle sue ricerche:

http://unitalianoawroclaw.blogspot.it/2013/05/un-italiano-wroclaw-risponde-la.html
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

All’inizio ho notato che il pezzo ha bucato l’unica notizia importante di OK, ovvero il recente acquisto da parte di KE. Non che fossi sorpreso vista la macedonia di pseudonotizie sulle altre compagnie.
Quando ho letto che “TAROM ... è ideale per le coincidenze nei grandi hub” ho capito che l’autore è un esteta futurista, nel senso che imita Marinetti nel mettere parole in libertà. A meno che RO abbia aperto hub a Londra, Francoforte, Zurigo Amsterdam, Vienna e Parigi a nostra insaputa.
Capisco bene che ci sono tanti ragazzi che scrivono il pezzo per venti euro, e che non possono andare tanto per il sottile, anche se idealmente la professionalità dovrebbe imporre di verificare le notizie indipendentemente dalla retribuzione. Lo facciamo gratis su AC per amor di conoscenza e verità, perchè non dovrebbe farlo chi aspira ad essere “giornalista”?
Ma questo autore non sembra essere tra i precari della penna. Che il bisogno di riempire spazi a Ferragosto possa proprio giustificare tutto? Mi sembra che se qualcuno di noi avesse fatto qualcosa di simile nel rispettivo campo professionale, sarebbe sprofondato di vergogna prima ancora di sentire le pungenti pedate del proprio capo o datore di lavoro.
Allora, senza polemica ma con spirito critico, mi chiedo, visto che siamo nel paese del “cosa fatta capo ha”, qual è il senso di un pezzo così parziale e poco informato? Cosa c’è dietro? E perchè una testata nazionale permette a questo signore di scrivere in questo modo (e non sembrerebbe la prima volta, a vedere commenti e strafalcioni riportati su FB)?

Ti do ragione.
Il discorso sarebbe ampio e si potrebbe star li a parlare per ore. Io sintetizzo così, non so se poi è corretto quello che penso. Per essere più sintetico possibile, ovviamente, son costretto a "banalizzare" giocoforza.
Secondo me ci sono grossomodo due macro-categorie di sbocchi professionali: quelle che necessitano, per poca o tanta che sia, di una certa competenza (tecnica, pratica, intellettuale, ecc.) e che prevedono rischi di mestiere (es: campo della ricerca scientifica e medica, campo della medicina, campo della progettazione, campo della gestione delle risorse umane in presenza di rischi per la salute e sicurezza, pianificazione, ecc.) e che quindi in ottica di buona gestione e salvaguardia di persone e manufatti richiedono coscienza professionale. E altre categorie che invece ... anche se fai o scrivi castronate ... chissenefrega perché tanto non arrechi conseguenze fisiche a nessuno. Ripeto sto banalizzando, non so se mi spiego.
In quest'ottica il mestiere del giornalista, per me rientra nella seconda. Se poi contiamo sul fatto che negli ultimi anni c'è la rincorsa al ribasso in tutto (economico e sociale), ecco che capitano esempi eloquenti del genere di cui si sta parlando in questa discussione. Poi aggiungiamo la "strategica" necessità di sensazionalismo, condita con l'aspirazione di nomea e visibilità ... ed ecco fatto.
Come qualcuno ha giustamente scritto qui, in questo forum si possono trovare informazioni verosimili, o meglio ancora, veritiere e "da addetti ai lavori" in forma gratuita e ... soprattutto ... fornite gratuitamente per il semplice amore e la passione per l'aviazione. Basta aver voglia di cercare e documentarsi prima di scrivere il proprio "pezzo".
Vorrei vedere cosa mi sarebbe successo in un paio di esami universitari di ingegneria, quando oltre a studiare la materia per affrontare esame scritto e poi orale, ho dovuto (pena bocciatura) preparare anche una "tesina" (ma era considerabile come pura tesi, se raffrontata ad altre tesi di altri indirizzi universitari) ed in questo scritto mi fossi permesso di sparare sciocchezze a raffica.
Ma comunque forse ho sbagliato ad intervenire; era meglio far finta di nulla tanto da non darci importanza. Effettivamente ... chiedo perdono.
Ciao
 
Re: La rinascita delle compagnie aeree:

Cercando in rete cosa altro avesse scritto questo sublime conoscitore del mercato aeronautico, ho scoperto che non siamo i suoi soli grandi ammiratori.
Esiste infatti su FB un suo fan's club che si preoccupa di lodarne la meraviglia degli scritti ogni giorno.
Ovviamente in chiave ironica.

https://www.facebook.com/pages/Andrea-Tarquini-Fan-Club/124503570895712

"Cazzatelle assortite" descrive e riassume il suo stile in maniera perfetta.